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Autore: thanksfornothing    16/07/2016    2 recensioni
Non è mai semplice vivere quando ci si sente solo una persona a metà. Ma quando la metà di Brittany troverà quella di Santana, riusciranno a legarsi o l'essere state delle semplici metà per troppo tempo renderà impossibile la loro unione?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Puck/Quinn
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Brittany’s Prov
Quando mi sono svegliata stamattina, Santana non c’era più.
Il primo istinto è stato quello di allungare la mano dal suo lato del letto. Non trovarvi la mora è stato davvero triste. Subito sono corsa ad affacciarmi dalla finestra della mia stanza, ma della sua auto non vi era più traccia.
Mi sono trascinata al letto delusa. Mi sono distesa dal suo lato, ho poggiato la testa sul cuscino e subito il suo profumo mi ha invaso i sensi.  Ho chiuso gli occhi ed ho immaginato che lei fosse accanto a me in quel momento, è stato come essere avvolta in un lungo abbraccio.
Ho aperto gli occhi e qualcosa ha ottenuto immediatamente la mia attenzione.
Sulla scrivania c’erano i vestiti che avevo prestato a Santana per la notte piegati accuratamente. Accanto vi era un bigliettino. Mi alzai speranzosa e lo lessi.
“Sei dolcissima quando parli di me nel sonno.
Anche per me è piacevole stare con te.
Buona giornata Britt-Britt
S.”
COOOOSA?! Che?!
Rilessi più volte il messaggio freneticamente.
Oh. Mio. Dio.
Avevo davvero parlato di lei mentre mi dormiva accanto?!
Mi misi una mano in fronte agitandomi. Chissà che avrò mai detto!!
Ma quanto sono stupida!
Mezza volta mi capita una cosa bella e il mio cervello decide di giocarmi questo brutto scherzo!
È normale che non è rimasta, se la sarà data via a gambe levate!
Oddio, calmati Brittany, ti stai agitando troppo per un biglietto.
In fondo puoi sempre giustificarti dicendo che dormivi ed eri inconsapevole!
Oh si, certo! Mi sembra una buona idea! Complimenti cervello!
Ecco, brava. Ora respira.
Si, si , respiro.
MAMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!
Oddio, questa ragazza è persa!
Ehi! Non ti permettere!  Mi ci hai cacciato tu in questo pasticcio!
Che?! Io?! Sei tu che non smetti mai di pensare a lei!
Ah, la colpa sarebbe mia adesso?! Guarda che sei tu quello che pensa qui!
Ma… ma come-
*DING DONG*
Ti sei salvata in contropiede biondina, ma non finisce qui!
Oh, ci puoi giurare che non finisce qui!
*DING DONG*
“ECCOMIII ARRIVOOO” Ma chi è rompe a quest’ora ?!
Scendo di corsa le scale che portano al piano terra e vado ad aprire
“Quinn! Ma che ci fai qui?” domando sbalordita
La mia amica mi guarda innervosita, corruccia le labbra e si porta le mani ai fianchi “come che c’è Brittany?! Sono quasi le 8 di venerdì mattina! E tu sei ancora in pigiama!” dice in tono alterato picchiettando con il piede a terra.
Mi porto una mano in fronte “Oh cavolo. È vero! Oggi c’è scuola!”
“Si esatto, c’è scuola! E non prenderò il primo richiamo di tutta la mia carriera scolastica a causa tua! Quindi sbrigati!” ribatte ancora più nervosa
“Eh, cosa?! E perché aspetti me?” domando stupita
“Brittany ma ti sei bevuta il cervello?! Pronto?!” muove una mano davanti a me “È da quando hai preso la patente che ogni mattina mi passi a prendere!”
“oh si, certo. Vero! Faccio subito, giuro!” dico sparendo al primo piano
“Britt ma è tutto ok?” domanda stranita Quinn
“BENISSIMO” urlo io dal piano di sopra
Tutto bene, devo solo riprendermi dal mio shock mattutino. Speriamo che almeno il resto della giornata proceda meglio!!
 
**************************
Come non detto! Questa giornata è iniziata in modo strano e non si sta smentendo per nulla!
Ed io devo assolutamente comprarmi un cellulare, non potrò resistere un’altra ora qui dentro! Non riesco a seguire le lezioni e mi sto annoiando! E di nuovo la mia mente sta facendo quella strana cosa che fa quando mi annoio: inizia ad immaginare situazioni buffe o sconce, e non posso pensare di nuovo a Santana.
Due richiami in due giorni consecutivi non mi sembrano il caso. Mi daranno sicuramente il diploma per sfinimento, ma almeno devo fare la mia parte per salvare le apparenze!
È solo che non riesco a smettere di pensare a ieri sera. È stata così inaspettatamente dolce!
Non ci ha provato minimamente con me, è solo rimasta per proteggermi.
Non capisco come Quinn riesca a descriverla come una cattiva persona!
Se non fosse stato per Santana e Puck, ieri sarebbe potuta finire male
A proposito di Puck… devo chiedere a Quinn come si è conclusa la sua serata. Spero proprio che quel Puck si sia comportato come un galantuomo,altrimenti gli faccio abbassare la cresta!
Do una gomitata a Quinn che è seduta accanto a me. “pss” la chiamo
Fa uno strano verso di disapprovazione e si affretta a copiare gli ultimi appunti di matematica prima che vengano cancellati dalla prof.
“ehi Quinn” riprovo a chiamarla sussurrando
“Cosa c’è?” risponde un po’ acida senza staccare gli occhi dalla lavagna
“Mi è appena venuta in mente una cosa” continuo ignorando il suo tono
“Cosa?” domanda irritata , guardandomi finalmente.
“com’è andata ieri la tua serata con Puck?” domando curiosa
“Bene” risponde velocemente liquidandomi e tornando ad osservare la lavagna.
“come bene?! Non hai nient’altro da raccontarmi? Nessun aneddoto carino?”
“Britt è andata bene. Ora fa silenzio prima di ricevere un altro richiamo!” mi zittisce stizzita e si concentra definitivamente sulla lezione.
Qualcosa non mi torna, se è andata veramente “bene “ come dice, perché stamattina è intrattabile?! Devo indagare! E qualsiasi cosa sia, spero sia passeggera. Oggi abbiamo anche gli allenamenti, ed una Quinn Fabrey in questo stato,a capo della squadra, non promette nuuuuuuulla di buono!
E dire che Puck mi sembrava un tipo apposto!
Dio! che giornata!
*************************************
“Andiamo rammollite! Muovete quelle gambe! Giuro che vi faccio fare altri 10 giri di campo di corsa se non aumentate il passo!”
Ecco.
 Questa è Quinn che strilla al megafono.
Iniziare un allenamento così non è il massimo.
Sono le 3 del pomeriggio, di una giornata super afosa di un venerdì di fine ottobre.
Fa un caldo da pazzi e noi siamo sul campo da football nel cortile della scuola a fare allenamento.
Allenamento con una super irritata Quinn Fabrey che non ti da manco il tempo di respirare tra un esercizio e l’altro. In più ci si mette anche quella mela bastarda che ho mangiato oggi alla mensa scolastica, che mi fa su e giù per lo stomaco.
Ok… forse non è proprio tutta colpa della mela, forse è il male minore.
 Forse non avrei dovuto mangiare la pasta al forno e la carne con le patata.
E forse, ma dico forse, avrei dovuto rinunciare a quel muffin al cioccolato a fine pranzo, ma ehi! Non mettevo qualcosa di decente nello stomaco da ieri a pranzo! Avevo una fame da lupi!
“ok ragazze, ora proviamo la piramide per la coreografia. Pierce, tu oggi starai alla base, con quello che hai mangiato, rischi di sbilanciare tutte!”
Oddio, odio quando si è arrabbiata e se la prende con me. Esistono le reclute del primo anno per sfogarsi, ma no, lei preferisce me, la sua migliore amica!
“Ok” Sbuffo e alzo gli occhi al cielo
“PIERCE!” tuona Quinn “Cos’è quest’atteggiamento poco rispettoso nei confronti del tuo capitano?” mi rimprovera senza neppure guardarmi
Ok, Brittany. Mantieni la calma. È pur sempre Quinn, la tua migliore amica, non puoi strangolarla. Chi lo dice a sua madre poi?!
“Scusami … capitano” sottolineo bene l’ultima parola fissandola negli occhi, per farle capire che è pur sempre un capitano e non può comportarsi così, specialmente con il vice.
“Bene! Ora riprendiamo,veloci! Vi siete già rilassate abbastanza!” da il via alla musica .
Il resto dell’allenamento continua più o meno bene. Quinn sembra riuscire a tenere a bada il suo malumore, credo abbia ripreso la squadra solo un altro paio di volte, ma con toni molto più calmi.
Finito l’allenamento aspetto fuori dallo spogliatoio che finisca di prepararsi.
È l’ultima ad uscire,come al solito. Solo che stavolta ci ha messo veramente un’eternità.
La affianco “ehi capitano, è tutto ok?” domando con tono canzonatorio. Il modo in cui mi ha trattata, mi ha davvero dato fastidio.
Si blocca di colpo e si gira verso di me.
 “Senti Britt, mi dispiace. È stata davvero una giornata terribile. Possiamo non parlarne ora?” mi domanda quasi supplicante.
Non ho mai visto Quinn ridotta in questo stato. Ma che cazzo sarà mai successo? Giuro che io quel Puckerman lo ammazzo!
Non le rispondo nulla, semplicemente mi avvicino e la abbraccio forte. Lei non risponde all’abbraccio, si abbandona alle mie braccia e basta. Dev’essere davvero distrutta.
Mi stacco e ci dirigiamo verso la mia auto, ormai siamo le uniche nel parcheggio dell’istituto.
Viaggiamo in auto nel più assoluto silenzio ed io non riesco a sopportarlo.
Mi viene in mente una cosa
“Quinn?”
“mmmh” risponde sovrappensiero
“ti andrebbe di accompagnarmi al centro commerciale? Sai ho proprio bisogno di un nuovo cellulare…”
“Ah.. sai una cosa Britt?”
“Cosa?” domando incuriosita
“è il tuo giorno fortunato. Non è il caso che spendi i soldi, c’è un I phone 5S fresco di fabbrica a casa mia” mi dice che uno strano sorrisetto
“Che ?! e quando lo hai preso?! Ma poi perché hai preso un modello più vecchio di quello che hai già?” le dico
“Non l’ho preso Britt, è arrivato ieri… insieme ai soliti tanti inutili regali di pentimento…” mi dice
Con queste parole collego ogni pezzo del puzzle.
Ecco perché oggi Quinn era così devastata.
È  tornato a farsi vedere quello stronzo del padre.
 Ha chiesto il divorzio dalla madre senza apparente motivo quando io e Quinn stavamo al secondo anno di liceo. Ha preso tutto ed è andato via senza lasciar traccia.
Ogni tanto torna, porta qualche regalo super costoso alla figlia per farsi perdonare della costante assenza e poi sparisce di nuovo.
Non sono mai riuscita a capire che gli è passato per la testa!
Quinn è una persona spettacolare! È intelligente, matura, è una studentessa modello, sa sempre come affrontare le situazioni con fermezza, si prende sempre cura di tutti ed io non riuscirei a vivere un giorno senza sentire almeno la sua voce! Lui è il padre e se tutto va bene, gli viene nostalgia di lei due volte all’anno, compreso Natale! Non si è mai fatto sentire neppure al suo compleanno!
Per non parlare poi della madre di Quinn, una persona amorevole! Se penso a quella donna non mi viene altro aggettivo con cui descriverla. È dolce, premurosa, sempre gentile e disponibile, e poi sa fare delle torte al mirtillo spettacolari!
Mi ricordo che quando ero più piccola e restavo a dormire a casa loro, quando mi venivano gli incubi su Jake, lei e Quinn mi stringevano forte e la signora Fabray mi cantava una canzone con la sua voce melodiosa da mamma affettuosa. Poi scendevamo al piano di sotto, in cucina, e ci offriva un bicchiere di latte caldo ed un pezzettino di torta ai mirtilli. Aspettava che finissimo tutto e ci riportava di nuovo a letto. Restava con noi tutta la notte e mi diceva sempre“Piccola Britt, non aver paura, ci sono io a fare da guardia, gli incubi non arriveranno” così mi riaddormentavo tranquilla.
Come si fa a lasciare due persone così senza motivo?! Erano una famiglia così felice!
“Quinn… è…-“
“Tornato?! Si Britt. È c’era anche Puck e non puoi neppure immaginare il casino che è successo!” disse Quinn con una tale freddezza che quasi mi fece paura. Era un tasto dolente quello, ed ogni volta Quinn si chiudeva in se stessa ed usava parole forti e taglienti. “E, di nuovo Britt, non ne voglio parlare. Portami a casa così mi sbarazzo anche dell’ennesimo regalo inutile.”
Non dissi nulla. Feci solo quello che mi aveva chiesto.
 Provai a rifiutare quando mi consegnò il telefono. Non volevo nulla da quell’uomo. Non volevo ci fossero più collegamenti tra Quinn e il padre, ne cose che gli ricordassero costantemente il suo abbandono. Ma Quinn continuava ad insistere.
“Britt, davvero! Non ci sono problemi! Preferisco darlo a te anziché buttarlo!”
“ma Quinn-“
“niente “Quinn”! Sai che i soldi del porcellino porta soldino sono per le emergenze ed anche se ora il lavoro di tua zia è stabile,non si può mai sapere Britt. Prendilo, sul serio, è tutto ok” mi disse Quinn con un po’ di tranquillità
“Va bene” disse prendendo il telefono “Quinn?”
“Si Britt?” mi chiese con ancora in faccia stampato il sorriso della vittoria
“Ti voglio bene!”
Lei si sciolse e mi abbracciò “anche io Britt!”
La sua voce era leggermente incrinata. Sapevo che in quel momento stava trattenendo delle lacrime, ma non dissi nulla. Le lasciai il suo spazio. Sapeva che poteva correre da me in qualsiasi momento, ma prima, come al solito,preferiva analizzare ogni situazione da sé. È Quinn e lei, beh, lei è fatta così.
“A domani, B” disse sciogliendo l’abbraccio e sorridendomi trsistemente
“A domani, Q. Qualsiasi cosa lo sai…”
“Si, uno squillo e corri, ti ho dato un telefono nuovo di zecca così sei molto più affidabile! Ahahah Fa attenzione, mi raccomando! Qui il tempo si sta mettendo pure male, secondo verrà a piovere tra poco, perciò guida con prudenza!”
Guadai verso l’alto e vidi due nuvoloni e il cielo farsi pericolosamente grigio
“Si mamma ahahhaha” le stampai un ultimo bacio sulla guancia ed andai in macchina.
Quinn, come suo solito, attese sul porticato che io imboccassi la strada per uscire dal vialetto e poi tornò dentro.
Neanche pochi metri ed inizio a fare un acquazzone tremendo! E meno male che il tempo aveva dato bel tempo per tutto il week end!
Uff!  addio fine settimana da sballo!
Se continua così, mi ritroverò a deprimermi in qualche sala cinematografica, costretta da Quinn a vedere qualche film strappa lacrime!
Comunque credo sia il caso di applicare un po’ di regole scritte sul libro dell’autoscuola, per quanto adori schizzare con la macchina tra le pozzanghere, vorrei arrivare sana e salva a casa.
 
Santana’s prov.
Che giornata di merda, Dios!
Eppure era iniziata così bene!
Mi sono risvegliata in un letto sconosciuto accanto ad una splendida biondina, e non una biondina qualsiasi, la mia biondina.
Si perché ho deciso, deve essere mia.
Dopo ieri sera, non riesco minimamente a resistere all’idea che qualcun altro possa solo sfiorarla. Anche solo con il pensiero!
Se solo ripenso a quell’energumeno che ha osato toccarla con quelle mani orride e pelose, il mio alter ego Snixx potrebbe uscire fuori e castrarlo a sangue freddo.
Comunque dicevo… un risveglio spettacolare…
Accoccolata a lei, le lenzuola e il cuscino che sapevano di lei, del suo balsamo…
Il suo corpo caldo…
Il suo respiro che si infrangeva sulla mia pelle facendomi rabbridire…
È stato così difficile per me dover alzarmi e lasciarla andare…
Se solo Puck non avesse avuto il volo presto per Los Angeles stamattina, sarei rimasta volentieri solo per godermi il suo risveglio…
Solo per potermi di nuovo inebriare dell’azzurro del suoi occhi… del suo splendido sorriso… delle prime luci del giorno che le illuminavano le lentiggini intorno al naso… una visione angelica
Una visione angelica che è stata subito rimpiazzata da quella pensierosa e ombrosa del mio migliore amico.
Mi aspettavo di vederlo felice stamattina, in fondo aveva anche lui riaccompagnato la sua biondina preferita a casa. Invece quando ho aperto la porta stamattina mi sono ritrovata un moicano con due borse sotto agli occhi peggio del crollo della borsa di Wall Strett ed uno sguardo spento.
Ho avuto quasi paura a lasciarlo partire così, senza neppure una spiegazione. Ma non ha voluto dirmi nulla. Mi ha congedata con un misero “è tutto ok, ti mando un messaggio quando arrivo” e poi niente più.
Inutile dire che questo suo comportamento mi abbia fatto pensare, anche se non ho avuto molto su cui pensare dato che non mi ha dato molti indizi, a parte a tutte le possibili torture da applicare volentieri su quell’ochetta di Quinn semmai dovesse rivelarsi lei la causa dell’atteggiamento strano di Puck.
A lavoro poi è stato un inferno!
Che poi chiamarlo lavoro è un parolone!
Lavoro per un bar qui a Lima. In realtà, più che altro, qui servo per fare la bella presenza ed attirare clienti e quindi devo subirmi tutte quelle stupidaggini che sparano i ragazzini in calore o i vecchi in astinenza per fare colpo su di me. Però almeno, una volta a settimana c’è la serata live e posso esibirmi liberamente e sentirmi finalmente appagata… finalmente me stessa.
Parlando di tutti quei buzzurri che passano da queste parti, oggi se ne è ripresentato uno particolarmente snervante. Si chiama Bob ed una volta, per ridere ad una sua battuta, che tra l’altro era anche squallida, non me lo sono più levato di dosso. Purtroppo non posso essere scortese con i clienti per “etica professionale” come dice il mio datore di lavoro. In realtà non posso essere scortese perché … indovinate un po’?Questo lavoro mi serve.
Ma a volte è così dura tenere a bada Snixx… specialmente al cospetto di cotanta stupidaggine!
Almeno il mio turno per oggi si è concluso, posso finalmente tornarmene a casa dalla mia dolce Lucy a farmi fare qualche coccola e a rilassarmi un po’.
Ma giustamente non poteva andarmi bene almeno questa.
Stamattina, dopo aver lasciato Puck all’aeroporto, ho deciso di lasciare la macchina a casa e fare quattro passi a piedi, visto che si prospettava una bella giornata.
Appunto. Si prospettava! Ora infatti sta venendo giù il diluvio universale!
Ma sto tempo non poteva reggere un altro po’?! giusto il tempo che arrivavo a casa, no giusto?!
Sono bloccata sotto una stupida fermata del pullman in attesa che qualche buon samaritano mi venga a recuperare ed ho anche il cellulare scarico. Non avendo dormito a casa mia non ho avuto modo di ricaricarlo e giustamente a lavoro non si può fare perché “non è eticamente professionale”. Gne gne.
Se quel cretino di Bill, il mio datore, non la smette di ripetermi sta frase, giuro che un giorno di questi si ritrova attaccato ad un palo. Dios!
Brr! Inizia anche a fare freddo!
Ma Dios! Averne una giusta oggi è chiedere troppo?!
Nascondo il volto tra le mani mentre mi viene quasi da piangere!
Inizio a disperarmi quando improvvisamente sento un clacson.
Alzo lentamente il capo e mi sembra quasi di aver avuto un miraggio.
Poi vedo il finestrino del conducente abbassarsi e lasciare spazio ad uno splendido sorriso ed ad una mano che mi invita a salire.
Dios … non è un miraggio. È un miracolo!
È lei.
non ci penso due volte ad abbondare quella fredda panchina e ad entrare nella macchina.
Appena apro la portiera vengo investita dal suo profumo e solo quello basta a farmi distendere i nervi.
Ad accogliermi trovo un sorriso radioso ed un paio d’occhi azzurri che mi sembrano, se è possibile, ancora più profondi e belli.
“Ciao San!” mi saluta timida e radiosa allo stesso tempo.
“ehi Britt-Briit” le rispondo con un sorriso da ebete.
Lo so. Sembrerò sicuramente una scema in questo momento, ma sono così felice di vederla. E non solo perché mi ha praticamente salvata dalle grinfie di questo temporale, ma soprattutto perché mi mancava già terribilmente.
“San sei bagnata fradicia! Starai morendo di freddo” mi dice preoccupata
“un po-pochino” dico quasi tremando.
La vedo slacciarsi la cintura di sicurezza, salire con le ginocchia sul suo sediolino, girarsi verso i sedili posteriori. Inizia a frugare in qualcosa, credo il suo borsone.
Dios Britt! Ti prego non sporgerti così.
Ha ancora indosso la divisa dei cheerios ed inevitabilmente il mio sguardo va a posarsi sul suo gonnellino che si alza man mano che lei si sporge in avanti, mettendo sempre più pezzi di pelle in mostra.
Dios! Ma quale freddo! Qui fa improvvisamente un caldo!
Involontariamente mi sollevo i capelli in una coda tenuta con una mano e con l’altra mi sventolo leggermente. Il mio sguardo ipnotizzato dalle grange del gonnellino che si stanno riabbassando…
Cosa?! Santana! Muoviti a spostare lo sguardo. Si sta risistem-
Brittany emette un breve colpo di tosse per ottenere la mia attenzione mentre mi guarda quasi compiaciuta mentre si riposiziona.
Mi porge una cosa, però io non riesco ancora a risistemare i pensieri.
Santana!! Dai muoviti! Ti sta porgendo la tua felpa per farti scaldare, mentre tu hai fatto la figura dell’allocca facendoti beccare come un’adolescente alle prime armi! Il mio cervello che mi urla di reagire ma vado ancora troppo a rilento.
“Metti questa” mi suggerisce Brittany guardandomi intensamente
Ed io quasi come un’automa agisco incantata dall’intensità di quello sguardo.
Lei mi sorride ed io finalmente ritrovo la parola.
“Grazie” sussurro mentre distolgo lo sguardo super imbarazzata. Che idiota che sono!
Dios! Meno male che ne sei consapevole!
Stupido cervello! Dovresti aiutarmi invece di criticarmi!
Oh ma guarda te! Non solo ho cercato di aiutarti, poi la colpa sarebbe anche mia se tu non sai tenere a freno i tuoi istinti perversi! E… e no! Santana! Non puoi assentarti di nuovo! Non incantarti a guardare i suoi occhi! Rischi solo di combinare altri g-
Sta zitto e lasciami sognare!
“San” Brittany mi sventola una mano davanti agli occhi “ ehi San”
Scuoto un po’ la testa “ehm si Britt?”
“Ti ho chiesto cosa ci facevi sotto la pioggia” mi risponde non riuscendo a trattenere una risatina che mi fa smuovere qualcosa nello stomaco.
“oh, ecco. Stamattina ho lasciato la macchina a casa perché mi sembrava una bella giornata per sgranchirmi un po’ le gambe, ed invece Zeus lassù sta dando il meglio di sé” dico mordendomi la lingua per l’ultima stupidaggine sparata.
Lei ride, ed io inizio a pensare che questo sia il suono più bello che un essere umano possa riprodurre “hai ragione! Questo tempaccio era proprio inaspettato! Ma non ti preoccupare, sono venuta io a salvarti!”
Gonfia il petto e batte una mano all’altezza del cuore, facendo un espressione buffa.
Scoppiamo a ridere entrambe.
“Allora, dove la posso portare signorina?”
Dios! Questa è un’opportunità servita su un piatto d’argento!
Potrei portarla da qualche parte, offrirle qualcosa… ma diavolo! Sono bagnata fracida. Nelle mie scarpe si può vedere l’intero mar mediterraneo. E sicuramente avrò anche il trucco un po’ sbavato, per non parlare dei capelli che mi si gonfiano sempre con l’umidità della pioggia.Dove posso mai portarla in questo stato?
Così delusa rispondo “A casa”… purtroppo …penso tra me e me
Le imposto le indicazioni sul navigatore e inizia a guidare verso casa mia.
“com’è andata la tua giornata?” mi domanda un po’ timida
Subito colgo l’occasione “Il risveglio è stato fantastico” dico mentre osservo un piccolo sorriso spuntare sulle sue labbra “… il resto della giornata un po’ meno, a te?”
“anche io mi sono svegliata bene anche se poi la giornata si è trasformata subito in un’insopportabile giornata…” sbuffa leggermente. Poi sembra che qualcosa di importante le sia venuto in mente  “San?”
“Si?” rispondo incuriosita
“sai… ehm… ho un nuovo cellulare adesso”  mi dice di nuovo timida
“fantastico! Adesso non potrai più sfuggirmi così facilmente,sai?” le dico divertita
“E chi ti dice che stavo fuggendo?” ribatte immediatamente facendomi restare di stucco.
Mi stupisce sempre la velocità con cui passa dall’essere una ragazzina timida ad una provocatrice.
Stavo per rispondere a tono quando sento una strano segnale…
SIETE ARRIVATI A DESTINAZIONE
È il navigatore che mi avvisa che ormai il mio tempo è scaduto… ma forse non è ancora detto.
“Ehi Britt, ti va di entrare?” domando a bruciapelo, senza pensarci un attimo. Guardo Brittany speranzosa.
Wow complimenti Santana! Da quando inviti ragazze carine a casa quando prima di te c’è stato solo Puck, il quale è poco famoso per l’ordine?
Dios! È vero! Me ne ero completamente dimenticata!
“Molto volentieri” risponde Brittany con un sorriso a 32 denti.
Beh! Pazienza! Ormai non posso più tirarmi indietro.
 Sorrido vittoriosa e scendo dalla macchina facendole strada lungo il viale di casa mia.




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Friaria's corner
Ehi! 
Eccomi! son tornata! Non eravate mica in pensiero, vero?! XD
mi scuso per la tremenda attesa, ma il terribile nemico, l'esame di stato, è stato finalmente sconfitto. Quindi non preoccupatevi, tornerò ad aggiornare con una maggiore frequenza... FINALEMENTE! Giuro, non resistevo più!
comunque vi chiedo scusa in ginocchio, dopo la lunga attesa forse vi aspettavate qualcosa in più... ma spero almeno di avervi accattivati abbastanza da voler scoprire cosa accadrà il prossimo capitolo nella caliente casa Lopez ;)
vi chiedo terribilmente scusa anche per orrori di grammatica o di battitura, ma non volevo farvi aspettare oltre per la pubblicazione. sapete che ormai ho l'abitudine di scrivere ad un'ora tarda della notte, quindi probabilmente potreste aver trovato anche parole inesistenti XD e di questo mi dispiaccio ancora di più
spero che anche un minimo, vi sia piaciuto e non vedo l'ora di leggere i vostri pensieri, anche crudeli, su questa storia
Ci vedremo alla prossima!
Bacioni :*
F.
   
 
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