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Autore: GCatlike92    12/07/2016    0 recensioni
Ella, una giovane Guardiana che, insieme alle sue sorelle, custodisce e protegge la Dime, è impaziente e felice per il ritorno di Hawk, suo più grande amico di infanzia, che tempo prima aveva si era allontanato da lei per frequentare una prestigiosa scuola di magia.
Ma quando lui la tradisce, portandola con l'inganno su un treno costruito dagli Imperiali per trasportare schiavi, Ella perde ogni fiducia nel vecchio amico e iniziano a nascere in lei sentimenti di rabbia e vendetta. È a questo punto che decide di cominciare a ingegnarsi per trovare il modo di fuggire, tornare finalmente a casa e poter riabbracciare le sue sorelle.
Per riuscire nel suo intento si vedrà costretta a collaborare con le creature della Dime e del Vortice e perfino con gli stessi Imperiali e dovrà tenere testa alla crudeltà degli Infiltrati, folli individui senza scrupoli che si occupano di mantenere l'ordine sul treno, torturando chiunque contravvenga alle regole.
Durante questo lungo e sofferto viaggio Ella conoscerà il magico mondo dove vive attraverso gli occhi dei suoi stessi abitanti, prigionieri, come lei, di un treno all'interno del quale vige una lunghissima lista di regole quanto mai assurde.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione:

Questo prologo spiega la suddivisione del mondo in cui è ambientata la storia di questo libro.

Esso è totalmente facoltativo. Tutto quello che è scritto qui è spiegato, in maniera sparsa ma più approfondita, nelle pagine successive.

Se siete persone a cui piace sapere tutto subito, a cui piace aver chiara la situazione fin dall'inizio, leggetelo pure. Altrimenti potete tranquillamente saltare questo capitolo e andare direttamente al prossimo.

Buona lettura!

*****

Tante sono le storie raccontate dai libri, tante sono le fiabe, tante le avventure, le paure, gli amori. Sono tanti i mondi, tutti così diversi tra loro, tutti unici e speciali. Il mondo in cui è ambientata questo particolare racconto è il più speciale di tutti. E lo è perché in esso si svolge il suddetto racconto, lo è solo e soltanto per questo. Il nome di questo universo non è importante. Quello che importa è invece il modo in cui esso è stato suddiviso sin dalla notte dei tempi.

Benché una parte del mondo fosse ancora poco esplorata, e nonostante vi fossero zone completamente indipendenti da tutto, vi erano al suo interno tre regioni principali, che separavano non solo i territori, ma anche le popolazioni e le creature che vivevano in essi.

La regione più grande era il Vortice, una immensa landa buia e grigia che ospitava al suo interno i mostri più spaventosi che la mente possa concepire. Le creature del Vortice vivevano in solitudine, circondate da tenebre e rabbia. Lupi, streghe, angeli neri, belve feroci, vermi e demoni si combattevano quotidianamente per cercare di sopravvivere e le poche città presenti pullulavano di ladri, truffatori e stregoni pronti a distruggere la vita di chiunque non fosse stato più scaltro di loro. La magia nera era di casa all'interno del Vortice, dove veniva praticata insistentemente, senza curarsi delle restrittive regole del resto del mondo. In fondo, chi mai avrebbe avuto il coraggio di contestare tale arte? Gli occhi rossi, i denti aguzzi, gli artigli, gli incantesimi e le torture mettevano paura a chiunque. Il Vortice era certamente la parte più spaventosa ed odiata del mondo, e l'unica parte che odiava lo stesso mondo talmente tanto da volersi tenere a debita distanza da esso. E il resto del mondo, a sua volta, si teneva lontano da delle creature talmente oscure e corrotte da aver quasi perso ogni segno di quella che viene comunemente chiamata vita.

La seconda regione era la Casa Imperiale, dominata dalla sua capitale, la Città Imperiale, il più grande centro urbano del mondo. I suoi abitanti, neanche a dirlo, erano proprio gli Imperiali, esseri dalla forma e dall'animo umani, egoisti e pieni di sé, ma incredibilmente bravi negli affari e nel commercio, nonché maghi della tecnologia. Gli Imperiali erano riusciti a costruire una società industrializzata, fondata sul duro lavoro e resa più semplice dai progressi in campo medico e tecnologico. Di contro, gli Imperiali non possedevano il dono della magia. Per poterla usare dovevano affidarsi agli esseri delle altre regioni, che talvolta venivano trattati quasi come divinità, pagati profumatamente e letteralmente ricoperti di oro e gloria, talvolta venivano venduti come schiavi per poter essere sfruttati dal padrone di turno. Gli Imperiali erano gli esseri più vulnerabili del mondo, sempre in balia delle loro emozioni, comandati dall'amore, dalla rabbia, dalla gioia, dalla paura, dalla tristezza, dall'altruismo. La loro vita era un'unica, variegata emozione, e rappresentava il solo motivo che li spingeva ad andare avanti.

E infine, nella zona più nascosta del mondo, si trovava l'ultima regione della nostra storia. Circondata da fiumi e foreste, ricoperta da una fitta vegetazione e cosparsa di laghi e cerchi di fate, c'era la Dime, un luogo magico e bellissimo, ricolmo di pace e tranquillità, privo di ogni parvenza di malvagità. La Dime era popolata da fate, elfi, maghi, ninfe... tutte creature della luce che avevano il compito di rendere il mondo un posto sereno e meraviglioso. Capitava spesso che tali esseri collaborassero spontaneamente con gli Imperiali, spinti dal loro innato altruismo, mettendo a loro disposizione una immensa quantità di magia per permettere al popolo della Casa Imperiale di prosperare. 
Canti e luce erano il segno distintivo della Dime, che era la meta più ambita da molti, ma anche la più irraggiungibile. Numerosi sistemi di difesa, infatti, proteggevano i suoi abitanti, che in questo mondo non potevano essere raggiunti né dai mostri del Vortice né dagli Imperiali più avidi e folli.

Infine, proprio nel cuore della Dime, si trovava quello che era il sistema difensivo più potente della regione, il palazzo delle Guardiane. Queste erano delle bellissime sacerdotesse alate, sempre vestite di bianco, adornate di gioielli preziosissimi e dotate di due occhi più azzurri dello stesso cielo, le quali si occupavano di guidare, accudire e proteggere la Dime. Tra le Guardiane vi erano le cosiddette Anziane, che abitavano il palazzo da più tempo di quello che la memoria può ricordare e che, essendo le uniche a cui era concesso di usare la magia, custodivano i segreti contenuti all'interno del palazzo. Vi erano poi quelle che erano chiamate Figlie. Queste erano Guardiane giovani che non avevano ancora padroneggiato l'uso della magia e che venivano istruite dalle Anziane per poterle, un giorno, sostituirle alla guida della Dime.

Le Guardiane erano creature lontane dal mondo, pure e prive di qualsiasi sentimento malvagio. Il palazzo in cui vivevano le teneva lontane dagli orrori del resto del mondo e impediva loro di conoscere le realtà della Casa e del Vortice. Le Figlie erano venute a conoscenza di queste regioni solo tramite i racconti delle poche creature alle quali era concesso, in via del tutto eccezionale, di accedere al palazzo, e le notizie che sentivano erano spesso falsate o romanzate. Ma in fondo era giusto così. Le Guardiane erano felici di quello che avevano. Erano le creature più potenti della Dime, se non dell'intero mondo, comandavano e guidavano molte creature, erano rispettate e la loro magia non aveva rivali. Vivevano all'interno di una meravigliosa utopia distante dal grigiume del Vortice e ignara del materialismo della Casa Imperiale.

Fra coloro a cui era concesso di entrare nel palazzo c'erano i magicanti, degli apprendisti maghi che godevano di grande fiducia fra le Guardiane. Uno dei maggiormente benvoluti fra questi era un ragazzo di nome Hawk. Era stato ospite nel palazzo fin da bambino ed era praticamente cresciuto insieme alle Guardiane, che l'avevano accolto ed amato come un fratello.

Per questo motivo, quando si era sparsa la voce che Hawk, dopo un lungo periodo di assenza, durante il quale aveva appreso l'arte della magia, stava per tornare al palazzo, le Guardiane erano immediatamente entrate in fermento.

   
 
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