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Autore: CMeli    12/07/2016    1 recensioni
[–Ei Ruka, da quando te esci con delle femmine ahaha?- facendo finta di essere offeso mi diede una sberla sulla schiena e mi disse –ci hanno invitato, hanno detto che gli piacerebbe molto, ti prego vieni con me- mi scrollò pregandomi di andare con lui. Ci riflettei per un po’, non sono fidanzato, per cui, perché no? –e dimmi, sono fighe?- ]
Questo era solo un assaggio di quello che c'è :3
E' la mia prima fanfic, siate cauti per favore. Credo che mi capiteranno degli SPOILER un pò ovunque sorry c:
Genere: Demenziale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo  XVI             La dichiarazione

Mi alzai dal letto alle sei del mattino per poter tornare in classe e recuperare gli esami che non avevo passato a causa dell’incidente. Guardai Mikan mentre dormiva, indossava la mia camicia come pigiama, mi aveva detto che voleva provare ma a lei stava tutto largo. Cercai di fare meno rumore possibile per non svegliarla, anche se dormiva come un elefante e faceva uno strano suono con il naso. Era così buffa. Uscì dalla camera, ma non la chiusi a chiave. Mi incamminai verso la classe, non vidi nessuno in particolare che conoscevo. Mentre pensavo ai fatti miei, urtai per errore un ragazzo –ei tu, fai più attenzione­- dissi, anche se sapevo benissimo che ero stato io ad urtarlo –Uhm, e tu chi cavolo saresti?- disse girandosi, era leggermente più alto di me, tipo come Tsubasa –non credo che ti interessi. Addio.- dissi andandomene scocciato. Entrai in classe, sembrava che tutti i prof mi stavano aspettando, erano tuti appoggiati sulla cattedra che fissavano la porta d’entrata –Natsume siediti- disse Jin-Jin. Era parecchio assonnato e stressato, evidentemente non aveva proprio voglia di stare in piedi a fissarmi, tanto che dopo avermi spiegato che quel giorno avrei fatto più di una prova, si scusò e si assentò senza giustificare. Guardai bene il foglio, era inglese, in un attimo lo feci. Poi Narumi si avvicinò rifilandomi un altro foglio, matematica. Iniziavo a stancarmi di quelle stupide x e y. Ne avevo piene le palle di quelle lettere maledette –Natsume, domani farai le invalsi. Presto saprai il voto- disse Narumi, io mi alzai e senza guardarlo in faccia me la svignai. Guardai l’orologio, le nove e un quarto. Sarei potuto andare a fare un giro con Ruka per godermi la giornata, ma mi ricordai che la mia ragazza era ancora in camera mia, o così credevo. Mi incamminai tranquillamente verso il dormitorio, quando mi addentrai nell’atrio, lì vidi quel ragazzo che avevo accidentalmente urtato, che parlava con Mikan, e lei sorrideva –ei tu, spostati da lì- dissi spingendolo via da Mikan che rimase traumatizzata –cosa vuoi tu?- disse con tono di menefreghismo –Natsume…non è come pensi- mormorò Mikan prendendomi il braccio –Aspetta, Natsume…?- disse lui –Come mi conosci?- chiesi perplesso –Natsume, lui è Sasuke-kun- disse Mikan presentandomelo –Ciao, tu devi essere Natsume…il ragazzo di Mikan- disse porgendomi la mano per una stretta, la strinsi, ma solo perché era un amico di Mikan –come vi siete conosciuti voi due?- chiesi perplesso –perché io e Mikan abbiamo- si intromise subito lei –Perché io e lui ci siamo incontrati per caso a Central Town, quando tu eri in ospedale- mi puzzava un pochetto sta cosa –Oh si, esattamente e le ho offerto un te- disse divertito. Non sapevo se prenderlo a schiaffi o a pugni –Bene, io e Natsume dobbiamo andare, ci vediamo senpai Sasuke-kun!- disse salutando –Va bene Mi-chan♥- disse con quella voce da gay. Già non lo sopportavo. La presa di mano di Mikan era parecchio stretta e mi trascinava più lontano possibile, la sua espressione fu quella di una imbarazzata, non volevo che ci fosse imbarazzo tra i due. Mi aspettavo più spiegazioni da Mikan, invece che un semplice incontro a Central Town, ma certo non potevo sembrare uno stalker masochista, per questo restai zitto. Mikan mi trascinò a fare colazione in una sottospecie di bar. Nel tavolo infondo ci sembrò di vedere Hotaru. Mikan mi disse di verificare che fosse realmente lei, così ci avvicinammo e ci sedemmo al suo tavolo –Hotaru…ma tu stai…piangendo…- disse Mikan preoccupata per l’amica –no n-no, sto bene…- disse singhiozzando. Il mondo le cascò in mano. Lei affermava di stare bene, ma si capiva benissimo che c’era qualcosa che non andava in lei –Hotaru, che cosa è successo?- chiese Mikan –Ho detto che sto bene!- si alzò e se ne andò scazzata, mi sembrava un comportamento infantile nei suoi confronti. Comunque non avevo mai visto Hotaru che piangeva, era fredda quanto me solitamente. Io e Mikan rimanemmo di stucco. Finito di fare colazione Mikan decise di andare a parlare con Hotaru e capire cosa cavolo la turbava, io invece decisi di andare a cercare Ruka. Me ne andai salutandola dolcemente, anche se su di lei e quel Sasuke non mi fidavo proprio.
Quando arrivai in giardino vicino all’albero, c’era già lì che scriveva qualcosa su di un foglio –ei Ruka- dissi –Ciao Natsume!- disse sorridendomi, sembrava alquanto felice –per chi è quella lettera?- chiesi curioso. Mi sedetti accanto a lui –per Hori-chan. Credo di essermi innamorato Natsume, anche se non abbiamo tantissimo in comune- disse continuando –ma vi siete già baciati?- chiesi –si, due volte. E ti posso dire che è stato troppo bello, mi piace Hori- disse con gli occhi che brillavano. Ero contento per lui, che aveva trovato qualcuna. Guardai per un attimo il cielo –Ruka, hai mai notato comportamenti strani di Hotaru?- chiesi curioso, volevo capire cosa turbasse Hotaru, ma ero convinto che c’entrasse Ruka –No, a parte il fatto chela incrocio spesso in giro, talvolta nei locali dove porto Hori, ma la vedo sempre da sola- disse facendo un aria triste –Non ti ha mai detto nulla di toccante?- chiesi perplesso, se incontrava spesso Hotaru significa che o è coincidenza o lo stava stalkerando –No. Perché?- chiese ridendo –Così- dissi. Appoggiai la schiena al fusto di dell’albero, così che potessi essere comodo. Forse avevo capito la storia come stava, ma dovevo aspettare Mikan che facesse il suo lavoro con Hotaru. Ruka mi disse che il giorno seguente sarebbe uscito con Hori-chan e che sarebbe andato a ballare, lo misi in guardia, perché lì avrebbe incontrato di tutto e di più. Da lontano vidi Mikan con Hotaru, che mi faceva segno di avvicinarmi. Dissi a Ruka che mi dovevo allontanare un attimo, così andai nella loro direzione –Natsume, aiutiamo Hotaru a dichiararsi!- disse Mikan. Eravamo nascosti dietro un cespuglio. Il motivo non lo sapevo nemmeno io. Non ero poi molto sorpreso del fatto che fosse innamorata del mio migliore amico, ma del fatto che ci eravamo nascosti agli occhi di Ruka in un dannato cespuglio –Natsume, tu parlagli- mi “ordinò” Mikan –Non posso parlare io al posto di Hotaru- dissi guarda la diretta interessata –Natsume ha ragione. Devo andare io- disse Hotaru alzandosi, strinse il pugno e ci guardò fiera con gli occhi lucidi, non l’avevo mai vista così, mai. Io e Mikan la incoraggiammo ad andare, Mikan le disse di non mollare e di spiegare tutto ciò che provava e di invitarlo ad uscire –Vado.- disse. La guardai per ogni secondo, si stava davvero avvicinando  a lui minuto per minuto. Mentre guardavo, con la coda dell’occhio vidi che Mikan era imbambolata da quella scena romantica. Senza che se ne accorgessi, le presi una mano e la spinsi verso di me. L’abbracciai e le dissi “ce la farà”. Lei mi guardò e mi sorrise. La invitai ad uscire dal cespuglio per andare ad ascoltare ciò che stavano dicendo. Ci nascondemmo dietro l’albero e quindi dietro a Ruka, così che Mikan potesse aiutare con le parole Hotaru –Ruka, ti devo parlare- disse con voce bassina e imbarazzata, anche se non era per nulla rossa in viso –oh dimmi Hotaru- disse lui con la sua solita voce allegra –Ecco, ti volevo dire che …. – fece un bel respiro e fece in seguito un espressione seria –mi piaci.- disse stringendo il pugno. Ci furono dei minuti di silenzio, dato che Ruka era rimasto quasi scioccato –ma…tu mi prendi sempre in giro e mi minacci dicendo che se non faccio quello che dici vendi le figurine di me. Non mi saluti mai, preferisci fissarmi. Mi segui, ma non mi chiedi mai niente. Non mi parli di altre cose che come argomento non sia ne Mikan e ne la scuola. Tu mi odi Hotaru, no ci credo che ti piaccio. A chi stai facendo la penitenza ahah?- queste parole ferirono Hotaru, perché erano vere, lei non aveva mai segnato segno di interesse nei suoi confronti. Lei rimase zitta e abbassò lo sguardo –hai ragione ahaha- disse. Lo salutò e se ne andò sconfitta. Mikan mi fece uno sguardo come per dire “ma come?”. Ci rimasi anch’io, credevo che Hotaru avesse la forza per dimostrare a Ruka cosa provava. Comunque stavano le cose, avrei dovuto dirle che il giorno seguente, sarebbero andati a ballare al Party Night, era giusto che sapesse anche con chi aveva intenzione di uscire. Mikan rincorse Hotaru che lacrimava ancora e pregava Mikan di allontanarsi. Mikan venne verso di me e fece spallucce. Rincorsi io Hotaru –Hotaru, ho saputo che domani Ruka andrà con Hori-chan al Party Night, se vuoi va da lui- dissi cercando di non guardarla in faccia. Lei mi ringraziò e si incamminò verso camera sua. Io invitai subito dopo Mikan a mangiare in camera mia, le avrei preparato la carne che a lei piaceva tanto –Okay, verrò- disse prendendomi la mano. Anche se le cose sdolcinate le odiavo, alcune volte gliele permettevo perché sapevo quanto a lei piacevano.
-Natsume quanto ti ci vuole ancora?- chiese osservandomi mentre cucinavo –ancora un po’ Mikan- dissi facendo saltare la bistecca. Aveva un profumo da leccarsi i baffi. Quando mi girai per prendere il sale, vidi Mikan che si dondolava sulla sedia ansiosa. Sarei andato volentieri da lei, ma sarebbe finita che mentre mi divertivo con lei la carne si sarebbe bruciata –Pronta!- vidi Mikan con la bava alla bocca, non stava più nella pelle. Gliela servì, mentre mangiavamo la succosa carne, mi assentai un attimo per andare al bagno. Mentre ero in bagno sentì il bussare sulla porta, chiesi a Mikan chi fosse ma non mi rispose, preoccupato decisi di uscire e vidi sulla soglia della porta l’ultima persona che avrei voluto vedere –Tu che ci fai qui?- chiesi perplesso –devo parlare un attimo da solo con Mikan- disse –Ma tu non..- mi interruppe Mikan –Natsume, per favore, fammi parlare un attimo con il senpai Sasuke-kun- la lasciai andare senza obbiettare, chiuse la porta alle sue spalle. Non origliai dalla porta perché mi sembrava da stalker, ma sentì delle frasi dette ad un volume troppo alto “Mikan dobbiamo andare….!”, “non si può….”, “…..lasciare andare….”, “…..non è giusto”, “..il patto.” Dopo che ebbi sentito, la porta si aprì e Sasuke si era completamente volatilizzato. Chiesi quale fosse il problema e mi rispose che doveva assentarsi per dei motivi scolastici. Non avevo capito che cosa intendesse dire. Fatto sta che volevo assolutamente sapere dove doveva andare e cosa doveva fare –Mikan. Dimmi dove stai andando- dissi prendendole il braccio. Mi nascondeva qualcosa?
_MY COMMENT C:_
Scusate per la mia assenza
Photobucket - Video and Image Hosting, ma ho avuto molto da fare e il mio telefono si è rotto due volte.Photobucket - Video and Image Hosting Spero che vi piaccia anche questo capitolo anche se credo che sia troppo corto, prometto che lavorerò subito al prossimoPhotobucket - Video and Image Hosting. Comunque in più, sto lavorando ad un'altra Fanfiction Photobucket - Video and Image Hostingma non so dirvi quando la pubblicherò e se la pubblicherò. こんにちは♥ Photobucket - Video and Image Hosting
   
 
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