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Autore: Dedalus Lux    11/07/2016    1 recensioni
La soluzione sarebbe semplice - disse Marius - Arrestare Mulciber.
- Non è così semplice - ribatté Seamus - Quel ragazzo ha anche un passato complesso alle spalle, è ben visto da buona parte del mondo magico.
- Quindi se l'opinione pubblica difende una persona, non si può far nulla? - domandò Marius che si stava iniziando a scaldare.
- Calmati Marius - lo ammonì Seamus - Se mi fai finire di parlare posso spiegarti tutto. Non è una questione di opinione pubblica, ma di prove. Servono prove e testimonianze, tuttavia è sorto un problema.
- Cioè? - domandò Marius.
- Servono testimoni - rispose il cugino - Ho parlato con Neville, volevo dire il professor Paciock che vorrebbero chiedere il tuo aiuto. Non è una cosa semplice, dovrai parlare davanti ad una giuria, non è facile. Se non te la senti nessuno potrà dire niente e...
- Nessun problema! - esclamò Marius che non aspettava altro - Sono pronto a testimoniare anche domani.
***
Vi ricordate dove eravamo rimasti? Marius ha terminato il suo primo anno ad Hogwarts e, come spesso succede, ha vissuto tante esperienze ha conosciuto nuove persone e si è innamorato. Ci sono tanti nodi da sciogliere sulle reali intenzioni dell'ambiguo Mulciber, sui sentimenti di Juliet nei suoi confronti, ma non solo. Le sorprese non mancheranno...
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Seamus Finnigan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Marius Grebb - Un giovane mago 20 anni dopo Harry Potter'
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PRELUDIO AUTORE 
Il capitolo che vi apprestate a leggere fa parte della seconda storia di una serie che potrete leggere CLICCANDO QUA
Mi rendo conto che questo può bastare a scoraggiarvi e chiudere la scheda, ma se vorrete dare un'occhiata il ringraziamento è d'obbligo. 
BUONA LETTURA!

NOTA: Nel corso del capitolo, potete trovare alcune frasi sottolineate e cliccabili. Al fine di aiutare i nuovi lettori ad entrare nella storia, ho voluto linkare le parti precedenti della storia, quando vengono citate nel corso delle prossime righe. In questo modo ci sarà la possibilità di capire meglio quel che accade. Sperando di aver fatto cosa gradita, vi auguro nuovamente una buona lettura! 
 
*******
 

- Secondo livello, Ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche, del Quartier Generale degli Auror, e dei Servizi Amministrativi Wizengamot - disse la voce fredda dall’altoparlante dell’ascensore.
Facendosi largo tra un paio di maghi, Seamus si fiondò fuori non appena le porte si aprirono, diretto verso l’ufficio degli Auror. Mentre camminava incontrò il giovane Ted Lupin, al quale rivolse un rapido cenno di saluto, evitando di rivolgergli la parola. Si rese conto di apparire scortese, ma non aveva tempo da perdere. In lontananza vide Harry e Ron che discutevano tra loro, fuori dalle loro stanze. Non lo videro immediatamente, ma quando ciò avvenne, non furono sorpresi. 

- Ti aspettavo - disse Harry - Mi dispiace, davvero, per quel che è successo all’amica di Marius.
- Qui stiamo superando il limite - ribatté Seamus, che faticava a trattenere la sua irritazione - Che diavolo sta succedendo?
- È quello che stiamo cercando di capire - intervenne Ron - Purtroppo la situazione, come ben sai, è molto complicata.
- Cosa dovrei sapere? - sbottò Seamus - Qua nessuno è stato chiaro. Mi avete raccontato dell’episodio, chiedendomi di convincere Marius a testimoniare, ma invitandomi sempre ad essere cauto. Non ho fatto scrivere una riga sul Profeta come vi avevo promesso, vi ho aiutato più che potevo, ma stiamo superando il limite…
Cercò di tenere basso il tono di voce, ma la preoccupazione per le condizioni del cugino stava prendendo il sopravvento. Lo aveva visto due giorni prima che partisse per Hogwarts ed era affranto. Aveva faticato a fargli dire due parole, ma non c’era nemmeno l’ombra del ragazzo che aveva visto crescere.
- Ti capisco… - mormorò Harry in tono di scusa - Ma qui la situazione sta diventando molto complessa e stiamo cercando di tamponare e tenere nascosto questo fatto.
- Mi spiegate perché? - disse Seamus infastidito - Tra l’altro Marius dice che non è stato Mulciber a fare tutto questo.
- Lo so - convenne Ron - Sono arrivato io sul posto dopo il fatto, ma temo che stia mentendo.
- Per quale motivo dovrebbe farlo? -insistette Seamus - Era pronto a testimoniare…
- Ha paura - spiegò Harry - Teme che parlando metterebbe ancor più in pericolo i suoi amici e i suoi familiari.
- Temiamo che Mulciber lo stia provando a colpire in questo modo - proseguì Ron.
- Quindi mi state dicendo che anche mia cugina, i miei nipoti, sono tutti in pericolo - mormorò Seamus - E in tutto questo nessuno può far niente? Siete Auror, dovete tutelarci contro questa gente!
- È complicato… - disse debolmente Harry.
- Complicato, complicato - ribatté Seamus - Ragazzi, noi ci conosciamo da una vita, ho grande fiducia in voi, ma se succede qualcosa a Marius o ad altri suoi familiari non ve la perdonerò mai…
- Ma pensi che siamo così sprovveduti da non aver adottato misure di sicurezza? - ribatté Ron - Da Marius ai suoi familiari, sono tutti sotto la protezione del Ministero… 

***

Al termine del banchetto inaugurale il gruppo dei Grifondoro in procinto di iniziare il secondo anno, si era riunito in seguito agli inevitabili spostamenti nel corso della cena. A stomaco pieno, aspettavano tutti con ansia che il preside Dorian McBride prendesse la parola, sia perché iniziavano ad essere stanchi, che per la voglia di scoprire quali novità ci fossero in serbo per loro, a partire dai volti nuovi che si vedevano al tavolo delle autorità. L’unico leggermente distratto era Marius, il quale per pochi istanti si sentì leggero e preso da quanto gli aveva detto Matt poco prima. Juliet, dal tavolo dei Corvonero, non si era persa un istante della sua conversazione con Gloria, e questo gli fece assolutamente piacere. Qualche tempo prima, Tonia gli aveva detto che la gelosia poteva essere una tattica vincente e, involontariamente, la stava mettendo in atto. Il pensiero dell’amica scomparsa, tuttavia, fece nuovamente capolino nella testa del ragazzo, assalito nuovamente da una sensazione che non aveva nulla a che vedere con il sentimento che provava per Juliet. 

- Un altro anno ad Hogwarts sta per iniziare - disse improvvisamente McBride, che aveva preso parola sorprendendo molti studenti - Voglio dare il caloroso benvenuto ai ragazzi del primo anno, ed un bentornato a coloro che sono stati con noi anche negli anni precedenti.

Nella Sala Grande era sceso il silenzio e Marius, guardandosi intorno, vide che molti ragazzi più grandi sembravano particolarmente eccitati.
- Quest’anno sarà molto particolare - proseguì il preside - Come alcuni di voi già sapranno, qui ad Hogwarts ospiteremo il Torneo Tremaghi.
Dinanzi questa affermazione, ci fu uno scroscio di applausi e ululati di gioia da parte di molti ragazzi. Anche Matt ed alcuni suoi compagni si unirono a questo momento di giubilo, che Marius non riuscì a condividere. Aveva sentito parlare di questa cosa, ma non riusciva a capire di cosa si trattasse. Scambiò uno sguardo con Michelle, anche lei perplessa mentre Lucy, seduta al suo fianco, batteva le mani.
- Per chi non lo sapesse - riprese McBride sovrastando le urla degli studenti - Il Torneo Tremaghi è una competizione amichevole che coinvolge tre scuole, ovvero la nostra, l’Accademia francese di Beauxbatons e l’Istituto di Durmstrang che si trova nell’est Europa. È un evento storico, riportato in auge poco più di vent’anni fa grazie al preside Albus Silente e ad altri esponenti politici nostrani e degli altri Stati coinvolti. Purtroppo, come alcuni di voi sapranno bene, la prima edizione fu scossa dal decesso di un ragazzo, dovuta tuttavia a tragiche circostanze indipendenti dalla volontà degli organizzatori, ma legate al ritorno del terribile mago oscuro che tutti voi conoscete. Una volta risolta la situazione, i governi hanno deciso di proseguire con il Torneo Tremaghi e dal 2002 questo si disputa con regolarità in una delle scuole coinvolte.
- Ma la domanda resta sempre la stessa - borbottò Michelle - Di che si tratta?
- La manifestazione coinvolgerà tre rappresentanti, uno per ogni scuola, i quali dovranno sfidarsi in tre prove nel corso dell’anno scolastico - proseguì McBride, rispondendo involontariamente alla domanda di Michelle - Queste verranno giudicate da alcuni esperti e al termine verrà premiato il vincitore del Torneo Tremaghi. Tra qualche settimana, alla vigilia della cerimonia di apertura, verranno qua le delegazioni di Durmstrang e Beauxbatons e i loro ragazzo saranno con noi fino al termine dell’anno. Naturalmente per partecipare sarà necessaria una grande conoscenza della magia, ma tutti coloro che hanno superato il livello G.U.F.O. potranno candidarsi per il ruolo di rappresentante, o Campione come viene definito nel gergo del Tremaghi, della scuola.
La frase finale del preside fu accompagnata da qualche rumore di disappunto da parte di alcuni studenti. Marius sapeva che il G.U.F.O. si raggiungeva al termine del quinto anno, di conseguenza solo i ragazzi più grandi avrebbero avuto la possibilità di prendervi parte. Con la coda dell’occhio vide James Potter che non fece nulla per nascondere il suo dispiacere. Probabilmente lui già sapeva tutto, anche le regole, ma in cuor suo sperava in una maggiore apertura.
- Sembra interessante - commentò Michelle - Chissà che prove dovranno affrontare i Campioni.
- Ne ho sentite di tutti i colori sul Tremaghi - intervenne Fred Rodman, un altro ragazzo del secondo anno di Grifondoro, che si era unito a loro - I miei non hanno avuto la possibilità di vederlo, ma ho sentito che hanno tirato in ballo anche i draghi.
- Draghi! - esclamò Peter Gannifin, un compagno che, come Marius, era cresciuto tra i Babbani.
- Comunque penso che il più contento sarà il nostro Marius - disse Bruce - Con tutte le ragazze straniere che verranno qua da noi.
Marius non rispose, limitandosi a ridacchiare.
- Vi prego di fare silenzio - ruggì improvvisamente McBride. Tutti i ragazzi trasalirono, poiché l’emozione per questa novità aveva scatenato una discussione in tutti i quattro tavoli, tuttavia il preside non aveva finito - Diciamo che questo comportamento sarebbe da evitare quando verranno le delegazioni straniere. Anzi, mi aspetto modi di fare adeguati al contesto da parte di tutti voi studenti. A proposito di ciò, vorrei dare il benvenuto ad alcune nuove persone che si aggregano alla nostra squadra qui ad Hogwarts.
- Finalmente scopriremo di chi si tratta - bofonchiò Bruce.
- Innanzitutto voglio presentarvi i due maghi del Ministero della Magia che si sono prodigati affinché il Torneo Tremaghi potesse avere luogo - annunciò McBride - Daniel Murphy, dell’Ufficio per la Cooperazione Magica e Alicia Spinnet, Sottosegretario agli Sport Magici.
I due maghi furono accolti da un caloroso applauso. Murphy era l’uomo brizzolato che poco prima aveva indicato loro Lucy, mentre la donna era sfuggita ad un primo sguardo di Marius, in quanto sedeva al limite del tavolo delle autorità, accanto a Madama Johnson, la loro insegnante di volo. Entrambi si alzarono per salutare e ringraziare gli studenti, senza tuttavia proferir parola.
- Sia il signor Murphy che la signora Spinnet saranno a nostra disposizione nel corso del Torneo e avrete moto di vederli spesso qui ad Hogwarts - riprese McBride una volta che l’applauso si era esaurito - Ora devo annunciare anche degli avvicendamenti nel corpo insegnanti. Dopo una lunga carriera qui ad Hogwarts, il professor Filius Vitious è andato in pensione e come lui anche la professoressa Rosa Blanchard, che è stata così gentile da assumere la carica negli ultimi anni.
Educatamente, tutti i ragazzi applaudirono i professori uscenti.
- Peccato per Vitious, era avvero simpatico - commentò Matt.
- Già, ma purtroppo era già annunciata come cosa… - sottolineò Michelle.
- Proprio così - convenne Bruce.
- Per quanto riguarda la materia Incantesimi - riprese il Preside - Abbiamo avuto l’onore di avere con noi Lilian Terry.
Improvvisamente, la Sala Grande esplose in un fragoroso applauso. Marius fu preso di sorpresa da questa reazione, poiché non aveva mai sentito quel nome. Evidentemente si trattava di una persona famosa tra coloro che erano cresciuti, o vivevano da più tempo nel mondo dei maghi. Spostò lo sguardo sul tavolo e vide una giovane donna, 25 o 26 anni al massimo, salutare gli studenti. Era molto bella, con profondi occhi azzurri e lunghi capelli castano chiaro, raccolti in una coda. Forse per quel motivo era così famosa…
- Meglio di così non potevano scegliere - commentò Matt.
- Giovane e carina - intervenne ridacchiando Peter.
- Non per quello - ribatté Lucy accalorata - È una sorta di genio.
- Davvero? - domandò Marius, incuriosito.
- Me ne ha parlato mio padre più di una volta - spiegò Lucy, la quale aveva assunto un tono di voce leggermente più freddo dopo la domanda di Marius - Ha solamente 27 anni, ma ha un ruolo importante al Ministero della Magia, nel dipartimento di ricerca sugli Incantesimi. Ha scoperto magie importantissime e le hanno anche dato un Ordine di Merlino.
- Una che ci sa fare quindi - osservò Michelle.
- Tornando a noi - disse il preside McBride, cercando di attirare nuovamente l’attenzione degli studenti in seguito all’ennesima notizia che aveva fatto scalpore in Sala Grande - Per le Pozioni, avremo con noi il professor Patrick Modrig, che stasera non ha potuto partecipare al banchetto inaugurale per motivi personali, ma da domani sarà regolarmente a scuola. Tra l’altro, colgo l’occasione per comunicare ai ragazzi di Corvonero e Serpeverde che avranno come direttori rispettivamente il professor Savage e la professoressa Terry, mentre Grifondoro e Tassorosso avranno come referenti il professor Flincher e la professoressa Chester.
- Cosa insegna la Chester? - si domandò Michelle - Noi non ci abbiamo mai avuto a che fare.
- Credo una delle materie per i più grandi - rispose Leana - Mi sembrava si trattasse di Antiche Rune.
- Già confermo - convenne Lucy.
- Bene, credo di avervi detto tutto - disse infine McBride - Vorrei augurare un buon anno scolastico a tutti voi. Purtroppo alcuni spiacevoli eventi hanno rovinato il precedente semestre, ma sono convinto che il tutto non si ripeterà. Sarà un anno molto importante per noi, ora però è tempo di andare a dormire. Buonanotte a tutti! 
Leggermente irritato dall’ultima frase di McBride che aveva liquidato con due parole il rapimento di Leana, Marius si alzò rapidamente dal suo posto. Imitato dai suoi compagni di Casa, si mescolò alla calca che stava lasciando la Sala Grande. Vicino a lui transitò il gruppo dei ragazzi del primo anno, guidati dalla cugina di Lucy, Dominique, che indossava la nuova spilla di Prefetto. Impiegarono dieci minuti buoni a raggiungere le scale e iniziare a percorrere i corridori ormai familiari, con i personaggi dei quadri attaccati al muro che salutavano al loro passaggio. Era una bella sensazione tornare nel posto che lo scorso anno gli aveva regalato bei momenti, anche se sentiva ancora una piccola stretta allo stomaco ripensando a Tonia. Quando, finalmente, raggiunsero il ritratto della Signora Grassa, dovettero arrestarsi. 

- Ragazzi, qualcuno sa la parola d’ordine? - domandò Matt.
Si guardarono in faccia, ma nessuno sapeva cosa fare.
- Lo scorso anno furono i Prefetti a dircela - osservò Michelle.
- Ma qua non ne vedo - disse Fred.
Rimasero due minuti buoni ad aspettare, indecisi sul da farsi, fino a che in lontananza non videro un gruppo di ragazzi più grandi, probabilmente del settimo anno visto che era presente anche Luke Colinder, il capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro.
- Siete rimasti fuori? - disse Luke
- Già - disse Matt che, giocandoci assieme, aveva una certa confidenza con il ragazzo.
- La parola d’ordine è Salamandre Bollite - spiegò loro Luke.
- Salamandre Bollite? - ribatté Matt stupito.
- Sembra che la Signora Grassa fosse ubriaca quando lo ha comunicato a Flincher - spiegò.
Effettivamente dicendo quelle parole, il ritratto si aprì e i ragazzi raggiunsero la Sala Comune di Grifondoro. Il fuoco era acceso e l’atmosfera calda e accogliente non era cambiata rispetto allo scorso anno. Molti studenti erano ancora svegli, eccitati per la carrellata di novità che aveva dato loro il Preside. Marius, viceversa, aveva una gran voglia di andarsene a dormire. Con la coda dell’occhio vide James Potter che chiacchierava con alcuni suoi compagni, ma preferì evitare il suo sguardo poiché temeva che sapesse qualcosa anche lui sulla storia di Tonia. Decise di restare qualche minuto assieme ai suoi amici, ma poi prese la direzione del letto, imitato anche da Matt e Peter Gannifin. Il dormitorio non era cambiato rispetto allo scorso anno, e così Marius riprese posto nel suo baldacchino. Si sentiva talmente stanco che impiegò pochi istanti per prendere sonno, ma non fu una notte tranquilla. 

Sognò di trovarsi seduto su un prato, assieme a due ragazze. I loro volti erano sfocati, ma lentamente riuscì a riconoscere Juliet e Gloria, ed entrambe sembravano furiose con lui. Mentre cercava di capire il motivo di questa rabbia, in lontananza vide una figura familiare, vestita con una camicia da notte bianca. Impiegò pochi istanti a riconoscerla, poiché si trattava di Tonia. Ignorando le altre due ragazze, Marius scattò su cercando di avare verso di lei, ma più andava avanti e più la ragazza indietreggiava. Sembrava anche lei arrabbiata, quasi delusa, ma questo non impedì a Marius di provare ad avvicinarsi. Mentre camminavano, si rese conto di essere nel parco di Hogwarts e, piano piano, si stavano avvicinando alla Foresta Proibita. Una volta giunti al limite, la terra tremò e Marius cadde a terra. In lontananza vide un grosso cavallo, con la testa umana, che puntava Tonia. Lei sembrava non essersene accorta, e così cercò di avvertirla, intimandole di scanzarsi. Dalla sua bocca, tuttavia, non uscivano parole e alla fine dovette vedere l’amica travolta da quella gigantesca bestia. Disperato ed impaurito, Marius cercò di alzarsi da terra, ma non aveva le forze. Il centauro si voltò verso di lui e vide che aveva la faccia di Mulciber. Partì al galoppo, ormai era vicinissimo e il ragazzo non poteva far niente… 

Marius aprì gli occhi terrorizzato. Il cuore gli batteva fortissimo, era tutto sudato e tremava. Si guardò attorno, rendendosi conto di essere nella torre di Grifondoro, ma questo non bastò a tranquillizzarlo. Decise di scendere per andarsi a bere un bicchiere d’acqua e, guardando l’orologio, notò che erano le due passate. Tutti i suoi compagni russavano beatamente e Marius provò un piccolo moto di invidia per loro. Non era l’unico studente ad essere sveglio, poiché mentre rientrava nel dormitorio sentì delle voci nella Sala Comune. Curioso, decise di andare a vedere che succedeva, anche perché in quel momento si sentiva tutt’altro che stanco. 



NOTA DELL'AUTORE
Ecco la grande novità di questa seconda parte. Mi sono sempre domandato quale potesse essere stata la decisione del Ministero dopo il tragico Tremaghi del ritorno di Voldemort, ma mi piace pensare che sia proseguito, senza grossi problemi.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, l'arrivo a scuola di Marius ha preso diverso tempo, ma ora si inizia a fare sul serio con l'inizio delle lezioni. 
Ogni recensione, positiva o negativa che sia, è sempre bene accetta. 
A presto!
  
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