Ossessivo ripetersi di sgocciolii mortali
che dono rechi alle Moire?
Forse la carezza di amante – strappata brutale -
o il sospiro di madre
o il ricordo da fanciullo nella culla
Niente ti è richiesto;
ciocche ramate, sorrisi furtivi, note dimenticate: sono contenitori di te
- noi ce li abbiamo -
disgrazia, disgrazia!
Perduti li hai; e nella ricerca sfuggi gli artigli, le mani malate crudeli, i rapaci vogliosi dai mille occhi:
mai dimenticare
ciò che davvero accade; ma la caccia è spietata
e lunga estenuante riposati, fanciullo, riposati, vecchio
canuto rincorri le nostre mani, mentre prendiamo il Nome.
Risata acuta, ti volti sorpreso?, cosciente?
Sei nostro.