Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Scarlett Carson    11/07/2016    4 recensioni
E se Aoko avesse sempre avuto con sè la gemma Pandora? Se nascondesse un segreto che si tramanda nella sua famiglia da generazioni. Se le avesse donato dei poteri incredibili. E se su quel dirigibile sperduto nel cielo avesse visto tutto. E se ci fosse davvero lo zampino dell'organizzazione che cerca la gemma più di tutto. Se solo Aoko sapesse come proteggere tutti ma la loro salvezza avesse un prezzo immenso. Cosa farebbe Kaito, alias Kid, se dovesse prendere una decisione.
What if ? del film 14 il dirigibile sperduto nel cielo. Cross over con la mia stessa storia DNAngel Jeanne!
Sono tornata in questa sezione! secondo me stavate meglio senza di me xD
Come potete vedere l'ho inserita come serie insieme alla storia DnAngel Jeanne. una specie di storia extra. spero vi piaccia quest'idea ;) Leggete e commentate in tanti sono curiosa di leggere le vostre critiche
Scarlett Carson (ex Shana17 per chi non lo sapesse ancora ;) )
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 18. L'ultima Speranza per riavere l'Amore

Era il giorno del suo appuntamento con il suo compagno di classe da poco scoperto: Kaito Kuroba.

Dopo l'incubo di quella notte, non era più riuscita a riaddormentarsi.

Aveva paura di rifare quel terribile sogno.

 

Era immersa nella luce, un caldo tepore le riscaldava l'anima. Era felice, in pace con se stessa.

Era soltanto lei, chiuse gli occhi per godere a pieno quel momento di pace.

Quando li riaprì, trovò davanti a lei un altra persona. Era alta come lei, aveva lunghi capelli biondi raccolti in una coda alta con un enorme fiocco rosso e bianco e la guardava con i suoi occhi color ametista.

Era ferma, immobile, davanti a lei e la guardava con serietà. Notò il resto del suo abbigliamento: un vestito corto bianco con alla vita una cintura rossa legata con un enorme fiocco sul retro. Un enorme rosario era presente sul suo petto.

Aoko” disse poi e alla ragazza quella voce sapeva di averla già udita prima.

Tu chi sei?” le chiese.

Svegliati Aoko” le disse di nuovo.

Che vuoi dire?” ma non fece in tempo che ella sparì e apparì, subito dopo di lei, il suo compagno di classe, Kaito Kuroba.

Kaito?” si stupì ella.

Aoko, devi ricordare” disse lui.

Non capisco! Cosa volete dirmi tu e quell'altra?”chiese iniziando ad adirarsi.

Hai perso una cosa importante” continuò lui.

Cosa? Cosa ho perso?” chiese lei iniziando ad avere paura di quella situazione assurda.

Questo” disse lui poggiando la sua mano sulla parte sinistra del suo petto.

Il cuore? Ma che stai dicendo?” disse lei, ridacchiando.

È solo un sogno, si disse mentalmente, un sogno completamente assurdo!

Poi, all'improvviso, lui svanì e tutto divenne buio. Lei era l'unica luce e l'unica cosa che era presente in quell'immensa oscurità.

Kaito, dove sei?” chiese.

Si guardò attorno e provò freddo dentro di lei. Un senso di vuoto e di abbandono la pervase completamente e scoppiò a piangere.

Non capisco. Cosa devo ricordare? Cosa vuol dire?” urlò nelle tenebre ma nessuna riposta arrivò.

Una voce riuscì ad udire. Una voce di donna che ripeteva come una litania la stessa frase.

Se riuscirai ad essere onesta con te stessa, forse potrai ricordare”.

 

Era scesa a colazione ed era sola. Non era la prima volta che accadeva che le lasciavano un biglietto con su scritto che erano tutti usciti per fare delle commissioni o, per quanto riguardava suo padre, per lavoro.

Finito il cappuccino, andò in camera sua a scegliere qualcosa di appropriato per quel pomeriggio. Alla fine scelse una gonna lilla e un maglioncino leggero bianco. Andò in bagno a farsi una doccia e si vestì lentamente.

Si sentiva vuota dopo quel sogno. Ci aveva pensato per tutta la mattina ma non era giunta a nessuna conclusione; nulla che potesse aiutarla a capirne il significato.

“Cos'è allora questa sensazione che provo di vuoto?” si chiese guardando il suo riflesso allo specchio e, per un attimo, rivide la ragazza bionda del suo sogno che la guardava. Spaventata si allontanò dallo specchio e, nello stesso istante, suonarono alla porta.

 

“Ciao” si sentì dire quando spalancò la porta, come una furia, e vide lui. Sorrise.

“Ciao, prendo la borsa e arrivo” gli disse, sorridendogli.

Un momento dopo, stavano camminando per le vie del centro.

“Come sai dove abito?” gli chiese Aoko di getto: si ricordava di non averglielo mai confidato.

“Bè, me lo sono fatto dire da Keiko” si difese lui.

Keiko era la migliore amica di Aoko e lei, sentendo quel nome, si rasserenò.

“Allora, dove andiamo di bello?” chiese.

Non sapeva perchè ma quel ragazzo, con la sua sola presenza, era riuscito a farle dimenticare tutti i pensieri di quella mattina.

“Oh lo vedrai” disse solo.

Ad un tratto arrivarono al parco divertimenti della loro città: Tropical Land.

“Sei mai venuta qui?” gli chiese lui. Sperava che, forse portandola in posti dove era stata con lui, la potessero aiutare, per questo le aveva chiesto di passare il week end con lui.

“No, non credo almeno” rispose lei, guardandosi attorno, ma lui notò il suo tono incerto nel rispondere alla sua domanda. Poteva ancora sperare.

“Bè c'è sempre una prima volta” rispose lui e andarono a divertirsi.

 

Aoko trascorse una giornata piacevole con il ragazzo: erano andati sulle giostre e mangiato insieme un boccone, ma sentiva qualcosa dentro di lei che le diceva che non era la prima volta come aveva detto lui.

Credeva, anzi sentiva l'assoluta certezza, di essere già stata in quel posto, ma la cosa assurda era che sapeva di essere giù uscita con lui!

Impossibile, Aoko, lo hai appena conosciuto!” si disse nella sua testa.

Ma sai che è così!” le disse una voce dentro di lei. Il tono era stato talmente imperioso che per un momento si era bloccata. Eppure era certa che quello non era stato un suo pensiero.

Guardò Kaito che stava prendendo due coni gelato al bar. Si era seduta sul bordo della fontana del parco.

Perchè, si chiedeva lei, quando si allontanava quei pensieri la schiacciavano e quando le era vicino si sentiva leggera come una piuma? Perchè, quel ragazzo, con la sua sola presenza, era in grado di farle provare delle emozioni che era certa di non aver mai provato prima?

Quando tornò con il gelato, glielo porse e lei rimase di sasso nel vedere che quelli erano i suoi due gusti preferiti: vaniglia e pistacchio. Lo prendeva sempre così. Lo guardò con aria stupita.

“Come facevi a saperlo?” gli chiese solo con un filo di voce.

“Io ho tirato ad indovinare” disse a bassa voce, era chiaro che non sapeva cosa dire.

Mangiarono il gelato in assoluto silenzio, seduti sul bordo di quella fontana.

Poi Aoko si alzò e lo guardò, mettendosi davanti a lui che si alzò a sua volta.

“Tu chi sei?” gli chiede, mentre la fontana, alle loro spalle, aveva iniziato il suo gioco di luci. Ormai si era fatta sera.

“Perchè mi fai questa domanda?” disse lui, serio.

“Perchè ho la sensazione che manchi qualcosa in me” ammise. Non sapeva perchè lo stava facendo, in quel momento, ma sentiva che lo doveva fare e che lui avrebbe capito e l'avrebbe aiutata.

“Che cosa?” disse lui sgranando gli occhi per la sorpresa.

Possibile che... ” arrivò a domandarsi.

“Non lo so. So solo che ho questa sensazione quando sei nei paraggi” continuò lei, senza mai smettere di guardare quel paio di occhi blu, come l'oceano.

A quelle parole, la speranza del ragazzo si fece sempre più grande. Sapeva che poteva farcela, che poteva riaverla con lui, ma gli sembrava tutto troppo facile.

“Cosa senti che ti manca?” gli chiese alla fine, senza sapere cos'altro fare.

“Tutto” rispose lei, più lo guardava dritto negli occhi, più si convinse che avevano qualcosa di stranamente famigliare, per lei.

Cosa sto cercando?”si chiese.

Lui” rispose di nuovo quella voce che era certa di aver già sentito prima.

Stava cercando di dirle qualcosa, solo non capiva cosa.

“A parte a scuola, ci siamo già visti prima?” chiese titubante, non sapeva nemmeno lei del perchè quella domanda.

“Sì” rispose lui, secco.

“Quindi ci siamo già conosciuti prima?”

“Sì” rispose lui di nuovo.

“Quando? Dove? Perchè non lo ricordo?” chiese lei disperata.

“Vieni con me” disse solo lui porgendole la mano.

Lei la prese, senza esitazione e lui la condusse per le strade della città fino ad arrivare alla torre dell'orologio.

C'erano molti ragazzi, come loro, in quella piazza. Nessuno pareva aver notato i due che salivano la gradinata fino a ritrovarsi proprio sotto le colonne che formavano la struttura base su cui poggiava la torre dell'orologio.

“Qui, ci siamo conosciuti qui, esattamente dieci anni fa” gli disse una volta giunti a destinazione.

“Come posso averlo dimenticato?” gli chiese lei, senza comprendere.

“Lo hai voluto tu, Aoko” gli disse.

“Come ho potuto volere una cosa simile?”

“Non lo so”

“Perchè, fra tutto e tutti, mi sono dimenticata proprio di te?” ormai le lacrime iniziavano a rigarle il volto, senza sapere perchè si sentiva così disperata.

“Perchè ti ho spezzato il cuore” disse lui, rattristandosi.

A quelle parole, Aoko rimase di sasso. Cosa intendeva? Possibile che fosse stata innamorata di lui? Ma stavano assieme? Anche lui ricambiava? Cosa le aveva fatto per far si che si dimenticasse tutto?

“No, no! Uno non dimentica così da un giorno all'altro! Quando si ama è per sempre! Come è successo?” disse lei, quasi urlando.

“Non sono sicuro mi crederesti” sussurrò lui, stupito da quella sua reazione.

“Ti prego! Devo sapere perchè! È opprimente sapere che ho dimenticato una cosa tanto importante per me” disse lei sussurrando.

Il ragazzo, non sapendo più che cosa dire, reagì d'impulso. Ormai lei lo aveva capito cosa aveva dimenticato e lui, invece, lo aveva capito tardi.

Aveva compreso il significato delle parole di Pandora e sapeva il perchè avesse proprio posto quella tregua.

Per colpa della loro incapacità di essere sinceri verso di loro e verso il loro cuore, negando sempre ogni certezza, si erano ritrovati in quella situazione.

La loro testardaggine e i loro segreti avevano avuto la meglio su quello che erano semplicemente loro stessi. Mettendo a tacere anche il loro cuore.

Afferrò il suo viso, sollevandolo alla sua altezza, si avvicinò e poggio le sue labbra sulle sue.



Angolo Autrice;
Eccomi di nuovo qui ;) con il penultimo capitolo di questa bizzarra storia ;) 
Vi aspettavate una cosa simile? xD
Il prossimo sarà l'epilogo ;) spero vi piaccia ;) 
Bè vado a finire questa storia ;) 
Grazie mille per i commenti che mi lasciate sempre, per le visualizzazioni e per inserire le mie storie nelle tre categorie ;) 
Alla prossima
Kiss Kiss
Scarlett


 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Scarlett Carson