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Autore: Timeofyourlife96    07/07/2016    0 recensioni
Lo guardo suonare, mentre si muove come se fosse posseduto dalla musica. è bellissimo. I suoi capelli si muovono a ritmo e le sue mani scivolano in maniera molto naturale sul suo basso. Immagino le sue mani su di me. Immagino le sue labbra che mi sfiorano. Immagino di accarezzargli quei capelli così disordinati. Immagino di amarlo. Immagino e basta.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Sono le sette e un quarto di sera. Sto fissando il soffitto già da un po'. Le mie giornate non sono più quelle di un tempo. Mi ricordo che quando avevo 13 anni non esisteva stare a casa la sera. Ogni scusa era buona per uscire con i miei amici. Già, amici. È da tanto che non pronuncio questa parola. Ora i miei impegni sono la scuola e la musica. Per quanto riguarda la prima penso che finirò quest'anno. Mi sono rotta il cazzo di essere un fottuto numero per una fottuta professoressa che non scopa dal fottuto '41. La musica invece è un qualcosa che mi sentire viva. Quanto cazzo può essere magico il susseguirsi di note che formano melodie perfette, come se fossero sempre esistite, e che stessero solo aspettando il momento che qualcuno le trovasse? Prendo la mia chitarra classica e canticchio Time of your life. È la mia canzone preferita, quando devo fare qualcosa di importante mi prendo sempre 5 minuti per poterla suonare prima di andare. Il giorno dell'esame mi porterò la chitarra e la suonerò prima di dare l'orale. Una notifica dal pc mi fa ritornare al presente. È facebook. È la pagina dei Marvintripp che annuncia che a breve faranno una data. Il battito del mio cuore aumenta come se avessi corso per 20km. Il mio cervello inizia a svalvolare. Quando? Dove? A che ora? Devo esserci a tutti i costi. Magari non sto in prima fila ma nemmeno troppo dietro. Mi posso mettere una gonna un po' corta e magari i tacchi. Un cazzo meglio jeans e Converse. Anzi no jeans e tacchi. O gonna e Converse? Mi dileguo in dubbi che se qualcuno potesse leggermi nel pensiero si chiederebbe cosa c'è che non va in me. Poi ad un tratto vengo assalita dal problema più grande. Non ho nessuno con cui andarci. Sono sola. Sono fottutamente sola in questo fottutissimo paese. Non posso nemmeno chiedere a mia sorella di accompagnarmi, non posso sempre arrangiarmi così. È una vita che desidero fare qualcosa da sola, per conto mio, che mi piaccia e che mi faccia stare bene. Posso chiedere ai miei di stare nei paraggi.. No. Non è così che si affrontano i problemi. Preferisco non pensarci e distrarmi un po'. Mi connetto su Pornototale. Si lo so, sono una cazzo di pervertita. Ma penso che sotto sotto tutte le ragazze si guardino i porno, sennò non esisterebbe la categoria porno per donne. Okey, io esagero un po', ma non penso sia un difetto. Almeno credo. Vengo invasa da pubblicità e annunci di milf ed esemplari che dovrebbero stare all'ospizio per la loro età. “Ehi bello vuoi scopare? È gratis!” Emh non offenderti ma non lo farei nemmeno se mi pagassero. Ad un tratto la mia attenzione è catturata da un'anteprima di un video . Mi bastano due secondi per capire che è quello giusto: un bel ragazzo muscoloso coi capelli un po' lunghi che si fa una tipa su un tavolo. Fa il ruolo del suo prof. Aggiudicato! Il tipo è ben dotato. Mi basta vedere la sua espressione di piacere quando la tipa glielo tocca, che subito la mia patatina reclama attenzione. Infilo una mano dentro le mutandine e mi accarezzo. La mia eccitazione aumenta quando il ragazzo la penetra da dietro. La tipa gode e io non son da meno. Immagino che Zick mi prenda per i fianchi e mi scopi forte. Chiudo gli occhi e assaporo i secondi di paradiso che precedono l'orgasmo, per poi venire trattenendo gemiti di piacere. Riapro gli occhi e mi accorgo che il video sta continuando. Stacco tutto e cerco di rilassarmi, ma vengo assalita dall'ansia. Sono sola in camera e ad un tratto la stanza si fa più stretta. Il mio corpo inizia a darmi fastidio e i miei pensieri cominciano a sfuggirmi. Scappo. Mi lavo le mani in bagno e poi corro in cucina per cercare di non pensare, per cercare di fuggire dalle mie paure, o forse da me stessa. 

  
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