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Autore: Alice95_    11/07/2016    3 recensioni
Una giovane Kate Beckett alla ricerca di una notte da dimenticare, si trova davanti a una persona che invece si ricorderà per il resto della vita.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Altro personaggio, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Cynthia accompagnò Jamie al distretto e la bambina trascorse gli ultimi quindici minuti in giro per le stanze ottenendo l’attenzione di tutti gli ufficiali presenti. Royce fu il primo a cedere, portandola nella sala ristoro in modo che Jamie potesse raggiungere il barattolo di cookies che era stato messo sul bancone.

“Royce, ti ho detto di non darle cookies”, Kate sospirò, arrivando dagli spogliatoi con un abito estivo blu scuro e gli occhiali da sole che le fermavano i capelli.

“Dai Beckett solo uno. Un biscotto non può far male”, la guardò con occhi innocenti.

“Beh uno da te, uno da Miller e anche uno da LT…”, lo zittì.

“E anche uno da Montgomery”, la voce profonda del suo capitano arrivò inavvertitamente alle sue spalle facendola voltare all’improvviso.

“Signore”, ansimò sorpresa mentre guardò il suo capo prendere un altro biscotto e consegnarlo alla figlia che ancora stava masticando quello che le aveva dato Royce, lasciando che si sbriciolasse tutto sul colletto. A quanto pare non gli importava proprio del parere di Beckett. Jamie accettò felicemente l’offerta, sorridendo ai due uomini di fronte a lei. Due degli uomini più duri di New York, abituati a vedersela con la classe più bassa della città, si erano trasformati in due orsacchiotti di fronte a una bambina con il viso tutto sporco di cioccolato.

“Devi fare attenzione Beckett”, Montgomery le fece l’occhiolino. “E’ un’ammaliatrice. Prima che tu te ne renda conto ti troverai due ragazzi davanti alla porta di casa pronti a portarsela via”.

Se Montgomery non fosse stato il suo capitano gli avrebbe dato la più grande roteata di occhi della storia, ma questa volta si limitò a sospirare e prese sua figlia dalle braccia di Royce, “Andiamo uccellino, adiamo via di qui prima che ti facciano venire altre strane idee in mente”. Mormorò Kate, mettendo Jamie al suo fianco e afferrando il suo zaino. Sentì i due uomini ridacchiare alle sue spalle, quando uscì dalla sala ristoro e si avviò verso l’uscita.

“Divertiti Beckett”, urlò Royce alzando la mano per salutare, “Anche tu Jamie”. E la bambina sollevò la mano ancora tenendo il biscotto che le aveva dato Montgomery, salutandolo felicemente.

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Rick era in preda alle vertigini, era euforico, nervoso e milioni di altre cose tutte in una volta dal momento in cui si era messo a sedere sulla panchina del parco giochi di Central Park, in attesa. Il suo piede cominciò a battere al suolo un ritmo di cui non era a conoscenza. Era arrivato in anticipo, ovviamente, era uscito di casa subito dopo che Martha aveva portato fuori Alexis per una giornata tutto shopping. Aveva tutto il pomeriggio libero prima di andare insieme ad Alexis al cinema a vedere Stuart Little 2.

I suoi occhi giravano costantemente per il parco, preoccupato di potersi perdere l’arrivo di Kate e Jamie mentre teneva saldamente due bicchieri di caffè tra le mani. E poi le vide, Kate in un abito blu scuro e occhiali da sole per ripararsi dal sole. Jamie che camminava accanto a lei, tenendo la mano di sua madre e saltellando felicemente da un piede all’altro.

Si alzò in piedi, si avvicinò a loro esitante fino a quando si incontrarono nel bel mezzo del parco giochi.

“Ciao”, sorrise nervosamente, guardando Jamie che si era avvicinata alla madre, stringendole le gambe e studiando l’uomo di fronte a lei con occhi grandi e curiosi.

“Hey Rick”, Kate annuì e un silenzio imbarazzante si creò tra di loro, nessuno dei due era sicuro di cosa dire fino a quando Rick non si inginocchiò accanto a Jamie e Kate lo seguì. Tirò Jamie al suo fianco e Rick non poté fare a meno di provare un po' di dolore alla vista del suo gesto protettivo. Cosa pensava avrebbe fatto? Ma riuscì a mantenere il suo volto privo di emozioni, ricordando a se stesso che stava facendo tutto questo per Jamie.

“Sono Rick”, sorrise alla bambina che si avvicinò ancora di più alla madre, allontanandosi dallo sconosciuto.

“Rick è un amico di mamma. Te lo ricordi? L’hai incontrato un paio di giorni fa”. Kate cercò di tirare Jamie fuori dal suo guscio, sapendo che sua figlia era sempre molto timida davanti agli sconosciuti e le serviva tempo per fidarsi di persone nuove, per poterle far entrare nella sua vita. Un tratto del carattere che aveva sicuramente preso da lei.

Jamie studiò con attenzione l’uomo di fronte a lei fino a quando non le si illuminò il volto, “Uh-uh”, mimò l’imitazione della scimmia che aveva fatto Rick il giorno in cui si erano incontrati per la prima volta.

Rick ridacchiò, “Giusto, ero io”.

Gli occhi di Jamie si illuminarono accompagnati da un piccolo sorriso sulle labbra prima di guardare sua madre.

“Rick vuole giocare con noi oggi, ti va bene?”, Kate guardò Rick che aveva un’espressione di speranza sul volto e di rimando la guardò anche lui negli occhi. Lei annuì, dandogli il permesso di dire quello che aveva in mente.

“Sono molto bravo a giocare con la sabbia”, si offrì lui, indicando il terreno dietro di loro. “Ho fatto anni di pratica”.

“Che ne dici uccellino, vuoi giocare alla sabbia con Rick?”.

Jamie guardò la madre, “Mami viene?”, chiese, guardando nuovamente l’uomo di fronte a lei con l’incertezza negli occhi.

Kate accarezzò i riccioli di Jamie, “Si, viene anche la mamma”.

Entrambi gli adulti si alzarono e Rick improvvisamente si ricordò del caffè che aveva comprato per Kate che stava ancora tenendo tra le mani, “Ti ho portato il caffè”, disse un po' stupidamente quando glielo porse.

Kate guardò prima il caffè di fronte a lei e poi Rick, un piccolo sorriso le si formò sulle labbra quando lo prese e le loro dita si sfiorarono, “Grazie”. Mormorò Kate con gli occhi incatenati ai suoi, amava davvero tanto il caffè.

“Prego”, rispose lui, il suo sorriso improvvisamente tornò timido mentre si fissavano, finché Jamie non tirò Kate per la mano, costringendola a interrompere il contatto visivo con Rick per guardare in basso verso la figlia.

“Mama sabbia”. Jamie si lamentò, tirando la madre verso il suo oggetto del desiderio.

“Sabbia si”, Kate scosse la testa per riportare la messa a fuoco prima di seguire la direzione della figlia.

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Era stato imbarazzante, non c’era un altro aggettivo per descrivere la situazione che si era creata, con Jamie seduta timidamente in un angolo del rettangolo di sabbia, mentre Rick e Kate un po' più lontani a guardarla. Rick aveva provato a far giocare Jamie con lui ma finora la bambina aveva solo scosso la testa e Kate non la voleva costringere a interagire con Rick se non era ancora pronta. Rick dall’altra parte aveva paura di fare qualcosa di sbagliato e rovinare tutto. Non stava andando bene e sapeva che è stato stupido aver sperato che Jamie l’avrebbe subito accolto felicemente a braccia aperte, era una sconosciuto per lei.

E ancora una volta realizzò che Kate aveva ragione quando ha chiesto di far andare le cose lentamente. Né lui né Kate dovevano stabilire il ritmo, solo Jamie poteva farlo, con i suoi tempi.

Ma ci doveva essere un modo per attirare l’attenzione di Jamie, per suscitare il suo interesse. E così finalmente lasciò Kate sul bordo mentre lui si posizionò proprio nel mezzo del box di sabbia, sentendo gli occhi di Kate che lo fissavano da dietro. Non avevano parlato molto negli ultimi quindici minuti e se l’avevano fatto si era trattato di frasi di circostanza. Non sapeva come iniziare una conversazione con Kate che non portasse a cose che non fossero fuori luogo in quel momento, specialmente davanti a Jamie. Quindi prese una delle palette che Kate aveva messo nello zaino e cominciò a scavare.

Non aveva un piano ma iniziò subito ad accumulare una montagna di sabbia di fronte a lui, scavando piccoli tunnel e prendendo piccoli rametti vicino al box di sabbia. Con la coda dell’occhio vide che Jamie aveva smesso di giocare con le sue forme di sabbia e ora lo stava curiosamente osservando.

Rick sorrise, stava funzionando. Girandosi verso Jamie, le sorrise.

“Vuoi aiutarmi?”, chiese, porgendole una paletta. “Potremmo costruire un’altra montagna e aggiungere una cascata”, suggerì, e il suo cuore perse un battito quando sua figlia si avvicinò, ovviamente incuriosita dalla sua offerta.

Kate vide gli occhi di sua figlia illuminarsi al momento della domanda di Rick. Aveva osservato con interesse come Jamie avesse sparato delle occhiate timide in direzione di Rick non appena si era seduto in mezzo al box di sabbia. Ovviamente voleva prendere parte al gioco ma era troppo timida per chiederglielo.

Ora Jamie stava gattonando verso Rick e si lasciò cadere al suo fianco, indicando uno dei tunnel, “Acqua vera?”, chiese, e poi indicò una fontanella dietro di loro. Questa volta fu il viso di Rick ad illuminarsi.

“Questa è una buona idea. Pensi che la tua mamma possa portarci un po' d’acqua?”, si avvicinò a Jamie come se le stesse svelando un segreto, sebbene avesse parlato abbastanza a voce alta per farsi sentire da Kate.

Jamie immediatamente si voltò, guardando sua madre, “Mami, acqua?”, sollevò il piccolo secchio che era nello zaino. “Pe favoe?”, aggiunse, sbattendo le palpebre.

Kate sbuffò e si alzò. Rick cercò di nascondere una risata, notando che Kate non era molto contenta di essere stata assegnata al compito di operaia. Jamie le consegnò il secchio e Kate si incamminò verso la fontanella mentre Rick alzò la mano per battere il cinque a Jamie. “Ottimo lavoro”, le sorrise e la bambina come risposta annuì con entusiasmo.

“Ti ho sentito”,disse Kate, facendo una smorfia a Rick.

“Oooops”, disse lui, felice di sentir ridere Jamie.

“Oooops”, lo imitò, facendo una smorfia e sembrando la versione di Rick in miniatura.

E così il ghiaccio si sciolse.

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Kate li osservò da una delle panchine, rinfrescandosi all’ombra degli alberi, mentre Rick e Jamie si divertivano nel box di sabbia totalmente persi nel loro progetto. Lei li aveva lasciati da soli dopo aver portato il terzo secchio d’acqua, decidendo che potevano stare senza di lei per un po’. Inizialmente non sapeva come si sarebbe sentita alla vista di Rick con Jamie , aveva temuto di poter provare gelosia o semplicemente che sarebbe stato difficile per lei vederli insieme. E una piccola parte dentro di lei era stata stranamente soddisfatta quando Jamie non gli aveva dato subito confidenza.

Ma ora, vedendo quanto si stavano divertendo insieme, una nuova sensazione si stabilì in lei, sollievo forse, non ne era sicura. Jamie era stata incollata al fianco di Rick dal primo momento in cui lui era riuscito a farla uscire dal suo angolo del box, e Rick era stato meraviglioso, divertente e attento. Kate poteva benissimo dire che Jamie si era già presa una cotta per Rick.  Aveva visto come sua figlia rideva alle sue facce buffe e come lo guardava con meraviglia mentre costruiva una montagna dopo l’altra, gallerie, ponti, con una competenza che aveva sorpreso pure Kate. Naturalmente aveva una figlia, un’altra figlia, ma in qualche modo non lo aveva mai immaginato in queste vesti, sporco e divertito in un box di sabbia. Dovette mordersi il labbro per nascondere il sorriso che minacciava di uscire a quel pensiero. Jamie e Rick sembravano stare proprio bene insieme.

Fu allontanata dai suoi pensieri dal grido entusiasta della figlia e dalle sue piccole mani che si stavano agitando nella sua direzione, “Mami!”.

Alzandosi, si incamminò per raggiungerli, curiosa di sapere cosa aveva suscitato quella esclamazione di Jamie, “Cosa c’è tesoro?”, chiese Kate quando si mise accanto a lei, notando che sua figlia era coperta di sabbia e di fango, facendo nota mentale di portarla subito in doccia una volta arrivate a casa.

“Rick fatto cassello”, disse Jamie felicemente battendo le mani, Kate non poté non ridere.

“Un castello..Castle? Davvero?”, lo guardò  con un guizzo divertito negli occhi e lui si strinse nelle spalle, sorridendo a sua volta.

“Beh, come potevo non farlo?”, disse lui, ipnotizzato dal primo vero sorriso che le aveva visto sul viso, il primo che non aveva cercato di nascondergli. E quello che vide gli tolse il respiro, era bellissima. Certo, aveva già notato la sua bellezza, era impossibile non farlo. Era veramente una bella donna, ma quel sorriso cambiò qualcosa in lei, sembrava ancora più bella.

“Andiamo”, disse finalmente Kate dopo aver osservato per un po' il castello. Doveva ammettere che era davvero bello, con torri e ponti, aveva aggiunto anche un fossato, pieno d’acqua naturalmente. E guardandolo notò che i suoi jeans non avevano un aspetto migliore degli abiti di Jamie, ginocchia piene di fango e sabbia ovunque. 

Alzandosi, Kate tolse la sabbia dal suo vestito prima di voltarsi e vedere Rick e Jamie pieni di fango ancora seduti nel box, “Andiamo a prendere un gelato”.

“Sii, elato”, strillò Jamie e subito uscì dal box, mentre Rick rimase seduto, sembrava un bambino gigante.

Kate iniziò a seguire la figlia visto che la bambina stava correndo verso il gelataio.

Quando realizzò che Rick non le stava seguendo, si fermò e si voltò, sollevando un sopracciglio interrogativo verso di lui, “Vieni Castle?”.

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Si sedettero fianco a fianco su una panchina, Jamie in mezzo a loro. Tutti stavano mangiando il proprio gelato e Rick non poteva non pensare a quanto fosse domestico tutto questo. Ignorando il fatto che mamma e papà non si parlavano molto, dettagli. Ma stare seduti lì, sotto il sole, sembrava quasi una cosa normale e non poteva non pensare a tutto quello che il futuro gli avrebbe riservato.

Per i suoi gusti era ancora troppo presto per doversi separare ma lui aveva dei piani con Alexis e anche se voleva rimanere, doveva tornare a casa. Aveva visto a malapena Alexis negli ultimi giorni e gli mancava molto.

Ancora una volta si trovarono goffamente uno davanti all’altro e Rick decise prima di salutare la Beckett adulta, forse dopo quel pomeriggio era riuscito a riconquistare il suo cuore. Poi si inginocchiò davanti a Jamie e fu felice di vedere che questa volta Kate non seguì i suoi movimenti.

“Mi sono divertito molto con te oggi, Jamie” disse scompigliandole i capelli. “Spero anche tu”.

Jamie annuì con entusiasmo, allargandole braccia e facendo ridere Rick, “Così tanto?”, chiese, ricordando che Jamie fece lo stesso gesto davanti al distretto, quando Kate chiese alla figlia se le era mancata.

Ancora una volta Jamie annuì, “Si, Rick è motto divettente”.

Lui fece un inchino, “Grazie signorina”. Poi si alzò di nuovo per guardare la Beckett adulta.

Lo sguardo esitante sul suo viso era tornato, eppure credeva di essere riuscito a farla rilassare, “Grazie Kate”.

Lei annuì, “Si è divertita molto, Castle”.

Rick rise, “Quindi mi chiamerai Castle d’ora in poi?”.

“Credo”, scrollò le spalle.

“Quindi, ci sentiamo?”, chiese lui, sperando capisse che in realtà stava chiedendo un altro pomeriggio insieme.

“Fammi controllare gli impegni e ti chiamo”, annuì, capendolo.

“Perfetto”, sorrise, abbassandosi di nuovo. “Ciao Jamie”, le fece l’occhiolino. “Spero di vederti presto”.

“Ciao Rick”, Jamie gli sorrise, salutandolo con la mano mentre lui fece un passo indietro.

“Ciao Kate”, sorrise e voltandosi si allontanò.

   
 
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