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Autore: SweetLady98    20/07/2016    2 recensioni
Remus ha un grosso problema pulcioso: Sirius! Ma se un giorno, a causa di una misteriosa magia, diventasse un po'...diverso, riuscirebbe a risolverlo e magari aprirgli finalmente il suo cuore?
"In fondo le cose non sono mai belle o brutte, straordinarie o ordinarie: lo diventano negli occhi di chi le guarda"
Wolfstar
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Se avesse dato per giusta quell'ipotesi, sarebbero state chiare molte cose a cui Sirius non riusciva a dare una spiegazione. Tipo gli ultimi atteggiamenti di Remus, che si comportava in modo strano e solo con lui, visto che con James e Peter risultava tutto normale.
Se n'era accorto finalmente quando avevano litigato, la sera prima che si ritrovassero uno nel corpo dell'altro: Remus era sempre un po' in disparte, lontano, anche se lui dava la colpa ai tanti compiti da fare. Non era perennemente al suo fianco, come negli anni precedenti, ma non disdegnava le sue attenzioni, il problema era che lui non era molto avvezzo a darne.
Non era facile per Sirius aprirsi totalmente, neanche con i suoi migliori amici, ed era bravo a mascherare le emozioni, le parole che pensava e non diceva; quello che per lui era sempre stata un'abilita' a volte molto utile, rappresentava  un ostacolo in quel momento. Se Remus fosse stato il vero Remus avrebbe capito al volo quale era il suo problema! 
Di solito bastava un'occhiata per capirsi, loro due avevano avuto sempre grande intesa, ora pero' Remus poteva contare sul suo stesso volto per allontanarlo da quello che provava. E se quel che provava, lo provava per lui, be', lo avrebbe scoperto. Prima o poi. Non aveva intenzione di perdere cio' che per lui era importante, e Remus lo era senz'altro!
- Ciao Alice, sai dov'e' Lily? -
Piombo' nella Sala Comune di Grifondoro e trovo' Alice Paciock con lo sguardo fisso sulla cioccorana che aveva intenzione di trasfigurare, per poi sbuffare insoddisfatta e mangiarla.
- E' in biblioteca - 
E per scoprirlo sarebbe andato dalla persona che secondo lui gli avrebbe dato risposte: Lily.

Arrivero' lì tutto trafelato, e giro' per tutta la biblioteca, ma non c'era traccia della Evans, e neanche di Remus, ma Sirius sapeva benissimo che quella del libro era soltanto una scusa.
Maledizione, proprio quando serve questa scompare! E dire che durante tutto il giorno se la ritrovava sempre tra i piedi alle lezioni...
- Madama Pince! - grido' alla bibliotecaria facendola sobbalzare e  scendere gli occhiali sul naso per lo spavento - Ha visto Lily Evans? Mi hanno detto che e' qui -
- Era qui signor Lupin, per favore abbassi la voce. Credo fosse diretta al Lago... -
E in un attimo Sirius era gia' fuori, diretto alle sponde del Lago Nero. Era un posto abbastanza isolato e questo voleva dire che avrebbero potuto parlare in pace. Parlare come, poi? Non aveva la minima idea di come porre la faccenda, visto che non poteva assolutamente svelarsi come se stesso, la speranza era che Lily gli parlasse in modo tale da scoprire quel che voleva sapere.
La vide lì con un'altra ragazza dai capelli scuri, seduta sotto il pioppo, ma al posto di un libro sul grembo aveva una pallina nera, che a guardarla piu' da vicino sembrava proprio un gatto. Lei alzò la mano in segno di saluto con un sorriso, che ricambio', ma i suoi occhi guardavano qualcuno dietro di lui molto piu' lontano.
- Perche' stai salutando James? - capelli così scombinati potevano appartenere solo a James, e non si sbagliava di certo visto che avrebbe riconosciuto il suo amico anche a miglia di distanza da terra.
- Potter? - Lily spalanco' gli occhi incredula, girandosi verso di lui che avanzava, ma non riuscì a nascondere un lieve rossore - Che dici! Stavo salutando Marlene piu' avanti -
Eppure Sirius avrebbe giurato di non aver visto nessuna ragazza lì vicino all'amico, ma forse non aveva guardato bene.
- Dimmi Remus! Siediti - gli indico' lo spazio accanto a lei, ma appena si avvicino' il gattino nero gli soffio' minaccioso e lei lo strinse di piu' - Tranquillo, e' piccolo -
Non per nulla si diceva 'come cane e gatto'. Ma si accomodò lo stesso sull'erba, a debita distanza dalla bestiola.
- C'e' qualche problema? - chiese subito scrutandolo in volto. A quanto pareva conosceva bene Remus, per notare la sua espressione pensierosa o preoccupata.
Era ora di mostrare le sue doti d'attore. - Sirius e' il mio problema! - sbotto'.
Lily scoppio' a ridere gettando la testa all'indietro, lasciando Sirius di sasso. Perche' rideva? Si sentì offeso personalmente, nonostante in realta' stesse recitando una parte.
- Ooh, Sirius Black! - fece la sua amica, parlando per la prima volta, con aria sognante. Sirius avrebbe voluto ridere anche lui, ma era ancora stupito dalla reazione della rossa. Lei fulmino' la ragazza con lo sguardo, tornando seria.
- Mary, puoi riportare Minnie nel dormitorio per favore? - le porse il gattino che l'altra prese con molta delicatezza, salutandoli entrambi. Sirius capì che l'aveva fatta allontanare appositamente: le cose si facevano interessanti!
Appena fu lontana, Lily incrocio' le gambe e sospiro' - Scusami se ho riso, Rem. Avevi una faccia...Lo so che Sirius e' il tuo problema -
Sobbalzó al suono del suo nome pronunciato dalla sua voce, era la prima volta che non si sentiva chiamare solo Black o 'il tuo amico' da lei. Questo voleva dire che erano soliti parlarne, Lily e Remus: parlavano di lui. 
- Ehm, ecco, credo che abbia letto il libro di Magia Avanzata. Quello che c'era scritto al capitolo venti -
- Oh, accidenti - la Evans si mordicchio' il labbro nervosamente - Eppure l'avevi scritto in Rune! Non pensavo che sapesse leggerle -
Sirius rise dentro di se'. La ragazza lo sottovalutava!
- Neanche io lo pensavo ma...si e' messo a fare domande, e tutto il resto -
Lily rimase in silenzio a guardare le increspature dell'acqua del Lago. Non era stata molto d'aiuto fino a quel momento: certo ora aveva appurato che l'autore di quella specie di dedica non era lei. 
Decise di insistere. - Secondo te lui cosa pensa? Cosa devo fare?-
- Te l'ho detto Remus, e' tuo amico e devi decidere tu cosa fare, ma secondo il mio parere la cosa migliore e' dirglielo. -
- Cosa? -
- Che sei innamorato di lui, da molto tempo ormai - lo guardo' come se avesse detto una cosa terribilmente ovvia.
Sirius sentì un peso passargli prima per la gola poi scendere all'altezza del cuore. Lo sentiva battere come le ali di un boccino, ed era sicuro che fosse il suo cuore, non quello di Remus di cui si era appropriato oltre al suo corpo. Quello l'aveva ferito molte volte.
Lily scambio' il suo silenzio per tristezza o preoccupazione, e scompiglio' i capelli come si fa ad un bambino per coccolarlo. Lui non si ritrasse al suo tocco, anzi rimase lì immobile, ancora troppo scosso.
- Oh, Rem, lo so che sei preoccupato, temi di perdere un amico, ma se davvero Sirius ti vuole bene ti capira'. Tu sei un tesoro e lui, be', e' maledettamente sciocco e fastidioso e...- Sirius rise, in altre occasioni le avrebbe risposto per le rime, ma in quel momento quella simpatica invettiva lo fece ridere. Lily sembro' soddisfatta di averlo tirato su di morale.
- Anche tu ti meriti qualcuno che ti faccia felice, sai? - dopo avergli un affettuoso buffetto sulla guancia si alzò, pulendosi la veste dai fili d'erba - Ti aspetto domani sera da Lumacorno...con lui! -
Era questo il piano di Lily? Aveva pensato che avrebbe dissuaso Remus dall'invitarlo, convinto a rinunciare...invece credeva che lui fosse, sì, la persona giusta. Per farlo felice.
- E tu con chi verrai? - le gridò prima che potesse allontanarsi troppo. Ma lei non rispose, lasciandolo da solo con un grande sorriso.
Credeva che a quella festa Remus gli avrebbe rivelato quello che sentiva per lui? Che ne era innamorato. Remus. Innamorato di lui. Che invece di avvicinarsi cercava di allontanarsi, per non perdere l'amicizia, per non perdere lui. Quanto era stato stupido, immensamente stupido, per non aver capito... quanto fosse in realta' geloso della sua ragazza, quanto avrebbe voluto che Sirius se ne accorgesse, notasse che non lo considerava piu' l'amico malandrino di un tempo, di una vita.
Remus era un tipo abbastanza timido, che piu' di dire a gran voce quel che provava, lasciava che gli altri lo intendessero. E lui era sempre stato bravissimo a cogliere ogni sfumatura del suo animo.
Sirius considerava James suo fratello, gli aveva dato ospitalita' a casa sua per anni, quando i Black l'avevano cacciato, era il suo braccio destro, la sua ombra. Con Remus era diverso. Il loro legame era altrettanto profondo, ma lui era un mondo a sé, che veniva svelato pian piano. Sirius sentiva quasi il dovere di proteggerlo, dagli altri come da se stesso, e prendersene cura,sempre. E, come se avessero stretto un tacito accordo, Remus faceva lo stesso istintivamentemte. Era praticamente il suo opposto, ma lui non riusciva a immaginare come sarebbe potuta essere la sua vita senza di lui fino a quel momento; mentre James rappresentava la sua estensione, Remus era il suo completamento. 
Scosse la testa nervosamente, come se volesse liberare la testa da tutti quei pensieri, e quasi aggredì la mano sconosciuta che gli si era appena posata sulla spalla.
- Cagnaccio! Mordi anche me, ora? - la mano sconosciuta si rivelo' essere di Remus, e la risata che venne dopo, simile a un latrato, la riconobbe subito come sua. L'altro Sirius gli diede un piccolo schiaffo sulla nuca, e gli si sedette accanto che le loro spalle quasi si sfioravano.
- Non ho mai visto me stesso picchiarmi sai - fece fingendosi irritato, e massaggiandosi il punto in cui era stato colpito.
- Ma dai! Ti ho soltanto accarezzato - rispose Remus con l'intenzione di prenderlo in giro. 
Sirius si sporse verso di lui  con una mano alzata, e Remus lo guardò con aria interrogativa ma non si ritrasse: sobbalzò leggermente per la sorpresa quando sentì le sue dita morbide correre lentamente lungo la tempia e arrestarsi sotto l'orecchio, causandogli un brivido.
- Cosa fai? - sussurro' lui, sentendo bollente la parte dove Sirius l'aveva toccato, come se avesse fili incandescenti sotto la pelle. Se avesse portato il viso verso di lui avrebbe avuto le sue labbra a pochi centimetri di distanza. Remus socchiuse gli occhi con un unico pensiero: che era la mano di Sirius quella sulla sua guancia.  E solo dopo, pensò come sarebbe stato strano baciare se stesso.
- Questa e' una vera carezza - Sirius sorrise senza alcun imbarazzo, come se fosse solito farlo sempre. Poi tolse la mano in modo un po' maldestro, con grande disappunto di Remus, come se  si fosse accorto solo in quel momento cosa stava facendo.
 - Pad, scusa per prima, non volevo scappare in quel modo, ne' essere...diciamo abbastanza scortese -
- Togli l''abbastanza' - ma lo disse in tono simpatico e Remus capì che era stato perdonato. - Come hai fatto a sapere che ero qui? - 
- Ho incontrato Lily nella Sala Grande, e mi ha detto che mi cercavi -
L'aveva incastrato! Quella rossa riusciva a essere piu' malandrina di lui, se solo si impegnava.
- Veramente io stavo cercando James. L'avevo visto dalla finestra sulla scopa qui al Lago, ma quando sono arrivato non c'era gia' piu'...Chissa' dove si e' cacciato -
Remus annuì, guardandosi intorno, poi prese dalla tasca il cioccolato che lui gli aveva dato qualche ora prima e glielo offrì. Sirius rifiuto' e vide l'amico rimettere a posto il cioccolato e prendere la bacchetta. La punto' su delle frasche, e per un attimo penso' che ne avrebbe fatto fuoco, così, giusto per divertimento. Invece, un secondo dopo le foglie secche si alzarono rivelandosi uno splendido stormo di pettirossi. Alcuni si sorvolarono con un canto melodioso, altri si avvicinarono a loro arruffando le piume.
- Che bello! Come hai fatto? - Non era semplice dar vita a cose inanimate, soprattutto facendole diventare animaletti così carini.
- Primo volume di Magia Avanzata - Remus sorrise all'apprezzamento - Ho scelto i pettirossi...perche' sono degli uccellini liberi, determinati e combattivi, estremamente territoriali, ma anche molto affettuosi con chi e' degno delle loro cure. Mi ricordano te -
Sirius li osservo' colpito, i petti color rubino e il loro trillare nell'aria. Non esito' a pensare che Remus aveva fatto quella complicata magia per avvicinarsi a lui, creando un momento tutto loro.
Si guardarono negli occhi per un attimo, occhi che si erano scambiati ma portavano entrambi lo stesso affetto di sempre, ma Remus poi distolse lo sguardo, preferendo poggiare sulla sua spalla il gomito e su esso la guancia. Sirius sentì improvvisamente caldo al contatto col suo corpo, che non avveniva quasi mai a parte gli abbracci che i malandrini si scambiavano come saluto quando si rivedevano sull'Espresso di Hogwarts.
- E scordavi che hanno un bellissimo piumaggio - ridacchio' Sirius per spezzare quel silenzio, cominciando ad accarezzare  i capelli dell'amico che gli solleticavano il collo.
- Sbaglio o ti stai pavoneggiando? - 
- Siamo sempre in tema di volatili Moony! -
- Nel tuo caso io parlerei di pelliccia...e speriamo senza pulci - Remus guardo' l'ultimo uccellino prendere il volo e si stacco' da lui, tornando alla posizione precedente. 
- Dove vai? Temi forse che te le possa attaccare? - l'altro provo' ad assumere un tono scherzoso ma in fondo si sentiva insoddisfatto, per il fatto che si fosse gia' allontanato. Lo voleva ancora vicino; voleva che si appoggiasse a lui come prima. La magia dell'attimo precedente era svanita, come quella dei pettirossi.
- Ma no, devo solo prendere la bacchetta -
Sirius la prese dalle sue mani, per evitare che facesse altri incantesimi alle foglie e avere completamente la sua attenzione. - In realta, sì, ti cercavo per farti vedere questo. Lo ha dato a me e a Lily - gli mostró il bigliettino di Lumarcorno. 
Remus si stupì piu' che per l'invito per quello che aveva detto  - Ah, ora non e' piu' la Evans? -
- Sai, non e' poi così male! - 
Dopo aver letto il cartoncino, lo ripiego' e glielo restituì, accennando un sorrisetto - Solo Lumarcorno puo' invitare studenti alla sua festa di compleanno...Andrai con lei? -
- Veramente speravo con te -
 Remus rimase spiazzato,  non si aspettava certo un invito di quel genere e si mise una mano nei capelli rovinando tutto l'impegno che Sirius ci aveva messo per riordinarli - Io...be'...- sembrava compiaciuto da quella cosa così inusuale - non so. Penso che sara' una cosa abbastanza elegante. Da coppie -
- E io non posso far coppia con il mio amico? - chiese Sirius ironicamente, incrociando le braccia. Ovviamente sapeva che Remus avrebbe ceduto, e infatti lui gli sorrise, quasi intimidito.
- E va bene, Sirius - disse come se si fosse arreso, ma si vedeva che ne era felice e anche meravigliato. Non erano mai andati da qualche parte loro due da soli, solitamente si muovevano in quattro come se fossero inseparabili anche fisicamente. Il fatto che Sirius avesse invitato proprio lui fra tutti e tre, come in un appuntamento, non poteva che fargli immensamente piacere.
- Ci divertiremo! - esclamo' Sirius, alzandosi in piedi e tendendo la mano all'amico, che l'afferro' volentieri tirandosi su.
- Sperando che non ci siano troppi Serpeverde...-
- Oh, questo vorra' dire doppio divertimento - 










N.d.A
La storia sta entrando nel vivo! Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento ;) vi invito come sempre a lasciarmi un parere su come vi è sembrato! Grazie a chi legge e a chi recensisce!
  
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