Capitolo 6. -Chiacchiere tra cugini…-
Quella mattina la ciurma si era svegliata di buon ora,
assaporando la fresca aria che profumava di salsedine. Karenina si diresse
verso la cucina e si mise ad osservare Sanji che preparava la colazione. “E
così sei tu il cuoco di bordo, cugino!” disse avvicinandosi a lui. “Sì, vedi…
Io ci sto benissimo qui…” spiego il biondo con la passione che gli si
illuminava negli occhi. Smise per un attimo di cucinare ed osservò la luce del
sole che si rifletteva sulle sue amate pentole. “Adoro preparare il cibo per il
nostro ingordo capitano, per quell’odioso dello spadaccino testa verde, per
quel nasone raccontafavole, per la renna medico e per le ragazze… Le MIE
ragazze…” detto questo si rimise a lavorare. “… Le TUE ragazze?? Non sarai mica
poligamo? o.O” chiese stupita la cugina. “No, ehm, vedi… Io sono già
impegnato…” sorrise lui arrossendo leggermente come un bambino alla sua prima
cotta. “HHOHOHHHH mio cugino… Impegnato…? HHAHAHAAAH finalmente ce l’hai fatta
cugino! E dimmi, chi è? Nami?”. “No…” < “Oh cavolo mica è gay?!?” > pensò
già pronta allo sbianco. “… E-Ch-hiii?” tremò lei temendo il peggio. Il cugino
la guardò con sguardo di rimprovero e poi esclamò: “Robin!”. Il cuoco si era
già immaginato cosa aveva pensato la ragazza… Lui non voleva passare per una di
quelle persone lì. “Come, non l’hai mai vista?” guardandola ancora con lo
stesso sguardo. “Aaaaaahhh ma è quella con i capelli neri!” disse portandosi
una mano alla fronte. “Perdonami cugino! Non mi ero accorta che ci fosse
un’altra donna su questa nave apparte io e Nami… Scusami tanto!” lo supplicò
Karenina con gli occhi da cocker. Infatti quella donna se la scordò
completamente da quando, il giorno prima, grazie a lei ebbe potuto avere il
consenso degli altri per entrare nella ciurma. Anche se le ragazze di solito
dormivano nella stessa stanza, l’archeologa era andata a letto e si era
svegliata quando tutti erano ancora addormentati, era una tipa molto
“notturna”. “Va bene, ti perdono… Però adesso vai a sederti che la colazione è
quasi pronta.” Disse il cuoco guardandola negli occhi. “Ok, sergente. Soldato
Karenina, pronto a mangiare!” disse sorridendo facendo il saluto dei soldati,
per poi tornare fuori, dove tutta la ciurma chiaccherava amabilmente. Mentre
che preparava le ultime cose, il biondo cuoco, nel silenzio della cambusa, si
lasciò strappare un tenero sorriso da quel simpatico scricciolo, figlia di suo
zio.
Allora, che ve ne pare, amici? ^^ Quattro
chiacchere tra familiari!!
Vegetina: evvai, la mia prima recensione!
Credevo che la mia “cassetta delle recensioni” (come la chiamo io! XD) si fosse
solo riempita di ragnatele, e invece… Eccoti qua! Sì lo so il capitolo 4 era
davvero corto… Dopo la tua rece l’ho riletto e mi sono detta: “Ma che ho
scritto?”. Forse non mi ero accorta di averlo scritto così corto… Vabbè, è
stata una svista, pazienza! Anche gli scrittori di ff sbagliano! Comunque,
riguardo al carattere di Karenina, si svilupperà nel corso della storia… Lei è
molto estroversa e spontanea con le persone che conosce, come i suoi familiari
o gli amici di vecchia data… Invece con gli sconosciuti od amici nuovi si
presenta molto timida ed introversa, ma un giorno riuscirà ad aprire il suo
cuore ed a vincere la timidezza, tranquilla! Quando vedrai scritte le parole
che raccontano di questo tipo di rinascita, vorrà dire che sarà passato molto
tempo… Seguirò le tue orme, Vegetina, parola mia! Ok, scusa, sto diventando
noiosa… Kiss ed alla prossima puntata!