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Autore: Slytherin2806    12/07/2016    14 recensioni
STORIA INTERATTIVA, ISCRIZIONI CHIUSE.
[INTERROTTA]
Piper Sawyer contemplò ad occhi spalancati dalla meraviglia, quel lato nascosto di Hogwarts. Non curandosi del pericolo imminente nel quale si stava cacciando, si avvicinò furtivamente alla parete per tastarne ogni singolo centimetro. Un ghigno le si formò sul volto-incorniciato dai lunghi capelli neri- quando seguendo uno schema ben preciso-delle mattonelle lasciarono spazio all’apparizione di un’enorme portone grigiastro.
“Alohomora” pronunciò la Serpeverde per varcare la soglia della sala, nota solamente ad altri tre studenti.
Piper non ebbe bisogno di metterla a soqquadro: sapeva già cosa dovesse fare, e voleva mostrarlo ai suoi amici.
Proprio coloro che credevano fosse soltanto un'antica leggenda, tra poco avrebbero scoperto la verità grazie a lei.
Con il petto gonfio di orgoglio per se stessa, ridusse la distanza tra lei ed un cassetto tempestato di gemme dorate. Afferrò velocemente la chiave appesa al suo collo per aprire la serratura.
Un senso di soddisfazione la pervase in quel breve attimo; l'accuratezza nel muoversi venne sostituita dalla sua inguaribile curiosità. La scritta argentea si illuminò, facendo risaltare la rilegatura in pelle.
Piper poteva già sentire l'odore della pagine dell'Ordine di Merlino, chiamato anche Libro Proibito.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Notte fonda di Halloween, 1282. Ore: 01.43

Dormitorio Serpeverde.

Il disordine sul comodino di Piper non costituiva nemmeno un quarto di quello che aveva nella sua mente.
Eppure aveva provato ad agire di nascosto, senza che nessuno potesse farsi del male: in cuor suo però, aveva presagito una situazione negativa sin dall’inizio e inoltre, non avrebbe mai immaginato che due dei suoi compagni più stretti potessero lasciarla sola al suo destino.
La piccola Serpeverde non credeva possibile che il potere avesse dato alla testa alla temeraria Bonnie Graham e al suo migliore amico Altair Cromwell. Avevano lasciato che le dure parole dei loro genitori influenzassero il modo di pensare dei giovani maghi. E la Sawyer ultimamente aveva notato un ambiguo comportamento, pensando fosse dovuto alla tensione tra i due piccioncini.
Lei d’altro canto non si era preoccupata di trovarsi un ragazzo, avendo ben altro su cui riflettere. Ma ormai non c’era più tempo per porsi delle domande: Theodore Tucker, un suo grande amico, doveva scoprire la verità prima che Piper ci rimettesse la pelle.
Sbavando con un’ingente quantità di inchiostro il foglio ripiegato agli angoli, la ragazza dai capelli corvini sperava di riuscire a compiere la sua ultima impresa. In fretta e furia, continuò a scrivere di tutto ciò di cui era venuta a conoscenza due giorni fa per informare il Tassorosso. Sfruttò le sue ultime energie per firmare e sigillare quella che si rivelò essere una lunga e dettagliata lettera. La poggiò sotto un angolo del letto, sapendo che non sarebbe mai riuscita ad arrivare fino al dormitorio dell’altra casata e di conseguenza Piper uscì dalla camera per fuggire.
Quella notte stessa Piper si era trovata vittima di un incubo, il quale presto sarebbe diventato più che reale: se c’era qualcosa che la Sawyer potesse presagire era un brutto presentimento. E proprio nella notte del 31 Ottobre, la Serpeverde dovette cominciare a correre, prendendo delle scorciatoie in modo da non farsi beccare, per abbandonare la scuola di magia e allontanarsi per sempre da quella che era stata per lei una seconda casa.
Appena varcata la soglia del portone principale, si avviò verso il Lago nero guardandosi attentamente intorno. I lunghi capelli, neri come la pece, le si attaccarono al volto per il sudore che si diffondeva per tutto il corpo. Piper non era mai stata una ragazza atletica: il Quiddich non l’aggradava tanto e preferiva starsene per la maggior parte del tempo nella sala comune a leggere. Quanto avrebbe desiderato in quel preciso istante avere la sua scopa tra le mani per volare via. Peccato che non fosse molto abile a maneggiarla e sicuramente si sarebbe sfracellata a pochi metri dal castello. Un pregio, in mezzo alla miriade di difetti della Serpeverde, lo possedeva: la sua innata intelligenza aveva fatto si che potesse essere considerata dai professori, e da alcuni alunni della sua casata, come una delle alunne più meritevoli del sesto anno.
Che importanza aveva adesso?
Non ebbe nemmeno il tempo materiale di fermarsi ad osservare la giusta direzione, e anche per riprendere fiato, che una voce alquanto familiare la fece bloccare all’istante. Dei brividi cominciarono a percorrerle la schiena, per poi passare alle parti del corpo più delicate. Piper avrebbe riconosciuto quel tono ovunque andasse; ci era cresciuta con lui.
“Zio Caesar…” pronunciò con un sospiro la giovane maga, che nel frattempo non volle girarsi e fissarlo dritto negli occhi. Strinse i pugni e tenne stretta la bacchetta, ragionando sul da farsi. Essendo una persona piuttosto razionale, la Sawyer maledisse se stessa per non aver organizzato un piano migliore ed efficiente per scappare da quell’imponente figura. Aveva il cervello e gli arti congelati, i capelli schiacciati e bagnati che le davano un leggero fastidio al collo e un impetuoso vento si stava scatenando nella Foresta.
“Per te sono Caesar Cromwell, mia dolce ed ingenua Piper.” A grandi falcate si stava ravvicinando alla Serpeverde, ancora immobile per la paura, e con la mano le toccò una spalla.
“Davvero credevi che te la saresti cavata senza un minimo graffio?” le disse da una distanza fin troppo ridotta all’orecchio della ragazza. Piper si sentì mancare la terra sotto i piedi, ma sapeva che avrebbe dovuto affrontare la fastidiosa ed insistente figura che le stava dietro.
“Beh, mi mancava poco per ingannare tutti voi. Alla fine il mitico Cromwell-zio di Bonnie- non si è rivelato essere un mago tanto astuto.” Poté sentire quasi il ghigno malefico dello zio, che non tardò ad arrivare. Caesar stava solo aspettando il momento adatto per coglierla di sorpresa e portare a termine il suo piano.
“Sai Piper, mi hai stupito. E io non sono una persona facilmente impressionabile…tu questo già lo sai.” Con tutta la forza spinse la maga a terra, la quale atterrò sulle ginocchia, pronta a rialzarsi e combattere. Infatti, una volta in piedi, stava per rispondergli a tono-per merito della sua lingua biforcuta-ma venne interrotta dal dito dello zio che la invitava a prestare attenzione alle sue di parole.
“E’ dal lontano 999 che i tuoi antenati e le famiglie Graham, Tucker e Cromwell hanno cercato di non essere accecati dalle luce del potente Merlino. Lui era il mago più umile, furbo e capace di tutti i tempi. Non a caso, era pronipote del celebre Salazar Serpeverde…uno dei fondatori di Hogwarts.” Caesar puntò il suo gelido sguardo verso il castello, non potendo reprimere il disgusto e la rabbia provati finora. Riprese il discorso con un tono deciso ed inquietante al tempo stesso. “Loro non hanno studiato per sette faticosi anni per essere l’ombra di qualcun altro. E di certo, non avrebbero voluto che un ulteriore mago con il passare degli potesse trascurare pure i loro pronipoti. I tuoi trisavoli erano convinti che, se di generazione in generazione, avessero impresso nella vostra memoria un incantesimo per trovare il libro proibito, allora te-insieme a mia nipote e i due restanti studenti-avreste eseguito ciò che noi non abbiamo concluso in passato.” Si fermò nuovamente per prendere fiato, le vene pulsarono dalle sua braccia scoperte ad una velocità quasi spaventosa per i gusti di Piper.
“Il vostro dovere era quello di tornare indietro nel tempo e fermare l’indiscusso Merlino alla corte di Artù. Ed ovviamente avreste potuto farlo solamente tutti insieme: sai com’è, non puoi sconfiggere uno dei maghi più potenti al sesto anno di Hogwarts. Ma se tutto fosse andato per il verso giusto, se tu non avessi cambiato idea riguardo il famoso Serpeverde…ora lui non sarebbe nemmeno conosciuto. O al massimo, sarebbe stato ricordato come un ragazzo debole ed incapace.” Caesar assestò un calcio negli stinchi della Sawyer, che non si aspettava un movimento così rapido e doloroso. Fece per scagliare un incantesimo, quando venne bruscamente bloccata dalla presa ferrea di suo zio. Il volto di Cromwell era designato da un’oscurità implacabile, e l’ira lo stava accecando piano piano. Mollò il braccio della giovane maga e contrasse i muscoli.
“Tu hai rovinato tutto Piper Sawyer, e ne pagherai le conseguenze!”
Entrambe le figure impugnarono saldamente le bacchette nella propria mano. Caesar le scatenò contro diversi incantesimi non verbali, usandola come atattica per non farle capire quali fossero le sue strategie d’attacco, ma la Serpeverde era altrettanto brava a schivarli e trovò anche il tempo di lanciare un “Expelliarmus” con tutto il fiato che avesse. Prevenendo il colpo, Cromwell invece era in procinto di attaccare, e all’improvviso cercò di evitare di venir coinvolto nell’esplosione causata da Piper con un “Confringo”. Si era buttato sull’erba umida, affianco ad un albero che lo permise di tirarsi su in poco tempo.
Caesar disarmò Piper, che in preda al panico, aveva lo scopo di riprendersi la bacchetta…tastando il terreno in quella notte buia e tempestosa. Dei lampi colorarono il cielo di giallo per qualche effimero secondo, ma la Serpeverde fu comunque in svantaggio, considerata la forza dello zio.
Si alzò coraggiosamente in piedi e lo affrontò con fare sfacciato “Vogliamo veramente farla finita? Bene, io non fuggirò. Ma senza bacchetta sarebbe una lotta ad armi impari.” Piper contò su alcuni incantesimi non verbali studiati quest’anno per intrattenerlo fino a quando non avrebbe intravisto con la coda dell’occhio la sua bacchetta.
Ottenne una reazione piuttosto negativa da parte dello zio, che visibilmente divertito, volle stare al gioco di quell’insulsa ragazzina. “D’accordo, quindi immagino che queste siano le tue ultime parole.”
La Sawyer si spostò dal punto in cui si trovava fino a poco fa per non frasi frantumare le ossa dal peso di quell’uomo imbestialito. Diede un calcio troppo delicato sull’anca, seguito da un pugno allo stomaco che venne anticipato dalla stretta della zio sulla mano. Mano a mano, Piper sentiva le falangi scrocchiare e nel dolore più totale urlò fino a quando i suoi polmoni non avrebbero ricevuto ossigeno dall’esterno. Caesar la vide in difficoltà e ne approfittò per darle il colpo di grazia, mentre la maga si guardava la mano destra impaurita e senza speranza.
Il signor Cromwell la afferrò per il collo, fissando i suoi occhi blu scuro in quelli marroni di Piper.
“Allora me le vuoi dire le tue ultime parole? Insomma, sii originale. Niente addii ai tuoi amici, nessun premio per il tuo coraggio. Tanto le tue preghiere non arriveranno mai agli altri.” Caesar la strinse ancora più forte, e la Sawyer faticava a respirare. La maga si contorse con tutto il corpo per far si che lui cedesse, ma non c’era via di scampo. Stava acquisendo una maggior forza, soltanto grazie all’odio nei suoi confronti e di certo si sarebbe pregustato il finale tragico della sedicenne Serpeverde.
Annaspando però, Piper volle veramente sfruttare l’occasione per rivolgergli la parola. “Fanculo a te e al passato.” Non riconobbe il suono della sua voce, per quanto fosse diventata rauca. “Che Merlino ti possa spaccare il culo, tanto non sarai mai alla sua altezza. Non cambierai la sua storia tornando indietro nel tempo, peggiorerai solamente la tua.” Sentiva la gola andare in fiamme, e sapeva che a momenti avrebbe esalato il suo ultimo respiro. “Che tu possa morire ed essere dimenticato da chiunque. Sei e sarai sempre un essere insignificante.” Stranamente, Caesar lasciò la presa, facendola cadere per terra. Indietreggiò di tre passi, quasi come se volesse abbandonarla lì. Tutt’un tratto rise di gusto, raccogliendola dall’erba e portandola accanto ad un albero.
“E pensare che morire di soffocamento sarebbe stato veloce ed indolore. A quanto pare, nemmeno da morta imparerai mai la lezione.” Piper Sawyer venne ripetutamente sbattuta contro il rigido tronco del cipresso, e alla quinta volta sangue scarlatto le sgorgò dalle numerose ferite sulla fronte.
“Addio giovane Serpeverde.” Caesar Cromwell aveva ottenuto ciò che voleva…il corpo della giovane maga giaceva nella terra, circondato dal rosso del sangue che stava fuoriuscendo dalla testa.
Le ciglia della Sawyer smisero di chiudersi per avere un contatto con la pelle del viso, gli occhi color cioccolato si spalancarono e gli arti terminarono di collaborare.
Il suo corpo era immobile e la morte prese il sopravvento, abbracciandola in tutta la sua oscurità.




Angolo autrice
Buon salve!
Si, sono un’amante sfegatata di Harry Potter e di interattive. Proprio per questo, ho deciso di cimentarmi per la prima volta nella scrittura di una storia dove voi sarete i protagonisti.
Siete pronti ad affidarmi un vostro personaggio? Io non mi fiderei, vista la morte di Piper nel prologo.
Ammetto però che è essenziale per il proseguimento della storia. Per chi non mi conosca, cioè tutti, mi chiamo Erika e ho sedici anni. Sono vecchia, I know...eppure non sono capace a mettere insieme due parole.
Dopo un lunghissimo blocco della scrittrice, sebbene io non abbia più scritto poi così tanto, mi sono buttata e mi sono detta “Ma si dai, per ricominciare potrei immergermi nella suicida missione di preparare un’interattiva!”
Che poi tra i molti impegni vi avverto che non aggiornerò prestissimo, ma d’estate posso anche fare miracoli dai.
Allora, se avete delle critiche ( immagino di si) le accetto purchè siano costruttive. Non mi sono mai considerata una professionista: diciamo che mio fratello è molto più abile a scrivere. Però ci provo lo stesso, l’importante è questo.
Solo perché io sia una fiera Serpeverde non vuol dire che voglia soltanto delle schede con membri appartenenti alla mia casata. ASSOLUTAMENTE NO. Siate innovativi, su su! Conto su di voi eh. *prende un’ascia in mano come forma di minaccia*
Non vi posso promettere che tutti i personaggi si salveranno, perché l’impresa che dovranno affrontare è ardua. Ma non sono nemmeno troppo sadica per vostra fortuna.
Non chiedetemi di scrivere una delle storie d’amore più belle di sempre, tipo quelle nei romanzi rosa, perché non sono capace. O meglio, la mia vena artistica rispetta esattamente il mio carattere… e tra pregi e difetti, so per certo di non essere romantica. ZERO PROPRIO.
Cercherò comunque di mettere qualcuno insieme. Vorrei dirvi che per l’amore è amore, chi sono io per giudicare gli altri? Perciò non sono contro gli omosessuali, ma per ora non mi sento all’altezza di inserire coppie Slash.
Detto questo, scoprirete perché la storia si chiama così e ho preso spunto dalle informazioni che la Rowling ha dato su Merlino. PRIMA FRA TUTTE CHE LUI ERA IL PRONIPOTE DI SALAZAR SERPEVERDE, di questo ne sono sicurissima al cento per cento.
Il prestavolto della povera Piper è Janel Parrish, che non metterò perché ormai è stone-dead. (Scusate se ogni tanto me ne esco con delle parole inglesi, ho metà famiglia americana.)
Facciamo che per oggi vi lascio in pace, per qualsiasi dubbio chiedete pure tramite messaggio privato. Nella recensione inserite nome e casata del personaggio.
Non mandatemi solo femmine, ve le sbatto in faccia. *delicata*
Per quanto riguarda l’età, mi servirebbero tutti studenti del settimo anno per la difficoltà dell’impresa. Inoltre, c’è qualcuno disposto a mandarmi la scheda di Theodore Tucker?(lui è del sesto anno come Piper)
Tutto ciò che dovete sapere è che è un grande amico di Piper, e infatti la lettera lasciata sotto un angolo del letto è proprio per lui. Vi lascio la scheda, adieu!
Nome:
Secondo nome:
Cognome:
Aspetto fisico ( dettagliato, non voglio una lista della spesa thanks):
Prestavolto ( sempre se riuscirò ad inserirlo):
Carattere( siate particolari, non voglio solo gente meschina):
Casa ed anno:
Storia del personaggio/ rapporti con la famiglia:
Materie preferite:
Materie odiate:
Cosa ama/odia:
Ruoli (i personaggi non partiranno subito per l’impresa, quindi potrei inserire delle partite o altro):
Disponibile per relazione:
Se si, cosa cerca in un/una ragazzo/a?:
Amicizie/inimicizie:
Patronus:
Molliccio:
Animale domestico:
Fobie/debolezze:
Passioni/talenti:
Problemi particolari( non accetto troppi personaggi che abbiano delle malattie, al massimo due. Ah, non mettete tutti “bipolare” altrimenti non considererò nemmeno il personaggio):
Altro:
Non so quanti OC prenderò, alcuni potrebbero apparire come comparse e altri saranno i personaggi principali. Ricordatevi: almeno un volontario per mandarmi la scheda di Theodore por favor! LA SCADENZA E' FISSATA AL 17/07..entro le ore 17. Siate puntuali.
MI DILEGUO, ST’ANGOLO AUTRICE STA DIVENTANDO UN CAPITOLO.
Ci rivediamo alla scelta, e chiedo venia per gli errori di distrazione (non ho molto tempo di ricontrollare il tutto)
BYE BYE *fa ciao con la manina*
  
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