La donna sorrise, un ghigno sinistro e compiaciuto verso i due uomini.
-Lode a voi, Re Vegeta e Principe Vegeta. I miei omaggi, comandante Genish.-
Esordì con un profondo inchino, venendo imitata in seguito anche dalle altre due. Il sovrano si incupì.
-Cosa vuoi, Astarte?-
La donna si tirò su, guardandolo con i suoi occhi color nocciola decisi ed enigmatici.
-La battaglia è andata bene, dunque. Sono lieta di esservi stata utile, mio re...-
-Non girarci intorno Astarte. Cosa vuoi?!-
-Sapete perché sono qui. Un altro anno è passato...-
Si zittì, posando il suo sguardo sulla lunga chioma corvina della bambina. Dopodiché proseguì.
-Un altro tributo deve esser versato.-”