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Autore: RedPoison    17/07/2016    0 recensioni
Dopo tre anni di assenza, Hope ritorna a Hogwarts per affrontare il sesto anno scolastico. Si imbatterà in diverse avventure con il famoso trio; svelerà ai suoi amici alcuni segreti che riguardano il suo oscuro passato reso tale dalla propria famiglia; scoprirà dei legami mai conosciuti prima con il lato oscuro; aiuterà Harry ad arrivare a combattere Voldemort; nascerà un amore inaspettato...
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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- Verità (Parte 1)

 

Marzo arrivò con la stessa rapidità di Gennaio e Febbraio. Non si era mai visto un Inverno così veloce nello scorrere. La monotonia aumentava giorno dopo giorno, le lezioni erano sempre più pesanti, e di novità ve ne erano ben poche. Il compleanno di Ron però spezzò questo periodo apatico, portando un po' di gioia tra tutti i Grifondoro.
'Buon compleanno Ron!' si apprestavano tutti a dirgli, e lui di conseguenza li ringraziava a malapena, tenendo sempre la testa tra le nuvole. Poverino, come non dargli torto, era in continuazione assillato da una parte dalle smancerie e dagli urletti patetici di Lavanda, e dall'altra dalle sfuriate silenziose di Hermione. E poi ci mancava pure la terza disgrazia, proprio il giorno del suo compleanno...


'Hope svegliati!' urlò una Romilda Vane alquanto preoccupata.
'Ma è ancora presto e poi è sabato...'
'… Ron è stato avvelenato! Si trova in infermeria!'
'Che cosa??' Hope balzò fuori dal letto e sgranò gli occhi all'udire quella spiacevole notizia. Si vestì in fretta e furia e corse via verso l'infermeria. Arrivata lì trovò Ron steso sul letto, bianco quanto le lenzuola che lo coprivano, e con un espressione molto provata. Seduta ai suoi piedi vi era Hermione, la quale tratteneva le lacrime a stento. Sul suo lato sinistro a tenergli la mano invece c'era la sorella Ginny, mentre dalla parte opposta vi erano i fratelli George e Fred. Harry stava in piedi di fronte a lui a fissarlo con uno sguardo vitreo. La Grifona si avvicinò timidamente, quasi a non volere farsi sentire da loro, ma la piccola esultanza del gemello la fece scoprire. I due si ricongiunsero dopo molto tempo con un caloroso abbraccio seguito dalle varie spiegazioni sulla situazione critica del povero Ron.
'Quindi è stato un idromele avvelenato?' domandò la ragazza.
'Si, e destinato a Silente aggiungerei...' rispose impassibile Harry.
'Silente? Quindi era lui la vittima iniziale?'
'Si'
'Ah... Non è stato un bel compleanno per Ron. Mi dispiace..'
'Non più di sei persone qui!' la interruppe all'improvviso Madama Chips.
Fred e Hope uscirono dall'infermeria per parlare un po', da buoni amici che erano. Entrambi ovviamente si sentivano sinceramente dispiaciuti per Ron, ma il senso di rabbia era più forte. Chi aveva avvelenato quella bibita? Lumacorno la possedeva, l'aveva offerta al rosso, e lui stesso aveva ammesso che era destinata al professor Silente. Tuttavia non era sua la colpa e di questo ne erano sicuri tutti. Si era un tipo strano e... strambo, ma non a tal punto da voler uccidere una persona innocente.
'Magari era sotto l'effetto della maledizione Imperio quando ha ricevuto la bottiglia e l'ha portata nel suo ufficio?' - azzardò Fred – 'Ma le cose ovviamente non sono andate nel verso giusto'
'E allora bisogna capire chi gli ha consegnato quel veleno e chi lo ha manovrato a suo piacimento con quella maledizione'
'Di sicuro un Mangiamorte...'
'All'interno della scuola? E' super protetta! All'inizio dell'anno sono stati fatti dei severi controlli a tutti gli studenti!'
'E se Lumacorno avesse incontrato il Mangiamorte fuori da Hogwarts?'
'Chiunque entra o esce dalla scuola viene perquisito dagli Auror che la sorvegliano. Anche i professori stessi'.
La faccenda si stava rendendo sempre più interessante e seria. La tensione e la paura erano palpabili nell'aria. Prima Katie Bell, e ora Ron... E in entrambi i casi la vittima iniziale era sempre Silente. Si, c'era sicuramente un Mangiamorte dietro a questa storia. E sarebbe stato pronto a colpire ancora senza farsi scrupoli.
Intanto i due giovani continuavano a girovagare senza una meta ben precisa sul settimo piano del castello, mantenendosi sempre vicino all'Infermeria nel caso in cui sarebbero potuti rientrare. Il silenzio era calato da pochi minuti tra i due, entrambi stavano sicuramente riflettendo su chi sarebbe potuto essere il colpevole. Poi Hope guardò il gemello e gli domandò con un tono serio e malinconico: 'Ci sarà un'altra vittima, vero?'
Il rosso aprì bocca per rispondere ma la richiuse immediatamente. Sospirò. Non staccò un attimo i suoi occhi da quelli verdi e tristi della ragazza. D'istinto la abbracciò forte. Cercò di liberare in quell'abbraccio tutto l'affetto e il bene che provava per lei, come se da quel momento in poi l'avrebbero protetta da tutti i mali. Non si era sbagliata affatto qualche mese prima, durante le vacanze natalizie a casa Weasley: Fred era davvero la sua roccia. L'amico perfetto. Il fratello che non aveva mai avuto. C'era sempre stato, dal primo giorno che lo aveva incontrato, o di persona o via posta attraverso una lettera. Ogni mezzo era buono per lei, tanto l'importante era il pensiero, e lui ne aveva molto nei suoi confronti.


Pochi giorni dopo iniziavano a vedersi dei grandi miglioramenti in Ron, grazie alle ottime cure di Madama Chips. Nonostante ciò non era ancora del tutto in grado di poter giocare la partita di Quidditch del fine settimana successivo al suo incidente, e, a malincuore, Harry si vide costretto a sostituirlo con McLaggen. La mattina stessa dell'evento, il Prescelto e Hope decisero di andare a trovare il loro amico in infermeria, magari avrebbe dato loro qualche dritta per affrontare l'ennesima giornata straziante e noiosa. Ma tra una battuta e l'altra era arrivato il momento della partita...
'Non dovreste raggiungere gli altri al campo? E' quasi ora?'
'Ah si, giusto. Ci vediamo dopo 'Ronron'!' lo sbeffeggiarono i due amici mentre si avviavano verso l'uscita. La scuola era deserta, si trovavano tutti ad assistere alla partita di Quidditch. Gli ultimi rimasti erano soltanto loro. Camminavano a passo veloce lungo i corridoi vuoti di Hogwarts, speranzosi di non incontrare nessun professore o nessun giocatore che li stesse cercando. Entrambi si guardavano attorno preoccupati per questo, finchè dei rumori non attirarono la loro attenzione: Malfoy e due ragazze sconosciute avanzavano verso di loro. Anziché sbiancare o agitarsi, Hope assunse un espressione accigliata, e con aria superba scrutò le timide accompagnatrici della Serpe. Harry invece non riuscì a tenere a freno la sua lingua: 'Dove stai andando Malfoy?'
Quello con tono beffardo e il mai mancante ghigno gli rispose: 'E credi davvero che lo venga a dire proprio a te, Potter? Pensa piuttosto a muoverti, tutti in campo stanno attendendo il proprio Capitano, il Prescelto, il Ragazzo che Segnò!'
Una delle giovani ridacchiò e di conseguenza arrossì allo sguardo fulmineo della Grifona. Tuttavia toccò anche a lei la stessa sorte nel momento seguente, ovvero quando a pietrificarla fu il biondo, anche se il suo ghigno nascondeva qualcosa in più. I tre così si allontanarono, noncuranti dei loro 'avversari'. Harry strinse i pugni, scosse la testa e affermò a denti stretti:
'E' davvero esasperante...' Ed ecco che era arrivata l'occasione perfetta per Hope!
'So a cosa ti riferisci, e so anche cosa stai per dirmi. Tranquillo, ci penserò io'
'Ma... ne sei sicura?'
'Certo... Buona partita Harry!' gli augurò l'amica rassicurandolo con un sorriso perfettamente finto.


I corridoi erano deserti, gelidi, e cupi. Il tempo non era dei migliori: i nuvoloni e il vento forte preannunciavano un bel temporale tipico del mese di Marzo. Si udivano i cori e le urla della partita fino dentro la scuola, almeno così Hope non si sarebbe sentita del tutto sola. In teoria non lo era, dato che altre tre persone si aggiravano come lei all'interno del castello. In pratica però lo era, siccome non riusciva a trovarle.
'Mi sembra di aver già vissuto questo momento...' pensò per un attimo divertita ma allo stesso tempo meravigliata. Infatti le era già capitato di cercare disperatamente, per ordine di Harry, Malfoy, durante una partita di Quidditch anche! E quando era accompagnato proprio da due ragazze sconosciute!
'No... Secondo me non è un caso...' provava ad ironizzare tra sé e sé. Aveva controllato ogni singolo piano, persino quello in cui vi era la 'stanza misteriosa'. Le era rimasto soltanto un ultimo posto, e poi sarebbe andata a far compagnia a Ron: la Sala Comune dei Serpeverde. Si trovava nei sotterranei, il posto perfetto per i maghi della Casa in questione.
La Grifona non era mai stata lì, e appena arrivata capì che l'idea che si era fatta su quella sala era totalmente errata. L'argento e il verde erano ovunque. Un grande e possente camino riscaldava l'ambiente intero, di fronte ad esso vi erano due divani altrettanto maestosi di tessuto verde e in legno laccato nero. Sparsi per la stanza vi erano dei tavoli scuri con altrettante sedie scure dove evidentemente gli studenti studiavano o chiacchieravano. Ovviamente non c'erano finestre essendo situata nei sotterranei; prendevano il loro posto degli enormi stemmi della casa stessa, e appartenenti a generazioni differenti. La tappezzeria non trasmetteva poi così tanta allegria e vitalità: il suo colore verde smeraldo, più scuro del normale, adornava tutta la sala, abbinandosi perfettamente al pavimento in granito nero.
'Strano... Il passaggio per entrare era già aperto...' pensò Hope distrattamente. Un oggetto posto sul tavolinetto che divideva i due grandi divani attirò la sua attenzione. Si avvicinò mestamente e fissando impassibile la sua meta, finché non la raggiunse: era una boccetta piuttosto piccola piena fino a metà di un liquido scuro e dall'aspetto poco affidabile. La afferrò senza pensarci due volte per analizzarlo più da vicino. Non aveva mai visto una cosa simile, almeno credeva.
'Meglio portarla via. Harry, Ron, Hermione saranno felici di spiegarmi per bene di che cosa si tratta!'.
Ma qualcuno la interruppe bruscamente...
'Mettilo subito giù!'
Presa alla sprovvista e soprattutto colta in flagrante, la ragazza lasciò cadere la boccetta dalle sue mani, riducendola così in mille pezzetti di vetro proprio sotto il suo naso. Il liquido che conteneva oramai aveva inzuppato una piccola parte del pregiato tappeto delle Serpi, ma quello che più la insospettì era l'odore che emanava: forte, aspro, e conosciuto. Si voltò lentamente, ma non per timore, piuttosto per la curiosità come sempre smisurata che tentava di tenere a freno.
'Cos'era quello?' disse seria e per nulla intimorita.
'Sei sempre la solita ficcanaso, Lalage. Ora capisco perché te e Potter siete così tanto amici'.
C'era un palese velo di gelosia in quello che aveva appena affermato la Serpe, e la giovane strega fu scaltra nel percepirlo.
'Ti dà per caso fastidio, Malfoy?' ammiccò divertita. Lui non rispose. Restava fermo, appoggiato alla colonna sinistra dell'entrata, e si gustava ogni singola parola della Grifona con il suo solito ghigno malefico ma affascinante. Lei di risposta iniziò ad avanzare verso di lui.
' Non mi rispondi? Strano... Come è strano il fatto che non mi abbia sgridata per il danno che ho appena fatto. Non è da te...'
'Quale danno?'
Hope, ormai giunta sino al suo 'amante' si voltò verso il punto in cui aveva fatto cadere il liquido, e si rese conto solo allora che la macchia sul tappeto con i vetri non c'erano più. Rimase a bocca aperta e incredula per alcuni secondi, poi chiese in tono serio e autoritario:
'Che cos'era quello?'
'Cosa?'
'Malfoy smettila! Ho visto cosa c'era sul tappeto pochi istanti fa, e soprattutto ho sentito il suo odore... Cosa diamine era??'
La ragazza alzò il tono della voce d'istinto, non per rabbia, ma perchè era seriamente preoccupata di ciò che aveva appena odorato. 'Aveva lo stesso odore della... pozione Amortentia... nel laboratorio del professor Lumacorno...' pensò tra sé e sé.
'Questo non è il tuo posto Lalage. Ti ricordo che sei nella Sala Comune dei Serpeverde e se...'
'… Oh ma per favore Malfoy! Sono tutti alla partita! Ci siamo solo noi in questo castello, nessun altro! E nessuno può fare la spia o cacciarmi da qui. Nemmeno te, finchè non mi dici che cos'era quella roba che è sparita in un attimo dal tappeto'.

La Serpe la fissava impassibile, senza il solito ghigno o una qualsiasi espressione contrariata da quel tale atteggiamento nei suoi confronti. Anzi, apparve un sorriso soddisfatto sul suo volto pallido e magro. Poi si passò una mano tra i capelli color platino, guardò la porta d'accesso alla Sala come se volesse controllare che non ci fosse veramente nessuno, e si rivolse di nuovo verso la giovane, stavolta con fare compiaciuto. Hope non sapeva se alzare il suo livello di preoccupazione fino alle stelle, o se iniziare ad arrabbiarsi come non aveva fatto mai. La cosa cominciava a farsi seria. C'erano in ballo delle vite innocenti da proteggere a tutti i costi. E la ragazza sapeva bene che in quel momento era lei ad essere l'unica in grave pericolo...
Un rumore forte sconvolse i suoi pensieri autoritari: era la porta della Sala che si era appena chiusa violentemente alle spalle del biondo. 'Che cosa ha in mente?'. La Grifona non era affatto spaventata, tuttavia la stava mettendo in soggezione il sorriso malefico della Serpe. Questa iniziò ad avvicinarsi lentamente a lei, con il suo solito e immancabile passo arrogante. A poca distanza, le disse:
'Hai ragione Lalage, non può sentirci nessuno. Siamo soli. Io e te. Qui dentro. E tu non puoi scappare'.
 
Salve a tutti, popolo di EFP!
Sono tornata dopo quasi 2 anni di assenza. Me ne vergogno molto... Ma tutta una serie di eventi mi ha impedito di poter continuare questa storia. Vi avevo promesso anche che sarei ricomparsa molto presto, e così non è stato... Vi chiedo mille volte scusa! Ora non vi prometterò più nulla, così almeno sarò più coerente ahahah!
Comunque, come avrete ben visto, questo capitolo si suddivide in due parti: la seconda è già pronta, e non sto scherzando! Ahahah! So che questa prima parte può sembrare un po' 'smorta', ma, come vi dico sempre, non sottovalutate nulla! Sarà tutto utile.
Perdonatemi se vi sono errori di scrittura, o se cambio in continuazione la grafica... Non riesco mai a farla coincidere! 
Io vi saluto per ora, e vi invito a lasciare sempre delle recensioni, non abbiate paura di farlo. E soprattutto ringrazio tutti quelli che mi seguono e leggono la mia storia. A presto (spero...), un abbraccio!
RedPoison
  
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