TRA DISPERAZIONE E SPERANZA

Mi sembra di risvegliarmi da un lungo sonno. Un raggio di sole mi colpisce all’ improvviso accecandomi e costringendomi a coprirmi la faccia con la mano per un attimo. Mi trovo ancora al faro, in cima alla scogliera. Nonostante la realtà che mi circonda sia completamente cambiata intorno a me in pochi minuti (anche se è piuttosto difficile quantificare il tempo in una situazione del genere), i miei occhi sembrano ancora irritati e infastiditi dalle tremende sferzate di vento, concentrati sul disastro incombente sulla baia. Ma anche rossi e gonfi per le lacrime versate. Eppure il cielo è sereno ora e la vista dalla cima del faro maestosa come suo solito. Non c’è più nessuna traccia del tornado…né di Chloe. Già, perché nonostante il mio corpo materialmente non si sia mosso da qui, molto ho fatto per cambiare gli eventi. O per meglio dire non ho fatto. Limitandomi a restare nascosta in quel bagno maledetto, senza intervenire mentre la mia migliora amica veniva uccisa in quella maniera ignobile ed insensata, ho rimesso tutto a posto.

E allora perché? Perché nulla mi sembra sia a posto? E’ dunque così che doveva andare? Dopo tutto quello che aveva passato, tutte le sofferenze e le difficoltà patite fino a quel giorno il destino di Chloe era quello di essere ammazzata da un ricco figlio di papà con gravi disturbi psichici nel fottuto bagno di un campus, senza nemmeno sapere che la sua vecchia migliore amica era tornata in città, senza poter riallacciare i rapporti con lei e tornare le complici di un tempo, senza poter almeno vivere quell’ ultima, indimenticabile settimana insieme? Fanculo, no! Non posso accettare tutto questo. Deve esserci qualcosa che io possa fare, un modo per mettere a buon frutto questo potere senza conseguenze negative per nessuno. Possibile che non esista un modo per salvarla senza generare dei disastri ambientali di quella portata? La sua vita vale davvero quelle di tutti i cittadini di Arcadia Bay?

All’ improvviso il turbinio dei miei pensieri viene interrotto da un rumore alle mie spalle. Dei passi. Mi volto e vedo avvicinarsi Warren lentamente e a testa bassa. Sembra triste quasi quanto me. Ma che cosa ci fa qui? In questa realtà credo che nemmeno abbia conosciuto Chloe, ma forse ha saputo dell’ accaduto ed è venuto a cercare di consolarmi. Arrivato a pochi passi da me mi rivolge la parola:

- Sei pronta, Max? Vogliamo andare? –

Andare? Andare dove? Lo guardo meglio e noto che è vestito molto elegante, in maniera impeccabile e completamente in nero. E all’ improvviso mi rendo conto che anche io indosso un abito del medesimo colore, che nemmeno ricordavo di avere. Incredibile come, concentrata com’ero a riflettere sugli ultimi avvenimenti, non avessi fatto caso ad un dettaglio simile. Ma certo lo spostarsi avanti e indietro nel tempo e nello spazio può causare un certo scombussolamento, senza contare che non so bene cosa sia successo dal momento in cui sono tornata indietro a quello in cui mi trovo in questo preciso momento. Ma a questo punto credo di aver capito cosa stia succedendo e il cuore mi si stringe ancor di più in una morsa di dolore. Però forse… Forse Warren potrebbe essere arrivato al momento giusto.
Devo sapere cosa ne pensa dall’ alto della sua conoscenza fantascientifica di super-nerd, se esiste una qualche possibilità di usare il mio potere senza pericolo. Ma per farlo dovrò necessariamente raccontargli tutto, ogni folle cosa successa nell’ ultimo periodo (o meglio in un’altra realtà). Mi chiedo se mi crederà. In effetti già una volta gli ho confidato il mio segreto e lui ha accettato la cosa come vera senza battere ciglio. Certo la situazione era di per se piuttosto assurda e forse credere anche a quell’ ennesima stranezza era più facile in quel contesto. Ma in fondo Warren è sempre stato di mentalità molto aperta e di certo si è sempre fidato al 100% di me. Anche se probabilmente non l’ ho mai trattato con l’ attenzione che meritava. Bé a questo punto tanto vale provare.

- Senti Warren...devo parlarti di una cosa. E qualcosa che potrebbe sembrarti strano, ma ho bisogno che ti fidi di me e che mi dia la tua saggia opinione di scienziato –

Il suo volto mesto è di colpo illuminato da un lieve sorriso. Forse il fatto che io chieda il suo aiuto in un momento del genere gli fa piacere in fondo.

- Sai che puoi dirmi tutto quello che vuoi. Puoi sfogarti con me se hai bisogno di parlare. Non ti giudicherò e cercherò di aiutarti come posso. E per qualsiasi consiglio la mia mente geniale è sempre al tuo servizio, Supermax –

Sorrido. Nonostante la situazione è gentile e disponibile come al solito, cercando di tirarmi su il morale con le sue battutine sceme. Spero abbia anche qualche buona idea per me.

- Ecco, vedi... non so bene come dirtelo, quindi cercherò di essere diretta. Da qualche giorno io...ho acquisito un potere, un potere incredibile ma terribile al tempo stesso. La capacità di tornare indietro nel tempo. All’ inizio sapevo solo riavvolgere di pochi minuti per apportare piccole modifiche alle mie azioni, cambiare alcune conversazioni fatte o evitare il verificarsi di piccoli incidenti. Ma poi ho scoperto di poter tornare molto più indietro, proiettandomi nel passato grazie a delle semplici foto. E quindi...bé, ho fatto un gran casino. Ho scombussolato tutto più e più volte. Ho cercato sempre di fare la cosa giusta finendo però immancabilmente per generare dei completi disastri. Ero riuscita a salvare Chloe ma questo ha generato il tornado che avrebbe raso a suolo l’ intera Arcadia Bay. E alla fine ho dovuto annullare tutto per rimettere a posto le cose e l’ unico modo per farlo era lasciar morire Chloe in quel bagno, altrimenti tutti qui sarebbero morti e... -

- Who who, aspetta. Frena un attimo Max. Non riesco proprio a seguirti. Viaggi nel tempo? Un tornado che distrugge la città? Forse la morte della tua amica ti ha sconvolta più di quanto pensassi. Senti, anche a me piacerebbe poter tornare indietro e cambiare alcune cose, come succede nei film. Credo che tutti lo vorrebbero almeno una volta nella vita. Ma purtroppo questo non è possibile e tu lo sai. Possiamo solo farci forza e andare avanti, guardando al futuro. So che ti sembra impossibile ora, ma vedrai che questo brutto momento passerà. E io sarò al tuo fianco -


- No, tu non capisci. Non me lo sto inventando perché non riesco ad accettare la morte di Chloe. Ho già viaggiato avanti e indietro nel tempo molte volte. E’ la verità, devi credermi. Ti ho già confidato questa cosa una volta, in un'altra...biforcazione della realtà. E allora tu mi hai creduto. Ho bisogno che ora tu lo faccia di nuovo. Ho bisogno del tuo aiuto, ora più che mai –

Lui mi guarda con aria di malcelata compassione. Non mi crede, questo è palese. Ma da un certo punto di vista come dargli torto? Ho appena perso una persona cara e inizio a farneticare di viaggi nel tempo. Chiunque penserebbe che io sia impazzita per lo shock. Però ho bisogno di convincerlo che il mio cervello funziona ancora bene (o almeno in parte, viste le conseguenze dell’ utilizzo della mia abilità). Nella sua espressione però noto anche un pizzico di curiosità, quel desiderio di finire nel mezzo di una delle sue storie sci-fi tipico di tutti gli appassionati di quel genere di cose.

- D’accordo, allora. Raccontami tutto dall’ inizio, ogni dettaglio. Cosa sarebbe successo se fossi tornata indietro salvando Chloe? –

Inizio freneticamente a raccontargli per filo e per segno gli eventi incredibili degli ultimi giorni, tutte le disavventure, i pericoli e le scoperte in cui sono incappata. Lui continua ad ascoltarmi assorto e credo che piano piano cominci a credere che potrebbe non essere tutto frutto della mia fantasia. Finisco il mio racconto e lo guardo negli occhi in cerca di un segno di approvazione o uno di commiserazione. Lui tutto serio dice:

- Wow Max, è incredibile. Se quello che dici è tutto vero tu...sei come un Tardis umano. Cavolo, adesso si che dovrò chiamarti Supermax –

- Allora mi credi adesso? –

- Bè non credo tu possa esserti inventata tutta questa storia. E’ troppo ricca di particolari. Ed è anche piuttosto coerente, immagino. E se tu mi dici che è tutto vero, allora non posso fare altro che crederti. Accidenti, certo è pazzesco tutto quello che può succedere modificando un semplice evento. Bradbury ci aveva preso in pieno –

- Si ok, ma io ho bisogno di sapere se esiste un modo per salvare Chloe senza distruggere Arcadia Bay. Non c’è qualche scappatoia da questa dannata teoria del caos? –

Warren diventa pensieroso. Di sicuro sta richiamando tutte le sue conoscenze in fatto di serie tv e film fantascientifici per elaborare una sua teoria. Ti prego, dimmi che esiste un modo...

- Bé non è certo una scienza esatta. Infatti si tratta di fanta-scienza. Però in teoria, secondo quanto ho imparato in anni e anni di opere di questo genere, ad ogni cambiamento nel passato né corrisponderà sempre e comunque uno nel futuro. Il caos generato deve sempre essere riequilibrato. Tuttavia... –

- Cosa? Cosa? –

- Bé, magari qualcosa si potrebbe fare. Sta tutto nell’ analizzare bene gli eventi e tutte le loro conseguenze. Già... Max, forse mi è venuta un’ idea -