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Autore: Frafra9    09/07/2016    3 recensioni
Prologo
Dopo la "cordiale" visita dei Volturi a Forks e la scoperta che Renesmee non è l'unico ibrido tra i vampiri, ne è passato di tempo.
Renesmee è cresciuta e con lei è cresciuta anche l'amicizia verso Jacob, il suo Jacob, fratello/miglior amico e forse anche qualcosa altro che Nessie, deve e cerca di capire cosa prova veramente per il “suo” Jacob. Il ragazzo che le è vicino da quando è nata.
Jacob, dal parte sua, sa di amarla. ma sa che ciò che prova per lei non è, solamente, frutto dell'imprinting. Ma è bensì amore perché l’ha vista nascere e la vede crescere giorno per giorno.
Lei ricambierà questo amore o è solo amicizia?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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< Nessie la limousine è arrivata! Alice hai finito di truccarla? > chiede papà bussando alla porta chiusa. 
< Si è pronta. > - risponde la zia. Poi guarda me - < Aspetta qui. > e scompare. 
In piedi davanti allo specchio mentre ammiro il mio vestito nero lungo e dalla scollatura vertiginosa sulla schiena, entra Jacob.
< Alice mi ha detto che dovevo venirti a prendere io. Sei… > - mi dice avvicinandosi a me - < Sei... La mia principessa  > è rimasto senza parole. Sorrido.
< Sei mio bellissimo principe. > gli dico mentre lo stringo a me.
Scendiamo giù al piano di sotto, dove ci aspetta la mia famiglia pronta con la macchina fotografica a scattarci le foto.
< Mi raccomando Jake tienila lontano dai guai > gli dice papà mentre saliamo sulla limousine bianca affittata proprio per l'occasione.
< Tranquillo Edward appena vedo guai la porto via. > gli risponde Jacob. Papà è convinto che alla festa scorrano fiumi di alcol e che i ragazzi faranno a botte. Insomma cose che succedono nei film.
 
Saliamo sulla limousine diretta a prendere Suzie e Matt. Poi passiamo a pendere Jenna e Vin, e per ultimi Lily con Embry. Mentre la limousine si dirige verso un ristorante a Port Angeles per cenare, parliamo di tutto degli esami come crediamo, sono andati, di cosa faremo a settembre ma soprattutto cosa faremo durante l'estate e noi ragazze abbiamo ci siamo organizzate per andare al mare mentre i nostri uomini passeranno l'estate a lavorare. Matt, non andrà al college e andrà a lavorare come commesso nel negozio degli zii. Vin, ha trovato lavoro al negozio di souvenir di Tiffany e sostituisce Lily che purtroppo per lei l'estate sarà corta perché andrà a studiare a Boston quindi preferisce trascorrere le vacanze con Embry almeno finché può. Jenna e Suzie alla fine sono state prese a Seattle.
 
Arriviamo al ristorante sul mare, ma non è quello mio e di Jake. È un altro ma bello ed elegante lo stesso.
< Non era meglio un fast food? > domanda Vin, mentre ci sediamo al tavolo sulla terrazza.
< Vestite così... > - dice Embry indicando noi ragazze - < Volevi portarle a mangiare un hamburger. Ti avrebbero ucciso >
< Ha ragione Embry. Pensa che questa cosa non la dovremo più ripetere. Con questa cravatta sto soffocando! > dice Matt.
< Non dirlo a me che con questo papillon mi sembrò stupido > dice Jacob. 
< In effetti, stai meglio senza > affermo mentre allungo il braccio dietro di lui e con un gesto veloce della mano, sgancio il ferretto che lo tiene chiuso.
 
Dopo aver ordinato la nostra cena, tutte cose leggere e veloci in modo da poter andare alla festa a stomaco né vuoto né pieno riprendiamo a parlare di tante altre cose stupide. Fino a quando il cameriere non arriva con un vassoio di ostriche. Nessuno le aveva ordinate ma guardo Jacob che ride sotto i baffi e capisco tutto.
Divento rossa al solo pensare alla cena di Capodanno...
< Se vuoi, t’imbocco io... > mi sussurra all'orecchio e con voce roca Jake.
< Se eravamo da soli volentieri anzi, le avremmo mangiate in albergo... > gli rispondo sussurrando all'orecchio.
< Quasi... quasi... molliamo tutto e ce ne andiamo in albergo > mi risponde all’orecchio.
< Sarebbe bello ma... no > rispondo a mia volta sorridendo.
< Ehi piccioncini, avete finito di tubare in pubblico? > ci dice Embry ridacchiando. 
< Non stavamo tubando. Ricordavo alla mia mogliettina quanto sono buone le ostriche siccome è da gennaio che non le mangiamo > gli risponde Jacob, beccandosi da me un cazzotto sulla spalla come ammonimento. 
 
La festa è stata allestita in una sala lì vicina, a pochi metri dal ristorante. Infatti, la raggiungiamo a piedi.
Appena arriviamo alcune compagne "le pettegole”, si avvicinano cominciando a fare complimenti su come siamo vestite.
< Che peccato non vederci più... Le nostre strade si separano. Però abbiamo passato degli anni stupendi tutte noi... > dice la pettegola numero uno.
< Anni stupendi hai ragione. > le risponde Jenna.
Le sue parole mi sanno di bruciato. Per due anni, non ci siamo mai potute vedere e con le altre tre è stata la stessa cosa.
< Tu, Cullen a che college vai? > mi chiede la pettegola numero due. Pettegola che oltre al non andare al college perché ha già un lavoro nell'azienda del padre qui a Port Angeles, ha messo gli occhi su Jacob.
< A Hoquiam. Sai, dista poco da qui che farò la pendolare. > le rispondo tenendo le dita della mano intrecciate con quella di Jake. 
< Ah! > esclama e senza dire altro va via assieme alle altre tre pettegole. 
 
La festa prosegue bene, tra balli, risa, cibo, premiazioni, foto di gruppo o singole e firme sull’annuario scolastico. 
< Sono le due. Ragazze che ne dite se ce ne andiamo? > chiede Embry a Lily e a me. 
< Direi che per me va bene > risponde Lily e mi guarda cercando il mio consenso che non tarda ad arrivare.
Sono stanca della festa e ho voglia delle coccole del mio lupo. 
 
Salutiamo tutti e poi in limousine ci facciamo accompagnare all'hotel che avevo prenotato.
< Salve prenotato a nome? >chiede la receptionist.
< Cullen > dico mentre tutti e quattro diamo i nostri documenti.
< Ok. Lukas accompagna i ragazzi alla loro suite > dice la receptionist a un facchino. 
Prendiamo l'ascensore e arriviamo all'ultimo piano, proseguiamo fino a un lungo corridoio dal parquet rosso, le pareti di un giallo chiaro, rovinato di tanto in tanto. Fino ad arrivare a una porta  a doppio battente in legno chiaro con attaccate in numeri d’orati 568.
 
Lukas, prende la chiave e apre la porta facendoci entrare.
< Se avete bisogno di qualcosa... non esitate a chiamare > dice Lukas consegnando la chiave a Jacob e prendendosi la mancia. Sorride e va via.
 Lily ed io restiamo a bocca aperta, è una suite doppia ovvero ci sono due stanze da letto entrambe matrimoniali, distanti una d’altra. Davanti a noi c'è un bel salotto abitabile e accanto ad uno piccolo ma non tanto, angolo cottura che a noi non serve.
 
I ragazzi, senza preavviso ci prendono in braccio a mo di sposa portandoci ognuno in una stanza.
< A più tardi! > diciamo insieme Lily ed io ridendo.
 
< Finalmente sei tutta per me... > mi dice Jacob mentre chiude la porta a chiave. 
< Non ne potevo più di questo vestito > gli dico mentre lo faccio scivolare ai miei piedi restando soltanto con un misero slip nero di pizzo trasparente e le auto reggenti. 
< Mi vuoi morto... > dice avvicinandosi al letto e sbottonandosi i pantaloni.
< No, ti voglio vivo. > gli dico sorridendo mentre gli tolgo la camicia che scivola a terra assieme alla sua giacca e al mio vestito.
Mi bacia mentre mi butta sul letto. Tra le stoffe dei nostri intimi riesco a sentire la sua voglia che poi è anche la mia.
Abbiamo troppa fretta e voglia di essere una persona sola. Le autoreggenti nel tirarle via, si rompono ma non ce ne importa nulla.
E anche l’ultimo pezzo di  stoffa scivola via.
< Posso farne a meno... > - gli dico riferendomi alle autoreggenti strappate - < Di te, invece no > mi avvicino alle sue labbra e lo bacio con trasporto sedendomi a cavalcioni sulle sue gambe mentre i nostri sessi si incontrano e con una piccola spinta di bacino diventiamo una cosa sola.
 
È pomeriggio quando apro gli occhi accanto a Jacob, che ancora dorme. Mi alzo per prendere il cellulare di Jake perché la borsa io l'ho lasciata in soggiorno e sono nuda.
< Amore vieni a letto dai > mi dice Jacob ancora addormentato. 
< Prendo il tuo telefono e arrivo > dico mentre mi piego in avanti per raccogliere la giacca da terra.
< Mmm che, bel panorama... > - mi dice - < Resta lì che vengo ad aiutarti > lo sento alzarsi. Non dico nulla resto ferma, piegata, muovo il sedere. In un attimo è dietro di me e rifacciamo l'amore.
 
Sono ormai le sei del pomeriggio, quando dopo una bella doccia e stavolta separati, ci rivestiamo.
Scendiamo al bar dell’hotel a mangiare qualcosa poiché siamo a digiuno dalla sera prima. Tutti gli sguardi curiosi delle persone sono rivolti a noi e anche qualche borbottio, a dir la verità. Incuranti di tutto ci sediamo a un tavolino e mangiamo.
 
< Embry una bella corsetta per smaltire la merenda che ne dici? > gli chiede Jacob.
< Direi di sì che è l'ideale è così nessuno guarda le gambe della mia donna > risponde Embry tendo stretta a se Lily che arrossisce. Il vestito di Lily ha un bello spacco laterale. 
 
 Una volta entrati nel bosco, i due lupi cominciano a togliersi la giacca, la camicia e le scarpe. E poi loro vanno dietro a un albero a trasformarsi.
Lego la camicia di Jake alla vita m’infilo la sua giacca arrotolando le maniche fino ai gomiti. Lo stesso fa Lily con i vestiti di Embry.
< Tieni Lily mettici le scarpe > - le dico passandole una busta di plastica - < Avevo messo in conto che per tornare a casa non avremmo avuto la macchina e che con loro due, prendere i mezzi pubblici sarebbe stato fuori discussione e poi > mi interrompe Lily.
< Cavalcate un lupo non è da tutte. È da ragazza lupo! > afferma Lily scoppiando a ridere mentre i nostri lupi sono in attesa di noi.
< Questo è parlare sorella! > le dico battendo il cinque. I lupi ci guardano e scrollano la testa.
Nella busta assieme alle scarpe di Jake ci metto anche i miei sandali tacco dodici. Vedo che anche Lily m’imita. Anche lei ha sandali tacco dodici. 
Aiuto Lily a salire su Embry e poi con agilità salgo sul mio Jacob.
Correndo arriviamo alla riserva, dove Embry prende la sua auto e riporta a casa Lily. Jacob ed io invece stiamo già a casa. O meglio tra meno di una settimana, dopo la consegna del diploma, la mia famiglia si trasferisce in Alaska. All'idea di non vederli più in giro per la casa, mi dispiace ma è giusto così alla fine il distacco da loro sarebbe avvenuto comunque.
 
< Ciao ragazzi. Tutto bene il ballo ieri? > chiede Billy seduto in veranda mentre sgranocchia un panino. 
< Ciao pà. Sì tutto bene. Un po' noiosa a un certo punto ma nell'insieme non male > gli risponde Jacob facendo spallucce.
< Ciak Billy. È stata una bella festa. Abbiamo ballato, mangiato e le solite cose che si fanno a una festa scolastica. > gli rispondo.
< Mi fa piacere che ti sei divertita. Infondo era la tua festa. > - mi dice Billy sorridendo e dal tono rimprovera il figlio - < Fatti un po' vedere meglio? Bel vestito. >
< Grazie > lo ringrazio ed entro in casa a cambiarmi. Jacob resta a parlare con il padre.  
 
Siamo in moto diretti all'ospedale di Forks. Nonno Carlisle, ha il turno di notte così ne approfitto per andargli a parlare sulla questione che per parecchio tempo ho evitato, ma ora credo sia arrivato il momento di affrontare e risolvere una volta per tutti i nostri dubbi e paure.  La mia angoscia è la stessa di Jacob.
Certo l’idea di un figlio, lo ammetto mi spaventa, non mi sento pronta ad averne uno adesso, devo iniziare, tra pochi mesi l’università ma non posso escludere una possibilità di diventare mamma poiché dopo il mio diploma mi trasferisco a casa sua.
 
< Il dottor Cullen è libero? > chiedo all'infermiera seduta dietro al bancone del reparto chirurgia.
< Si è arrivato poco fa e ancora non ha cominciato il giro delle visite. Ve lo chiamo? > ci domanda l'infermiera mentre la sua collega osserva con troppa insistenza Jacob.
< No, grazie. Conosco la strada e lui ci sta aspettando. > le dico sorridendo ma dentro di me sono tesa come una corda di violino.
Jacob se ne accorge e mi stringe la mano.
Busso e dopo aver aspettato il permesso, Jake ed io entriamo nel suo studio.
 
< Sapevo che alla fine questo giorno sarebbe arrivato > dice sorridendo nonno da dietro la sua scrivania.
< Sapevi? > gli domando e guardo Jacob. 
< Lui non c'entra niente. Ti ho sempre visitato fin da piccola, ti ho visto crescere > mi spiega e guarda anche lui Jacob come se tra loro ci fosse un tacito accordo.
 
Chissà perché credo che mi stia omettendo la parte in cui c'entra Jacob, ma va beh farò finta di nulla.
 
< Ecco... > - inizio a dire ma in realtà non so come iniziare il discorso, ho la testa in confusione - < Io ormai sono grande... > lo faccio sorridere. 
< Carlisle, ci piacerebbe costruire, un giorno, la nostra famiglia e ci domandavano se per lei ci sia la possibilità di diventare mamma. O se non deve subire trasformazioni com’è successo con Bella > dice Jacob. Senza giri di parole è arrivato al nocciolo della questione e lo ringrazio anche, perché io non ci sono riuscita.
 
< Renesmee, la tua parte umana è pronta ad accogliere una possibile gravidanza. La parte vampira è un pochino complessa.. > - mi dice nonno. Prende fiato, forse per cercare parole abbastanza comprensibili per Jake e me - < Sai che le vampire non possono avere figli poiché il loro corpo, non può mutare e la stessa cosa è per te, o meglio per la tua parte vampira. La tua struttura ossea, non può cambiare per far spazio al feto. Non voglio mettervi paura, sia chiaro perché come ho detto prima la tua parte umana, è predisposta a una possibile gravidanza >.
< La mia parte umana è pronta quella vampira no. Ho inteso giusto? > chiedo a voce bassa. Il pensiero di non poter dare un figlio nostro a Jacob mi rattrista.
< Mi sono espresso male, scusatemi. > - ci dice nonno facendo il giro della scrivania e venendo verso di me - < Qualora rimani incinta, la tua pancia e il tuo fisico non cambia, come avviene in tutte le donne. Non avrai il pancione, non camminerai a papera né tantomeno ti affaticherai, ma potrai diventare mamma >.
Guardo Jacob e sorridiamo felici. 
< E una volta portata a termine la gravidanza, non corro il rischio di dover diventare vampira, o peggio ancora... Morire > domando con un po' di timore. 
 
La mia più grande paura è proprio questa partorire e morire. 
 
< No, non corri questo rischio. Sei vampira questo sì, ma non hai il veleno. E poi Jacob é un essere umano, prima di tutto. È diventato lupo durante l'adolescenza. Stessa cosa succederà quando avrete un figlio > ci dice nonno sorridendo. 
Salutiamo ringraziando nonno e usciamo dall'ospedale.
< Che dici se mettiamo in cantiere un bel bambino tutto nostro? > mi dice Jacob mentre andiamo a prendere la moto per tornare a casa.
 
Anche lui è felice di poter diventare genitore.
 
< Dico che è presto ancora prima voglio finire gli studi. > - gli rispondo guardandolo negli occhi. - < Non escludo però che muoio dalla voglia di stringere un bambino tutto mio accanto al suo bel papà. > lo bacio.
 
Il giorno della consegna del diploma è arrivato, e con esso anche l’ultimo giorno a casa mia. Da stasera in poi casa Black diventa la mia casa.
Ultima doccia prima di scendere giù in cucina a fare colazione.
Messaggio del buongiorno a Jacob:
 
                                                                Buongiorno amore mio... <3
                                                    Ci vediamo a scuola e mi raccomando non tardare!
                                                                           Ti amo <3
 
Mi vesto indossando la gonna comprata a Parigi, una camicetta smanicata color blu e ai piedi  scarpe non troppo alte dello stesso colore.
Messaggio di Jacob:
 
                                                                  Buongiorno amore mio
                                                         Sì, ci vediamo a scuola e non tarderò.
                                           Non ho mai tardato a una tua cosa e non lo farò di certo ora. : )
                                                                                 Ti amo <3
 
Sorrido leggendolo e poi passo a sistemare i capelli. Li asciugo  appena, per non lasciarli troppo bagnati se no, mamma inizia con la sua solita solfa “sei mezza umana e potresti prenderti un raffreddore. Asciugati i capelli”.
Pronta scendo giù in cucina.
< Giorno > - saluto i miei entrando in cucina - < Mamma hai preparato troppa roba per me soltanto. Jacob ci raggiunge a scuola... >
< Lo so ma questa è l'ultima colazione che ti preparo e poi volevo coccolarti un pochino prima che andiamo di là, dove sicuro le tue zie ti rapiscono > mi dice mamma. Sorrido. 
< Per le coccole a mia figlia ci sono anch’io > dice papà entrando in casa. Dà prima un casto bacio a mamma e poi a me sulla fronte.  
Finito di fare colazione, con i miei mi avvio a casa Cullen. Come previsto da mamma, le zie mi “rapiscono” portandomi in camera della zia Alice per truccarmi leggermente.
Stranamente nessuna di noi parla, restiamo in silenzio. Ognuna persa nei propri pensieri.
Le vedo tristi, anche se fingono di non esserlo.
< Oggi, mi diplomo! > affermo felice.
< Già un traguardo signorina Cullen lo hai raggiunto. Tanti altri e belli ne arriveranno > mi dice la zia Rose.
< Certo Rose e il prossimo sarà il matrimonio > dice la zia Alice.
< Veramente il prossimo mio traguardo sarebbe la laurea... > - dico - < Il matrimonio, è ancora lontano. È nei miei progetti futuri questo sì, ma è presto ora. >
< Io, l’ho previsto e l’organizzazione è mia > afferma risoluta la zia Alice.
< Se mi sposerò, tra qualche anno, ho già in mente come e non è più quello che sognavo da piccola. > - dico - < Jacob non sa ancora nulla ed io non dirò nulla a nessuno. Quando sarà allora, parlerò >
< Antipatica! > mi dicono entrambe. Ridiamo.
Indosso la toga gialla della Forks High School con il dovuto cappellino e andiamo a scuola. 
 
< Un altro anno è finito e con esso i suoi alunni che hanno raggiunto la maturità. Alcuni di loro andranno al college, altri inizieranno a lavorare perché hanno studiato troppo in questi anni. Ciò non toglie che hanno mostrato impegno e dedizione.  Ringrazio tutti voi, insegnati, alunni e genitori di aver contribuito alle molteplici attività didattiche e ricreative al fine di un migliore sviluppo scolastico. > - dice il preside visibilmente commosso. Fa una pausa, prende fiato e riprende a parlare - < Potrei stare ore a elencarvi i benefici che l'istituto ha ricevuto da voi, ma rischierei di annoiarvi e oggi è un giorno di festa per tutti voi quindi passo la parola alla signorina Cullen per il suo discorso di fine anno > tra applausi dei miei compagni e quelli del pubblico, mi alzo e salgo sul palco sorridente, poggio sul leggio il foglio del mio discorso che so a memoria e tirando un bel respiro comincio a parlare.
< Ringrazio il preside e gli insegnanti per avermi dato la possibilità di fare il discorso a nome dei miei compagni, anche se non mi reputo la persona adatta in quanto ho solamente frequentato questa scuola per due anni e non dal primo anno come la maggior parte di loro. > - dico guardando i miei compagni seduti davanti a me. - < Ricordo bene il primo giorno che sono arrivata, ero nervosa, mi sentivo un’estranea venuta da chissà quale parte del mondo e non ero sicura di essere accettata per quello che ero. Ovvero una schiappa negli sport, o una cervellona nelle altre materie. > - dico ridacchiando e facendo sorride tutti - < Ho trovato degli amici che porterò sempre con me. Sono sicura che ognuno di voi cari amici, compagni di avventura perché questi anni sono stati un'avventura meravigliosa che nel futuro faremo tutti grandi cose. Ognuno di noi troverà la propria strada, non importa come essa sia se dritta o piena di curve, se asfaltata  o tortuosa, se facile o difficile, ma troverà la sua strada e la seguirà fino in fondo perché cosa che più conta è inseguire i nostri desideri senza dimenticare però chi siamo e da dove veniamo. > finisco il mio discorso guardo il preside e torno giù a sedermi al mio posto. 
< Grande Nessie > mi dice Stephen seduto accanto a me. 
È il momento della consegna dei diplomi. Il preside chiama tutti gli alunni in ordine alfabetico.  
< Susan  Jessica Albercorf > chiama il preside e Suzie si alza del suo posto e va a prendere il suo diploma, lo mostra vittoriosa mentre si alza un applauso. Torna a sedere e il preside chiama altri compagni che mostrano il proprio diploma mentre dalla platea applaudono. È arrivato il mio turno.
< Renesmee Carlie Cullen > mi chiama il preside. Mi alzo sorridendo, stringo la mano al preside mentre ottengo il diploma e lo mostro. Com’è successo ai miei compagni prima di me, ricevo anch’io degli applausi. Per la prima volta spostò lo sguardo oltre i miei compagni e vedo gli sguardi orgogliosi dei miei famigliari e degli amici. Sono tentata di scendere dal palco e correre ad abbracciare Jacob che mi sorride e con le labbra mima "Kuk Laule". Ricambio il sorriso e torno a sedere. 
< Lilian Evelyn Martin > chiama il preside. Mi giro per vederla alzarsi, poiché sta qualche fila dietro la mia, con un sorriso e un pollice in alto, va verso il palco. Ritira il suo diploma e applausi. 
Finalmente arriviamo all'ultimo diplomando. 
< Vincent Jonathan  Waters > - lo chiama il preside. Dopo che anche lui è tornato al suo posto. - < Tutti i diplomati hanno ricevuto il loro diploma. Congratulazioni ragazzi. > un altro coro di applausi si alza in cielo mentre tutti noi alunni, lanciamo gridando di gioia, i cappelli in aria. 
 
 < La mia principessa si è diplomata > mi dice Jacob mentre mi stinge a se. 
< Quando hai ricevuto l'attestato, si è commosso > - mi dice Billy scherzando - < Complimenti! >
< Grazie Billy > gli dico chinandomi per abbracciarlo.
< Nessie congratulazioni > mi dice nonno Charlie un po' impacciato. Non é mai stato un tipo da complimenti.
< Grazie nonno > lo ringrazio abbracciandolo. 
I professori parlano con i miei finti genitori sul mio rendimento scolastico e ricordando quello dei miei zii e genitori veri. 
 
Mentre il resto dei miei amici sta festeggiando con un mega party questo giorno, io me ne sto nel bosco, al confine con i Quileute, assieme alla mia famiglia e quattro lupi, i due alpha e i due alpha in seconda, per cambiare un piccolo tratto del patto che Ephraim Black stipulò con nonno Carlisle.  Il pezzo modificato è che ai Cullen, solamente a loro, è permesso di entrare in territorio Quileute per venirmi a trovare. 
Saluto i miei genitori, zii e nonni abbracciandoli separatamente, ascolto le loro raccomandazioni ed io le faccio a loro. E lì lascio partire. Nel vederli andare via una lacrima scende dai miei occhi, Jacob me la asciuga ma ne escono delle altre. Asciuga anche quelle. 
 
Sulla soglia di casa mi prende in braccio a mo di sposa. Rido divertita.
Lo sa quanto mi piace quando mi prende in questo modo.
< Benvenuta a casa, Nessie > mi dice oltrepassando la porta e diretti in stanza da letto.
 
*Note Autrice*
 
Dall'immagine copertina e dal titolo potete ben intuire che Renesmee, si è diplomata e pronta a salutare i Cullen per cominciare una nuova fase della sua vita. I Cullen, vivono da troppo tempo a Forks e gente, cominciava a notare il loro non invecchiare. Renesmee è cresciuta e comincia il college/università.
Finalmente, nonno Carlisle ha risposto alle sue domande risolvendo così le sue paure e i suoi dubbi su una possibile gravidanza. Ho pensato che si Nessie può restare incinta perché è umana e che non essendo un ibrido velenoso (lo spiega la Meyer in Breaking Dawn il perché) non corre nessun pericolo, come lo ha corso Bella durante la sua gravidanza per il semplice fatto che Jacob è un essere umano. 
Al prossimo capitolo
Frafra
 
 
 
   
 
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