Cos’è il bene
comune, quando tu non puoi più stare accanto a me?
Non mi interessa
del mondo.
Ti voglio
qua.
Mi sembra così strano.
Come è possibile che tu non ti sia mai accorto di essere
l’unico?
Ridere, giocare, scherzare.
E
poi soffocare i singhiozzi contro il cuscino.
“troppo timorosa per emergere” dicevi
sempre.
Eppure, con tutta la tua perspicacia non ti sei mai accorto
che l’unico dal quale avrei voluto essere vista, eri
tu.
Solo tu.
Tu eri SOLO mio, Sun.
Solo mio, ma sempre troppo
lontano.
Sai, ho vissuto al buio tutta la vita e la mia flebile luce
bastava a farmi apparire stupenda,
splendente nella
mezzanotte dei tempi.
Poi, accecante, sei arrivato
tu.
Comparso senza essere stato
chiamato.
Senza che la mia volontà acconsentisse mi hai
piegata.
E adesso?
Non ci incontreremo mai.
Mai più.
Ti prego, non dimenticarmi.
Il mio nome è Moon.
Nient’altro che Moon, brillo solo di luce
riflessa.
Non sono nulla.
Non ho mai compreso l’immensità dell’universo fino a che non
l’ho sentita contrapporsi tra noi.
Allontanarci con un’inesorabile
lentezza.
Credevo che non ci saremmo mai più visti, quello sguardo,
quell’ultimo sguardo.
Non eri più mio.
Non lo eri mai stato,
probabilmente.
Ma non volevo che fosse un
addio.
Dovevi illuminare qualcun altro, con la tua
lucentezza
Stringere tra le tua braccia persone diverse che avrebbero
rubato tutto il mio calore.
E
io sarei rimasta nel buio.
Di nuovo, amore mio.
Quanti altri?
Quanti?
Hanno avuto ciò che spettava a
me?
Per quale assurdo destino devo vegliare i loro sogni mentre ti
profanano con i loro occhi.
Mio, solo mio.
Questo eri.
Questo, avresti dovuto
essere.
Ma appartieni a mille altre insignificanti
creature.
Dall’alto di questo cielo nero non vedo altro che sangue e
battaglie e penso per cosa abbiamo sacrificato tutto ciò che
avevamo.
Un “io” e “tu” che non potrà mai più confluire in un
“noi”
Tutto questo per cosa?
Per un pungo di stupidi.
Tutta la mia felicità per quattro burattini che giocano ad
autodistruggersi.
Ti amo.
Ma sei troppo lontano.
Manca poco, alla mezzanotte.
E
c’è solo un posto in cui vorrei essere adesso.
Manca poco.
Dove sei?
Pochi minuti con te in un’eternità di solitudine sembrano
essere un’insoddisfacente consolazione.
Ma darei la vita, per quell’inutile manciata di
secondi.
Lasciali al buio, amore mio.
Vieni da me.
Ancora un istante, con i loro occhi puntati verso l’alto e te
ne andrai dalle mie braccia,
di
nuovo.
E io non potrò fermarti.
Quanto, prima di rivederti?
Non importa.
Sei mio.
Ti amo.
Ancora.
Eclissi.
La
storia partecipa al Contest 100 Prompts indetto dal Fanfiction Contest ~ {
Collection of Starlight since 01.06.08 }
Ed
è dedicata principalmente alla mia piccola Beta ormai
diciassettenne.
TI
voglio bene.
Vic_