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Autore: thanksfornothing    15/06/2016    2 recensioni
Non è mai semplice vivere quando ci si sente solo una persona a metà. Ma quando la metà di Brittany troverà quella di Santana, riusciranno a legarsi o l'essere state delle semplici metà per troppo tempo renderà impossibile la loro unione?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Puck/Quinn
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Santana’s Prov.
Ero nel locale con Puck già da un’oretta ormai e l’atmosfera stava iniziando a scaldarsi.
Il mio amico aveva già preso 3 drink e si era buttato in mezzo alla pista come un sedicenne scalmanato.
Io ero rimasta seduta al bancone sorseggiando un Singapore Sling. Lo so che è da matti!
Santana Lopez che resta al bancone di un locale invece di buttarsi nella mischia a far impazzire uomini e donne con le sue movenze sensuali. Ciò non vuol dire che non erano arrivate proposte invitanti, credo di averne contate almeno 5 da quando sono qui, ma niente che valesse particolarmente la pena.
È solo che… ci avevo quasi sperato!
Insomma… avevo lanciato chiari messaggi a Brittany. Certo, erano un po’ tra le righe… forse un po’ troppo, ma speravo che riuscisse a captarle!
E invece no!
Tanta fatica per ammaliarla e non ho ottenuto nulla.
Lo sapevo! Ho sprecato un’occasione unica prima a casa sua. Chissà ora cosa penserà di me!
Oh andiamo Lopez! Da quando ti interessano le opinioni di una stupida ragazzina del liceo?! Sei davvero caduta così in basso? Ti stai veramente rammollendo con l’età!
Ehi! Non chiamarla stupida!
Ehi, ehi. Non ti scaldare baby, era solo un pensiero..
Si, un pensiero un corno! E poi come ti permetti?! Non sarò più una liceale, ma so ancora far cadere qualcuno ad i miei piedi!
Ah si?! è allora come mai sei tutta sola al bancone di un bar, a sorseggiare un banale drink, mentre tutti intorno , compreso Puck, si stanno dando da fare?!
Ehi! Senti, se non te ne fossi accorta, mi sono appena liberata di un’idiota che ci stava provando con me. Ma sai, hai ragione! Dovrei smettere di bere, l’alcool ti ha dato un po’ troppo coraggio per stasera, mia cara coscienza!
Guarda che è con l’alcool che in genere la gente mi mette a tacere… stupidina!
Oh andiamo, basta! Lasciami in pace.
Oh, ecco Puck! Ciao ciao coscienza!!
Vedo Puck in lontananza che si sta avvicinando. Ordina un altro drink e si siede sullo sgabello accanto al mio.
“Ehi, cosa c’è? Hai perso il tuo sex appeal?” mi domanda divertito
“ah ah ah, spiritoso! Guarda che stasera ho agganciato più persone io seduta su questo sgabello, che tu in pista. Forse è il tuo Puckzilla che sta perdendo colpi! “ rispondo
“ehi , come sei acida stasera! Rilassati, siamo qui per questo. E poi domani parto, non mi va di dover passare l’ultima serata insieme al tuo alterego Snixx. Perciò finisci il tuo drink e vamos a bailar muchacha”
“ahahhahah il tuo accento è peggiorato ancora di più Puckerman”
“Da quando non mi dai più ripetizioni…” risponde allusivo muovendo leggermente il bacino
Detto questo posa il mio bicchiere ormai vuoto sul bancone e mi trascina in pista
 
 
Brittany’s Prov.
“QUINN!! Ti avevo detto 20 minuti, non un’ora!” entro furiosa nella sua macchina, senza neppure salutarla.
“Ciao anche a te!” mi risponde ironica
“Andiamo Quinn, non è il momento di fare i formali. Premi quel piede sul pedale e partiamo!” risposi ancora più nervosa
“Ma se non so neppure dove dobbiamo andare!!”
“Al Betrayal!”
“Al Betrayal?! Brittany ma tu odi quel locale! “è pieno di pervertiti che se ne inventano mille pur di entrarti nelle mutande” disse ripetendo le parole che pronuncia appena uscita da quel locale, la prima volta che ci andammo
“Quinn, non farmi il verso! Io non parlo così”
“Brittany sono tue testuali parole! E poi guarda come ti sei vestita per andare lì!” mi guarda scioccata
Io mi illumino “Allora? Che ne dici? Sono abbastanza provocante?” avevo un top oro che mi copriva il seno e lasciava scoperta la schiena ed il mio addome piatto ma scolpito, degli shorts neri in pelle che mi fasciavano perfettamente il sedere, capelli sciolti che mi cadevano ad onde sulle spalle scoperte. Avevo optato per degli stivaletti e poco trucco, giusto un trucco leggero che accentuasse l’azzurro dei miei occhi ed un lucidalabbra. Rischiavo già troppo vestita in quel modo. Il Betrayal era veramente poco raccomandabile per delle minorenni
“Provocante?! Brittany, se volevi fare la spogliarellista, me lo dicevi! Non avrei perso tutti quei pomeriggi a spiegarti matematica”
“Grazie! Lo prendo per un complimento. Ora metti in moto per favore. Mi stai facendo perdere altro tempo prezioso!”
“ok. Ok” finalmente si decide a partire.
Dopo pochi minuti di silenzio mi domanda “è andata così male con Santana oggi da volerti sfogare in quel lurido locale di pervertiti?”
Sorrido maliziosa “Al contrario Quinn! Non puoi neppure immaginare cos’è successo oggi! Rischiavo sul serio di andare a fuoco!”
Quinn si volta verso di me ed inchioda la macchina di botto facendomi sobbalzare in avanti. Meno male che indosso sempre la cintura!
“Quinn ma che diavolo ti prende?!” quasi urlo dalla paura
“Ti sei fatta una sveltina con Santana Lopez e me lo dici come se nulla fosse?!” mi guarda incredula
“Oddio Quinn! E tu rischi di farci ammazzare per questo?! Dovremmo rivedere i nostri piani di guida…”
“Brittany Susan Pierce! Non ovviare al discorso. Te la sei fatta si o no?”
“Wow! Dove hai tenuto nascosto tutta questa finezza in questi anni! Mi sembri uno dei giocatori di football! Comunque no, rilassati”
La vedo prendere un respiro e rimettere in moto
“O almeno, non ancora. È per questo che andiamo lì stasera. C’è anche lei” sorrido ammiccando nella sua direzione.
Quinn mi piazza una bella sberla dietro al collo. È incredibile come riesca a colpirmi bene avendo lo sguardo fisso sulla strada
“Ahi Quinn! Ma perché ti riscaldi sempre quando ti parlo di lei?” domando
“Britt perché sinceramente mi fa paura questa cosa. Ti stai comportando esattamente come una delle sue tante prede. Ti stai abbassando a questo livello perché ti sei convinta che puoi averla solo in quel senso. E lei potrebbe anche starci, ma sai che tu non la vuoi solo in quel senso. E finirai per starci male” mi risponde tutto d’un fiato la mia migliore amica super protettiva in versione Freud
“Quinn da quando ti risulta che io debba scendere così in basso per portarmi una persona a letto?” domando quasi offesa.
“da mai. Ma io ti conosco Britt, quando ti innamori la prima carta che ti giochi per ammaliare quella persona è il lato fisico. E subito dopo il sesso. Ma con Santana non funzionerà. Lei è la dea del sesso e del divertimento. E si fermerà al lato fisico, non andrà oltre. Non ne è capace!” Quinn aveva centrato in pieno il punto, senza neppure che le dessi qualche indizio. Mi conosceva davvero bene. Ma non potevo farle capire che ci aveva preso.
Insomma, fossi stata una ragazza normale, avrei provato un tipo di approccio diverso, più sentimentale. Ma non lo sono.
Insomma, non posso mica attirare qualcuno dicendo “ciao, sono Brittany. Sono orfana, mio fratello si è tolto la vita poco dopo la morte dei miei genitori ed ora vivo con mia zia, ma non la vedo mai perché fa doppi turni per mandare avanti la baracca”?! andrebbero via tutti a gambe levate.
Quindi ho capito che se li rendo dipendenti da me, almeno sul lato fisico, le persone non si allontaneranno da me facilmente dopo aver scoperto la verità.
Ecco, diciamo che tra le poche storie “serie” che ho avuto, non mi sono mai aperta così tanto da lasciar trapelare qualcosa sul mio passato. Il resto erano solo una botta e via, non ricordo neppure i loro nomi, figuriamoci come avrei potuto raccontargli qualcosa.
Ma con Santana no, lei è diversa.
Per la prima volta in vita mia, mi sono sentita protetta tra le braccia di un’estranea. Quando ci siamo incontrate al parco, ho avuto voglia di affidarle ogni mio più piccolo segreto, quelli che nascondo persino a Quinn, sicura che Santana li avrebbe custoditi e protetti. Sicura che Santana mi avrebbe curata.
“Quinn, tu leggi troppi libri di psicologia! Rilassati, sto solo ricambiando con la stessa moneta Santana. Oggi si è divertita a provocarmi e ad eccitarmi, ed io ho fatto la figura dell’adolescente con gli ormoni in palla. Voglio solo divertirmi anch’io allo stesso modo. Non ho intenzione di andare oltre. Sta tranquilla” rispondo con un sorrisino cercando di deviare il discorso.
 Mi sporgo per darle un bacio sulla guancia “Ma grazie per esseri preoccupata” dico con la voce da bambina.
Vedo la sua faccia distendersi ed aprirsi in un magnifico sorriso. “non fare la scema! Ti voglio bene!”
“Anche io Q. però adesso muoviti, altrimenti non arriviamo neppure per la notte del giudizio. E domani abbiamo scuola!”
Mi fa una linguaccia ed accelera.
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Arriviamo nel locale dopo circa mezz’ora. Come al solito, all’ingresso non si sono neppure disturbati di chiederci i documenti. Ovviamente siamo minorenni, ma giustamente, siamo due gran fighe, quindi possiamo entrare. Vabbè meglio così, almeno ci sono meno intralci tra me e la mia fantastica moretta.
Anche se sarà un’impresa trovarla con tutta questa folla.
Quinn mi si avvicina “proviamo al bancone, da lì c’è una visuale migliore” urla e gesticola perché il volume della musica è troppo forte.
“ok” urlo e ci dirigiamo lì
Ordiniamo due long Island, giusto per non avere la gola secca e ci guardiamo intorno alla ricerca di Santana.
Improvvisamente mi venne in mente una cosa.
“Quinn”
“Mmmh” mi risponde mentre tira un altro sorso dalla cannuccia.
“Sai Santana non è sola stasera… c’è anche Puck” le faccio l’occhiolino.
La vedo allontanarsi dal bicchiere e tossire.  Si è fatta rossa rossa, che carina!!
“Che?! Perché non me lo hai detto prima?!” domanda un po’ arrabbiata
“perché avrei dovuto dirtelo prima?” chiedo punzecchiandola
“Ma come perché?! Mi sarei vestita un pochino meglio!” sbotta ancora più arrabbiata
“Ma se sei una bomba sexy! Se non fossi la mia migliore amica, già ci avrei provato con te!” rispondo ridendo.
Era veramente una bomba sexy. Aveva un vestitino estivo azzurro con una profonda scollatura a V davanti ed una a U un po’meno prorompente sulla schiena che lasciava poco spazio alla fantasia. Tacchi, occhi ben marcati e labbra colorate da un lucidalabbra. Capelli sciolti che le ricadevano sulle spalle mossi.
“Smettila Brit!” mi dice arrossendo. Quinn è sempre stata bellissima, glielo dicono sempre tutti, ma lei si imbarazza sempre quando sa che è un complimento sincero. Sembra così spavalda, ma poi sparisce in un brodo di giuggiole per nulla.
Il dj cambia musica e mette una canzone che riconosco alla prima battuta.
Io e Quinn ci guardiamo negli occhi nello stesso momento. Un piccolo sorriso si forma all’angolo delle nostre bocche. Posiamo i bicchieri e mi prende per mano.
Baby can’t you see. I’m calling
 “Britt la nostra canzone! Dobbiamo assolutamente ballarla!” urla super eccitata e mi fa strada tra la folla.
io e Quinn ci esercitavamo su quella coreografia da quando eravamo piccole. Fu la prima canzone che ballammo la prima volta che mettemmo piede in una discoteca. In realtà non era proprio una discoteca, era la palestra della scuola addobbata a discoteca per il ballo di fine anno quando stavamo alle medie.
In realtà non era una coreografia molto difficile, era più uno strusciarsi sensualmente l’una addosso all’altra. Di certo non la ballammo così la prima volta, all’epoca eravamo entrambe caste e pure, i movimenti si erano perfezionati col tempo e l’esperienza. Non so se ci siamo capite.
Ma non abbiamo mai creato tanto scalpore, insomma siamo solo due ragazze che si divertono a ballare tra di loro, peccato che qui non la pensano come noi. Ecco perché non ci volevo più tornare.
Ecco che già si forma una folla intorno a noi che ci incita urlando frasi poco carine nei nostri confronti.
Vedo un omone muscoloso sulla quarantina con un sorrisino sadico, piazzarsi dietro Quinn. Per la precisione, vedo le sue luride mani sul sedere della mia amica, mentre strofina ripetutamente il suo bacino contro quello di Quinn.
Subito scatto. La mia reazione fa spaventare Quinn che si volta inorridita.
“Ehi bello, non sei stato invitato” gli dico mentre lo spintono.
Ci spostiamo e continuiamo a ballare.
Quell’essere torna immediatamente all’attacco. Stavolta ci prova con me.
Le sue mani sui miei fianchi che cercano di spostarsi sotto il mio top.
 Quinn mi guarda e cerca di darmi una mano nel liberarmi da quel tizio che continuava a palparmi insistentemente.
“Non sono interessata, stronzo!” urlo mentre gli assesto una gomitata nel fianco.
l’uomo caccia un urlo e all’improvviso vedo qualcosa, o meglio, qualcuno che si avventa su di lui.
 
Santana’s Prov
Io e Puck balliamo da più di un’ora. Mi dispiace che Brittany non sia venuta, ma comunque sono qui col mio migliore amico e non ho intenzione di rovinarmi la serata.
Stiamo ballando accerchiati da 5 belle ragazze che ci squadrano come se volessero mangiarci. E finalmente riesco a vedere il mio amico un po’ rilassato, dopo l’incontro col fratello di stamattina. Non ha voluto dirmi nulla, ma si vedeva che era teso oggi.
Sentiamo strani schiamazzi in lontananza. Puck mi fa segno di andare a vedere “magari c’è uno spogliarello in atto” mi dice speranzoso.
Sempre il solito pervertito.
Rido e lo seguo.
ci facciamo spazio tra la folla e vediamo un gruppo di uomini fare commenti poco casti. Cerco di seguire i loro sguardi per individuare il punto sul quale si erano focalizzati.
Vedo due ragazze strofinarsi l’una sull’altra sulle note di Toxic.
Certo la canzone ha sempre avuto un tono bollente, ma queste due ci stanno dentro sul serio.
Mi allontano da Puck e mi faccio più avanti per vedere meglio.
Mi si ferma il respiro in gola. E subito sento il desiderio accendersi in me.
Quelle che vedo non sono due ragazze qualsiasi.
Sono Brittany e Quinn.
Che si muovono super sensuali l’una su l’altra e soprattutto…. Cazzo! Britt è praticamente svestita! Quel top super striminzito e quel pantaloncino non le copre nulla. E se continua a muoversi assatanata in quel modo, non ci sarà più nulla da coprire.
Seguo quasi con mania le sue movenze sensuali. Ne sono praticamente ipnotizzata.
Lei continua a muoversi ignara di tutto mentre il mio sguardo, e non solo, sta andando a fuoco.
Mi rianimo quando sento l’ennesimo commento squallido su di loro.
Qualcosa mi fa scattare. Rabbia.
Improvvisamente ho voglia di spaccare il muso a chiunque la stia guardando con occhi lussuriosi.
Come si permettono di aggettivare la mia Britt!
Però cavolo, pure lei! Non aveva qualcosa di più coprente o una giacca?!
Vedo un omone sgomitare con uno affianco a lui e dirigersi verso le ragazze con un sorrisino.
Riesco a vedere solo il suo sguardo perverso prima di correre verso Puck.
“Puck” urlo mentre sgomito tra la folla. “Puck! Dannazione dove sei!”
“Ehi, sono qui” Compare alle mie spalle e mi guarda stranito.
“Puck vieni con me. Subito.” Ordino spaventata.
“che succede San?” domanda preoccupato.
Non do spiegazioni e lo trascino a passo veloce verso la folla che si era creata intorno alle ragazze.
Mi immobilizzo vedendo ciò che temevo accadesse.
Quel tizio che prima si era avvicinato alle ragazze, adesso stava importunando in malo modo Brittany.
Puck si ferma accanto a me. Sento il suo fiato farsi più pesante e lo vedo stringere i pugni, ed accade tutto in pochi secondi.
“Giù le mani dalle ragazze, porco!”
Puck che scatta in avanti e l’uomo grida accasciandosi per terra.
Non riesco a capire nulla. L’unica cosa che riesco a pensare è che devo portare via Brittany da qui.
Mi dirigo verso le ragazze e le prendo sotto braccio, portandole verso il bancone.
Riesco a vedere con la coda dell’occhio Puck che ci segue infuriato.
Ci sediamo tutti e quattro al bancone. In ordine siamo Puck, Quinn, Brittany ed io.
Chiedo dei bicchieri d’acqua al barman che mi guarda perplesso ma non dice nulla. Abbiamo tutti bisogno di calmarci.
Brittany mi guarda ancora stordita “Santana?” chiede quasi incredula. “Mi dispiace, io… io non volevo creare tutto questo…N-non mi aspettavo che…”
D’istinto mi sporgo verso di lei e l’abbraccio. Immediatamente vengo investita dal suo dolce profumo di miele che mi tranquillizza.
Sento il suo corpo tremare e la stringo più forte accarezzandole i capelli. “ehi, piccola, va tutto bene” le sussurro. E per un attimo ho un flashback di quando ci siamo incontrate la prima volta al parco. Sembra quasi che questa frase stia diventando il nostro mantra.
Sembra che ogni volta che ci incontriamo debba succedere un guaio e questo mi fa arrabbiare. Ripenso a ciò che è appena accaduto e la paura investe il mio corpo al solo pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere se non ci fossimo accorti di nulla. L’ho portata io qui! Ho attratto una sedicenne in un locale pieno di pervertiti! Ma che cazzo mi è passato per la testa?!
Stringo i pugni per contenere l’ira,rischiando di farle del male mentre continuo ad abbracciarla.
Forse Brittany si è accorta del mio improvviso cambio, perché strofina il suo naso sulla mia guancia come una gentile carezza “Grazie San, grazie per avermi salvata” e scioglie l’abbraccio.
Non rispondo nulla perché non penso di averla salvata. Anzi, l’ho portata dritta io nelle braccia del pericolo.
Mi distolgo dai miei pensieri quando vedo Puck e Quinn che si alzano.
“Io riaccompagno Quinn a casa, posso lasciarti sola con Brittany?” domanda Puck preoccupato
“Si, non ti preoccupare. Recupero le cosa dal guardaroba e andiamo via anche noi” gli rispondo
“Allora vi aspetto all’uscita” pronuncia Puck quasi come un ordine. Deve aver avuto paura anche lui
Annuisco e mi affretto a prendere le cose.
All’uscita del locale Quinn si avvicina a Brittany e si abbracciano. “ci sentiamo più tardi” le sussurra Quinn prima di rivolgersi a me “Prenditi cura di lei, Santana”
Non c’è ammonizione nelle sue parole, semplicemente sono le parole di una ragazza che ha avuto paura per la sua migliore amica. Quinn si sta fidando di me e dentro di me, sento di non volerla deludere.
“Lo farò, Quinn. Promesso”
Detto questo, ognuno prende la sua direzione. Puck e Quinn si dirigono verso una A3 rossa ed io accompagno Brittany verso la mia bellissima mustang nera.
Nel tragitto in macchina Brittany non dice nulla, è ancora molto scossa.
Si è rannicchiata nel sediolino accanto al mio ed ha lo sguardo perso. Sembra una bambina indifesa.
La vedo leggermente tremare.
“Hai freddo?” domando dolce
“mmmh” annuisce
Sposto le ventole nella sua direzione ed accendo l’aria calda.
E ci credo che ha freddo. Siamo ad ottobre e si è vestita come se fossimo in pieno luglio. Ma questo commento lo tengo per me. Per stasera ha già sopportato abbastanza.
Dopo poco domanda “ricordi l’indirizzo di casa?”
Le indico col dito il navigatore e le mostro che il suo indirizzo è salvato tra i preferiti.
Questa cosa sembra farle molto piacere perché il suo volto si rianima con uno splendido sorriso e si posiziona anche meglio sul sediolino.
Addirittura allunga la mano verso lo stereo e mi guarda in una muta domanda. Io annuisco e lei fa partire la musica.
Ci mettiamo circa 20 minuti per arrivare a casa sua e per tutto il viaggio non abbiamo fatto altro che cantare a squarciagola tutti i pezzi che avevo inserito nella chiavetta del mio stereo. Sembrava essere tornata la Brittany dolce e spensierata che avevo visto la mattina al McKinley.
Arrivate fuori casa sua decido di accompagnarla fin dentro. Volevo accertarmi che stesse veramente bene e che non avesse bisogno di altro.
L’accompagnai in camera ed attesi che si lavasse e si preparasse per la notte.
 Per tutto il tempo mi domandai se forse stavo esagerando, ma a Brittany non sembrava dispiacere questo mio atteggiamento, anzi ne sembrava quasi felice.
Mi guardo intorno ed osservo la camera di Brittany. È totalmente diversa dalla mia quando avevo la sua età. Innanzitutto è ordinata e poi è…ROSA!! Ha un letto a due piazze al centro della stanza sul quale ora sono seduta e di fronte c’è la porta del bagno, una scrivania a destra con pochi libri e tante foto-probabilmente non sarà un asso a scuola- il borsone dei cheerios accanto alla scrivania e la divisa da cheerleader lavata e stirata sulla sedia ed infine l’armadio a sinistra.
Quando finalmente esce dal bagno con una canotta ed un pantaloncino, struccata ed i capelli pettinati, il mio cuore perde un battito. È bellissima al naturale. Un vero miracolo della natura.
Brittany mi guarda un po’ titubante mentre si tortura una ciocca di capelli.
Mi avvicino cauta “cosa c’è Britt-Britt?” domando
Lei abbassa lo sguardo e prende un bel respiro “resterestiadormireconme?” domanda tutto in una volta.
Mi scappa una risata perché è davvero tenera in questo momento. Decido di farla imbarazzare ancora per un po’. Poggio una mano sotto il suo mento e faccio pressione, così che possa guardarmi “Britt, non ho capito nulla, puoi ripetere?” domando con un sorriso dolce
Lei diventa rossa e mi guarda con quegli occhi così profondi che subito mi pento di essermi avvicinata così tanto. Ho una voglia matta di baciarla.
Brittany si schiarisce la voce e si fa coraggio “Ti andrebbe di dormire con me stanotte, San?” è così tenera che non riesco a rifiutare
“certo Brit”
Il sorriso che ricevo di ricambio è la cosa più bella che abbia mai visto. Questa ragazzina mi sta facendo impazzire!
Vedo che si allontana da me e fruga nell’armadio. Mi porge una canotta ed un pantaloncino.
“Questi dovrebbero starti più o meno bene” mi dice imbarazzata
“più o meno bene? Stai dicendo che sono grasse Britt?” domando scherzosa.
Lei si fa ancora più rossa “che cosa?! No,no. Non intendevo dire questo!” si agita sul posto “ solo… solo che sei più… più minuta di me, ecco. E le cose potrebbero andarti un po’ lunghe”
“ah, ho capito. Quindi stai insinuando che sono bassa,non che sono grassa.” La guardo con gli occhi chiusi a due piccole fessure.
“No, no, San..” si agita ancora di più
Non resisto più e scoppio a ridere. “Rilassati Britt! Stavo solo scherzando!” detto la supero e mi dirigo verso il bagno.
Inaspettatamente ricevo una piccola pacca sul sedere. Mi volto e vedo Britt che mi fa la linguaccia. Entrambe scoppiamo a ridere.
 
Quando esco dal bagno ho davanti a me una visione celestiale. Brittany si è già addormentata. Ha il volto disteso in un sorriso ed è stesa su un fianco che tiene abbracciato il cuscino con un braccio.
Mi avvicino silenziosamente a lei e mi stendo alle sue spalle.
Mi rigiro nel letto un po’ titubante. Alla fine decido.
Mi volto nella sua direzione e la abbraccio da dietro.
Le do’ un bacio tra i capelli e sussurro “Dolce notte mio angelo” prima di addormentarmi anche io
 
Brittany’s Prov
Dolce notte mia salvatrice






















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Friaria's corner
innanzitutto mi scuso per il ritardo, ma quest'esame mi distrugge persino la fantasia.
appunto per questo non sono molto fiera di questo nuovo capitolo, ho cercato comunque di renderlo in qualche modo accattivante. 
mi dispiace se avrò deluso le vostre aspettative, spero sarete clementi con le recensioni 
inoltre mi scuso anche per eventuali errori di battitura, ma ho dovuto rintagliarmi un breve spazio che va dalle 23:30 fino alle 03:00 del mattino per poter scrivere questo capitolo. 
spero che nel complesso si sia salvato almeno qualcosa XD
a presto, spero con un nuovo capitolo decente XD
Bacioni :*
F.
   
 
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