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Autore: HadleyTheImpossibleGirl    18/07/2016    4 recensioni
La storia riguarda i personaggi di A.T.P. (Auror Training Program) e racconta la loro vita nei 10 anni che vanno dall'ultimo capitolo all'epilogo.
La può leggere anche chi non ha letto la fanfiction principale.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Auror Training Program'
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È stato un appuntamento perfetto, anche se non perfettamente nel suo stile.
Sono stati a cena in un ristorante italiano, e poi a fare una lunga passeggiata in giro per la cittadina semideserta.
Si siedono su una panchina, ai limitari del vialone che taglia il parco a metà.
Guardano per un po’ le stelle.
Sarebbe una cosa tremendamente romantica se non fosse che un minuto dopo si aziona l’impianto di irrigazione dietro di loro.
Si ritrovano bagnati da capo a piedi.
E si ritrovano a ridere. E a baciarsi
Ora è davvero l’appuntamento perfetto.
(94 parole)

 

 

Sono in missione lei e Sean, sanno che c’è un incendio ad una casa di un funzionario del ministero. Un nato babbano.
Stanno correndo verso quel luogo.
Corrono verso il pericolo, eppure non è spaventata.
È quasi eccitata, sente l’adrenalina scorrere in corpo.
Infatti duellerà con ardore, senza stancarsi mai. Purtroppo però non fa in tempo a parare un colpo.
Quando si risveglia, è in una stanza dalle pareti bianchi, è tutto di un bianco quasi accecante.
Accanto a lei c’è un Andrew McGuinnes evidentemente sollevato.
“Per fortuna ti sei svegliata”
“Che è successo?”
“Hai preso una brutta botta in testa, ma tranquilla va tutto bene” dice con voce calma.
(110 parole)

 

 

È appena passata la loro prima notte di nozze.
Andrew è sveglio da un po’ e guarda sua moglie dormire placidamente.
Hanno dormito pochissimo quella notte, eppure lui non si sente affatto stanco.
Sadie si sveglia più tardi tra le lenzuola che profumano di lavanda.
Suo marito le sorride.
“Buongiorno signora McGuinness”
“Buongiorno” risponde lei ancora mezza addormentata. Ci mette qualche secondo ad aggiungere “Aspetta, signora McGuinness? E chi sarebbe? Tua madre, forse”
A lui viene quasi da ridere “Dai…non ti piace? Sadie McGuinness” pronuncia il suo nome con quel tono suadente a cui lei difficilmente sa resistere.
“Io sono Sadie Morris, sarò sempre Sadie Morris”
(106 parole)

 

 

Avrebbe voluto continuare a lavorare, anche solo in ufficio, invece è stata rispedita a casa.
E quindi se ne sta lì, sdraiata a mangiare uva come facevano gli antichi romani, mentre ogni tanto si accarezza la pancia al settimo mese di gravidanza.
Nella seconda stanza a destra, lungo il corridoio, suo marito sta preparando la nursery.
Ha insistito per fare tutto alla babbana.
Quando lui ritorna in cucina vede la donna che si sta alzando.
“Dove vai?” chiede “Qualsiasi cosa vi serve, ci penso io”
Sadie alza gli occhi al cielo.
“Posso andare almeno in bagno da sola o devo chiedere la carta bollata alla regina?”
Lo ha decisamente zittito.
(110 parole)

 

 

Sono fuori all’aperto. Sadie e Eveline sono sul patio a godersi il timido sole di Maggio.
Parlano della scomparsa di Abbie, avvenuta solo il giorno prima. Ancora non riescono a capire come possa essere successo, così alla luce del giorno.
Morti e sparizioni sono sempre più frequenti in questo ultimo periodo.
Sono tutti preoccupati. Sadie teme che un giorno lei o Andrew possano non fare ritorno a casa.
La giovane donna lancia uno sguardo a sua figlia Ruby che si dondola sull’altalena, con i capelli rossi mossi dal vento.
Beata l’innocenza di chi non sa tutto il male che c’è nel mondo
(102 parole)

  
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