~~ALTRO NON VIDI
'I set her on my pacing steed
And nothing else saw all day long,
For sideways would she lean, and sing
A faery's song.
È una curiosità, solo una singolare curiosità, ma si chiede se riuscirebbe a non detestare quel paziente. L’uomo che parla di fronte a lui ha un aspetto anonimo, normale, ma dopo decine di sedute il dottor Lecter ormai sa di che persona si tratti: il tipo di paziente che viene da lui perché non vuole guarire, ma vuole mettersi l’anima in pace, il tipo di uomo che non saprà e non vorrà mai assumere coscienza e responsabilità di sé. Poi: una persona senza il minimo buon gusto, banale persino nelle sue psicosi. Un uomo meschino.
Ha smesso di ascoltare il paziente e chiudendo per una frazione di secondo gli occhi prova a dimenticare la sentenza che ha ormai formulato a suo riguardo.
Non avrebbe dovuto: subito gli salta alla mente il volto di chi ha ucciso sua sorella, subito il volto di quell’uomo si associa all’immagine …
Aprendo gli occhi sa che il paziente di fronte a lui avrebbe fatto lo stesso: l’avrebbe uccisa …
Lo interrompe con un cenno
“Voglia scusarmi …” dice calmo, alzandosi.
“Certo…” risponde il paziente, mentre il dottor Lecter apre uno dei cassetti della scrivania e ne estrae il tagliacarte.
*Traduzione:‘La posi sul mio destriero al passo/ E non vidi altro lungo tutto il giorno,/ Poichè s’era chinata sul fianco, e cantava/ Una canto di fata.