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Autore: jacqulinewilliams    16/07/2016    1 recensioni
Va bene, siamo sinceri, Bonnie, siediti, respira profondamente e a voce alta di queste parole: TU SEI INCINTA
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Meredith Sulez, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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4.
 
 
Bonnie POV.
 
- Caroline e Klaus.- ripeto per la millesima volta sperando che Damon mi dia qualche informazione in più.
- Uccellino, non ti ho detto che hanno una relazione clandestina, ti ho semplicemente detto che la biondina è da lui.-  mi risponde.
- Si, ma ti ripeto..Caroline e Klaus??? Caroline a stento sopporta la tua di presenza, figuriamoci quella di Klaus!-
- Beh, prima di tutto grazie,- si gira e mi lancia uno dei suoi irresistibili sorrisi, dannato vampiro.- Secondo,quando ho scoperto dov’eri, Caroline ha intercettato il tutto, sai com’è fatta, ad ogni modo è l’unica a parte me e Alaric a conoscere la situazione. Le ho chiesto di mantenere il riserbo e poi di sua iniziativa è voluta andare da Klaus, dice che ci potrebbe dare delle le risposte, che se ci pensi..infondo è così. –
Ed è vero, Klaus è un ibrido, inoltre è molto forte ed influente, sicuramente saprà darci dei consigli e forse chissà, un aiuto? Ma a che prezzo?
Mi domando del perché Caroline sia voluta andare, in più da sola, è vero che è lei che ha maggior influenza su l’Originale, ma è anche vero che quest’ultimo è uno di cui non ci si può fidare.
Cerco di dormire un po' nel tratto di strada che ci separa dal centro di New Orleans alla periferia, costeggiata da ampie case coloniali. E’ Damon che mi sveglia, entrando nei miei pensieri, dicendomi che manca poco.
Non posso che rimanere stupefatta e affascinata, dalla dimora che ci si para davanti ai nostri occhi.
Dovrei partire raccontando del lungo viale alberato che ci ha accolto, è semplicemente da mozzare il fiato, sarà stato anche il gioco di luci dell’afoso pomeriggio Luisiano ma mi dava l’impressione di una dimora ferma nel tempo, è come se l’intera atmosfera ti facesse sentire in pace con te stessa. La casa, posta al centro di quella che a tutti gli effetti era un’ampia radura, è la classica casa coloniale: bianca, con un ampio porticato e le tipiche colonne che fanno tanto neoclassicismo. In lontananza posso sentire il rumore del fiume, immagino le estati passate qui, tra scampagnate in riva al fiume e barbecue sul portico; direste mai che è la dimora di uno dei più potenti vampiri della storia?
Non dico che mi immaginavo una casa stile conte Dracula, ma non credevo nemmeno che la casa di Klaus fosse cosi..normale.
-Bene siamo arrivati nella terribile casa del cattivo, direi che tra meno di un secondo verremo accolti.-  Damon non finisce nemmeno di pronunciare questa frase che mi ritrova stretta in un abbraccio da Caroline.
-Oh Bonnie, sciocca,pazza, sconsiderata Bonnie..ci hai fatto preoccupare come non mai!! Perché non ci hai detto tutto, potevamo aiutarti e se Elena rompeva ci pensavamo io e Mer a farla star zitta! Mi sei mancata così tanto!!.-
Non ho considerato, in tutti questi mesi che sono stata via, quanto in verità sentissi la mancanza delle miei amiche. Delle chiacchiere, delle litigate, degli abbracci. Mi sono mancati terribilmente gli abbracci.
Mi rendo conto solo dopo che Klaus è dietro di lei,e che confabula con Damon prima di salutarmi.
-Benvenuti nella tenuta Mikleason, è un piacere rivederti Bonnie. Prego entrate pure in casa, suppongo che dopo un viaggio del genere sarete esausti, la cena verrà servita alle 20.30, poi potremmo parlare della questione che ci sta più a cuore.- nel parlare ci conduce all'interno della villa. L’arredamento non è per niente uguale ad una villa coloniale, ti aspetteresti di vedere tutt'altro che un insieme di stili che tra loro non stanno bene ma che stranamente qui hanno un senso. L’ingresso è in stile marocchino e il corridoio che porta a quello che sembrerebbe lo studio o il salone è in stile greco- neoclassico. È come se la casa fosse un insieme di pezzi che non starebbero mai bene da nessun’altra parte ma che qui trovano una loro logica.
-Ho preparato due stanze per voi, ma se volete usarne una basta dirlo.-
-No grazie, vanno bene due.- dice Damon, lo sappiamo entrambi che alla fine lui verrà nel mio letto a tarda notte, ma stiamo cercando di costruire questa cosa tra noi passo passo, senza darci fretta.
               - Bene, allora io vengo con te Bonnie,dobbiamo dirci un mucchio di cose. – dice Caroline. E così, ci ritroviamo sull'enorme letto matrimoniale, della mia stanza, che sembra essere appena uscita  dalla ‘ Notte stellata’ di Van Gogh,
con pacchi di patatine e cioccolatini provenienti    dall'Austria a raccontarci segreti e storie come quando avevamo dodici anni.

-Mi fa ancora strano credere che tu e Damon abbiate potuto..beh..come dire concepire? Oddio mi senti? Insomma non sono sconvolta per voi due, io e Mer abbiamo sempre creduto che sareste stati una bella coppia, anche Elena anche se non lo ammetterà mai. Ma avere un figlio..wow c’è quando si è vampiri..è beh è un colpo!. –
-Non dirlo a me. – sorrido.- so di aver sbagliato andandomene, ma all’epoca credevo fosse la scelta più giusta e poi sai vivere senza problemi legati a vampiri o mostri che tentano di ucciderti per i tuoi poteri..è stato bello per quello che è durato. Anche se mi siete mancati..tutti, davvero!.- e nel farlo le lancio un cioccolatino.-
-Anche tu BonBon, sei stata il nostro pensiero fisso, beh non sempre.. ma si sentiva che mancavi! E non preoccuparti per quando tornerai a casa, saremo tutti lì con te, promesso!.-
-questa volta però anziché lanciarmi un cioccolatino, Caroline mi abbraccia forte, e non posso essere che felice di avere un’amica come lei.
-Piuttosto tu e Klaus?.- le chiedo
-Ti fermo subito, niente noi, è solo un amico, un amico che può esserci molto utile, è poi è davvero cambiato Bonnie, se sapessi quello che gli è successo.. no non guardarmi così, sai bene che nemmeno io mi fidavo di lui eppure.. posso dirti che ora però ho piena fiducia, davvero.- e così facendo, mettiamo fine alla conversazione ed  iniziamo a prepararci per la cena
Non avevo idea di come si sarebbe potuta svolgere una cena informale con Klaus, nella mia mente si prospettavano i peggiori scenari, dovevo avere fiducia di lui? Sembrava che sia Caroline che Damon l’avessero. Mentre scendevo quelle pericolose scale che mi dividevano dal piano superiore al salone da pranzo, la mia mente era affollata da quei pensieri, solo la vista di un Damon in camicia di un azzurro chiarissimo, semi aperta , jeans e il profumo dello shampoo che proveniva dai suoi capelli appena lavati ma ancora un po' umidi mise fine a tutte le miei paranoie e mi lasciò di stucco, come una rimbambita sul ultimo scalino, con la facoltà di dire solo:
-Wow, sei bellissimo.- perché è così bello, non è giusto!

-Anche tu lo sei, questo vestito in pizzo ti dona molto lo sai? Ti risalta la pancia. Pensavo a cose poco consone quando lo stavi indossando.- mi risponde di rimando con il suo solito sorriso sghembo sulla faccia. Non  so se essere arrabbiata o lusingata. Ma direi che sceglierò la prima visto che sta ‘tentando’ di riconquistarmi.
-Probabilmente ti toccherà osservare per molto tempo, piuttosto è tutto pronto? Caroline mi ha detto che potevamo andare!.- mentre lo dico, sono finalmente  scesa dalle scale e cerco di contenere l’ansia che si sta di nuovo ri- impossessando di me.
-Il tuo primo commento rende la mia conquista ancora più interessante, lo sai vero? Ad ogni modo tranquilla, andrà tutto bene e un’altra cosa:  mi prende il viso tra le mani e mi dà un lieve bacio, è dolce ed intimo ma ha la capacità di scatenare il mondo al mio interno.
--Andiamo?.- mi prende la mano e ci dirigiamo in sala da pranzo, spero di non essere troppo rossa in viso, sarebbe troppo umiliante, davvero troppo.
La cena si svolse in modo impeccabile, Klaus e Damon diedero sfoggio al loro miglior repertorio di battute e frecciatine mentre Caroline sgridava tutti e due e io cercano di stare seduta sulla sedie e reprimere l’impulso di andare in bagno ogni due secondi. Inoltre avevo un gran fame, sembrava infatti che Klaus avesse fatto  preparato di tutto, lanciandomi più volte la scusa che quando si è incinta si deve mangiare il doppio.
Mi verso più volte anche un ottimo sangue di montone, che a suo dire, era ottimo quando si aspettava. Dovevo preoccuparmi?
A fine cena ì, Klaus ci invitò tutti nel immenso salone in stile provenzale; ci accomodammo io e Caroline sul divano posto davanti al camino, mentre Damon e Klaus sulle poltrone di fronte a noi.
-Bene, direi di parlare dell’argomento che tanto ci interessa senza giri di parole, sia Damon che Caroline mi hanno messo al corrente della situazione e posso dirvi che sono disposto ad aiutarvi.- disse Klaus sorseggiando quello che credo fosse scotch.
-Ci aiuteresti senza niente in cambio? .- gli dico
-Mia cara Bonnie, come ben sai io stesso sono un ibrido, so bene cosa si va in contro nascendo in questo modo, ma so anche di essere molto potente e di poter prestare a questo nascituro una protezione.-
-Avanti Klaus, non fingere di non volere niente da tutta questa storia.- gli risponde Damon
-Ebbene, questo bambino o bambina che verrà al mondo sarà per metà vampiro e strega o stregone, il mio consiglio è che istruite la sua parte magica, sarà quella che lo salverà nel migliore dei casi. Le streghe sono gli esseri più potenti al mondo, ecco perché io cerco sempre di stringere amicizia con loro.- e nel dirlo mi guarda. È questo il nostro patto?
- Vorresti quindi un’alleanza?.- dice Damon
-Esattamente, voglio che stringiamo un accordo se per voi questo può essere definito ciò che voglio in ‘cambio’, ci proteggeremo a vicenda e quando sarà arrivato il momento vi darò il mio sangue.-
-Il tuo sangue.. per cosa?.- diciamo allibite io e Caroline
-Beh ovviamente Bonnie tu non vivrai per sempre e anche nel caso ti trasformassi perderesti i tuoi poteri, stessa cosa sarebbe per il nascituro una volta diventato vampiro. Questo perché assumereste sangue di un comune vampiro e non il mio. Col mio sangue che è quello di un originale e del primo ibrido, sareste in grado di mantenere entrambe le forme, vampiro e strega.- dice.

Non ci avevo mai pensato, ma in effetti, prima o poi dovrò  morire, ed essere un vampiro sarebbe stata una scelta, ma esserlo entrambi?
-Perché dovremmo mantenere entrambe le forme? Saremmo più potenti e poi tu lo faresti così? Ti andrebbe bene solo la nostra ‘ protezione’?.- gli dico
-Per quanto ti sembra strano si, se avessi avuto una parte magica dentro di me l’avrei mantenuta, ad oggi è questo che cercano i cacciatori di ibridi e credo siano quelli che ti pedinavano in Alaska, con me Bonnie, vostro figlio è al sicuro, non dico che non cercheranno mai di fargli del male, ma possiamo evitare danni che senza di me sarebbero maggiori.-
-Essere ibridi, nel maggiore dei casi è una condanna, ma possiamo evitarlo se per una volta mettessimo da parte i dubbi e ci fidassimo l uno dell’altro.- nel dirlo lanciò uno sguardo carico di significato a Caroline.
-A voi la scelta, una notte ristoratrice credo sia la miglior cosa che possa aiutarvi.- si concluse così il nostro incontro, fidarci o non fidarci?
Klaus è potente e dall'ultima battaglia si è dimostrato fedele alla nostra amicizia, me è comunque stato sempre egoista e meschino. Fidarci o non fidarci.. era il nuovo mantra.
Distesa sul letto, intenta a prendere sonno, inutilmente sentii la finestra della camera aprirsi e Damon volare sul bordo del mio letto.
-Dovresti dormire, Klaus ha detto una notte ma sa bene che queste cose non si decidono così in fretta.
-Tu ti fidi non è vero?.- gli dico, intanto gli faccio segno di stendersi vicino a me
-Klaus è stato un vile bastardo per gran parte del tempo che l’abbiamo conosciuto. Però è anche vero che dall'ultima volta che ci siamo uniti a lui in battaglia ci ha salvato più volte la pelle, e poi pensaci.. manterresti tuoi poteri e così il bambino..- mi dice accarezzandomi dolcemente i capelli, in un modo che mi rilassa e che sicuramente mi farà addormentare.
-Ok, ero già convinta che sarebbe stato meglio per noi dire di si, ci pensavo fin dalla cena, lo aiuteremo in caso di bisogno e lui ci proteggerà.- dico questo con gli occhi semi aperti, per poi piombare silenziosamente nel mondo dei sogni.
Il giorno dopo, quello della nostra partenza verso Fell’s Church, durante la colazione comunichiamo il nostro assenso al patto con Klaus. La notizia non sembra meravigliarlo più di tanto ma comunque ci conferma la sua parola. Caroline mi sembra sorprendentemente felice, anche se cerca di nasconderlo. Spero con tutto il cuore che sia cambiato. Mentre ci dirigiamo verso l’auto Klaus mi ferma sulla porta, e solo ora mi do il tempo di osservare quanto anche lui sia affascinante, beh Caroline ha sicuramente degli ottimi gusti.
-Fidati di me Bonnie, quando do la mia parola non la ritraggo facilmente. Come ti ho detto so cosa significa essere un ibrido e dover scappare anche dalla tua stessa ombra, ora però ci potremmo aiutare a vicenda, lo trovo un patto equo.- e così facendo mi porge il braccio accompagnandomi verso l’auto dove Caroline e Damon ci aspettano.
Noto che Caroline non ha bagagli, questo mi lascia un po' sconcertata, ma mi aveva già accennato che sarebbe arrivata a casa un paio di giorni più tardi.
 Ci salutiamo abbracciandoci ancora più forte, promettendoci che da li a pochi giorni saremmo state di nuovo insieme e che mi avrebbe organizzato una festa per il bambino e uno shopping sfrenato pre- maman.
Una volta ritornati sulla strada che ci porterà a Fell’s Church, mi rivolgo a Damon
-Ti fidi? Lo so che ne abbiamo già parlato è che è la scelta migliore ma..ti fidi comunque?.-
-Uccellino, dobbiamo fidarci, credimi nemmeno io ero pieno di entusiasmo quando Klaus ha esposto il suo piano, ma avere lui come alleato è meglio che averlo come nemico.- dice.
Ed è vero, prego con tutta me stessa che la sua protezione si riveli ottimale e che non ci porterà a dover temere per la vita del bambino, a ma per come è girata la mia vita negli ultimi anni so che niente è sicuro. Mai.
Passano un paio di giorni al nostro arrivo a Fell’s Church, e quando parcheggiamo nel vialetto del pensionato, l’ansia accumulata ritorna a farmi visita.
-Andrà tutto bene vedrai.- mi dice Damon, con fare affettuoso, ma questo non mi aiuta, anzi aumenta l’ansia, perché so che sia Stefan che Elena hanno percepito la nostra presenza, so che si staranno domandando cosa sia successo, ed immagino le loro facce sconvolte nel vedere cosa effettivamente mi è successo.
Scherzo, non c’è bisogno di immaginare la faccia di Elena, perché è lei che mi apre la porta. E quella faccia dice tutto.
 
HELLO EVERYBODY, perdonate l’immenso ritardo è imperdonabile lo so, ma causa esami sono talmente fuori dal mondo che a stento riuscivo a pensare a me !
Detto questo spero che il capitolo possa piacervi anche se l’ho scritto velocemente quindi non sono proprio certa al 100%!
Ringrazio tutti quelli che leggono, aggiungono nei preferiti, seguiti la storia, GRAZIE MILLE!! E ovviamente a chi la recensisce ^^
Alla prossima, spero non così in ritardo
Jackie.
   
 
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