Arrivederci notte, ben arrivato giorno


Tutte le luci erano spente.
Era sorta la luna oramai da un pezzo, e i ragazzi nel dormitorio dormivano.
Sognavano sereni e rilassati, anche se ben consci che l'allenamento del giorno dopo sarebbe stato distruttivo.
Come sempre.
Il buio faceva da padrone in quei corridoi tropo spogli e freddi per essere di un istituto di ragazzi.
Il silenzio era impressionate, quasi assordante.
Non si sentiva nulla.
-Crick-
Un cigolio.
Lo scricchiolio delle assi del pavimento.
Rumori si sentivano venire dalle vecchie scale.
Passi leggeri e felpati come un gatto.
Un ragazzo non dormiva.
Una porta che dava alla terrazza si aprì.
Da essa, uscì un ragazzo piuttosto alto, da un'espressione stoica e imperturbabile che contornava i lineamenti del suo volto.
Gli occhi grigi fissarono con insistenza la luna che si trovava nella volta celeste, quasi a chiederle consiglio.
I capelli viola si muovevano con dolcezza e mansuetudine alle piacevoli brezza notturne, ed il ragazzo abbassò le palpebre per bearsi di questa sensazione di freschezza.
Le labbra sottili si distesero in un sorriso.
Pace e tranquillità.
Armonia e libertà.
Non capitava spesso che il suo cuore, solido come un macigno, si sciogliesse in pensieri e sensazioni così docili.
Era da tanto che non si sentiva così in pace.
Era il capitano, e per ciò doveva essere l'esempio di tutti.
Ma trovarsi lì, in quel momento, sotto quella luce lunare, gli faceva riaffiorare tutte le emozioni positive che teneva racchiuse gelosamente nel suo cuore.
Se solo il tempo si fosse potuto fermare, così da lasciarlo lì per sempre, felice, senza i due rompiscatole...!
-Neanche tu dormi, Alpha-kun~?
-Ah! A quanti pare non poteva fare a meno di allontanarsi da un così grande personaggio ( ovviamente io, Beta cara) neanche la notte!
Ecco, appunto.
Alpha immediatamente ricompose la sua, per una volta, rilassata espressione, nell'abituale, prima di voltarsi verso i suoi due scassac...ahem, compagni.
-Anche voi qui?- chiese calmo e composto.
-Certamente, Alpha-kun, non potevo mica abbandonarti no?~ - rispose una ragazza dagli occhi lilla ed i capelli azzurrino mentre si appendeva al braccio del viola.
-Come, Alpha, non sei felice di vedere il tuo grandissimo, fortissimo e bellissimo compagno di rango superiore?- disse un ragazzo dall'aria altezzosa ed i capelli bianchi.
"A dire il vero non ero mai stato meglio in vita mia..."
-Certamente
-Oh, Alpha-kun~! Sei così dolce!- Dicendo questo la ragazza si attorcigliò ancora più attorno al braccio di Alpha da far invidia ad un pitone.
"Aiut...! Soffoc...!"
-Beta, potresti per favore staccarti?
Gamma si mise a ridere guardando la scena.
-Ah, voi poveri plebei, che vi accontentate di cose così misere e grame...- continuò ridacchiando davanti al povero disgraziato che a quanto pare non poteva starsene più di 10 minuti in pace.
"Prova tu ad essere appiccicato a questa sanguisuga e poi vediamo chi ride, Albino del...!"
-...-
-Gamma!- la ragazza mollò improvvisamente il ragazzo — non che lui se ne lamentasse, anche se forse se l'avesse lasciato con un po' più grazia e non l'avesse quasi fatto finire per terra, sarebbe stato certamente più contento — e andò a tirare uno schiaffo sulla guancia all'altro.
"Questa è stata la cosa più intelligente che tu abbia fatto fino ad ora, Beta-chan..."
Gamma, in compenso, dando sfoggio delle sue naturali doti da gentiluomo, le restituì lo schiaffo, anche se con meno forza. 
E non perché l'avesse fatto di proposito.
Iniziò una lite in piena regola, solamente impostata sul muto per evitare di svegliare compagni e superiori, mentre un allibito ( anche se non lo dava a vedere ) Alpha li guardava azzannarsi.
Dopo un paio di minuti il viola si girò nuovamente verso l'orizzonte, dove vide che i raggi del nuovo giorno iniziavano a far capolino da dietro i tetti della città.
"Arrivederci serena notte, ben arrivato nuovo giorno che puntualmente mi farà venir un mal di testa bestiale." Pensò Alpha mentre guardava i compagni bisticciare e picchiarsi.
Ad un certo punto il ragazzo notò un paio di guardie passare davanti ad una finestra a non molta distanza dalla terrazza. 
Non li avevano ancora visti.
Un sorriso fece capolino sul suo volto serio.
La sua camera era proprio sotto la terrazza. Un salto e sarebbe atterrato nel suo letto. La finestra era aperta per di più.
E - se non errava - chi trasgrediva il codice di aggirarsi per la notte nella scuola, finiva in isolamento per una settimana.
"A quanto pare" si disse mentre si allontanava di soppiatto dai compagni ignari di tutto "non sempre il nuovo giorno" saltò dal terrazzo e con precisione millimetrica atterrò nella sia stanza "porta mal di testa. Può anche portare una settimana di pace e tranquillità per tutti. Soprattutto per me"
Con un sorriso soddisfatto si distese sul letto sonnecchiando sereno mentre sopra si sentivano le urla di protesta e le grida di fastidio di Beta e Gamma.






N.d.A.
Non so come mi sia venuta.
Mi annoiavo :)


Scrivetemi che ne pensate,
Alla prossima!


Bye Bye!