Momento
introduttivo- Questa long sarà diversa
da ogni altra presente in questo fandom, almeno fino ad ora. Si tratta
di un
progetto che crea non una long a romanzo, ma una long a telefilm,
cioè ogni
capitolo sarà da considerarsi come un episodio, il che
comporta che la long
sarà estremamente long e che chiuderà con un
cliffangher, in vista della second
season.
Momento
annunci- Questa long non andrà ad
intaccare in alcun modo le altre due long, che avranno il loro corso di
pubblicazione (Arendelle riprenderà a settembre), ma
andrà ad intaccare
qualsiasi one shot avessi in mente, quindi per ora e per almeno un anno
scordatevi long, almeno che non siano parte di un contest-il che
però sarà
estremamente raro.
Momento
dedica- Prima di tutto dedico questo
lavoro ad Iron_Capitan, autore senza il quale non ci sarebbe il
progetto così
come lo state leggendo. Poi citazione necessaria alla nuova arrivata
Yume
Misora, grazie per le tue recensioni.
Ovviamente
non posso non ricordare le vecchie
leve: cioè Mergana, le cui recensioni
“colorate” sono sempre bene accette, come
anche le domande che fai e a cui adoro rispondere e che si rivelano
fonte di
ispirazione; e poi hera85 che mi segue da quando ho dato
un’anima “carogna” ad
Olaf.
Infine,
ultimi, ma non ultimi, i miei
collaboratori collaterali, senza i quali questo progetto non avrebbe
avuto
nemmeno luogo: parlo di Freez Shad, di cui mi vanto di aver fin da
subito
riconosciuto il talento, ed ovviamente DeniseCecilia, con la quale ho
raggiunto
un grado di affinità creativa così forte da
sembrare telepatia e che ho
“stimolato” all’arte
dell’incisione (e tu sai di che parlo)
Concludendo
vi chiedo o nuovi e vecchi lettori
di farvi sentire con le vostre recensioni, ponendo domande, fornendo
consigli,
ma mai criticandomi solo perché non è la scelta
che volevate voi, se volete
collaborare scrivete una recensione costruttiva e indicandomi come
vorreste che
prosegua questa fiction, e vedrò di accontentarvi, ma sempre
nei limiti del
possibile, perché comunque io ho le mie idee e ne sono
l’autore.
Come
sempre…
A rileggersi.
Il
treno, di moderna fattura,
scivolava rapido e silenzioso attraverso i diversi habitat di
Zootropolis e il
giovane affacciato al finestrino li osservava, studiando le diverse
strutture
delle singole abitazioni e le loro tecniche costruttive.
E
appena il treno ebbe finito la
sua corsa, entrando in stazione, ciò che più
colpi il giovane non furono tutti
quelli animali, di specie diverse, che andavano e venivano, ma il modo
in cui
era costruita la stazione; ai suoi occhi attenti e scrutatori era parso
subito
una costruzione fatta in 3/4 momenti diversi
o che vi erano state fatte aggiunte ulteriori in momenti
diversi, e
inoltre egli notò con rammarico anche segni di degrado, in
special modo le
grossi travi di ferro mostravano segni di ossidazione, mentre le
colonne
cominciavano a bombarsi.
Era
così assorto nei suoi
pensieri e nei suoi progetti di ristrutturazione, che quasi non
sentì di essere
stato chiamato.
“Tiberius.”
Disse una voce dietro
di lui, e a quel secondo richiamo si girò lentamente per poi
correre in slow
motion super rallentato verso il suo interlocutore:” Zio
Flash.”
[Per
ragioni di comodità di
lettura, i dialoghi fra Tiberius e suo zio Flash verranno proposti a
velocità
normale, quando in realtà sarebbero occorse molte pagine per
dar chiarezza
della lentezza dei due bradipi]
Si
abbracciarono e si
risalutarono.
“Tiberius,
nipote mio, come va?”
Disse Flash e poi guardando il nipote, vestito di una camicia rossa e
dei
jeans, disse:” Ti vedo cresciuto.”
Al
che Tiberius, sistemandosi gli
occhiali, rispose:” Tutto bene zio, grazie! E sì
che sono cresciuto, l’ultima
volta che ci siamo visti è stato quando ero poco
più che un cucciolo.”
“Già.”
Si limitò a ribattere
Flash.
“Papà
ha detto che stai con
Priscilla, ora. Vero?”
Flash
fece un’espressione
contrariata:” Mio fratello si impicciata troppo. E comunque
no, non sto con
Priscilla, Ci abbiamo provato, ma siamo rimasti comunque
amici.”
Tiberius
stava per rispondere,
quando furono malamente spintonati da un grosso ippopotamo nero tutto
tatuato.
“Stupidi
lenti bradipi” Stava
pensando, mentre gli spintonava.
Il
viaggio lo aveva passato in
completa meditazione, infastidito solo da due passeggeri: il bradipo,
che
continuava a grattare malamente sul vetro, e una maialina tutta snob,
che non
aveva fatto altro che tirar su col naso.
Per
quel grosso ippopotamo il
fatto che animali del tutto dissimili convivessero era una manna per il
suo
lavoro: molti clienti, molti soldi.
Ma
mentre era diretto all’ingresso,
con il suo grosso sacco sulle spalle, fu avvicinato da due agenti, un
grosso
cane-lupo e un facocero, che gli intimarono di fermarsi.
“Si
fermi” Gli disse il cane-lupo
“Nessuno
dice a Tai Cheng cosa
fare.” Rispose,
soffiandogli contro con
tale forza da farlo indietreggiare.
Il
cane-lupo mantenne la calma e
riprese a parlare:” Lei è un ippopotamo, quindi
per uscire dalla stazione deve
passare per forza dalla zona di deumidificazione.”
E
indicò un punto della stazione,
dove degli ippopotami si stavano sottoponendo ad una rapida e pronta
asciugatura.
Mentre
osservava la cosa, Tai
Cheng vide, con la coda dell’occhio, l’altro
agente, il facocero, porsi alle
sue spalle e metter mano al bastone stordente.
Rise
con la sua voce di tuono e
poi, rapido come il vento, si girò colpendo in pieno il
cinghiale e mandandolo
a sbattere contro una delle colonne e poi con la stessa
rapidità colpì col suo
grosso sacco il cane-lupo, mandandolo a zampe all’aria.
Poi
si
consegnò spontaneamente e si lasciò condurre in
centrale per la registrazione.
Sorrise
quando vide quel grosso
porco, dall’alito di pesce marcio, fu tratto in manette fuori
dalla stazione.
I
tatuaggi, l’atteggiamento, il
sacco: tutto era indice sicuro della natura criminale di
quell’ippopotamo.
O
almeno così la pensava quella
maialina, la quale non si era goduta affatto il viaggio; anzi si era
quasi
pentita di essere venuta in città.
Odiava
lo Zootropolis way of
life, odiava il fatto che ci fossero tutti quegli habitat diversi fra
loro,
odiava che ogni singolo animale dovesse vivere a contatto con il
proprio
nemico.
La
maialina si rassettò il tailleur
blu notte e si avviò con il suo trolley e la sua trousse
verso l’ingresso,
sputando veleno a mezza bocca contro tutto e tutti.
Per
lei Zootropolis era l’esempio
peggiore, un mix letale di Sodoma, Gomorra e Babele.
Arrivata
all’uscita della stazione,
la città gli diede il benvenuto con il suo video di
accoglienza, che non fece
altro che invelenirla ancora di più.
Da
quando Gazelle si era
ritirata, il video di benvenuto era stato sostituito con quello dei
coniugi Wilde.
Dal
grosso schermo i coniugi Wilde
si presentavano e poi dandosi un bacio, accoglievano i nuovi arrivati.
La
maialina sbiancò nel vedere
quell’abominio di un coniglio e una volpe insieme, e
pensò che menomale che non
potevano fare figli, se non che aborti avrebbero tirato fuori.
Ma quando lei avesse preso
il controllo della
città, allora avrebbe spazzato via tutto e tutti in una
grande purga e avrebbe
stretto in una morsa di ferro la città.
E
aveva i mezzi per farlo e un
potente alleato in quella città.
Ma
mentre si abbandonava a questi
pensieri, le si avvicinò una donnola che cortesemente le
chiese:” Bella
maialina, posso aiutare voi coi bagagli.”
Ma
in tutta risposta la maialina
trasse fuori lo spray urticante e lo spruzzò contro la
donnola, facendola
fuggire dolorante.
Zootropolis
trema…Miss. Piggy
Kermit è arrivata.
I personaggi che appariranno in questa serie sono
presi da i Muppets,
Kung fu Panda, Robin Hood, il Re Leone e Fineas e Pherb.
Verranno pubblicati altri tre capitoli e poi stop
fino al 30 di luglio
Nella
prossima puntata: Funerale più un
vecchio nemico dal passato, che volere di più, se non il
“ De profundis”?