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Autore: Valerie Leyl Alekxandre    23/07/2016    3 recensioni
LongFic dedicata alla mia migliore amica Gaia :3
Buon compleanno tesoro, so che è a dir poco in ritardo, ma spero di essermi fatta perdonare con questo :P
Eccoti una NaLu nuova di zecca ;)
*^*
Lui, il Principe del Mondo dei Draghi e Lei, una Principessa appartenente al Mondo degli Umani.
La Magia e l'Amore li uniscono fin dall'infanzia.
Ma l'Odio divide le loro razze.
Riusciranno loro due a superare la guerra imminente e tutto ciò che verrà causato da esso?
La speranza vacilla, i traditori si fanno avanti, la Discendenza tornerà e le Creature Leggendarie ricompariranno dopo secoli di vuoto e solitudine, il male si è risvegliato pronto a spazzare via tutto ciò che è bello e buono per portare morte e disperazione in ogni dove.
Riuscirà il Bene, rappresentato dalla nuova generazione, a riuscire dove i loro antenati hanno fallito?

*^*
[Storia completamente revisionata]
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'Albero delle Fate
~Capitolo V~
**°**

Era estenuante, una continua lotta contro la corrente gelata del fiume: ogni tentativo di evitare i massi del letto o di raggiungere la superficie per poter respirare sembrava essere vano e sempre più difficile per quanto i polmoni le bruciassero e le forze mancarle sempre più.

Sembrava un incubo, un incubo in cui non vedeva altro che acqua e sabbia, alghe e massi, bolle d'aria sfuggirle dalla bocca e innalzarsi verso la superficie senza avere la possibilità di contrastare tutto ciò.

Si sentiva sola, Lucy, perduta, senza più speranza, senza più la forza di poter provare ancora una volta ad agitare braccia e gambe nel tentativo di raggiungere l'aria.

Il petto cominciò a farle davvero male, la corrente aveva cominciato già a trascinarla lentamente sempre più in basso, dove la luce sembrava esser bandita dalle profondità, e a quel punto non poté fare a meno che lasciare andare l'aria rimasta, troppo debole per poterla trattenere ancora.

La stanchezza e il desiderio corporeo di respirare acqua la trascinarono a chiudere le palpebre, con la paura di morire così improvvisamente senza aver avuto nemmeno l'opportunità di sgridare Natsu per la sua avventatezza e senza aver avuto neanche il tempo di salutare i suoi amati genitori.

Ci fu però un attimo in cui sentì uno strano calore generato da un abbraccio amorevole, lunghi capelli sfiorarle le guance e una voce stuzzicarle le orecchie senza però riuscire comprenderne le parole. Spinta dalla curiosità, riuscì ad aprire un poco gli occhi per poter scorgerne i capelli confondersi nell'acqua, quasi fossero dello stesso delicato colore, ma quasi subito il buio la sommerse all'istante.

**°**

Lucy non c'era più, non la vedeva più, era scomparsa tra la corrente del fiume ed era tutta colpa sua che non le aveva creduto per paura di perdere ad uno stupido gioco.

<< Lucy! >> urlò chiamandola con tutto il fiato che aveva in gola per poi tuffarsi con il viso in acqua nel tentativo di scorgerne la figura, ma era tanto torbida in quel tratto da non permettergli di vedere a un palmo dal naso.

Urlò nuovamente il suo nome una volta aver preso un'altra rapida boccata d'aria tra gli schizzi della corrente, continuando a nuotare disperato alla ricerca della principessina, avanzando lungo il fiume sperando che questo l'avesse trascinata più avanti.

Si sentiva così dannatamente in colpa che si stava trattenendo dal piangere, lui, Natsu, che mai aveva pianto fin da quando aveva ricordo, lui, il Drago di Fuoco, piccolo impavido e pimpante, non aveva mai sentito un così disperato bisogno di piangere. Eppure non poteva permetterselo, doveva trovare la sua preziosissima amica prima che fosse tardi, perché lui se lo sentiva dentro che troppo tardi non lo era ancora. Di piangere non ce n'era tempo.

Si tuffò ancora una volta, stavolta riuscendo ad andare più in profondità e cercò di ignorare il freddo pungente che mano a mano che provava a scendere, diveniva sempre più insopportabile e doloroso.

A questo punto, a corto d'aria, dovette tornare nuovamente su e solo dopo esser riuscito a prenderne dell'altra scorse poco più avanti qualcosa emergere dalle profondità. Assottigliò gli occhi per poter osservare meglio e solo quando riconobbe il vestitino dell'amica emergere un poco, si fiondò subito nella sua direzione.

Nuotò più veloce che poté, rigenerato da una forza che credeva di aver perduto con la comparsa della stanchezza e in poche bracciate la raggiunse, le prese la mano tirandola a sé sentendola fredda, ma ignorò quel tocco ripetendosi che fosse colpa della temperatura dell'acqua.

L'abbracciò tenendola stretta a sé cominciando ad aiutarsi con le ali per raggiungere la riva, le quali se fino a poco prima le muoveva faticosamente, in quel momento sembravano aver preso vita propria poiché velocissime battevano contro l'acqua spingendolo piano piano verso la sua meta.

<< Lucy! >> la chiamò cercando nel frattempo di svegliarla, perché il quel momento lei stava dormendo vero? << Svegliati! >> urlò ancora, stavolta con la voce rotta mente con i piedi cominciò a toccare il fondo del fiume cominciando a correre nell'acqua in un tentativo disperato di raggiungere il prima possibile quella maledetta terra per poterla poggiare da qualche parte lontana da quel dannato fiume e così riscaldarla << Lucy! Ti prego! >> sussurrò in procinto di piangere quando la posò tra i sassi, le scostò i capelli dal viso e vedendolo pallido dove anche le labbra sembravano aver perso il loro rossore le lacrime non poterono che cominciare a cadere calde precipitandosi sulle guance della piccola principessina.

Tentò allora di scuoterla, ancora non accortosi delle lacrime salate che gli cavalcavano le piccole guance squamose.

Non era mai stato così tanto spaventato. Aveva sempre dovuto cavarsela da solo nei boschi, gli animali che vi vivevano non gli avevano mai incusso paura, nemmeno i pericoli che nascondevano quelle distese di piante e colline, pure la solitudine per lui non era stata spaventevole come gli avevano raccontato i conoscenti. Eppure il pensiero di rimanere da solo senza la sua amica, lo aveva scosso davvero.

La chiamò ancora non vedendo quegli occhi aprirsi e sgridarlo, magari con qualche pugno e schiaffo per esser stato così stupido: si sarebbe fatto picchiare e sgridare da lei tutte le volte che voleva anche senza motivo pur di rivederla pimpante come solo lei era, ma nonostante tutti i tentativi per svegliarla, Lucy non sembrava aver intenzione di svegliarsi, né un accenno, un'espressione infastidita, nemmeno il naturale tossire per esser stata così tanto tempo sott'acqua. Niente.

<< Ho detto di svegliarti! Non scherzare! Se è un modo per farmela pagare, smettila! Non è per niente divertente! >> urlò stringendole le spalle << Lucy! >>

Non vedendo per l'ennesima volta alcuna reazione, il pensiero che fosse morta lo terrorizzò a tal punto da lanciarsi su di lei e abbracciarla il più forte che poteva: non l'avrebbe mai lasciata andare facilmente. Avrebbe prosciugato le sue energie fino all'ultima goccia, avrebbe fatto l'impossibile e tutto ciò che era possibile.

Quasi si stupì di tale disperazione.

Strinse gli occhi e provò a fare ciò che suo padre gli stava cercando di insegnare da tempo: si concentrò sentendo quel corpo così freddo, guardò dentro di sé alla ricerca della parte più nascosta di lui, alla ricerca di quel calore di cui aveva sempre avuto coscienza fosse dentro di lui e lo animasse. Cercò a fondo nel suo cuore cercando quella fiamma che papà chiamava anima, quella fiamma che per lui custodiva il suo essere e ciò che avrebbe potuto aiutarlo a salvare Lucy.

<< Se hai freddo ti scalderò io >> sussurrò tra i singhiozzi, stringendo gli occhi e nascondendo il viso tra i corti capelli della bambina, sentendosi finalmente quel calore uscirgli dal petto e dalle lacrime per poter raggiungere il corpo esile e raffreddato della sua amica. Perché lei non poteva abbandonarlo, lui non voleva esser abbandonato da lei. Era una delle persone più care che aveva e non le avrebbe permesso di andare via da lui. Lucy era sua, e la sua Lucy non era fredda. 

Preda del suo pianto però non si accorse di quanto ormai abbracciasse stretto la sua amica, né di come lei divenne sempre più calda a causa di quell'amplesso, nemmeno di quando prese a tossire in preda alla stretta rovente e micidiale del suo amico, il quale senza rendersene conto la stava costringendo a buttar fuori la poca acqua che aveva ancora nei polmoni.

<< Natsu >> sussurrò cercando di divincolarsi, presa dal panico e dall'imbarazzo quando si accorse di quanto la stava stringendo, ma lui non sembrava udirla.

Lo richiamò ancora, ma sentendo anche quel tentativo vano, la rabbia cominciò a ribollirle dentro soprattutto perché si era ricordata di ciò che era successo poco prima.

<< Natsu! >> urlò assestandogli una gran ginocchiata ai fianchi facendolo rotolare poco più lontano da lei, lo sentì gemere e tirare su il naso << Ma cosa ti è preso! >> esclamò inviperita alzandosi da terra cominciando a camminare furiosa verso il draghetto con l'obbiettivo di prenderlo a sberle.

Il diretto interessato sussurrò un << Ahio >> massaggiandosi il fianco dolente, non capendo cos'era successo, ma sentendo le urla di Lucy riprenderlo si alzò rapidissimo per potersi lanciare di scatto verso la sua preziosa amica.

Gli erano mancati, seppur per pochi minuti, i gesti violenti di quella bambina tanto dolce.

<< Lucy! >> la chiamò abbracciandola e prendendola alla sprovvista: caddero quindi entrambi a terra ottenendo un urlo da parte della bambina per lo spavento, la quale però si mise subito a ridere per la reazione così tanto esagerata del Drago.

<< Ma che fai? >> disse lei ridendo ricambiando quell'insolita manifestazione di affetto.

<< Potevi anche non entrare in acqua >> sussurrò invece l'altro tirando su con il naso, sentendosi strano quando notò le lacrime uscirgli dagli occhi e il moccio litigare con il suo naso per poter uscire: non gli era mai capitato tutto ciò, almeno da quando aveva ricordo.

<< Ma io ti ho detto che non sapevo nuotare, sei che tu non mi hai creduto >> mise il broncio Lucy.

E seppur sapesse che lei aveva ragione, Natsu trovò difficile comunque trovare la forza e il coraggio di chiedere << Scusa >> perché si vergognava di ciò che aveva fatto e nonostante fosse solamente ancora un cucciolo poco cresciuto, aveva capito che ciò che aveva fatto era stato davvero pericoloso, anche senza l'intervento degli adulti.

Allora si alzò da terra grattandosi il capo rivolgendo lo sguardo altrove che negli occhi di Lucy, sentendosi ancora troppo in colpa per ciò che era successo, teso per la paura che la sua amica non accettasse le sue scuse più sincere.

Lucy invece sorrise e si sedette anche lei perché nonostante il pericolo scampato per un pelo, era felice di ciò che era successo: quell'avvenimento aveva fatto capire ad entrambi almeno un poco quanto l'una era importante per l'altro e viceversa.

<< Va bene >>

Una volta chiarito, entrambi si alzarono da terra con l'obbiettivo di riprendere l'esplorazione. Natsu quasi subito, rinvigorito come non mai, scomparve nel sottobosco, mentre Lucy diede un ultimo sguardo a quel fiume ricordandosi di quella strana presenza che sicuramente l'aveva abbracciata quando ancora era sott'acqua. Sapeva che non era stato Natsu: quelle braccia che l'avevano avvolta erano simili a quelle della sua mamma anche se era certa che quel tocco non era come quello della regina, quindi non potevano essere quelle di Natsu, quelle del draghetto erano ancora troppo corte e poi come abbracciava lui non abbracciava nessun'altro.

Sorrise grata e un po' imbarazzata per quell'ultimo pensiero, dopo di che alzò il braccio e scosse la mano in un saluto verso il fiume. A quel gesto vide per un attimo il fondale illuminarsi e poi spegnersi e si rallegrò ancor di più.

<< Grazie! >> esclamò raggiante, contenta che quella donna misteriosa avesse ricambiato il suo saluto. Era anche per il merito di quella persona che poteva ancora essere lì a giocare con quel Drago strampalato.

<< Lucy? >> Natsu ricomparve quasi subito richiamandola incuriosito.

<< Eccomi! >> esclamò la bambina sorridente girandosi verso il suo amico, lo prese per mano e cominciò a correre contenta, trascinandolo tra gli alberi.

<< Perché hai urlato? >> le chiese non capendo ancora l'origine di tanta felicità.

<< È un segreto >> gli rispose lei sorridendogli e facendogli l'occhiolino.

<< Ehi! Lo voglio sapere anch'io! >>

<< Ma così non sarebbe più un segreto! >> urlò di rimando ridendo, lasciando la mano del compagno continuando però a correre << Per punizione dovrai cercarmi a nascondino! >> gli disse riferendosi all'incidente, e lui non poté far altro che sbuffare e arrendersi, sentendo il senso di colpa tornare.

A quel punto smise di correre << Come vuoi tu >> disse e si appoggiò all'albero più vicino << Conto fino a cento e poi ti cerco! >> l'avvisò prima di cominciare, lasciandosi andare ad un sorriso mentre con le dita si toccò il naso: Lucy non sapeva che ormai si era abituato così tanto a sentire il suo profumo che l'avrebbe trovata ovunque si sarebbe nascosta.

"Tanto ti troverò sempre"

**°**

 

Angolo dell'autrice
Ciao! Eccomi qui con un capitolo fresco fresco:3
So di essere in ritardo di più di una settimana rispetto all'aggiornamento programmato, ma dei parenti mi hanno portato giù con loro in vacanza senza preavviso e soprattutto senza internet e pc, quindi non ho potuto pubblicare né scrivere il capitolo (scrivo su OneDrive, quindi necessito di internet-.-').
Sono riuscita a scrivere solo oggi perché ho ospiti in casa per un po' e solo per questo weekend ho tempo libero per dedicarmi alla scrittura.
Avrei anche un sacco di OneShot da pubblicare, di cui una per un Contest a cui purtroppo sono sicura di non riuscire a partecipare... in più sto cercando di continuare Welcome to Neverland, Lucy e una LongFic nuova che avrei intenzione di pubblicare appena scritto quasi tutti i capitoli, ovviamente NaLu.
Passando a questa storia, mi scuso per non aver ancora risposto alle recensioni ma come ho sopracitato il tempo scarseggia...
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ho paura di aver sbagliato qualcosa riguardo Natsu, ma spero comunque che questo capitolo sia meglio del precedente anche se leggermente più corto.
Avviso che non dovrebbe mancare molto allo stacco dall'infanzia dei nostri piccoli personaggi, non ho intenzione di annoiarvi sulla loro vita da piccoli pulcini, ma ci tenevo a 'illustrarvi' come si evolverà il loro rapporto :3
Ringrazio coloro che ancora seguono la storia e che quindi non si sono ancora stancati di me, ringrazio chi ha aggiunto ai preferiti e alle ricordate la storia, mi fa davvero piacere che questa storia stia scatenando un qualche interesse c:
Cercherò di farmi perdonare il prima possibile per questo imprevisto, promesso;)
Un bacione gigantesco e alla prossima!
Mary

Prossimo aggiornamento previsto per Sabato 6 Agosto:)

   
 
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