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Autore: AmorJortini    04/07/2016    1 recensioni
Martina Stoessel, 17 anni, ragazza normalissima. Il padre, Alejandro, sempre lontano per lavoro; sua madre, sposatasi con un altro uomo. La persona che ha più vicino è sua zia Clara.
Jorge Blanco, 18 anni, nasconde un duro passato.
Cosa succederà quando i due si incontreranno?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"VENDETTA"

"Sua madre si riprenderà presto".
Queste furono le parole che il dottore comunicò a Jorge quella mattina. 
Ora ci trovavamo lì, seduti sulle poltroncine davanti alla stanza dentro cui era ricoverata la povera donna, Jorge con le mani fra i capelli, io con una sulla sua schiena. Mi faceva male vederlo così.
Dopo tre ore di attesa, finalmente il dottore uscì lentamente dalla porta della camera d'ospedale, richiudendosela alle spalle. 
I movimenti di Jorge furono assai scontati: si alzò di scatto, avvicinandosi all'uomo di mezza età, dai capelli brizzolati.

« Allora, dottore, come sta mia madre? » domandò preoccupato.

Io, ormai, gli ero accanto dapprima. Non potevo permettermi di lasciarlo solo nemmeno un secondo, volevo essere presente per un suo eventuale problema.
Fissai il suo profilo, soffermandomi sugli occhi, iniettati di paura dalla possibile risposta del medico, scendendo fino al pomo d'adamo, che per un secondo si ritrasse in dentro, per poi ritornare come prima, segno di aver deglutito.
Non l'avevo mai visto così.
Il dottore sospirò, togliendosi gli occhiali che prima si trovavano sulla punta del suo naso.

« Sua madre ha avuto uno shock, emotivo e fisico, danni su tutto il corpo. »

Le mani di Jorge si chiusero in un pugno, talmente forte che per un attimo avetti paura che i nervi dei suoi polsi potessero spezzarsi.

« È stato lui.. » sibilò, con i denti quasi in un digrigno.

Chi era quel 'lui' di cui parlava? Il probabile attentatore di sua madre?
Di fretta, si girò, forse volendo uscire dall'ospedale.

« Grazie mille, dottore. »

Salutai, prima di correre dietro alla figura di Jorge. 
Quel ragazzo, che un momento prima era così debole su quella sedia, ora era inferocito. Cosa gli prendeva?

« Jorge! » urlai, fuori dall'ospedale, mentre lui continuava a camminare svelto.

Finalmente riuscii a raggiungerlo, posizionandomi davanti a lui.

« Spostati! » ringhiò senza degnarmi di un minimo sguardo.

« Mi vuoi spiegare cosa ti prende? » alzai il tono, non troppo.

« Martina, ti ho detto di levarti ed andartene a casa! »

Il suoi occhi s'incatenarono ai miei per qualche minuto, forse secondo..non so. 
I miei già pizzicavano, quasi potessi scoppiare in lacrime da un momento all'altro. Ed era quella la reazione che mi aspettavo da me stessa, ma qualcosa mi bloccò.

« Perché? Io voglio restare con te! »

« Non capisci che lo faccio per te? »

Subitaneamente, mi deviò, defilandosi dietro di me. Dove stava andando?

« Ti prego.. » parlai quasi in un sussurro, quando vidi le sue gambe fermarsi.

Si voltò verso di me, anche se io lo intravidi solamente, visto che avevo lo sguardo posato sull'asfalto.

« Devo fare una cosa, tu resterai qui.. »

Il suo tono era più calmo di quello che aveva sfoderato minuti prima. Annuii debolmente, girandomi nella sua posizione.

« Per favore.. »

« Va bene, ma tu dimmi dove stai andando. »

Tornai decisa. Cosa stava combinando?

« Devo fare una cosa, ma tu non puoi assolutamente venire. »

« Perché? »

« Perché no. Allora, resterai qui? »

Annuii più volte, prima di pronunciare un flebile "Si", sempre con gli occhi per terra.

« Grazie. »









POV LODOVICA

Finita? Come poteva essere?

« C-C-Come? » 
Le lacrime scorsero frettolosamente sulle mie guance.

« È inutile, Lodo. Credo non ci rivedremmo per molto tempo e.. »

« Per questo rinunci al nostro rapporto così facilemente? E tutto quello che abbiamo condiviso? »

« Quello è passato, io non voglio che tu soffra, per niente al mondo.. »

« Sto comunque soffrendo, Diego » puntualizzai.

« ..mi dispiace, ma è la scelta migliore che potessi prendere.. » infilò i panni piegati sul letto nella valigia, dandomi le spalle.

Lo sentii sospirare pesantemente.
« Non è facile neppure per me.. »

« Te non hai lottato per rimanere qui! » esclamai.

Di colpo, si voltò verso di me.

« Non mi metterei mai contro la mia famiglia, e credo che nemmeno te lo faresti! »

Deglutii. Aveva ragione.

« Non posso perderti, Diego. »

Mi buttai tra le sue braccia, quando sentii anche le sue avvolgermi in un caldo abbraccio.
Inalai il suo profumo dalla giacca, delizioso e forte, troppo per i miei gusti. Ma lo amavo comunque.

« Mi mancherai. »

Alzai il viso, incastrando i miei occhi nei suoi, lucidi e disperati.

« Anche tu. »

Tornai sul suo corpo.
Un tossicchio ci pergiunse. Voltammo il capo quasi contemporaneamente, scovando quei due furbacchioni di Ruggero e Candelaria. 
Quanto li ammiravo. Loro, che sono sempre stati una coppia felice, senza nessun problema grave, che non ha mai dovuto affrontare una separazione come quella che stavo già soffrendo io. Quasi li invidiavo per il bellissimo rapporto che erano riusciti a costruirsi nel tempo, tra amore e sì, qualche difficoltà c'è stata, ma nemmeno tanto problematica. 
Gli rivolsi un sorriso, ma la rossa subito scovò la punta di amarezza che esso nascondeva, così mi sorrise debolmente.

« Diego! » una leggera curva si formò sul viso dell'italiano, che si avvicinò al mio ex-ragazzo a braccia aperte.

« Scemo! » lo abbracciò forte.

« Me la paghi, stronzo.. » gli sussurrò, ma io udii tutto, facendo finta di non aver sentito nulla.

Diego non voleva sapessi che sarebbe partito l'indomani. Esattamente, proprio il giorno dopo lo avrei perso. Più a pezzi di così non potevo stare.
Cande mi strattonò un braccio, tirandomi verso un angolo della stanza. Rivolse un'occhiata veloce ai due ragazzi, intrattenuti in una vivace chiacchierata, in modo da essere sicura che non ci sentissero.

« Allora? » mi domandò sottovoce.

« Ci siamo..lasciati.. » guardai il pavimento.

Era una sorta di reazione, ero così triste e non potevo piangere. Anzi, non volevo e basta.

« Per.. »

Era una domanda o un'affermazione?

« Perché? »

Ah.

« Perché non vuole affrontare una relazione a distanza, tutto qui.. » rialzai lo sguardo, puntandolo nei suoi occhi castani.

« Tutto qui? »

« S-Si.. »

« Avanti Lodovica, non fare la dura con me e sfogati per una volta! » esclamò.

« Sto male, ma devo accettarlo Cande... »

Di slancio mi abbracciò, mentre io torturavo il mio labbro inferiore per non piangere.

« E gli altri? » udimmo la domanda appena posta da Diego, così decidemmo di unirci alla conversazione.

« Alba e Facundo verranno domani.. » rispose Candelaria.

« Si, anche Jorge e Martina, hanno avuto un problema, credo.. » aggiunsi io.

« Bene. »










POV CLARA

« Amore, mi stai facendo preoccupare, e non poco... »

« P-Pablo i-i-io.. »

Ero bloccata, come facevo a dirglielo?

« Tu? »

« ... »

« PER L'AMOR DEL CIELO, CLARA PARLA! »

« Sono incinta! » confessai tutto d'un fiato, vedendo gli occhi scuri del mio amato spalancarsi inesorabilmente.

« Ma.. »

« Lo so da oggi, te lo giuro! » mi difesi subito io.

« Clara è la notizia più bella che tu mi potessi dare, non ci posso assolutamente credere! »

Mi sollevò di peso, abbracciandomi forte e facendomi volteggiare un paio di volte.

« Piano! » risi, felice dalla sua reazione positiva.
Si vedeva mi amava, ed io ricambiavo senza alcun'ombra di dubbio.

« Ma dimmi, è maschio o femmina? »

Scoppiai immediatamente in una risata.

« Che fai, mi prendi in giro? » si offese lui.

« Ma tesoro, ho solo fatto i test! »

« Ah...beh, sono contento ugualmente! »

« E sarà il bambino più bello del mondo.. » allacciai le mie braccia intorno al suo collo.

« E se fosse una bambina? » scherzò lui.

« Riesci ad essere serio almeno un secondo? »

« Non credo proprio. »

« Nemmeno io.. » risi.

All'improvviso mi squillò il cellulare.

« Scusa.. »

Lo afferrai, rispondendo immediatamente alla vista del nome.

"Martina"

"C-Ciao zia"

"Ma Tini, stai piangendo?" le domandai preoccupata.

"Sono in ospedale"

"Oddio, cosa ti è successo?"

"No, la madre di Jorge"

"E perché piangi?"

"Jorge se n'è andato, ho bisogno di te. Sono sicura stia facendo qualcosa di sbagliato, lo sento."









POV JORGE

Come si era permesso di farle del male?
Lui non doveva sfiorarla con un dito, non più. Non era nessuno per trattarla così, una creatura talmente dolce e premurosa non si poteva toccare.
Non ci vedevo più dalla rabbia, mentre aprii velocemente il cancelletto nero, sbattendolo alle mie spalle. Stessa cosa feci con la porta d'ingresso alla casa.

« Dove sei? »

Perlustrai tutta l'abitazione, da cima a fondo, ma di lui non ce n'era traccia. Nemmeno in salotto, la sua stanza preferita. Chissà perché...
Ma lui non c'era. 
Ora sapevo esattamente dove trovarlo, non mi sarebbe più scappato. Avrei rischiato la pelle, è vero, ma volevo vendetta. Una vendetta che mi scaldava dall'infanzia. Litigate, troppa violenza per un bambino così piccolo.
Continuavo a camminare, freneticamente. Non sapevo cosa sarebbe successo, ma doveva pagarla per tutto. Non meritava di stare al mondo, non c'era posto per un individuo così crudele e spietato.
Ecco che mi ritrovai davanti al 'pub' che frequentava quell'uomo.
Sospirai, facendomi coraggio e varcai la soglia del locale. Girava fumo, alcol a badilate e donne svestite. Che razza di 'pub' era? 
E lì lo vidi, accomodato su di una sedia davanti a un tavolino, circondato da altre tre persone e una di quelle donne in piedi dietro la sua figura.
Ne ero sicuro, dovevo avere giustizia.














NOTA AUTORE

CIAO! Allora, come va?

Hey, ma le recensioni diminuiscono sempre di più?

Fatemi sapere il vostro parere, che mi fa sempre moltissimo piacere! ;)

In questo capitolo sono tantissime le cose che succedono:

In primo luogo il ricovero della madre di Jorge, Cecilia. Qui vediamo Jorge e Martina: il primo, venendo a conoscenza dal dottore della presunta violenza rinvenuta sul corpo della madre, si altera immediatamente, collegando tutto a una persona, che si può per certo intuire con la parte finale del capitolo, dove il ragazzo raggiunge un locale. Cosa succederà?

Per quanto riguarda Diego e Lodo, è sempre la stessa storia, ovvero la partenza dello spagnolo verso la patria. Come andrà a finire? Tutto nel prossimo capitolo!

E la gravidanza di Clara vi piace?

Bene, aspetto le vostre recensioni! 
Grazie mille per aver letto il capitolo, un baciooooo!

P.S. Se vi va, passate a leggere la mia ultima OS <3




-AmorJortini






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