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Autore: Aurora2001    25/07/2016    2 recensioni
Mutanti si nasce,non si diventa.La storia sarà incentrata sulla vita di una ragazza,Alba che si innamora perdutamente del suo professore di genetica e scienze umane il professor Charles Xavier. Accadranno fatti incredibili,intrighi amorosi e più in la con la storia ci saranno anche alcune ellissi,cioè si salterà un certo periodo di tempo così da far trascorrere il tutto più velocemente,visto che questa storia passerà per intenderci da X-men L'inizio a X-men Apocalisse.La storia verrà divisa in due...cioè nella prima comparirà la prima parte della storia ambientata nel primo film e nella seconda storia,la seconda parte che sarà ambientata nell'ultimo film della saga.In anticipo mi scuso se per caso ci sono errori all'interno della storia,ma questa è la prima che scrivo e non ho molta esperienza.Spero che vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                    Capitolo 5
 
                                                                 Piccola...


Alba andò in camera sua per riflettere sulla confessione. Ancora non ci poteva credere che un tipo come lui avesse fatto una cosa del genere. "E ora che faccio?" Cominciò a fare avanti e indietro per la camera. Aveva un sacco di cose per la mente...non riusciva a pensare adeguatamente,perciò decise di uscire dalla camera e di andare fuori, non sarebbe riuscita a ragionare chiusa lì dentro. Era sera e faceva fresco...ma si stava bene,c'era anche un pò di venticello.
 
"Vada da lei...capirà non si preoccupi" disse Sabreen.Il professore la guardò e poi si precipitò in camera di Alba...Bussò...niente...ribussò...ancora niente... Pensò che non gli volesse parlare per questo cominciò a scendere per le scale intristito,nel frattempo Raven che stava salendo le stesse scale e aveva assistito a tutto lo bloccò dicendogli che si trovava fuori a quel punto Charles si girò verso la sorella e subito sentii crescere la speranza dentro di sé.Così si diresse subito verso il cortile. Alba stava guardando le primissime stelle che stavano nel cielo. Si avvicinò cauto. Lei ancora non si era accorta della sua presenza. "Belle vero?" lei si girò di scatto e lo guardò negli occhi,era arrabbiata con lui...e si vedeva.Il suo sguardo lo stava uccidendo. Così girò i tacchi e cominciò ad incamminarsi per ritornare dentro,non voleva stare con lui e non poteva continuare a guardarlo,ma lui la bloccò subito prendendole una mano. "Scusami..." "Già" "L'ho fatto perché pensavo che sareste state utili, so che dovrete affrontare una guerra e noi vi ci abbiamo messo dentro senza il vostro permesso...Puoi anche andartene" Charles stava ancora tenendo la sua mano.Alba lo fissò negli occhi, cavolo lo sapeva che sarebbe stato meglio non farlo,non sapeva arrabbiarsi così tanto,figurarsi con degli occhioni di quel genere,non ci riusciva...era più forte di lei. "Cosa dovremmo fare?"mormorò e così professore sospirò felice e si sedette sul muretto accanto a lei "Vi aiuterò a controllare i vostri poteri" "Dovremmo far parte della battaglia quindi?" "Si.Se non riuscirete ad usare i vostri poteri noi vi aiuteremo...su questo potete essere certe" Alba ci pensò su,infondo anche lei era una mutante,doveva aiutarli... "Va bene" sospirò un pò incerta "Grazie Alba" la guardò sorridendo"Va bene, ora io vado eh"disse cominciando a incamminarsi nuovamente "Aspetta -la fermò una seconda volta- voglio parlarti" "..Dimmi"si fermò a metà strada per sentirlo. "Voglio conoscerti meglio,è da poco che ci conosciamo ma non abbiamo mai parlato moltissimo,non so praticamente nulla di te a parte qualcosina,ma sei una mia nuova alunna, voglio sapere qualcosa in più di te" "Emh...e cosa dovrei dirti?" si appoggiò su una gamba e incrociò le braccia al petto,l'imbarazzo era sempre maggiore "Non lo so,tipo della tua famiglia.Hai una sorella o un fratello?" a quel punto le apparì immediatamente l'immagine della sua piccola sorellina,come aveva pronunciato quelle parole dei brividi le avevano attraversato la schiena,le dispiaceva e non era nemmeno abituata a dire il falso ma non poteva raccontargli una cosa del genere...nemmeno a lui. "No sono figlia unica.Tu?" "Anche io.Ho avuto il piacere di conoscere tuo padre,Alex,quando avrò la disponibilità di conoscere anche tua madre?" "Mia madre è morta quando ero piccola...non penso che riuscirò a fartela mai conoscere"sorrise a malapena per sdrammatizzare "Mi dispiace"disse sinceramente affranto "Anche a me...e invece i tuoi?Dove sono?" "Stanno a Montréal ,si sono trasferiti lì" "Ah, e come mai?" "Perché si vergognavano di me,odiano i mutanti.Sono molto tradizionalisti...purtroppo non sono come tuo padre,ma per niente,sono razzisti ma questo era evidente non serviva nemmeno dirlo,no?" fece la stessa espressione di lei prima.Alba rimase in silenzio,preferiva non dire nulla,anche perché anche la sua situazione era abbastanza difficoltosa e triste,forse anche di più della sua,i suoi non erano morti certo ma lo avevano abbandonato.. "Quando è morta tua madre?" proferì qualche secondo più tardi "Quando avevo all'incirca 13 anni" "Oh mio dio...Eri davvero piccina" "Si...ma poi ce l'ho fatta fortunatamente" "Già, sinceramente non so come abbia fatto.Non penso che io ci sarei riuscito" "Tuttora sto male per la sua morte, ma sto riuscendo a tirare avanti..ho una grande forza di volontà mi dicono.." si sedette anche lei sul muretto,per stargli più vicino. Charles le stava guardando nella mente, stava vedendo tutto l'accaduto...Sapeva che forse era sbagliato fare in quel modo ma era curioso di sapere cosa le era successo..Era straziante vedere Alba così piccola e indifesa con le lacrime agli occhi vicino al corpo senza vita della madre, che tanto le assomigliava. "Sei estremamente coraggiosa"disse uscendo dalla sua mente asciugandosi due lacrime "Grazie, anche tu lo sei e molto" "Non è vero, in confronto a te io non sono niente" "Non dire così, perché non è vero, lo sento anche io sai" dopo le parole di Alba rimasero per un attimo in silenzio continuando a scorrere gli occhi tra loro e il cielo scuro che si stagliava ormai omogeneo sopra di loro. Ormai era notte e il freddo cominciava a farsi sentire. Alba aveva un leggero parka addosso e non aveva molto freddo, al contrario di Charles.Lui aveva solo un leggero maglioncino di cotone...Per questo Alba si voltò verso di lui e si tolse la giacca. Lui si voltò "No fermati sto bene" "Non è vero stai gelando" sorrise dolcemente lei "Dai così stai caldo, tanto io non lo soffro poi molto il freddo"allora gli posò delicatamente il parka sulle spalle. Charles era un pò imbarazzato, di solito era il contrario, anche nei film no,si vede sempre lui che riscalda lei ma in questo caso no. "È caldo" sorrise lui come un bimbo stringendosi maggiormente il leggero cappotto sulle sue spalle "Ovvio l'ho tenuto fino ad ora io" continuò a sorridergli,come il silenzio scese un'altra volta,Charles riprese a parlare. "Se ci vedesse ora mio padre chissà come reagirebbe" "Ma noi due.." "No no, intendo tutti noi...tutti i ragazzi.Una scuola di mutanti sai...abbastanza struggente come immagine vero?Almeno per un tipo di quello stampo" "Già...È stato brutto quando hanno scoperto di te?"azzardò a spingere su quell'argomento "Molto...davvero molto" abbassò gli occhi un pò intristito "Va bene ma ora non ci devi pensare, stai bene con i ragazzi e questo è quello che conta.Davvero non ne vale la pena sprecare il tempo a pensare al passato, soprattutto se non è bello.Come il nostro..." "Sei saggia...lo sai" "Alcune volte" rise e così lo fece anche lui "Ora è meglio che vada però,alla fine ne è valsa la pena però,mi sono piaciute le tue parole,e poi il tempo è passato in un lampo" "Vero hai ragione,anche io sono stato davvero bene,con te è davvero molto bello e interessante parlare" sorrisero entrambi e a quel punto proferì a malincuore "Allora...buonanotte professore" ma lui l'abbracciò prendendola di sorpresa .Quell'abbraccio costò ad entrambi molto... Dentro non c'era un semplice e puro abbraccio,ma molto di più. Alba solo dopo qualche secondo di freddezza riuscì a sciogliersi e allora lo strinse a sé. Sembrava che si conoscessero da anni...si sentivano benissimo uno nelle braccia dell'altro. Charles sentì il profumo di Alba invadergli le narici,pensava che fosse il profumo più buono del mondo,era delizioso proprio come lei.Sentiva un disperato bisogno di baciarla,ma non poteva...era una sua alunna e poi si conoscevano da poco,non poteva...Alba stava pensando le stesse identiche cose... Dopo poco si dovettero separare "Ti devo restituire il parka"se lo tolse e glielo diede "Ah si vero" lo prese e se lo tenne in braccio. Lei fece qualche passo verso la porta ma si fermò subito... "Professore?" "Si?"sorrise dolcemente "Una curiosità" "Dimmi" "Quanti anni ha?" Charles rise"Perché non mi provi a leggere nella mente?Così scopri la mia età e fai anche esercizio" "Ma se vedo troppo?" "Se ti concentri non vedrai altre cose" Alba dopo qualche secondo di incertezza ci provò,ma niente "Non ci riesco" disse delusa "Prova a mettere due dita su una tempia,con me funziona" fece così e dopo due-tre tentativi in effetti ci riuscì. Alba era contentissima "Wow ha 26 anni?"disse sbarrando gli occhi.Charles rise per la sua faccia buffissima "Sii" continuando a ridere."Oh mio dio!Sinceramente pensavo di più" disse imbarazzata ma non nascondendo il riso che aveva "Ah grazie eh,mi stai dando del vecchio" fece finta di prendersela "No non è vecchio!Ma semplicemente sembra più adulto di quello che in realtà è" continuò a sorridere "Ma è un bene o un male?"ghignò lui.Le guance di Alba diventarono immediatamente rosse... "Emh un bene...si perché può capire meglio i problemi dei giovani..." in realtà era meglio per un altra cosa...e infatti Charles..."Mh si hai ragione" gli scappò una piccola risatina "Perché ridi...cioè ride?" si corresse subito lei "Alba puoi darmi tranquillamente del tu" "Sicuro?" "Certo" "Comunque capirai quando ti farai più grande piccola" la sfotté e fece per andarsene con le mani nelle tasche."Ehi non sono piccola!!" replicò lei,sembrava fatto apposta,proprio in quel momento sembrava davvero un bimba. "Ok -alzò le mani- Buonanotte piccola" "E dai -continuò a ridere - buonanotte Charles!" e entrambi dopo qualche minuto si chiusero nelle loro rispettive camere.Quando Charles si era sentito nominare da Alba si era sentito come in paradiso,era bellissimo come pronunciava bene e soavemente il suo nome << Sei proprio cotto Charles!>> si disse da solo... Dall'altra parte,anche Alba stava ripensando a Charles infondo non le era dispiaciuto essere chiamata "piccola"

                                                                                                  Fine

Ecco il quinto capitolo,un pò corto ma ricco d'amore.Spero che vi piaccia! Alla prossima!!

                                                                                                 - AR -
                                                                                    

 
                                                                                                    
   
 
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