6. Jolly
[Canzone: what is this feeling, Wicked soundtrack]



La prima volta che la incontrò, Killian non ne fu totalmente convinto. Il pelo tra il marrone scuro e il nero, gli occhi grandi e luccicanti nella notte come due fari nella tempesta, la coda arruffata. La gatta più misteriosa che avesse mai visto. E lui non si fidava dei gatti.

"Credevo potesse esserci feeling tra di voi, vi somigliate. " Sogghignò Emma, a braccia conserte, mentre osservava Killian interagire con la bestiola. "Come ti vengono in mente certi paragoni, Swan? è un gatto. E i gatti sono... furbi. Astuti. E infimi."
"Come mai tutta quesa stizza per un povero animaletto? E ti prego, cerca di non farlo fuori, Henry ama quella gatta."
"Solo che... tra tutti gli animali, così fedeli e nobili, doveva scegliere proprio un gatto?!"
"è una trovatella del rifugio per animali, Killian, non poteva lasciarla lì... se n'è letteralmente innamorato. O meglio, potrebbe aver decantato il suo amore per gli animali ad una certa damigella che alla vista del gattino ha cominciato ad esclamare quanto fosse dolce e bisognosa di cure e attenzioni..."
Killian alzò lo sguardo, molto divertito, e tutto gli fu più chiaro: "Ah, ecco... ora tutto torna."

"Ah, uomini."
"Siete voi donne, mia cara! Cosa non faremmo per attirare la vostra attenzione!"
"Ne sono ben consapevole, mio caro!"
"Non negare che le mie tattiche ti siano piaciute, Swan."
"Mi sembra di ricordare che il tuo obbiettivo era avermi senza alcun trucchetto" disse, imitando la sua voce.
"Era una tattica anche quella."
"Ah, ecco."
"Ma piuttosto, " aggiunse, scuotendo la testa, "non distogliamo l'attenzione dal problema principale: come dovrei convivere con quel coso?"
"è una lei!" esclamò ad un tratto Henry, sporto dalle scale. "E ti pregherei di trattarla bene, perchè Violet... Cioè, io ci tengo molto che sia felice ed amata!"
Emma rise sotto i baffi.

"Ah davvero? Quindi questa palletta di pelo meriterebbe più attenzioni del sottoscritto?" chinò lo sguardo, a metà tra il disgustato e il terrorizzato, sulla suddetta palletta di pelo che si strusciava furtiva attorno ai suoi stivali. "E cosa faccio se me la ritrovo di notte appollaiata sulla faccia?"
"Killian non credi di esagerare?" Intervenne Emma, sempre più divertita, "Ha la sua cuccetta qui, al piano terra, con le sue ciotole di acqua e cibo sempre piene che Henry - sottolineò con la voce - si curerà di riempire ogni sera. Non c'è pericolo, questa bestia terribile non ti aggredirà. " Rise, sotto lo sguardo offeso del pirata, e prese in braccio la nuova arrivata. "Non è vero tesoro? Ma quanto sei tenera e morbida, eh? Eh si, sei proprio un amore!"
"Ecco, vedi?! Quella bestia si sta già prendendo la mia fidanzata!"
Emma sbuffò divertita.

"Smettila di chiamarla con quei nomignoli, ce l'ha un nome."
"Ah si? E quale sarebbe?"
"Ehm..." Killian fissò a lungo il ragazzo, incuriosito. "Allora?"
Henry si grattò la nuca, rosso di imbarazzo. "Si ... si chiama Jolly."
Emma alzò lo sguardo su suo figlio, sorridendo intenerita. Killian, dal canto suo, non sembrò aver capito.
"Jolly?"
"Si, ehm..."
"Perchè sembra un pirata." Disse Emma.
"Che? Siete entrambi ammattiti qui dentro?"
"Ha il pelo scuro, le orecchie ritte e pelose, gli artigli appuntiti e una camminata da duro... e guardale gli occhi."
Killian alzò un sopracciglio.
"Li ha blu come i tuoi." Sorrise. E Killian, guardandola meglio, non potè che darle ragione. Erano effettivamente di un colore molto simile ai suoi, pur trattandosi di un paragone tra umano e animale. La gattina miagolò, alzando una zampina nell'aria verso il viso del pirata.

"Un pirata, quindi, eh?" Mormorò dopo un po'.
"Ho pensato, uhm... La maggior parte del tempo la passo a casa con mamma, da te e la mamma vengo nei weekend e a settimane alterne... credevo che ... a Regina non piacciono molto i gatti, ecco."
Emma mise giù la bestiola, andando verso il figlio e abbracciandolo. "Ho capito, sai? Sei un bel furbone ragazzino. E anche molto dolce." Henry la strinse di rimando.
Killian si chinò verso la gattina. La osservò giocare con un filo del tappeto che sporgeva in fuori; la vide tirare fuori le piccole ma affilate unghiette per attaccare quel povero filo e tirarlo verso di se. Dopo pochi secondi, allungò cauto la mano per provare ad avvicinarla. Per tutta risposta, questa gli si avvicinò, lasciando stare il filo. Annusò le sue dita, aguzzò gli occhietti, e con una zampina provò a scacciarlo, non sicura. Poi, vedendo che non si muoveva di un passo, ritentò, annusandolo di nuovo. E pochi secondi dopo, non sapeva come, era sulla sua mano a strusiarsi contro il palmo e a giocare con le dita.

"Jolly." Emma e Henry si girarono, diveriti.
"Penso che io e te faremo una bella squadra, mia cara." Esclamò il pirata. "E magari un giorno ti porterò sulla nave da cui prendi il nome, per farmi da spalla. Sei sicuramente meglio di uno stupido pappagallo che affibiano alla mia persona in quei film."
Senza farsi sentire, Emma sgattaiolò via dalle braccia di Henry, per prendere il cellulare, e puntarlo su Killian. In pochi secondi, scattò una foto.

"Uhm? Cosa fai, Swan?"
"Niente," sorrise, "immortalo un bel momento"
Gli mostrò la foto, e Killian sbuffò, in realtà divertito, "cosa ci vuoi fare, appenderla nel salone?"
"Nah, questa me la tengo io" e senza guardarlo, cambiò sfondo al cellulare. "Ecco" disse, mostrandoglielo "Questo è solo il primo dei tanti sfondi che cambierò."
Killian sorrise, genuinamente, e si avvicinò alla ragazza. "Ah si?"
"Mhmh."
La baciò. Emma gemette sotto il suo bacio, chiudendo gli occhi mentre Jolly miagolava e zampettava attorno alle loro gambe.

"EW" esclamò Henry, coprendosi gli occhi, "Andiamo ragazzi, c'è un minore qui!"
"Ma dai, ci siamo solo baciati", rise Emma senza staccarsi dalle braccia del pirata, "non parlavo di me, ma di Jolly! Quali traumi volete infliggerle??"
"Henry, ti ricordo che io e tua madre abbiamo assistito al tuo primo bacio con Violet, e sei fortunato che Regina non l'abbia incenerita"

Il ragazzino rabbrividì al ricordo, diventando rosso per l'imbarazzo. "Ma, io, ecco, ehm... è diverso!"
Killian sorrise sornione. "A proposito di Lady Violet... Se avessi bisogno di consigli, sai da chi venire per- Ahia!"
" OH MIO DIO!" Henry scappò in camera sua, totalmente imbarazzato.
"Killian."
"Ahio. Mi dimentico che sai picchiare, Swan"
"E fai male." Sorrise Emma.
"Lo so. Ma ti amo comunque, piratessa"
"Mhmh." E sorridendo, lo baciò di nuovo.








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Buon pomeriggio cari tesori, come va? Io ho dato il penultimo esame di sessione, e sono super super stanca... ma un'altra settimana e se Dio vuole me ne vado in vacanza!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, a me ha divertito molto scriverlo. In questo caso ammeto di essermi presa più tempo per scriverlo e correggerlo, infatti noterete che è un po' più lungo del solito. Almeno è fluff/demenziale, cosa che con quei due non guasta mai (<3)
Che ne pensate? Vi è piaciuto? Fatemi sapere la vostra! ^^
Come al solito vi ringrazio infinitamente per l'attenzione che date a quello che scrivo, un bacione enorme  e al prossimo mercoledì! (O al limite, giovedì, visto che faccio sempre ritardo! - scusate ancora-)

xx
Haley