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Autore: Rohan    20/07/2016    3 recensioni
Raccolta Bulma/Vegeta, Gohan/Videl e Chichi/Goku.
Presenterò la stessa situazione per tutte e tre le coppie e vedremo come reagisce ognuna di loro!
Dal testo:
[1.1: Vegeta la spinse verso il proprio corpo e le mise l’altra mano sulla nuca. «Sfogati. Sei stata forte, ma adesso è il tuo turno di piangere» le sussurrò.
1.2: Gohan annuì. «E tua madre sarebbe fiera di te, così come tuo padre e come me» le sussurrò con un mezzo sorriso, accarezzandole una guancia.
1.3: Goku fissò Chichi e gli sorrise. «Allora era come te!» esclamò, facendo mordere il labbro alla moglie, chiaramente in imbarazzo.]
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Goku, Un po' tutti, Vegeta, Videl | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Reazioni






Gohan posò la sua giacca sul divano e si avvicinò alla moglie, seduta in cucina, che sfogliava alcune foto.
Con le dita sfiorò le mura colorate di un giallo pallido, mentre si avvicinava a lei e le posava un bacio sui capelli profumati.
«Che fai?» le chiese, appoggiando il mento sulla sua testa, mentre lei faceva spallucce.
Rimase qualche attimo perplesso, guardando le foto che sfogliava Videl, mentre circondava con le braccia le spalle della moglie.
Non riconosceva, a prima vista, nessuno, ma sforzandosi bene…

«È tuo padre quello sdraiato?» chiese osservando una figura giovane, sdraiata in riva ad un lago, con i capelli spettinati.
Videl annuì, senza dire una parola.
«Aspetta! Allora quella bambina che gli tira il braccio sei tu?» domandò ancora, guardando con dolcezza la piccola figura che di certo voleva fare il bagno insieme al padre.
La moglie annuì ancora e strinse le labbra.
Di una terza figura, Gohan non si era accorto, non conoscendola.
Una donna con i capelli castano chiaro e gli occhi azzurrissimi, che rideva alla vista dell’uomo e della bambina.

Videl posò un dito sopra la figura di quella donna. «Lei è mia madre» disse in un sussurro.
Ancora, nonostante fossero passati tutti quegli anni, non riusciva a parlarne con facilità.
Gohan non sapeva praticamente nulla di lei e quella era la prima volta che gli mostrava una sua foto.
Il mezzo Saiyan, dal canto suo, aveva sempre avuto paura di rattristarla con quell’argomento, quindi non aveva mai domandato niente.
Tutto ciò che sapeva era stata lei a dirglielo di sua spontanea volontà.

«Ah» si limitò solamente a dire.
Lei si girò nell’abbraccio del marito e lo guardò negli occhi.
Aveva un’espressione strana e Gohan, per quanto si sforzasse di comprenderla, non ce la faceva.
Era strana, aveva gli occhi spalancati e il petto gonfio d’aria, come se avesse paura ad espirare.

«A me non dà fastidio il fatto che sia morta» iniziò. «Era il suo destino, okay, me ne sono fatta una ragione molto tempo fa ormai. Mi dà solo fastidio il fatto che chiunque sia stato, colui che l’ha investita, non sia mai stato trovato. Insomma, ha ucciso mia madre e forse qualcun altro a questo punto, e non si sa chi sia. Vorrei solo sapere chi è. Vorrei sapere se ha una bella famiglia o non ha rovinato solo la mia. Ero una bambina, Gohan, avevo sei anni. Non è giusto crescere senza la propria mamma» disse senza prendere fiato neanche una volta e senza neanche sbattere le palpebre.
Il giovane si sentì attraversare da mille brividi.
Strinse i denti e si abbassò alla sua altezza. «Una persona del genere rimarrà con il senso di colpa per tutta la vita, tesoro. Non credo proprio che abbia una bella famiglia e la sua vita sia tutta rose e fiori. Magari non è stato la legge a punirlo, ma i crimini non rimangono mai impuniti. Anche se non è una bella cosa da dire, avrà avuto o avrà ciò che si merita» cercò di consolarla.
«Sai, ho deciso di collaborare con la polizia, da ragazza, proprio per cercare di evitare che accadessero ancora cose del genere» rispose, tenendo gli occhi puntati sui suoi.
Gohan annuì. «E tua madre sarebbe fiera di te, così come tuo padre e come me» le sussurrò con un mezzo sorriso, accarezzandole una guancia.
Solo a quel punto la giovane abbassò gli occhi e mostrò un timido sorriso al marito. «Lo pensi davvero?» chiese stringendosi nelle spalle.
Il mezzo Saiyan le baciò la punta del naso in un impeto di tenerezza. «Ne sono certo» le rispose con un sorriso sincero, stringendola forte a sé, per evitare che si sentisse ancora sola.
Sola come quando era bambina.
Sola come quando ancora non si conoscevano.




























Angolo dell'autrice:
Salve a tutti!
Volevo aggiornare prima, sinceramente, ma sono pigra e il pc l'ho praticamente abbandonato sulla scrivania (solo perché le serie tv le guardo dal computer di mio padre(?)).
Quindi, anche se mi sono fatta attendere, spero che il capitolo vi piaccia.
Certo, mi sono sforzata nel mettere in bocca a Gohan e a Videl un velato discorso di karma e vendetta, ma vabbé (???)
Comunque sia, spero vi piaccia :)

-Rohan♫ *e dal Gohan dentro l'armadio*
 
 

 
  
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