Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: ___Page    20/07/2016    3 recensioni
-So che è difficile ma Usopp ha preso la decisione che lui ha reputato migliore per se stesso. È giusto e normale che ti manchi ma devi anche essere felice per lui. Ha deciso di intraprendere una strada diversa dalla nostra e noi dobbiamo credere in lui e forse un giorno lo incontreremo di nuovo- spiegò, sorridendo materna.
Chopper tirò su con il naso.
-E se non dovessimo vederlo mai più-
-In quel caso avrai sempre il suo ricordo nel tuo cuore-
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Usop
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Ehiiiii! Aspettate!!!-
-Rufy!- sibilò con rimprovero la navigatrice, correndo dietro al ragazzo di gomma, impegnato a sbracciarsi fino a staccarsi gli arti.
Dietro di lei, Zoro e Sanji li seguivano a passo di marcia e dietro ancora, con camminata pacata, quasi che fossero in gita turistica, venivano Chopper, Robin, Franky e Brook.
-Il capitano è sempre così pieno di entusiasmo- commentò una sorridente archeologa.
-Yohohoho-ho! Robin-san posso sapere il colore delle tue mutandine?-
-Rufy torna qui! Dobbiamo prima discuterne tutti insieme!-
-Ehi voi! Kaku! Lafitte!- Rufy ignorò deliberatamente Nami e riuscì ad ottenere finalmente l’attenzione dei due fratelli. Lilith si fermò perplessa e si guardò intorno, mettendoci qualche secondo a individuare il ragazzo con il cappello di paglia che stava andando loro incontro e che li raggiunse in poche falcate.
La rossa che aveva notato poco prima alla taverna, impegnata a cercare di salvare il proprio compagno da una morte per dissanguamento, lo raggiunse un attimo dopo e gli pestò un potente pugno sul cranio. Lilith trattenne il fiato, studiandoli più attentamente, sia il resto del loro gruppo, pochi metri dietro a loro.
-Cretino! Si chiamano Saku e Lilith!- lo sgridò la rossa.
-E io che ho detto, Nami?!- protestò il ragazzo con il cappello di paglia, massaggiandosi la chioma corvina.
Lilith li osservò perplessa qualche istante, prima di azzardare un passo verso di loro.
-Scusate, possiamo per caso esservi d’ai…- fece per chiedere cortesemente ma s’interruppe quando la sua mano venne catturata da altre due che la strinsero delicatamente. Lilith ci mise qualche secondo a individuare il possessore di suddette mani, inginocchiato di fronte a lei.
-Oh mia visione! Fatico a tenere gli occhi aperti di fronte a tanta fulgida bellezza!-
-Ci risiamo- grugnì Zoro mentre Nami sospirava e appoggiava la fronte contro la spalla del verde, sconfortata.
-…così gentile e luminosa…-
-Sanji-
-Torciglio- lo chiamarono all’unisono navigatrice e spadaccino.
-…’sciami essere il tuo schiavo d’amooooooore!!!-
-È un deficiente- commentò Zoro.
-Irrecuperabile- fu la conferma di Nami, mentre il resto della ciurma li raggiungeva.
Sanji era ancora impegnato ad innaffiare Lilith di cuoricini quando Saku perse completamente le staffe e avanzò verso il cuoco, afferrandolo per il colletto e obbligandolo a mettersi in piedi.
-La fai finita?- lo aggredì, premendo la fronte contro la sua e riportandolo al suo stato normale.
-Lasciami andare, arrotacoltelli da quattro soldi- sibilò Sanji.
-Così puoi tornare a sbavare su mia sorella?! Scordatelo! E poi chi hai chiamato “arrotacoltelli da quattro soldi”, brutto pervertito?!-
-“Brutto pervertito” a chi, imbecille?!-
-Saku, non è il caso di litigare per questo!- provò a farsi ascoltare Lilith.
-Tutto questo non risulta famigliare anche a voi, fratelli?- s’informò Franky, gli occhi socchiusi a scrutare la scena.
-Sanji, smettila di provocarlo!- intervenne Nami.
Zoro ghignò soddisfatto, con l’aria di uno che si stava godendo un gran bello spettacolo. -No lasciateli continuare, è uno spettacolo così divert…-
Un cazzotto fumante lo raggiunse sul cranio verde.
-Non è il momento questo!- sbraitò la navigatrice, esasperata, i denti a squalino e una vena pulsante sulla fronte.
-Sei davvero Nico-Robin?! L’ultima superstite di Ohara?!-
Il silenzio calò assoluto quasi che Lilith avesse urlato anziché porre quella domanda con tono calmo e normale. La giovane gitana aveva gli occhi fissi su Robin ma in realtà si stava domandando come avesse fatto non solo a non notare prima la rinomata archeologa ma anche a non riconoscere di che ciurma si trattasse, quando li aveva notati dentro la locanda.
Ora, sapendo di chi era in presenza, un certo senso di eccitazione misto a euforia la stava pervadendo, rendendole difficile mantenere un certo contegno. Non poteva credere che quelli fossero davvero i Mugiwara!
La mora mantenne gli occhi cerulei fissi in quelli viola di Lilith prima di annuire lentamente, l’espressione impassibile. Difficile dire se stesse provando malinconia, fastidio o piacere nel sentirsi chiamare a quel modo. Ciò che era certo era che Lilith non l’aveva detto né con disprezzo né per offenderla, a giudicare dal sorriso che le rivolse. Visibilmente emozionata, fece un passo verso Robin.
-Io e Saku proveniamo dalla tribù Chagall. Nostra madre conosceva tua madre. Loro erano… grandi amiche. Mamma mi ha sempre parlato di lei, diceva che non aveva mai conosciuto un’altra donna così incredibile- Robin sgranò gli occhi e trattenne il fiato, mentre Lilith prendeva coraggio e copriva la breve distanza tra loro. -È un vero onore conoscerti- aggiunse, allungando una mano che Robin afferrò appena un po’ esitante, sotto shock per quell’improvvisa rivelazione.
Nessuno osava parlare per non rovinare il momento, che somigliava più a una riconciliazione che a una presentazione, in una qualche contorta maniera. Le due donne si osservarono per un lungo istante e Robin fece per aprirsi in un sorriso, immersa in quell’atmosfera così surr…
-Ehi! Vuoi diventare il nostro nuovo cecchino!- urlò Rufy, aggrappandosi al collo di Saku e spezzando la magia del momento.
Tutti si voltarono in tempo per vedere Saku fulminare con gli occhi Cappello di Paglia, mentre tentava di scrollarselo di dosso.
-Levati di dosso, dannato, o ti recido la carotide!- reagì il ragazzo e Lilith sospirò mandando gli occhi al cielo.
-Sempre così educato- mormorò sottovoce, mentre Saku riusciva finalmente a gettare Rufy al suolo. Zoro sguainò parzialmente una katana e Sanji strinse le mani infilate nelle tasche a formare due pugni -Scusatelo, non lo fa apposta- intervenne Lilith, prima che la situazione degenerasse in rissa -È geneticamente incapace di essere gentile-
-Non ci vengo con voi, nemmeno morto!-
-Perché no?!- protestò Rufy ancora a terra, mettendo il broncio. Poi un pensiero sembrò colpirlo e si aprì in un radioso sorriso -Ehi se è per Lilith non c’è problema! Può venire con noi, tanto è simpatica!-
-Mia sorella non va da nes…- cominciò Saku, minaccioso. 
-Il fatto è che…- s’intromise Lilith, fulminando il fratello con rimprovero -…siamo già parte di una ciurma pirata. Saku è il nostro medico-
-Medico?!- chiesero increduli Chopper e Brook, spalancando la mascella fino al suolo.
Lilith annuì -Lui ha… una conoscenza impeccabile dell’anatomia umana. Diciamo che considerata la sua mira, torna utile anche contro i nemici- rise un po’ imbarazzata, cercando di smorzare il fatto che aveva appena dato dell’assassino a sangue freddo a suo fratello.
Chopper deglutì a vuoto, un po’ in soggezione all’idea di essere a tutti gli effetti un collega di un soggetto tanto iracondo.
-Perché non è il cecchino vista la sua mira?- s’informò Zoro, il sopracciglio sollevato.
-Oh beh. Gli manca la pazienza, ecco-
-Ma avete un cecchino voi?!- chiese Rufy, ormai entrato in loop con la faccenda tiratore.
-Sì certo! Non si può viaggiare nel Nuovo Mondo senza che tutti i ruoli principali siano ricoperti. Lo sappiamo bene noi, dato che siamo originari di queste acque- spiegò la gitana, con un’alzata di spalle.
-E sai dove possiamo trovare un cecchino?!- proseguì imperterrito il capitano dei Mugiwara mentre Nami mandava gli occhi al cielo, vagamente disperata.
-Ah… no, mi spiace non saprei proprio- affermò perplessa Lilith.
-Beh ora se abbiamo finito con i convenevoli, potremmo darci una mossa? Ci stanno aspettando- intervenne Saku, con voce cavernosa.
-Scusate! Vi abbiamo trattenuto anche troppo!- intervenne subito Nami, dispiaciuta.
-Nami ha ragione, i vostri compagni vi staranno aspettando- mormorò Robin, rivolgendo un gentile sorriso a Lilith.
-Credo di sì ma…- cominciò la ragazza, lanciando un’occhiata oltre la propria spalla. Quando tornò a guardare davanti a sé sobbalzò, presa in contropiede nel ritrovarsi il viso di Brook e la sua esagerata acconciatura afro a pochi centimetri dal naso.
-Yoho-oh! Signorina, prima che andiate, potrei chiederle il colore delle sue mutandine?-
-Come p-prego?!- balbettò scioccata Lilith.
-Fratello osso non è il momento questo! Robin ha ragione, li abbiamo trattenuti anche troppo!- intervenne Franky prima che Saku minacciasse di uccidere lo scheletro.
Che però era già morto.
A giudicare dalle espressioni riflessive e perplesse del resto della ciurma, eccezion fatta per Rufy ovviamente, non solo il cyborg si stava interrogando su quella faccenda.
-Yohohoho-oh! Ormai non serve neanche più che io lo dica ad alta voce!- si esaltò Brook, battendo insieme le lunghe dita.
-Beh allora andiamo- li incitò Zoro, avviandosi con le mani intrecciate dietro la nuca.
-Se dobbiamo trovare un cecchino prima di partire, ci conviene metterci a cercare subito- gli diede manforte Sanji, stranamente d’accordo con il nakama per una volta, mentre tutti si avviavano. 
-No aspettate!- Otto teste si voltarono perplesse verso Lilith che si stava avvicinando di nuovo a loro, ignorando Saku che la richiamava perché tornasse indietro -Vorrei chiedervi un favore!- mormorò decisa, guardando Rufy negli occhi. Attese un lieve cenno d’assenso  prima di proseguire. -Franky il cyborg, giusto?- domandò conferma, voltandosi verso l’azzurro che annuì perplesso -So che eri carpentiere a Water Seven prima di unirti ai Mugiwara-
Franky sollevò una manona a grattarsi la nuca. -Oh beh… ecco…- non era certo che “carpentiere” fosse la definizione più appropriata per le sue attività nella città dell’acqua.
-Sei stato allievo di Tom il costruttore- aggiunse Lilith, cogliendolo alla sprovvista.
-Sai parecchie cose su di noi- considerò Robin.
-Mellorine! Come sei intelligente e acculturata!!!-
-La nostra nave ha un problema- proseguì imperterrita la gitana, ignorando cuoco e archeologa -C’è una falla che non riusciamo a riparare del tutto. Continua a riaprirsi e a filtrare acqua e dobbiamo sostare continuamente per tamponare il problema. Pascal fa del suo meglio ma il legno con cui è costruita è molto particolare. La nave è ormeggiata al molo sud, mi chiedevo se fossi disposto a darci un’occhiata-
Franky sbatté le palpebre un paio di volte. -Beh se per Rufy non è un problema…-
-Certo che no! È un piacere poter aiutare degli amici!- rispose prontamente il capitano.
-Amici?- mormorano all’unisono Saku e Zoro, alzando entrambi il sopracciglio.
-Fantastico!- esclamò Lilith, un po’ troppo entusiasta. -Venite, vi faccio strada!-
Si avviarono tutti insieme, verso il molo sud dell’isola, camminando in silenzio per qualche minuto, finché Robin non affiancò Lilith, curiosa di scoprire di più su di lei.
-Siete una ciurma numerosa?- s’informò la corvina.
-No in realtà siamo solo in sei. Alcuni di noi svolgono più di un ruolo infatti. Pascal, per esempio, è il carpentiere ma se la cava anche come timoniere- spiegò, gesticolando 
-E tu che ruolo hai?-
Lilith sembrò presa inizialmente in contropiede e poi distolse lo sguardo.  -Beh io sono solo la botanica- ammise -Ma mi occupo anche del diario di bordo-
Saku le lanciò un’occhiata tra l’indagatore e l’arrabbiato, sicuramente infastidito di sentire la propria sorella sminuirsi da sola a quel modo, ma Lilith lo ignorò testardamente, accelerando poi il passo per distaccare il resto del gruppo.
-Ci siamo quasi- avvisò, ormai impaziente di arrivare alla nave. 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: ___Page