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Autore: Yuphie_96    15/07/2016    1 recensioni
Shoko diventa esorcista a 10 anni.
Conosce Lavi e se ne innamora a 13 anni.
A 16 cerca ancora di dichiararsi ma anche le missioni più pericolose sembrano più facili davanti a questa impresa, aggiungendoci anche il fatto che lui sembra preso da Lenalee.
E Kanda Yuu in certe situazioni non aiuta per niente.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rabi/Lavi, Un po' tutti, Yu Kanda
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Provate ad indovinare chi sono ;3


Il generale Yuu Kanda stava seduto in mensa, a consumare la sua colazione in solitaria.
Come sempre.
A mangiare la soba.
Come sempre.
La sua routine non era cambiata negli anni, anche se ne erano passati parecchi; però lui era uno che non cambiava.
Pur se era diventato generale, su richiesta del suo maestro tra l’altro, aveva chiarito da subito ai suoi allievi che su certe cose non transigeva.
E starsene in silenzio durante i pasti era una di queste cose.
Per questo fu sicuro che l’ombra che gravava dietro di lui non era nessuno dei suoi marmocchi.
“Sempre in solitaria eh Nii?”
Donna. Lunghi capelli blu. Occhi dello stesso colore. Arco in spalla.
Shoko Inoue.
Appena tornata da un viaggio con quello che era suo marito da alcuni anni: Bookman.
Ovvero il ragazzo che un tempo era chiamato Lavi, ora nuovo Bookman dopo che il vecchio panda fu passato a miglior vita.
Kanda si alzò, pronto ad affrontarla come aveva fatto tante volte in passato.
Solo una cosa non si sarebbe mai aspettato.
E quella cosa era rappresentata da due bambini, gemelli sembrava vista la somiglianza, con capelli rossi ed occhi verdi, entrambi; posti ai due lati della donna.
Non fu difficile capire chi era il padre.
Guardò di nuovo Shoko.
“Sorpresa”
Sorrise lei.

“Quindi hanno sei anni?”
“Esatto”
La donna sorrise teneramente ai due bimbi seduti accanto a lei.
Sistemò i due fiocchi laterali alla bambina e l’accarezzò.
“Questa è Chiyuki, la primogenita”
“Ciao”
Mormorò quella.
Kanda pensò che l’unica cosa che aveva in comune con Shoko fosse la pelle bianca, simile alla porcellana.
“Mentre questo piccolino è suo fratello gemello Ren”
L’arciera posò l’altra mano sui capelli scompigliati del figlio che, a parer dello spadaccino, sembrava un Lavi in miniatura.
In tutto e per tutto.
Ghigno compreso che non gli piaceva, assolutamente per niente.
Per niente!
“Sembri una donna”
Esclamò infatti il piccolino.
L’aveva detto Yuu che era un Lavi…
“è un amore vero? ♥”
Sorrise invece Shoko.
Kanda preferì non rispondere per non scandalizzare i due bambini.

“Cosa ci fate qui all’ordine? E perché mi state seguendo?”
Chiese il blu.
“Perché stai andando esattamente nello stesso luogo dove dobbiamo andare noi”
Rispose la più giovane, camminando tenendo per mano i suoi figli.
“Da Komui?”
“Uhm, c’è anche Lavi”
Shoko aveva continuato a chiamarlo così nonostante non fosse più il suo nome, ma chiamarlo Bookman in certi momenti non sarebbe stato molto…entusiasmante.
Proprio no.
Ma questo Kanda non aveva bisogno di saperlo.
“Lui doveva fare rapporto ed io devo chiedere di andare da Hebraska”
“Da Hebraska?”
“Voglio vedere se anche i piccoli sono compatibili; Lenalee l’ha scoperto da piccola e quindi voglio provare”
“Non è detto che se i genitori sono compatibili anche i figli lo siano, sai gli esperimenti che hanno fatto…”
Il viso di Shoko si oscurò e strinse più forte le piccole manine calde dei suoi piccini.
“Mamma mi fai male”
Strattonò leggermente Ren.
Chiyuki si limitò a guardare preoccupata la sua mamma.
“Scusami tesoro, comunque so degli esperimenti e non permetterò che facciano del male ai miei bambini, sarà solo una prova”
“Una prova che potrebbe coinvolgerli in una guerra”
L’avvisò Kanda.
“In cui sapranno difendersi almeno”
Sorrise invece Shoko.

“Allora Yuu ti piacciono i miei piccini?”
Chiese Lavi ridendo, tenendo sulle spalle il piccolo Ren mentre tutti seguivano Komui da Heb.
“Non chiamarmi Yuu”
“Posso chiamarti zio Yuu?”
Propose Ren.
“No!”
Il piccolo rosso mise il broncio, nascondendolo nei folti capelli del suo papà.
“Certo che puoi chiamarlo zio amore, devi capire però che si vergogna quando lo fai per questo ti ha detto di no”
Gli sorrise Shoko.
“Quindi possiamo chiamarlo zio Yuu?”
Chiese con voce piccola Chiyuki, in braccio alla madre.
“Certo tesoro”
“Non parlare come se non ci fossi”
Borbottò Kanda.
I quattro risero, continuando a seguire Komui, che se la rideva a sua volta sotto i baffi cercando di non darlo a vedere al generale.

Quando arrivarono da Heb, questa prese delicatamente i gemelli con i suoi ‘bracci’ e li analizzò attentamente.
“Non agitatevi, Heb non vi farà del male”
Li rassicurò Komui.
Ma i gemelli si tennero comunque per mano, rassicurandosi a vicenda, visto che non potevo contare sul sostegno fisico dei genitori.
“C’è un’alta possibilità che siano compatibili con delle innocence che custodisco, ma sono ancora troppo piccoli per poterlo dire con precisione”
Comunicò Hebraska alla fine, poggiando i bambini a terra.
Quelli corsero subito dalla madre, prendendola per mano ed osservando il suo volto serio, come quello del loro papà.
“Bisognerà trovare qualcuno che li addestri a questo punto”
Decise subito Kanda.
I genitori si guardarono e sorrisero.
Inquietantemente.
Davvero inquietantemente.
Yuu si pentì di aver aperto bocca.

Il giorno dopo Kanda si ritrovò i due gemelli nelle fila dei suoi allievi.
L’aveva detto che il sorriso di quei due non gli piaceva per niente.
Quella cosa non gli piaceva per niente.
“Bene, oggi iniziamo con il maneggiare i pugnali, è un’arma bianca leggera quindi anche voi marmocchi potreste essere in grado di usarla, adesso mettetevi in fila ed iniziate a puntare al bersaglio”
Lo spadaccino si spostò da una parte ed osservò i bambini mettersi in fila.
Il primo volle essere a tutti i costi il piccolo Ren.
Lanciò il suo coltello con forza…facendolo finire a terra.
Al piccolo rosso vennero le lacrime agli occhi ma lasciò comunque il posto al prossimo della fila, si ritirò in un angolino dove Chiyuki corse ad abbracciarlo.
Tale a quale a suo padre…
Pensò Yuu con un gocciolone sulla testa.
Fu subito distratto però, sempre dalla primogenita che corse nuovamente in fila pronta per il suo turno.
“Questo è per Ren-nii”
Mormorò talmente piano che Kanda dovette staccarsi dalla parete per sentirla.
Spalancando poi la bocca vedendo che la bambina fece un centro perfetto, come solo Shoko poteva fare con una freccia, ma la bambina in quel momento aveva usato in pugnale.
Stupito vide poi la piccola girarsi verso di lui e fare un leggero inchino, prima di correre nuovamente dal fratello gemello per dargli un bacino, ricambiato da un sorriso da parte di Ren.
Chiyuki aveva il talento di Shoko, ma non aveva il suo carattere.
Tantomeno quello di Lavi.
Yuu Kanda non poteva esserne più contento!





 
   
 
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