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Autore: Alice95_    15/07/2016    3 recensioni
Una giovane Kate Beckett alla ricerca di una notte da dimenticare, si trova davanti a una persona che invece si ricorderà per il resto della vita.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Altro personaggio, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Jamie fu la prima a parlare mentre arrivò correndo verso Rick, tirandolo per i pantaloni, "Si ti plegoo".

Era ancora sotto shock quando guardò Kate e dall'espressione che aveva sul viso, capì che lei non aveva davvero avuto intenzione di chiederglielo. Lui voleva rimanere, davvero, ma non se questo significava riportare l'imbarazzo tra di loro.

Guardò in basso verso la figlia, che ancora gli stava tirando i pantaloni, e poi di nuovo verso il viso attonito di Kate, "Non lo so tesoro". Si inginocchiò, portando i suoi occhi a livello della bambina, "Si sta facendo tardi". Capì che rimase delusa, ad essere onesto lo era anche lui, gli sarebbe veramente piaciuto rimanere. Riportò gli occhi su Kate, dicendole silenziosamente che la decisione spettava a lei.

Lei prese un respiro profondo, a cosa diavolo stava pensando? Era troppo, non poteva, però poi guardò Jamie, a come era attaccata al braccio di Rick mentre lui era ancora inginocchiato davanti a lei. Sua figlia voleva che lui rimanesse e tutto questo lo stavano facendo per Jamie, dopotutto. Così prese tutto il coraggio che aveva in corpo e disse, "Non ho fatto niente di che, ma sei il benvenuto se vuoi rimanere".

Kate riuscì a leggere la domanda inespressa negli occhi di lui, ne era sicura? No che non lo era, per nulla, eppure annuì. "Forza voi due", forzò un sorriso sulle sue labbra, "Potete apparecchiare insieme".

Padre e figlia lavorarono insieme, Castle si assicurò di passarle solo cose leggere, che Jamie fosse in grado di portare in tavola, tovaglioli e cose simili, solo questo. Ad ogni piatto e bicchiere che veniva sistemato sulla tavola il cuore di Kate iniziò a calmarsi, aveva i nervi più distesi, poteva farcela.

Ma poi si fermò di colpo mentre stava portando delle verdure in sala da pranzo, il tavolo apparecchiato per tre, e improvvisamente realizzò che era la prima volta che vedeva le cose sotto quel punto di vista.

Castle notò la sua esitazione e dopo essersi assicurato che Jamie fosse sicura nel seggiolone, camminò verso di lei, prendendo la ciotola di verdure dalle sue mani, "Kate?".

Lo guardò, non sapendo cosa dire. La preoccupazione negli occhi di lui era così tanta che si chiese come faceva. Come riusciva a leggerla così bene?

"Se questo è troppo", disse piano cosicché Jamie non lo sentisse, "Dimmi solo una parola e vado via. A me va bene, davvero". E proprio quando lui pensò che si stesse davvero rimangiando la proposta, sentì una mano calda e sicura sul braccio, il suo viso tornò nuovamente disteso quando disse le successive parole.

"No, perfavore resta". 

Lui annuì semplicemente, portando le verdure in tavola e aspettando che Kate si unisse a loro.

Kate li osservò durante la cena, vide come Castle aiutò Jamie con la carne, tagliando tutto in piccoli pezzetti, assicurandosi che avesse tutto ciò di cui aveva bisogno. Sua figlia parlò senza freni su tutto e su niente, e gli occhi di Castle che brillavano ogni volta che la guardava erano abbastanza per ripetersi il suo mantra. Ce la poteva fare.

"È veramente buono", Castle le sorrise dopo il secondo boccone. Non era niente di che come aveva già detto lei, ma per lui era meglio di qualsiasi altra cena costosa che avesse mai consumato in uno dei migliori ristoranti di New York.  

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Alla fine della cena Kate era riuscita a rilassarsi, sebbene non ci fosse stata molta conversazione tra di loro. Eppure Kate aveva sorriso alle storielle che Castle aveva raccontato per intrattenere Jamie e lentamente cominciò a realizzare che in fondo non era una cosa così spaventosa come si era immaginata nella testa. In realtà era stato bello avere qualcuno a cena, era bello avere lui, lì con loro. Lui non riempiva tutti gli spiragli con la sua presenza, non le rubava l’aria come aveva temuto, era perfetto.

Kate pensò che avrebbe cercato di rimanere dopo cena, ma dopo che Castle l’aiutò a sparecchiare, abbracciò Jamie ancora una volta e si diresse verso la porta d’ingresso, con Kate al suo fianco.

“Ho promesso ad Alexis che stasera avremo visto un film insieme”, spiegò lui mentre si stava mettendo le scarpe che erano ancora bagnate, scricchiolando a ogni passo che faceva.

Kate sorrise a sentire quella frase, “Beh allora spero vi divertirete”.

“Grazie”, erano di nuovo uno di fronte all’altra, improvvisamente Rick tornò nervoso, “E grazie per oggi Kate”.

Lei si strinse nelle spalle, il sorriso ancora sul suo viso quando Jamie corse al suo fianco, tirandole la gamba. Dopodiché se ne andò subito e tornarono soli, lui si abbassò posandole un bacio sulla guancia, “Mi chiami?”, chiese senza aspettare la risposta. Sapeva che l’avrebbe fatto. Fece un occhiolino a Jamie e poi chiuse la porta dietro di lui, lasciando un’attonita e sconvolta Kate in mezzo al suo corridoio.

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Entrò in casa quasi saltellando, la madre alzò un sopracciglio scettico alla vista del suo arrivo allegro.

“Qualcuno è di buon umore”, osservò, mettendo da parte la rivista che stava leggendo, in attesa che il figlio si sedesse accanto a lei. “Sei tornato più tardi di quanto mi aspettassi”, dichiarò, con un’espressione di attesa sul viso.

“Beh abbiamo trascorso il pomeriggio a casa di Kate per la pioggia e poi mi ha invitato per cena”, sembrava un bambino di cinque anni durante il giorno di natale, la felicità gli sprizzava da tutti i pori.

“Richard, questo è magnifico”. Martha rimase a bocca aperta per la sorpresa. “Sono così felice che stia andato tutto così bene”.

“Si”, annuì. “E’ stato un giorno perfetto e le cose possono andare solo a migliorare. Dov’è Alexis?”

“Sono qui papà”, esclamò Alexis scendendo dalle scale e per un secondo Castle temette avesse ascoltato la loro conversazione. Ma lei corse verso di lui, saltandogli addosso, senza fare domande su dove fosse stato.

“Possiamo ordinare la pizza?”, chiese invece, e Castle annuì anche se in realtà non aveva fame.

“Certo zucca. Cosa vuoi?”.

“Funghi e ananas”, disse.

“Ewwww, ananas”, Castle arricciò il naso.

“Amo l’ananas”, Alexis mise il broncio, incrociando le bracca davanti al petto.

“Sei sicura di essere mia figlia?”, sorrise lui, cominciando a farle il solletico.

“Papà!”, strillò, cercando di allontanarsi da lui mentre si stava contorcendo con le braccia.

Alla fine la lasciò andare, “Prendi il telefono, e ananas sia”, rise prima di girarsi verso sua madre, “Resti?”.

“Se mi volete”, sorrise guardando Alexis che stava tornando con il telefono in mano.

“Si perfavore nonna”.

“Va bene, va bene, ma niente ananas per me”, Martha rise, abbracciando sua nipote mentre suo figlio prese il telefono per chiamare la pizzeria.

Si sedettero davanti alla tv mezz’ora dopo, Mary Poppins in tv mentre si gustavano loro pizza. Anche Castle finì tutto nonostante la cena che aveva già fatto da Kate.

Dopo che ebbero finito, Alexis si accoccolò al fianco di suo padre, la mano di lui le accarezzava i capelli e le braccia della figlia lo avvolsero intorno alla vita, “Papà hai uno strano odore”, disse improvvisamente, allontanandosi e annusando la camicia.

“Cosa? Puzzo?”, Castle si mise a sedere un po' più dritto, cercando di annusare i suoi vestiti.

“No, ma i vestiti hanno un odore diverso”, dichiarò la figlia dandogli uno sguardo interrogativo.

“Aaaah”, non sapeva cosa dire. Kate doveva aver messo qualcosa di profumato nell’asciugatrice. Di solito lui non usava profumi. “Sono stato da Macy e sai, una di quelle ragazze del reparto profumeria mi ha cercato di vendere tantissimi profumi”.

Fortunatamente per lui, Alexis sembrava soddisfatta della risposta, concentrandosi di nuovo sul film. La madre lo osservò, sapeva che non era la vera storia.

Dopo, mimò con la bocca sopra la testa di Alexis, ritornando poi al film. Sua madre avrebbe amato la storia dei pantaloni di paternità.

Quando finì il film, Alexis era già addormentata sul petto di Castle. Tentò di prenderla in braccio con cura, ma lei si svegliò e sbadigliò, “Il film è finito?”, chiese assonnata.

“Si zucca”, ridacchiò. “Mary Poppins è finita e tu devi andare a letto”.

“Va bene”, mormorò, nascondendo il viso nel suo collo.

“Dì buonanotte a tua nonna”, Martha si abbassò verso di lei cosicché Alexis potesse darle un bacio, e poi si alzò dal divano.

“Mi piacciono le serate tra di noi”, disse Alexis chiudendo gli occhi, “Tutti insieme”. 

Castle alzò gli occhi per trovare quelli di sua madre, sapendo che c’era qualcuno che mancava nella famiglia, ma sua madre scosse la testa, con un sorriso sul volto. Presto, gli disse senza dover usare le parole. Succederà presto.

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Kate mise Jamie a letto dopo averle letto una storia e dopo averla sentita dire cento volte quanto si fosse divertita con Rick.

“Mami?”, Jamie abbracciò il suo cuscino, non ancora addormentata, aprendo gli occhi ancora una volta per guardarla con quei suoi due occhi azzurri.

“Si, uccellino?”, Kate si avvicinò, le sue dita accarezzavano i capelli della figlia.

“Mi piace Rick”, mormorò, come se non fosse sicura se le era permesso di dirlo ad alta voce. E come poteva, l’unico uomo che conosceva era Royce. E Royce non era mai andato a casa loro per giocare insieme a lei.  Non c’era da meravigliarsi se fosse un po' confusa riguardo questo nuovo uomo che era entrato nella sua vita. Per la prima volta Kate iniziò a dubitare di aver preso la decisione giusta, non dicendole subito chi fosse realmente Castle. Come poteva sua figlia capire perché fosse entrato nelle loro vite?

“E’ ok, tesoro”. Disse Kate, decidendo che adesso non era ancora il momento giusto per dirle che Rick era suo padre. Non senza di lui, gliel’aveva promesso ed era intenzionata a mantenere la sua promessa. E forse, se era onesta con se stessa, era spaventata a farlo da sola.

La bambina annuì, alzando gli occhi pieni di speranza verso sua madre.

“Va più che bene Jamie. E va bene se vuoi giocare con lui”, aggiunse Kate.

“Mama piace Rick?”.

Oh. Come avrebbe dovuto rispondere? C’era una risposta a questa domanda?

“Si, anche a mamma piace molto”, si sentì dire prima di realizzarlo, si sorprese pure lei, rendendosi conto che era vero. A lei piaceva lui.

“Okay”, mormorò Jamie, prima di chiudere gli occhi e addormentarsi all’istante con un bellissimo sorriso sul viso. 

Kate rimase seduta accanto a lei un po' più a lungo. Le piaceva davvero. E ora?

 

 

 

 

   
 
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