Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: jennifer targaryen    02/07/2016    0 recensioni
Alyssa era arrivata finalmente ad Approdo del Re, dove la attendevano le nozze di sua sorella con il nuovo re, di cui lei ne sapeva ben poco. Era sempre stata la pecora nera della famiglia...
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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Alyssa stava rimuginando sulle parole dette a Jon, forse non avrebbe dovuto raccontargli quell’aneddoto. Pentita e piena di sensi di colpa, cercò di raggiungere la camera di Jon, ma Jaime la fermò.
“Lady Alyssa, è arrivato un corvo nero da Approdo del Re…”
Sapeva che non erano di sicuro buone notizie e subito le balenò in mente la figura esile e piccola di Tyrion. Jaime continuò a parlare, aspettando una qualunque reazione da Alyssa.
“Tyrion verrà processato in anticipo.”
“Cosa? State scherzando ser Jaime! Siamo venuti fin qui anche a costo di rischiare la vita per quella di Tyrion e mi state dicendo che sarà tutto vano?”
Alyssa strinse i pugni e alzò gli occhi al cielo…Non poteva credere a tutto ciò. Tyrion, l’unico amico che aveva sarebbe stato presto mangiato dai suoi stessi leoni. Jaime non mostrava alcun segno di vitalità, alcuna emozione.
“Come fate ad essere così calmo? Vostro fratello potrebbe essere ucciso dalla vostra stessa stirpe e rimanete inerme?” Alyssa alzò lo sguardo disgustato su Jaime.
“Lady Alyssa, sapevamo entrambi che Tyrion avrebbe avuto questa sorte…Persino io non ho avuto alcuna possibilità di liberarlo e credetemi, per restare così inerme vuol dire che ho esaurito tutte le opportunità.”
Alyssa, in un certo senso fu sollevata da quelle parole, ma il pensiero del suo Folletto che veniva processato ingiustamente di un crimine non commesso e portato alla ghigliottina, la faceva rabbrividire. Si congedò da Ser Jaime e si chiuse nella sua camera. Avrebbe voluto dormire, ma i suoi occhi non vedevano nient’altro che pena e sangue per Tyrion. Dopo qualche minuto suonò un corno e si alzò di scatto in piedi. Jaime bussò alla porta e la prese sotto braccio.
“Dovete nascondervi o alla fine della giornata vi ritroverò in un bagno di sangue”
Sapeva che ser Jaime non stava scherzando, i Bruti erano un popolo selvaggio e primitivo.
“No, io non aspetterò nascondendomi.” Sfilò dai suoi stivali di pelle una lama appuntita, acciaio di Valyria.
“Combatterò con voi e con i Guardiani della Notte.”
Ser Jaime rimase stupito, non si sarebbe mai aspettato una scena del genere, di solito tutte le donzelle che aveva intorno avrebbero pagato pur di essere salvate da lui ma Lady Alyssa era diversa, lei aveva un fuoco dentro che sembrava essere indomabile.
La giovane andò in cortile a prepararsi per la battaglia. Jon Snow la vide e rimase anch’egli stupito.
“My lady, non dovrebbe stare qui, è pericoloso.”
“Lord Comandante, so i rischi che corro e ho deciso di aiutarvi…Ah, e perdonatemi per ciò che ho detto prima, non date peso alle mie parole.”
Dopo essersi liberata di quel peso, Alyssa impugnò la spada e si mise in posizione con ser Jaime al suo fianco a coprirle le spalle.
Un’orda di bruti invase il cortile centrale buttando giù la porta enorme. Alyssa sentì schiamazzi, grida di dolore e di incoraggiamento. Dopo un secondo di incertezza, anche lei si buttò nell’orda, seguita da Jaime. Uccise un bruto che cercò di toccarla e che le aveva promesso di stuprarla ripetutamente, cosa che fece ancor di più imbestialire Alyssa. Cercò di trovare Jon, non sa perché, ma non voleva morisse. Lo trovò dopo aver combattuto il suo ventesimo selvaggio. Era lì, inginocchiato sulla neve fredda colorata di rosso, che aveva tra le braccia una Bruta. I suoi occhi erano vuoti, rimase lì per molto e Alyssa non poteva fare altro che guardargli le spalle ed incitarlo ad alzarsi.
“Jon alzati, adesso. Lasciala andare.”
Jon non si scrollava, allora Alyssa lo prese per il braccio e gli mise la sua spada in mano.
“Senza di te non possiamo vincere.”
Non sapeva perché, ma voleva riferirsi a lui dandogli del tu adesso. E forse proprio grazie a questo, lui riuscì a spronarsi e ad alzarsi, continuando a combattere. Alyssa andò a cercare Jaime e si rese conto che nonostante non avesse una mano, combatteva meglio di tutti lì in mezzo. Erano morti quasi tutti, stavano per vincere. Le si era formato un sorriso sghembo che non riusciva a togliersi, ce l’avevano fatta…Ma il suo sorriso di compiacenza si tramutò in un grido di dolore; riusciva a sentire un flusso di calore che si propagava dal suo addome, e poi si rese conto che quel calore era in realtà il flusso di sangue che stava sgorgando dal suo corpo.
  
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