Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Elenami55    23/07/2016    1 recensioni
Avete presente uno di quegli incontri che avvengono per puro caso? Provate ad immaginare che il comandante della prima flotta di Barbabianca, Marco la Fenice e quello della seconda, Portgas D Ace, incontrino e costringano ad entrare nella loro ciurma due sorelle di nome Emi ed Umi, entrambe piratesse. Ipotizzate ora che Marshall D Teach alias Barbanera consegni la minore delle due, Umi, alla Marina per poter entrare nella Flotta dei Sette. Come reagirà Barbabianca? Ed il nostro caro Pugno di Fuoco riuscirà a non farsi catturare da Barbanera nonostante sia andato alla sua ricerca?
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Marco, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Trafalgar Law, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

35. Una serie di notizie stravolgenti



È già passato un mese da quando ho abbandonato la Moby Dick, un lungo interminabile mese di navigazione nel Nuovo Mondo tra tempeste, correnti serpentine, onde gigantesche, uragani e mostri marini. Ma chi me l’ha fatto fare? Oh, giusto: quel lurido traditore di Teach e quell’imbecille di un fiammifero. Ho deciso che appena li troverò farò fuori il primo e castrerò il secondo. Sì, sì, lo castro. Se lo merita e non mi importa se poi non si potrà più riprodurre.
Poso il mio sguardo, fino ad ora impegnato a scrutare l’orizzonte, sul mio nuovo equipaggio composto da delinquenti di basso calibro ed osservo attentamente il loro lavoro: la WindFlower, dopo l’ultima tempesta, è rimasta danneggiata ed ho perciò deciso di costringere con la forza qualche rompiscatole trovato durante le mie tappe sulla terraferma a salire a bordo ed a farmi da schiavetto a tempo indeterminato.
- Allora, vi volete muovere con quella benedetta vela? Cucite più velocemente! Di questo passo non raggiungeremo mai Ace!-
- Agli ordini!-
Immediatamente i due addetti alle vele aumentano la velocità con cui le loro dita fanno passare gli aghi nella stoffa e, sapendo che sicuramente li rimprovererei, anche gli uomini che stanno aggiustando la balaustra aumentano il ritmo di lavoro.
Mi compiaccio del potere che riesco ad esercitare sui deboli come loro. Sono bastati due pugni ben assestati a testa per trascinarli sulla nave ed alcune minacce per indurli a lavorare. Oltretutto quei pochi che hanno osato ribellarsi sono finiti in mare, quindi ora tutti sono miti come degli agnellini.
- Siete sicuri che Ace si dirigesse verso la Linea Rossa?- mi siedo sullo sdraio che ho fatto posizionare sul ponte ed afferro il bicchiere di cola posato sul tavolino al suo fianco, sorseggiando la bevanda.
- Sì!- rispondono immediatamente i mozzi con fare adulatorio, per non farsi nuovamente menare.
Poveretti, da una parte mi fanno pena: hanno tentato di catturare sia me sia Ace ed entrambe le volte se le sono prese. Devo ammettere che sono stati davvero incoscienti a pensare di batterci. Cretini.
- Uh, capitano! Il gabbiano-news!- Charles, il capo della ex banda di malviventi indica il cielo.
Alzo la testa, riparandomi con l’ausilio della mano sinistra gli occhi dal sole e noto l’uccello volare verso di noi. Un sorriso mi compare sul viso al pensiero di Marco trasformato in fenice che porta i giornali per il mondo; caro pennuto fiammeggiante, ho appena trovato cosa potresti fare di secondo lavoro, sai per arrotondare le entrate…
Il gabbiano plana sopra le nostre teste e si posa sulla polena della nave. Mi avvicino a lui e, dopo aver frugato nelle mie tasche, gli do una moneta da cinque berry. L’animale la afferra con il becco e la lascia cadere in un marsupio che porta sotto l’ala, per poi consegnarmi il giornale e spiccare nuovamente il volo. Prima però di raggiungere il cielo blu, sbanda contro un pennone della nave, stride in maniera assordante e, sbattendo le ali come un disperato, riesce a non precipitare sul ponte ed andarsene.
Scuoto il capo, abituata ormai da tempo a scene di questo tipo: sulla Moby Dick facevano a gara a chi riusciva a colpire usando una fionda il sedere dei gabbiani-news in volo. Sono dei bambini su quell’imbarcazione. Dei bambini.
Srotolo il giornale e mi concentro sulla prima pagina.
- Qualcosa di interessante, signorina Emi?- domanda un ragazzo di cui non ricordo il nome.
- Lasciami leggere-
Come sono gentile a volte, devo proprio ammettere di essere odios…
- Nuovo membro della Flotta dei Sette, Marshall D Teach detto Barbanera- leggo tra me e me, scioccata –Era il suo obbiettivo, voleva farsi un nome…-
- Come?- si incuriosisce l’equipaggio.
Leggo rapidamente la notizia riportata: Teach ha usato Umi come merce di scambio per ottenere la nomina nella Flotta dei Sette.
"La giovane piratessa, sorella della celebre Tigre del Mare Orientale è ora stata condotta ad Impel Down per scontare la sua pena."
Mi viene una terribile fitta allo stomaco. Umi è ad Impel Down, la prigione di massima sicurezza della Marina, un inferno per chi vi è rinchiuso. La mia sorellina in quel luogo morirà! Presa dall’angoscia, mi lascio cadere seduta sul legno del ponte con il giornale ancora tra le mani. Quella fortezza è inespugnabile, impenetrabile, inattaccabile. Come diavolo posso fare per salvare Umi? Nemmeno Barbabianca con tutta la sua flotta può permettersi di ingaggiare una guerra contro la Marina. Ma certo! La Marina punta a questo! È certa che Barbabianca, quando saprà di Umi, farà di tutto per salvarla e scommetto tutto quello che voglio che i marines hanno già spostato tutte le loro forze ad Impel Down! Qui c’è vento di guerra…
- Informatemi se ci sono altre notizie importanti- lancio il giornale alla ciurma, per poi dirigermi nella mia cabina per riflettere sul da farsi.






 
----------








Intanto nella prima parte della Grandline…

Sono stata barattata, sono stata scambiata per un titolo: membro ufficiale della Flotta dei Sette. Quel grassone di Teach mi ha consegnata nelle mani di un ufficiale della Marina per avere uno stupido titolo! È inaccettabile! Ma è ancora più inaccettabile che mi abbiano rinchiusa qui dentro! Sto osservando i carcerati nella cella di fronte alla mia con insistenza da un bel po’ di tempo. Sono affamati e si vede. Abbasso lo sguardo sulla pappetta che mi è stata portata qualche ora fa e mi vergogno: ho detto che non la volevo perché è una schifezza, ma pensandoci bene disprezzarla in pubblico è stata un’offesa verso quei poveretti. Ah, quanto odio la Marina! Chissà che ha in mente oltretutto! Allora, riassumiamo brevemente quanto mi è accaduto: sono stata consegnata nelle mani di un tipo con la barba legata in una treccina e una capra al suo fianco, Garp ha discusso con quest’ultimo, alterato dalla decisione di mandarmi ad Impel Down, sono stata portata in questa prigione sottomarina e accompagnata al secondo livello con l’ascensore, chiusa dentro questa cella ed infine mi hanno portato il pranzo, cosa che non è accaduta agli altri prigionieri. Probabilmente il fatto di essere figlia di un ammiraglio mi dà dei vantaggi. Meno male, sarebbe stato orribile finire nel piano superiore: i prigionieri vengono fatti camminare in un prato di lame! Perlomeno questo livello è una prigione normale…
Sento un verso strano ed inquietante e, spaventata, mi rintano al fondo della mia "stanzetta" privata. Noto che anche alcuni detenuti fanno lo stesso, mentre altri si precipitano a tener chiusa la porta delle loro celle che, al contrario della mia, sono aperte. Improvvisamente sbuca dal corridoio un leone con la faccia umana. Cos’è?
L’essere si butta contro le sbarre della mia cella ed io urlo, presa dal panico. Ha dei denti affilatissimi! Altri di quei cosi fanno capolino dal fondo del corridoio e si uniscono al loro compagno. Vogliono mangiarmi!
- La zuppa- urlano gli altri prigionieri –Lancia via quella diavolo di zuppa!-
- La zuppa?- dico tra me e me, cercando di realizzare cosa vogliano dirmi.
- La zuppa, per Roger! Lanciala alle manticore!-
- Ah, la zuppa!- afferro la ciotola e la butto aldilà delle sbarre.
Subito le manticore vi si gettano sopra, divorando persino la ciotola e, al verso lontano di un altro mostro, fuggono via, spaventate. Ma in che razza di posto sono finita?
- Dovevi mangiarla subito quella dannata minestra, mocciosa!-
- Già, per poco ci facevi uccidere tutti!-
- Ah, state zitti o chiamo mia sorella!-
- Ah, sentitela!- mi ignorano.
Antipatici, quando Emi verrà a salvarmi vi farò trucidare! Voi siete proprio il tipo di maschi che io e lei odiamo, quelli che ci hanno sfruttate quando eravamo piccole ed avevamo bisogno di cibo per sopravvivere nel Mare Orientale. Emi doveva rubare e portarvi il bottino, in cambio voi non mi uccidevate e ci davate un pezzo di pane secco. Sia benedetto quel giorno in cui la mia sorellona ha trovato e mangiato quel frutto del diavolo e vi ha pestati a sangue, per poi lasciarvi alla deriva su una scialuppa. Vi odio, sporchi delinquenti!
Dei passi molto rapidi riecheggiano nel corridoio. Un uomo in fuga appare ed ecco al suo inseguimento le manticore. Di nuovo i prigionieri si fiondano a tener saldamente chiuse le porte delle loro camere.
- Ho il giornale! Ho il giornale!- Urla l’inseguito.
I presenti si interessano improvvisamente a quel criminale.
- Lanciaci il giornale!-
- No! Aprite! Fatemi entrare!-
- Lancia il giornale o non apriamo!-
- No!- corre, disperato, quasi raggiunto dalle fiere.
Una cella gli viene aperta e lui si butta al suo interno. Viene richiusa e le bestie si lanciano contro di essa. Seguono attimi infernali e quando quei mostri decidono di andarsene tutti tiriamo un sospiro di sollievo.
- Allora? Che dice il giornale? È nuovo almeno?- chiedono alcuni.
- Fresco dalla spazzatura!- risponde il carcerato –Ci sono notizie su Barbabianca!-
- Argh! Quel bastardo! Cos’è? È crepato finalmente?-
Una forte rabbia mi invade il corpo al sentir questi termini rivolti a mio padre e, essendo al sicuro nella mia cella sigillata a chiave, decido di insultarli.
- Siete solo dei sorci! Mio padre non è un bastardo, lui è più forte di tutti voi messi insieme! Ne vale migliaia di voi!-
- Oh, quindi abbiamo una sottoposta del vecchiaccio! Ahahah! Dov’è lui ora, eh? Vai a chiamarlo! Marcirai qui con tutti noi! Ahahahah!-
- State zitti!-
E loro scoppiano nuovamente in una fragorosa risata mentre altri mi osservano con astio.
- Sul giornale viene detto che Barbanera ha consegnato una certa Umi alla Marina per diventare membro della Flotta dei Sette!-
- Sono io Umi, cretini!-
- Ahahahah, persino rapita sotto gli occhi del papino!- sghignazza uno.
- Zitto!- urlo.
- Dai, continua a leggere! Le notizie sono interessanti!-
- Già, ahahahah!-
- Ma chi è questo Barbanera?-
- Un traditore della ciurma del bastardo- risponde il lettore.
- Se mai uscirò da questo posto, voglio unirmi a lui!-
Dalle altre celle seguono parole di approvazione  per questa affermazione.
- C’è altro?- domanda un tipo molto muscoloso.
- No, nelle prime pagine no- sfoglia il giornale l’interpellato –Ah, aspetta, nella terza pagina c’è scritto che una certa Emi, la vicecomandante della seconda flotta, ha aiutato Barbanera a lasciare la nave del maledetto. Ora fa parte della sua ciurma-
- Mai fidarsi delle donne-
- No! Non è vero! Emi non lo farebbe mai!-
- Ah, chiudi il becco, la sua taglia è stata congelata, quindi è tutto vero, mocciosa- il tizio che legge le notizie mi mostra la pagina di giornale sulla quale è stampato il manifesto di taglia di Emi.
Sopra di esso è disegnato al posto della cifra un trattino che mi lascia alquanto perplessa. Ho sempre saputo che Emi è una brava attrice e che spesso usa gli altri per sopravvivere, ma non posso credere che abbia finto anche con Barbabianca. Ha dato troppe prove di fedeltà, ho visto che è affezionata a lui ed una volta, parlando, me l’ha fatto intuire. Non è possibile che abbia elaborato un piano tanto subdolo e oltretutto se l’avesse fatto io non sarei qui! A meno che io non venga liberata in quanto parte della ciurma di Barbanera, perché sì, se Emi sta con lui allora ha di certo fatto entrare al suo servizio anche me! Ma se io vengo liberata, Teach non avrà più il titolo di "flottaro", quindi io non… io non sarò liberata…
Però Emi non mi lascerebbe qui, no, lei non ha tradito Barbabianca! Non può averlo fatto!











Nota dell’autrice
Salve a tutti, miei coraggiosi prodi! Se siete giunti sin qui senza abbandonare la storia siete veramente dei lettori fantastici!
Avevo affermato in alcune risposte alle recensioni che questo capitolo sarebbe arrivato due mesi fa, ma come al solito ho tardato. Il motivo? Semplice: il computer era apparentemente morto, poi si è ripreso dopo alcune riparazioni, prendetevela con lui *chiede venia e va a nascondersi*
Dal suo nascondiglio l’autrice vi ringrazia tantissimo per la pazienza e spera che qualche buon’anima decida di lasciare un commento anche per questo capitolo perché si sa che i commenti le servono per sentirsi un briciolo importante. Ok, sta scherzando!
Alla prossima!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Elenami55