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Autore: darken_raichu    19/07/2016    1 recensioni
La Magna Opera Pokémos è un trattato scritto dai Bibliotecari di Pokèmos sul mondo in cui essi vivono. Potete considerarlo sia uno spin off della mia fanfiction principale, Pokémos (che trovate qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2601615) sia una sorta di versione più testuale e completa delle Genealogie già pubblicate tempo fa (qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3162135). Potete leggerne i capitoli anche se non siete lettori di Pokémos, ma la consiglio soprattutto a questi ultimi.
Genere: Fantasy, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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La figura di Re Electivire I, in precedenza Duca di Ohm Town come Electivire XIX Vire, è una delle più mitizzate della storia di Elettria. Ricordato come “Electivire l’Unificatore”, abbiamo già parlato delle sue azioni nel corso della guerra. Generoso con gli amici e giusto con i nemici, Electivire fu uno dei più grandi Re della storia del paese.
Nato ad Ohm Town nel 4399, Electivire era l’unico figlio del Lord Electivire XVIII Vire e della di lui moglie, Lady Amphere di Ampere City, il che faceva del Lord Ap’Hrros di Ampere City suo zio, e del di lui figlio Mhros (in futuro uno dei suoi più grandi amici e confidenti, come già visto) suo cugino. Il padre crebbe il suo unico figlio facendolo educare dai più abili letterati e guerrieri di Ohm Town. Politica, giustizia, combattimento, Electivire crebbe divenendo un maestro in ognuna di queste arti. Alla morte del padre nel 4432, egli salì al trono, alla giovane età di 33 anni, già sposato e con due figli. Negli otto anni successivi, egli si dedicò a rinforzare il proprio potere politico. Viaggiò molto in tutta Elettria, soprattutto verso Ampere City e Volt Port, ma si recò anche all’estero in diverse occasioni, seguendo gli insegnamenti del padre che gli aveva consigliato di espandere i propri orizzonti. Visitò anche Laghia, per quanto solo per poche settimane e in seguito si recò in viaggio ad Oscuria, dove fece conoscenza con il Re del paese nel 4436. Con quest’ultimo strinse un proficuo accordo economico, che gli garantì i fondi necessari alla guerra. Pare che fosse stato concluso un accordo tra i due Re, circa la restituzione del favore, ma la morte di entrambi ha cancellato ogni possibilità di scoprire quale fosse. Resta certo che, nella lettera che Re Electivire scrisse alla morte dell’amico, egli esprimeva sincero cordoglio e si scusava per non essere mai riuscito a mantenere la promessa fatta.
Nel 4440 iniziò la Guerra, che si protrasse per quattro mesi. Come abbiamo visto, essa si concluse con l’entrata di Electivire a Electronvolt. Ma questa non fu la fine delle peripezie di Electivire I.
Il Re dedicò gli anni successivi a rinforzare il suo dominio sul neonato regno di Elettria, impresa che si rivelò tutt’altro che facile. Dopo aver ripartito le terre promesse ai vari Duchi suoi alleati, gli ci vollero comunque otto anni di regno per dare stabilità, quantomeno superficialmente, al paese. Più volte infatti nacquero movimenti autonomisti.
Nel 4441, a meno di un anno dalla fine della guerra, si ribellarono alcuni Conti dalle terre limitrofe ad Electronvolt. Essi marciarono con duemila pokémon verso la città, ma da nord giunse l’esercito sotto il comando del Re e i ribelli furono annientati facilmente. Si scoprì che il capo dei quattro riteneva di avere dei diritti sul Ducato di Electronvolt. Re Electivire I, giusto e imparziale, gli offrì l’occasione di dimostrarlo, ma il Conte fallì e fu spogliato dei suoi possedimenti. Molti dubitano che Electivire I avrebbe comunque affidato il Ducato di Electronvolt a quel pokémon, visto che già una volta si era ribellato, ma non ci sono prove di questo. Rimane ben noto l’aneddoto secondo cui il Re dichiarò “Il mio giudizio su di lui sarà giusto e imparziale. Se ha dei diritti, che lo dimostri.”. Stessa sorte toccò ai rivoltosi a lui alleatisi. Da quel momento la maggior parte delle famiglie di Conti superstiti, nel territorio dell’ex-Ducato di Electronvolt, si dimostrò piuttosto fedele, e poche rivolte furono imputabili a loro. La maggior parte delle rivolte scatenatesi nel Ducato furono dovute a moti del popolino insoddisfatto o di qualche signorotto che si era montato un po’ troppo la testa.
Il più grave dei moti indipendentisti scoppiò nel 4443 e si espanse da Greatthunder a Truepower. Sotto la guida di due criminali, che si dichiaravano discendenti dei Duchi delle due città, si riunì un’orda di individui della peggior specie, tenuti insieme dalla distribuzione dei bottini delle razzie che compivano nei villaggi. Per quasi sei mesi questi due eserciti di straccioni turbarono la pace di Elettria, ma infine furono sconfitti in battaglia, nello stesso giorno, dai Duchi Mhros di Ampere City e Emmolg di Brightspark, e ammisero di aver inventato tutto. Arrestati, furono imprigionati e morirono in catene, mentre la maggior parte dei loro seguaci veniva impiccata, spedita ai lavori forzati o reclutata nell’esercito di Elettria. Non fu una vittoria senza conseguenze: Emmolg Brightspark, il Taglialegna, perse un braccio e un orecchio nel corso dei combattimenti, finendo per essere costretto a ritirarsi a comandare nelle retrovie. Nonostante ciò, ancora per molti anni egli rimase un fedelissimo del Re fino alla morte.
Una seconda rivolta, passata alla storia come Prima Rivolta del Caduto, fu guidata dall’ex-Generale Thund. Fuggito dalla prigionia ad Ohm Town l’anno precedente, approfittando dell’assenza del Re dalla città, impegnato a sedare una rivolta, nel 4447 riunì intorno a sé alcune migliaia di irriducibili delle scomparse armate ducali di Electronvolt e Highroll, in cui era più forte il dissenso contro il re, e marciò verso la capitale. Fu sconfitto, ironia della sorte, dallo stesso Duca Mhros che lo aveva abbattuto nel 4440, ma questa volta Thund riuscì a fuggire, scomparendo completamente, al punto che fu dato per morto. Non era così, e per questo il regno avrebbe sofferto.
Nel 4448 morì Lord Tynan, seguendo la madre deceduta l’anno precedente. Il suo decesso era atteso, perché fin da giovane egli era stato malaticcio, ma fu comunque un danno enorme per il paese. Morì senza lasciare eredi viventi, avendo avuto un matrimonio breve e sterile, e la linea di sangue del suo Ducato si estinse con lui. Fu molto compianto, perché il suo regno era ricordato bene, anche se in realtà per la maggior parte di esso a regnare era stata la madre. Diversi moti rivoltosi ne seguirono la dipartita, tutti sedati in capo a pochi mesi dal Re e dai Duchi. Quelle furono le ultime grandi rivolte del regno di Re Electivire I, che poté così concentrarsi sulla situazione interna del paese.
Negli anni successivi, ben poco disturbò la pace di Elettria. Lasthunder e Storming Rock firmarono nel 4451 un trattato di pace con il Re, di durata quinquennale, che scelse di lasciarle libere perché utili come stato cuscinetto contro le tribù nomadi di Terria, che talvolta cercavano di invadere il paese, rinnovando poi il trattato nel 4456. I Lord di Ampere City, Brightspark e Volt Port rimanevano fedelissimi, e il Re riponeva in loro la massima fiducia. A Emmolg Brightspark, nel 4456, alla morte del Generale Estrik, Electivire offrì la carica, ma questi rifiutò, affermando di “non essere la scelta migliore”. Effettivamente il Duca morì due anni dopo, nel 4458, a soli cinquantadue anni d’età. Compianto dal Re e dai Duchi, come anche dall’esercito che aveva rispettato quel grande guerriero e comandante, per fortuna il suo Ducato finì nelle solide mani del primogenito, il venticinquenne Molgen.
Nello stesso anno, Re Electivire trasferì la capitale ad Electronvolt, dove sarebbe rimasta nei secoli a venire. Dopo le rivolte di Elecvine, il Re si era reso conto che occorreva una figura forte quanto più vicina possibile al centro di Elettria e così, seppur a malincuore, mosse la capitale dalla natia Ohm Town a Electronvolt, con un editto ufficiale che la decretava capitale eterna.
A seguito della conquista, Electronvolt era rifiorita. Arricchita dai commerci, che ora venivano da tutta Elettria, e dalla diffusione delle tecniche agricole di Highroll voluta dal re, Electronvolt aveva raggiunto uno stato di tranquillità che non aveva da decenni. Addirittura, i Bassifondi arrivarono quasi al punto di scomparire, cosa mai accaduta da quando erano nati settecento anni prima. Ma si sa, il crimine esiste anche nello stato più pacifico, ed essi sopravvissero nonostante tutto.
Fu con gioia che il Re fu accolto quando fece il suo ingresso in città, accompagnato dalla moglie e dai due figli. Il popolo vide in lui un sostituto degno del terribile duca che, diciotto anni prima, li aveva quasi condotti al massacro.
In città, Electivire si mise al lavoro, organizzando squadre di costruzione per far rinforzare le mura e per compiere l’ambizioso progetto di costruire un canale da Electronvolt al Fiume Volt, canale che nei progetti avrebbe dovuto permettere alle chiatte alimentari di entrare direttamente in città. Il progetto era quasi terminato nel 4460, ma in uno dei suoi ultimi editti il re lo fece interrompere, arrivato a poche centinaia di metri dalle mura, perché si era reso conto della pericolosità del varco nelle mura che questo avrebbe comportato. Il progetto permise comunque di irrigare i campi circostanti Electronvolt, e intorno al Canale di Vire, o Antico Canale, sorge tutt’oggi la cittadina di Little Electronvolt.
Lord Aphor seguì Emmolg nel 4459. Lord Aphor aveva a lungo servito il suo Re, e per lui aveva concluso accordi commerciali con Laghia, proteggendo nel frattempo Elettria, e Volt Port soprattutto, dai pirati. Considerato ancora oggi uno dei più grandi guerrieri della storia in campo navale, dopo di lui Elettria ha avuto pochi comandanti così versatili, in grado di passare dal mare alla terra e dalla terra al mare come nulla fosse. Il suo posto fu preso dal figlio primogenito, Pharren, ancora molto giovane ma già abile capitano, per altro membro dell’Esercito di Elettria con il grado di colonnello, e molti prevedevano per lui il titolo di Generale, che in realtà vista la morte del padre non ottenne mai.
Re Electivire si spense nel 4460, dopo 20 anni di regno, all’età, per la verità non molto avanzata, di sessantuno anni. Stava leggendo una fiaba ai nipoti quando si sentì stanco. Diede loro la buonanotte e si addormentò, per non svegliarsi mai più. Alcuni insistono ancora oggi nell’affermare che Electivire I fu avvelenato, o comunque ucciso, per poi spacciare la sua morte per un avvenimento naturale. Se così fosse, c’è da chiedersi quale assassino avrebbe avuto l’abilità necessaria per compiere l’attentato, e chi lo avesse inviato, dato che Re Electivire era un pokémon molto attento, che sapeva di rischiare la vita. Rimane comunque solo una teoria, e tale rimarrà quasi certamente per sempre.
Re Electivire I fu pianto a lungo, sia dai nobili che dal popolino, ma altri gioirono della morte di quel re così potente, che era riuscito a conquistarsi la fedeltà del popolo, dell’esercito e dei nobili. E saranno costoro a tormentare i suoi successori negli anni a venire.
  
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