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Autore: _UriNameJungKook_    12/07/2016    3 recensioni
BTS x Te
Ciao a tutti! Questa è una raccolta di oneshots che avranno come protagonisti i BTS, ovviamente e voi. Per la trama prenderò ispirazione dai testi delle canzoni dei ragazzi.
C1, Jungkook: Dove lui è un bullo e tu hai una cotta per lui. > War of Hormone inspired
C2, Jimin: Dove hai una cotta per lui ma lui non ricambia. > I Need U inspired
C3,Taehyung: Dove tu e Taehyung siete due nerd ma lui diventa un ribelle. > Boy in Luv inspired
C4, Namjoon: Dove state insieme ma per ogni problema la colpa è sempre tua. > Danger inspired
C5, Hoseok: Dove siete nemici fin da piccoli ma una rappresentazione teatrale cambia le cose. > Save Me inspired
C6, Yoongi: ///// > guardare ultimo capitolo per scoprire
C7, Jin: ///// > /////
[ FINE DEL BLOCCO HIGHSCHOOL!AU * ]
*Ci saranno diversi blocchi in futuro, ognuno con AU diversa e una oneshot per ogni membro.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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ANGOLO AUTRICE
DDDIOOO ce l'ho fattaaaaaa
Anche in anticipo rispetto alle previsioni, sono fiera di me😌😂
Ok, ma seriamente, sono da lapidare, questa storia doveva essere pubblicata a marzo, e invece siamo a luglio santo Jiyong ohh ahahahahah
Non aggiorno le BTS One Shots dal 22 febbraio, 5 mesi!
*Che vergognaaaa*
Ok, ma l'importante è che ora la storia è pronta da leggere, tutta per voi!
È tutto il giorno che la scrivo, quindi spero che vi piaccia e che possa farmi perdonare per l'attesa!
Tutte le ragazze che l'aspettavano e non, fatemi sapere cosa ne pensate, vi prego!
Io vivo delle vostre recensioni!💜
Ps: richieste sempre aperte, nel caso abbiate memoria corta e ve lo siate dimenticato😘
Buona lettura Jungkookine/i, tanto amore💖






Dark&Wild - Danger





"Maennal ireon sik
Neo=neo, na=na neoui gongsik
Haendeuponeun jansik
Na namchini matgin hani? I'm sick
Wae sukjecheoreom pyohyeondeureul mirwo
Uri museun bijeuniseu? Anim naega sirheo?
'Deong deong digi deong deong'
Jom salgawojyeora oneuldo tto jumuneul bireo"

"Fai sempre così
La tua formula è tu=tu, io=io
Il cellulare è solo un accessorio
Sono davvero il tuo ragazzo? Sono stanco
Perchè eviti di esprimere i tuoi sentimenti come eviti di fare i compiti
Siamo compagni di affari? O mi odi?
'Dong dong digi dong dong'
Sii più affettuosa, anche oggi metterò un incantesimo su di te"



Namjoon x Te

Siamo compagni di affari? O mi odi?



Il ragazzo perfetto? Alcune dicono che non esista, altre dicono di averlo trovato.
Tu? Eri convinta di averlo trovato.

Almeno questo era quello che pensavi prima di aver letto le chat con un suo amico.


Il ragazzo alto della classe, lo stangone.
Ti chiedevi pure come potesse essere possibile che un coreano fosse così alto.
In realtà, ti chiedevi molte cose.
Ti chiedevi come facesse a rispondere sempre correttamente quando il prof di matematica faceva le domande, o come riuscisse sempre a prendere voti alti quando tu faticavi per il sei.
La matematica non la capivi proprio, era come se parlaste due lingue diverse.
Era proprio durante le lezioni che odiavi di più che quella voce così calma aveva attirato la tua attenzione, facendoti stare attenta per la prima volta a qualcosa che riguardasse numeri, e facendo sembrare quei calcoli con lettere, un po' più semplici.
I suoi occhi scuri, sempre puntati sulla lavagna, erano la tua fissa, perchè proprio non riuscivi a toglierteli dalla testa.
Namjoon era di certo stravagante, con quella specie di onda bionda in testa, e anche molto impacciato, se dovevi essere sincera.
Come quella volta che andando a ritirare la verifica, era andato a sbattere contro la cattedra, facendo cadere tutti i fogli della prof, e scatenando una risata generale nella classe.
Magari se lo avessero visto le persone per strada avrebbero pensato fosse uno dei classici ribelli, ma oh, quanto sbagliavano.
Era lo studente modello, sempre il primo della classe, invidiato da tutti.
Allo stesso tempo però, era anche misterioso, sempre in silenzio, e tu, ne eri sicuramente intrigata.

Così, quella volta che la prof ti aveva affidato lui come tutor, non sapevi se saltare, piangere, ballare, cantare o urlare dalla gioia.
Per carità, non davanti a lui.

Per le ripetizioni era lui che veniva a casa tua, e non potevi credere nemmeno tu che davvero potessi capirci qualcosa della matematica.
Ma grazie a lui, tutto sembrava più semplice; era facile ascoltarlo, a volte ti distraevi dal quaderno per guardarlo, e lui, ti sorrideva e basta.
Arrossivi, ma non eri sicura se dipendesse dal fatto che ti aveva beccata a fissarlo oppure dal suo sorriso, e quelle meravigliose fossette che avresti tanto voluto toccare.

Voi due, seduti al parco davanti al lago, mentre tu lo imbocchi e lui ride per chissà che cosa, mentre ti guarda amorevolmente negli occhi. Tu non resisti, e gli tocchi le fossette, e lui-

Ecco che sognavi ancora ad occhi aperti.
"T/n? Stai bene? Sei tutta rossa"
Oddio! Avevi pensato.
Oh no, no no no, ti prego dimmi che non l'ho fatto sul serio.
"Emh..." Aveva detto imbarazzato, e tu, avresti voluto sotterrarti.
Guardando il tuo quaderno, e questa volta le equazioni sembravano davvero interessanti, dovevi ammetterlo, togliesti i tuoi indici dalle sue fossette.
"Scusami...non so cosa mi sia preso..."
"Non fa niente...emh, torniamo agli esercizi?" Ti aveva chiesto, come se niente fosse successo.
E sollevata che non gli avesse dato troppo peso, ma anche un po' delusa, impugnasti nuovamente la penna e ti concentrasti.
Per quanto fosse possibile, ovvio.

"Allora, hai capito adesso?" Ti aveva chiesto, sull'uscio della tua porta, pronto a tornare a casa sua.
Ti era davvero piaciuto stare in sua compagnia, era molto divertente.
E l'aiuto ti era servito assolutamente.
"Sì, ti ringrazio, non pensavo ci sarei mai riuscita" arrossisti lievemente.
"Mmh, ok. Allora...io andrei, ma...mi dai il tuo numero? Sai, per contattarti per le prossime lezioni" disse grattandosi il collo, forse imbarazzato?
"Ce-certo" rispondesti.
Solo per quello vero? Uff.
Gli dettasti il tuo numero, e poi concluse "Ti scriverò dopo, emh...ci si vede" ridacchiò nervoso.
Poi, una cosa a dir poco inaspettata: ti baciò sulla guancia.
E se ne andò.
Woah.
Troppe emozioni, ti esplodeva il cuore, e ti chiedevi se quello che avevi vissuto fosse accaduto sul serio.
Schiaffeggiandoti la guancia non baciata da lui, perchè quella era santa, capitemi, constatasti che era successo davvero.
Rientrando in casa tua, sentisti il rumore della notifica dei tuoi messaggi.
 
"Ciao T/n, sono Namjoon.
Al parco sabato sera alle 7?"

Eri letteralmente caduta a peso morto sul letto.

E da quella volta, avevate cominciato a vedervi più spesso, superando l'imbarazzo, ridendo e scherzando.
Era dolce, oltre che impacciato, divertente e anche molto simpatico.
Se prima avevi solo la cotta, ora era amore.
Ma non c'era problema considerando che una notte, ti aveva portata a vedere le stelle, e a parte la classica frase fatta del "penso che abbiano preso delle stelle dal cielo e te le abbiano messe negli occhi", alla quale avevi riso, ma apprezzato, ti aveva baciata.
Era stato magnifico, non credevi sarebbe mai successo.
Eri felicissima.

E non molto tempo dopo, eravate un coppia.
Per te, la coppia perfetta.
Per te, lui era perfetto.

Eri quel tipo di persona che se amava qualcuno seriamente, gli dimostravi il tuo amore in tutti modi possibili.
Come quella volta, che per il compleanno gli avevi regalato la maglietta del suo rapper preferito.
Era felicissimo, e tu di conseguenza.
O quando, per San Valentino gli avevi regalato i cioccolatini.
Lo aveva amato.
E gli avevi regalato tanto altro.

Lui ti aveva regalato collane, orecchini, un anello.
Vi amavate.

Cercavi sempre di stare con lui, durante le pause pranzo, negli intervalli, rientrando da scuola.
Eravate felici.

E allora chissà perchè, dopo mesi di relazione, ti ritrovavi con un ragazzo, freddo, distaccato, e che sembrava quasi stanco ogni volta che ti vedeva.
"Sono solo stanco baby, tranquilla"
"Mh, ok" rispondevi sempre poco sicura.

E quella sera, con la scusa del progetto che dovevate fare per scuola, lo avevi invitato a passare la serata con te.
E lo vedevi, che i suoi occhi ti guardavano con noia, eppure non sapevi cosa fare, non sapevi cosa pensare.
Lo vedevi, che quando gli parlavi era lì, ma in un certo senso non era lì.
Era assente.
Non ti raccontava più le cose che gli erano successe durante la giornata come faceva prima.
Perchè?
La sera vi eravate solo divisi le parti.

Per il progetto il gruppo era formato da tre persone: voi due e un vostro compagno di classe, che non era potuto venire.
E diciamo che tu avevi preferito così, parlando tra noi.

"Scusa T/n, ma è tardi, devo proprio tornare a casa. Buonanotte" Aveva alzato la mani con quella svogliatezza, che non potevi non chiederti se stessi sbagliando qualcosa, che potesse portarlo a comportarsi così con te.
Seriamente, ma il bacio della buonanotte?
Sospirando, spossata e triste, ti richiudesti la porta alle spalle.
Dopo una doccia calda, che era sempre stata in grado di tranquillizzarti, ti infilasti il pigiama, pronta per andare a letto.
Poi, lo notasti.
Il suo cellulare.
Glielo avresti ridato il giorno dopo a scuola.
Lo prendesti e lo appoggiasti sul comodino vicino al letto.
Spente le luci, chiudesti gli occhi, sperando di addormentarti il più presto possibile.
Almeno così, le preoccupazioni se ne sarebbero andate per la notte.
Ting.
Il tuo telefono era in silenzioso, quindi era per forza quello di Namjoon.
I tuoi occhi si spalancarono dallo spavento, e come prendesti l'apparecchio per togliergli la suoneria, notasti il messaggio.

"Namjoon-ah, come sarebbe a dire che non lo sai?! È una cosa importante questa!
Yah, sei ancora lì?"

Di che parlavano?
Visto che la persona sembrava molto preoccupata, decidesti di rispondere che Namjoon aveva dimenticato il telefono a casa tua.
E non potevi di certo aspettarti quella conversazione.

"Tutto bene?
Insomma...
Come mai?
Niente di che
Problemi con la tipa?
Mh, più o meno

Che ha fatto? Ti ignora?
No, magari...
Namjoon, parla. Cosa significa?
È troppo assillante
In che senso?! È la tua ragazza, se ti ama te lo dimostra
No?
Si, ma sta diventando stancante... Non la sopporto più...mi sta appiccicata come una cozza capisci?
Non mi fa respirare, sto impazzendo
Allora perchè non la lasci?
Non lo so, mi fa pena...mi dispiace
Namjoon-ah, come sarebbe a dire che non lo sai?! È una cosa importante questa!
Yah, sei ancora lì?"

Ecco a chi scriveva tutta l'ora.
Oh beh, di certo non pensavi di essere così fastidiosa.
Ma avresti smesso di disturbarlo.
Con le lacrime agli occhi, e tra i singhiozzi, rimettesti a posto il telefono.
Non avresti rotto con lui, non ne avresti avuto il coraggio.
Poi lo amavi troppo.
E non gli avresti neanche detto che avevi visto i messaggi.
Saresti passata subito ai fatti.

~Il giorno dopo~
"Il cellulare." Dicesti dandoglielo, poi ti dirigesti in classe.
Lo trovò strano, e guardò la tua figura allontanarsi con un'espressione dubbiosa.
Vabbè, per una volta non mi sta appiccicata.

Un giorno.

Sollievo.

Due giorni.

Libertà.

Una settimana.

Confusione.

Due settimane.

Irritazione.

Tre settimane.

Rabbia.

Un mese.

Pericolo.

E lo ignoravi, lo ignoravi e lo ignoravi ancora.
Era difficile, ma vederlo e sapere che eri solo una noia per lui, ti dava la convinzione per continuare.
All'inizio era sollevato, di vedere che non lo assillavi come eri solita fare.
Si era sentito libero, dopo tanto tempo.
Poteva fare quello che voleva senza che ti mettessi in mezzo.
Dopo una settimana, era confuso.
È vero, che ultimamente era un po' infastidito nel vedere che gli stavi sempre appiccicata, ma ora non capiva.
Perché non gli parlavi più?
Dopo due settimane si stava ricredendo su quello che aveva pensato, cominciavi a mancargli.
Ma non te l'avrebbe detto, magari lo stavi tradendo, magari ti eri stancata di lui.
Era irritato, certo. Perché continuavi a comportarti come non esistesse?
Dopo tre settimane, era arrabbiato.
Lo stavi tradendo, non c'era altra spiegazione.
Ma non era possibile, da te, non l'avresti mai fatto.
Aveva i pensieri confusi, non sapeva a che cosa credere.

Il progetto andava avanti, ma ti incontravi solo con l'altro tuo compagno di classe.
Di Namjoon non volevi vedere neanche l'ombra.
Tanto sapeva già che cosa fare. L'importante era che alla fine finisse la sua parte di lavoro.
Semplice.

Dopo un mese, era fuori di sè.
Lo tradivi, ne era sicuro.
Con il bastardo del progetto.

Così, quel pomeriggio, vi raggiunse in biblioteca.
Pericolo.

"TU! VIA LE MANI DALLA MIA RAGAZZA! SPARISCI PRIMA CHE TI ATTACCHI AL MURO!"
Sentisti da dietro di te.
Spalancasti gli occhi, il tuo cuore perse un battito, per poi correre all'impazzata.
Stavi avendo caldo, mentre i tuoi occhi erano forse un po' lucidi, il tuo respiro irregolare, e il tuo corpo paralizzato alla sedia.
Che cosa ci faceva lui qui?
"Stiamo solo lavorando sul progetto, le stavo spiegando quell'equa-" provò a dire il vostro compagno di classe.
Ti girasti spaventata, quando sentisti un tonf, e scattasti ad aiutare il ragazzo sotto le grinfie di Namjoon.
"Namjoon! Cosa fai?!"
Lo staccasti da lui, e poi dicesti "Continuiamo domani, vai via"
L'altro annuì, di seguito prendendo la sua roba e andandosene.
Incrociasti le braccia.
"Allora?"
"Allora?! Ti stava toccando troppo, e tu non gli ha detto niente! Lo sapevo, mi tradisci con lui vero? È per questo che mi ignori da un mese?!"
"Come scusa?! Pensi davvero che esca con lui?! Sei fuori di testa, e poi, ti sembra il caso di fare il geloso ora, dopo un mese che non hai provato nemmeno a contattarmi per chiedermi cosa ci fosse che non andasse??!!"
"Fai sempre così, ogni volta devo sempre essere io quello che deve farsi vivo!! Dov'eri tu?! Se non mi tardivi con quel coglione dimmi perchè mi hai tagliato fuori completamente dalla tua vita!!"
"Magari perchè sembravi così scocciato ogni volta che ti stavo intorno?! E sei davvero egoista, solo quando interagisco con un altro ragazzo ti fai vivo e fai le scenate di gelosia! Per quanto mi riguarda, potresti avermi tradito anche tu, visto come mi trattavi!"
"Oh, come ti trattavo? Sentiamo?! La tua formula è tu=tu, io=io, ovvero tu ti fai i cavoli tuoi e io mi faccio i miei, ma sono davvero il tuo ragazzo? Sono stanco!!"
"Anche io sono stanca! Credi fosse bello vedere te che così freddo con me?! Non eravamo e non siamo più come eravamo all'inizio, non te ne accorgi?!"
"Si che me ne accorgo, ma cosa posso fare! Sei tu che mi hai ignorato per un mese, non io!!"
"Ah, adesso la colpa è mia! Non ho neanche voglia di spiegarti il vero motivo. Pensavo ci arrivassi da solo!" A quel punto, stavi piangendo le cascate del Niagara.
Lui, con le sopracciglia aggrottate, sembrava solo arrabbiato.
E come al solito, la colpa era solo tua.
"Perchè eviti di esprimere i tuoi sentimenti come eviti di fare i compiti??!!"
"I compiti sarebbero più semplici di questa situazione" borbottasti tra i singhiozzi.
"Ovvio, l'unico motivo per cui mi scrivevi ogni tanto era solo per il progetto... Siamo compagni di affari? O mi odi?"
Sbuffasti incredula.
"Se ti odio? No, non ti odio. Forse sei tu quello che mi odia qui. Sono davvero una cozza, no? E anche tu avresti potuto usare il cellulare per scrivermi!"
"Il cellulare è solo un accessorio, non è meglio parlarsi di persona?"
"Certo, ma non ti puoi lamentare con me perchè ti contattavo solo poche volte quando neanche tu ti sei fatto sentire!!"
"Non dare la colpa a me! Voglio sapere perchè mi hai ignorato! O continuerò a pensare che mi tradisci!!"
"Ma, forse se non avessi scritto al tuo amico di quando sono insopportabile..." Sputasti fuori, possibile che non gli fosse nemmeno passata per l'anticamera del cervello quel'l'dea?!
Ed è lì che la sua espressione incazzata crollò, come se ad un tratto avesse finalmente capito che l'errore era il suo.
I suoi occhi si riempirono di lacrime, mentre aveva la testa abbassata in vergogna.
Quando la alzò piano, poco dopo, i suoi occhi erano rossi e gonfi, quasi come i tuoi.
Allungó piano la sua mano ad afferrare la tua, e siccome vedevi che era pentito, lo lasciasti fare.
"T/n..." Respirò piano, forse troppe cose per la testa, che anche lui doveva riordinarsi i pensieri.
"Hai...hai letto i messaggi vero?"
Annuisti piano, le lacrime che continuavano a rigarti il viso, come non mai.
Così portó il suo pollice ad asciugarti la pelle bagnata solo l'occhio.
Chiudesti gli occhi, rilassandoti un attimo e prendendo un respiro profondo, godendoti la gentilezza del suo tocco.
Quanto ti era mancato.
"M-mi dispiace. Davvero. Io... Non so perchè la pensavo così, non avrei dovuto dire e pensare quelle cose della mia ragazza... Dopo che hai cominciato ad ignorarmi, ho capito che sei davvero importante per me e non posso stare senza di te...mi manchi T/n"
Sospirasti, esausta dopo tutte quelle urla.
"Non mi è passato neanche in mente che tu potessi aver visto quei messaggi, ero talmente accecato dalla gelosia e dalla rabbia che ho pensato subito male, scusami davvero..." Singhiozzò.
"È stata colpa mia, sono uno stupido, e forse non ti merito, ma ti prego, T/n, ti amo, torniamo come prima" ti supplicò, la speranza e la triestezza insieme nella sua voce tremant, pentita.
"Shh, Namjoon smettila di piangere, ti fa male" ridesti lievemente mentre ti scappò un piccolo singhiozzo.
Il tuo cuore era più leggero, ero più tranquilla.
Infondo non avevi mai smesso di amarlo.
Ti avvicinasti e con le tue mani gli asciugasti le guancie.
Sorridendo, e con la vista appannata, mettesti gli indici sulle sue fossette, aspettando che sorridesse.
"Cheese" dicesti piegando dolcemente la tua testa al lato.
Sorrise in risposta, mentre le tue dita erano appoggiate leggere sulle sue guancie.
"Ti amo anche io" dicesti sottovoce.
"Tanto" continuasti.
Le tue mani si appoggiarono piano sulle sue guancie, e ti mettesti in punta di piedi per baciarlo.
Ti prese la schiena avvicinandoti a lui, con gentilezza, con amore.
Anche se era un disastro, con te stava attento, come se avesse paura di farti male ad ogni piccolo movimento.
Strinse le braccia attorno a te, respirando il tuo profumo, quello che gli era mancato tanto.
Ti prese in braccio, mentre ora avevi le mani sulle sue spalle, baciandolo dolcemente, stretti forte in abbraccio caldo e amorevole.
Mettendoti giù, ti accarezzò la testa, sorridendoti.
Prendesti le tue cose, e con lui ti dirigesti verso l'uscita.
"Dong dong digi dong dong, indovina chi è la ragazza migliore del mondo?" Ti disse sorridendo a trentadue denti, fossette in mostra, piazzandosi davanti a te, costringendoti a fermarti.
Ridesti alla sua stupidità, pregandolo di spostarsi per farti passare.
"Come sei cattiva, sono stato uno stronzo con te e voglio recuperare io tempo perso, ma se fai così, la vedo dura..." Mise un finto broncio, e lì sì che avresti voluto baciarlo, ma ti trattenesti.
Solo qualche minuto ancora, e poi la smetto.
Avevi pensato, ridendo internamente.
"Sii affettuosa dai, o anche oggi metterò un incantesimo si di te!"
"AHAHAHHAHAHA scusami Harry Potter, ma mi stavo divertendo" dicesti tra le risate, poi lo baciasti velocemente sulle labbra.
"Ti amo" dicesti prendendogli la mano, e stringendola forte.
"Anche io" continuò avvicinando la sua fronte alla tua.
"AHHHH" urlò, dopo che gli pestasti il piede.
"E ADESSO, SE VUOI RINCONQUISTARMI, VIENI A PRENDERMI BRADIPO!"
"A CHI HAI DATO DEL BRADIPO?! Torna subito qui!!" Urlò ridendo, inseguendoti.











FINE




Piccola anticipazione del prossimo capitolo:
Save Me - Hoseok x Te
   
 
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