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Autore: CCDreamer    29/07/2016    2 recensioni
Kurt e Blaine portano per la prima volta la loro bambina al mare. Tre mesi di vacanza, tra nonni bizzarri, rimpatriate con i vecchi amici del liceo, i nostri amati Klaine regaleranno un'estate indimenticabile alla piccola Tracy!
Dal testo:
"Blaine adora il sole, o meglio, adora il modo in cui riesce a rendere ancor più lucente il suo tesoro più prezioso. Kurt, infatti, dorme nel sedile posteriore del suv che hanno affittato per l’occasione, i lineamenti rilassati, illuminati dai raggi mattutini ed una mano posata delicatamente sulla pelle di rosa della loro bambina, come a volerla proteggere dal mondo esterno.....e lei, la piccola Tracy, sonnecchia nel suo seggiolino, con le sue guance tonde colorate di un’espressione serafica. Le meravigliose coste della Florida possono aspettare: Blaine ha davanti a sé spettacolo più bello da ammirare."
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La sabbia è rovente sotto i suoi piedi e Kurt si affretta a raggiungere la battigia: lì  tira un piacevole venticello, ma non vuole che sua figlia si prenda un raffreddore, per questo è andato a prendere il suo telo per asciugarla. 


“Ecco Papi!” Blaine solleva Tracy dal suo salvagente, sistemandosela in braccio, mentre suo marito l’ avvolge nel  morbido asciugamano di Minnie.


“Coraggio principessa! Andiamo a prendere un po' di sole, che poi ti costruisco un bellissimo castello di sabbia”


Kurt lo guarda esasperato: l’ultima cosa che desidera è ritrovarsi a fine mattinata con suo marito impanato come una cotoletta, ma sa bene che niente lo distrarrebbe dal suo intento, d’altra parte è già un traguardo il fatto che abbia aspettato una settimana prima di utilizzare tutti i secchielli e le palette che ha comprato per Tracy. Così si limita a seguirlo, rassegnato: anche per questa volta il suo massaggio salta, ha un marito ed una figlia da tenere a bada!


***
  

“Tesoro mio, sei bellissima!” 


Blaine ha gli occhi a cuoricino mentre osserva lo schermo del suo cellulare, dove campeggia una foto di Tracy. Lui stesso le ha messo il costume asciutto, un bikini blu con dei piccoli fiorellini bianchi ricamati, con tanto di  pareo coordinato. 


“Hai assolutamente ragione: mia nipote è la più bella di tutte!”


Kurt riconoscendo   quella voce un po' burbera, salta sorpreso dal suo lettino, la rivista che stava leggendo viene gettata a casaccio sul tavolino.


“Papà!”


Burt  è a pochi metri da lui, un ridicolo cappello da baseball in testa ed il suo solito sorriso rassicurante.


“ Allora, non  dai un abbraccio al tuo vecchio”


Kurt non se lo fa ripetere due volte e si getta tra le braccia del padre, affondando il viso nell’incavo del suo collo.


“Mi sei mancato tantissimo Papà”


“Anche tu Figliolo”


Appena si separano, Burt si volta impaziente verso Blaine, che sta salutando Carole, con Tracy che batte le manine contenta  in mezzo a loro.


“Tesoro, guarda! C’è il nonno!”


Burt si avvicina loro e prende la bambina in braccio, stringendola forte a sé e riempiendola di baci.


“Ciao Principessa”, la sua voce si addolcisce mentre le sussurra una serie di complimenti e Tracy ne è totalmente rapita.


Kurt assiste  intenerito alla scena di suo padre che parla con sua figlia, osserva i suoi occhi lucidi dall’emozione ed il sorriso raggiante, e non può non rallegrarsi di averlo reso orgoglioso di lui.


***


Blaine ha ordinato qualcosa di fresco per accogliere i suoi suoceri, così sono accomodati sotto il loro ombrellone. Burt non si è staccato dalla sua nipotina, al contrario la tiene sulle sue ginocchia, facendola saltellare e dondolare.


“Non vi aspettavamo prima di stasera” 



Carole beve un sorso del suo  succo d’arancia,  prima di rispondere alla domanda di Kurt: “Siamo arrivati ieri notte sul tardi”


“Non abbiamo sentito la macchina arrivare, altrimenti vi avremmo aiutato con i bagagli. Comunque potevate venirci a salutare!”


“Non preoccupatevi ragazzi! Abbiamo visto le luci spente e non abbiamo voluto disturbarvi, e poi eravamo un po' stanchi per il viaggio, quindi siamo andati subito a riposare.” 


“Blaine ha ragione. Voglio dire: lui ronfava alla grande, ma io ero ancora sveglio!” 


Il tono di Kurt è leggermente polemico  mentre rigira la cannuccia nel suo cocktail analcolico, ma nessuno gli presta particolare attenzione, specialmente suo marito che è troppo preso dal fare programmi per la cena con Carole per rendersene conto.
Burt, però, conosce bene suo figlio e  non può non notarne  l’atteggiamento un po' strano, anche se non ne capisce il motivo. Lo osserva giocherellare con l’angolo di un tovagliolino di carta, disinteressato, quasi assente, non proprio quello che ci si aspetterebbe da una persona in vacanza. 
Burt si appunta mentalmente di provare a scoprire di cosa si tratti  più tardi, magari con l’aiuto di sua moglie, poi torna a concentrarsi sulla sua nipotina.


***


“Caro, potresti spalmarmi la crema solare sulle spalle” 


Burt si tira a sedere, permettendo a Carole di sedersi sulla stessa sdraio. Si da una rapida occhiata intorno: suo figlio è tornato alla sua lettura, Tracy dorme placidamente all’ombra, e suo genero.....sta costruendo un castello di sabbia!
Approfitta di quella loro distrazione per poter parlare tranquillamente con sua moglie.


“Tesoro, non ti sembra che Kurt sia un po’, come dire......annoiato?” , chiede  avvicinandosi al suo orecchio. 


“Se devo essere sincera...sì, l’ho trovato un po’ stanco, ma credo  sia normale. Con una bimba tanto piccola è difficile rilassarsi, devi prestare attenzione a tutto, costantemente.”


Burt continua a massaggiare la schiena di sua moglie, pensando ad una soluzione per aiutare suo figlio.


“Mi è venuta un’idea” sussurra ripulendosi le mani ed alzandosi in piedi. Carole lo segue fino all’ombrellone di Kurt e Blaine.


“Ragazzi, perché non andate a farvi un bagno?”


“Papà, Tracy sta ancora dormendo e tra poco dovremo salire in casa per prepararle il pranzo”


“E secondo te i nonni che cosa sono venuti a fare? Ci pensiamo noi a lei, voi andate a divertirvi!”


Il viso di Kurt si illumina, il ragazzo è  talmente entusiasta per l’idea  che salta in piedi eccitato, invitando suo marito  a fare lo stesso.


“E il castello?”  


“Blaine! Lascia perdere quel secchiello e vieni con me!” 


Kurt non ammette repliche, anzi, lo costringe ad alzarsi e lo trascina in acqua con sé. 


Burt li guarda soddisfatto mentre camminano tenendosi per mano, sa bene quanto suo figlio sia freddoloso e può perfettamente immaginarselo mentre chiede a suo marito di andare piano e di non schizzargli addosso. Poco dopo, infatti, vede suo genero fermarsi ed iniziare a passare le mani bagnate sulla schiena di Kurt, per aiutarlo ad abituarsi alla temperatura dell’acqua, prima che questo si tuffi insieme a lui. Li vede riemergere sorridenti e tutta quell’aura negativa che circondava suo figlio, sembra essersi dissipata mentre Kurt si stringe a suo marito e lo bacia amorevolmente, incurante di tutto ciò che li circonda.


***


Burt non poteva immaginare che quel bagno si sarebbe rivelato insufficiente per alleviare la tensione di suo figlio. Il giorno dopo, infatti, la situazione è immutata. 
Kurt sente che quel malumore che lo accompagna da alcuni giorni non accenna a svanire, ma lui non ha intenzione di rovinare le vacanze a suo marito e  sua figlia, tantomeno a suo padre e Carole, così decide di distrarsi un po' correndo.
Blaine è ai fornelli, intento a preparare la cena e Tracy è seduta nel suo sediolone con i suoi pupazzi: è tutto tranquillo, e lui può uscire di casa.
Scende lungo il sentiero che porta alla spiaggia, facendo attenzione a non inciampare nei ciottoli. 
Il mare è illuminato dai colori del tramonto e Kurt si sofferma ad osservarlo: è uno spettacolo da pace dei sensi. La spiaggia non è molto affollata, solo  qualche coppietta che si gode una romantica passeggiata. Sta quasi per andarsene quando, poco più in là, scorge una figura familiare: Carole è seduta da sola, con lo sguardo rivolto all’orizzonte.


“Posso?” 


Lei si volta sorpresa e gli offre un sorriso dolce appena lo riconosce, annuendo in risposta alla sua richiesta.
Kurt le si siede accanto, contemplando il paesaggio senza parlare. È Carole ad rompere  il silenzio poco dopo.


“Sono estremamente grata a tuo padre per aver comprato la casa qui.....a Finn sarebbe piaciuta  molto, lui adorava il mare.”


Kurt sorride ricordando la prima vacanza che fecero insieme: suo fratello diventava un  vero bambinone quando faceva il bagno, faceva dispetti a chiunque e si divertiva come un matto.


“Ti sembrerà stupido, ma sono venuta qui per parlare con lui, renderlo  partecipe di quello che succede”, il suo tono è malinconico, ma il sorriso non le abbandona mai le labbra: suo figlio merita di essere ricordato con gioia ed allegria.


“Carole, quando iniziasti a frequentare papà tu mi hai detto che non volevi sostituirti a mia madre, ma che ti saresti comunque comportata come tale, dandomi tutto l’affetto e l’appoggio di cui avessi bisogno. Ecco, io voglio che tu sappia che vale lo stesso anche per me. Non posso prendere il posto di Finn, né tantomeno lo voglio, ma....sappi che in me troverai sempre l’amore di un figlio. Insomma, puoi chiamarmi ogni volta che vuoi, per chiedermi se ho mangiato o se mi sono coperto abbastanza prima di uscire!”


“Aww, tesoro. Vieni qui” Carole lo abbraccia calorosamente, con tutta la tenerezza che solo una madre sa offrire.


“Tu puoi fare lo stesso con me!”


“Intendi dire che posso chiamarti per assicurarmi che tu non abbia messo il burro nella pasta?!”


I due scoppiano a ridere e Carole gli lascia un buffetto leggero sul braccio.


“No. Volevo dire che puoi parlarmi di tutto ciò che ti passa per la testa...”


“È così evidente?”


“Tuo padre se n’è  accorto subito. Che succede, tesoro? Qualcosa non va con Blaine? Dalle foto e dai video che ci avete mandato nei giorni scorsi sembrava andasse tutto a meraviglia”

Kurt sospira rassegnato, torturandosi le mani, segno che è un po' imbarazzato.


“Ultimamente Blaine è sempre concentrato su Tracy, sulle sue esigenze. Non  abbiamo molto tempo per noi, e sono giorni che non condividiamo dei momenti di intimità. Io mi sento quasi invisibile.... e se lui non mi desiderasse più?”


“Kurt, è comprensibile che voi abbiate meno occasioni per stare da soli, Tracy ha bisogno di cure continue. So che è frustrante, ma sono certa che tu sia consapevole di essere estremamente fortunato: Blaine è bravissimo con vostra figlia.”


“Lo so, è un padre meraviglioso....è solo che vorrei che ogni tanto si ricordasse di essere anche il mio uomo”


“Beh....tu potresti aiutarlo”,  Carole ammicca maliziosamente in risposta.


“Come?”


“Sorprendilo, fai qualcosa per risvegliare il suo lato più passionale che si è un po’ assopito!”


Kurt sembra rifletterci brevemente, e alla fine  sorride speranzoso.


“Sai Carole, mi hai dato un’ottima idea!”


“Ne sono contenta, ma ora sarà meglio andare”


Lui l’aiuta ad alzarsi e la prende a braccetto.


“E la tua corsa?”


“Ah beh....chiacchierare con te è molto più interessante!”


***

Kurt osserva la sua figura allo specchio, controlla con particolare perizia che la  piega dei suoi capelli sia impeccabile e  che l’olio profumato che ha spalmato sul suo corpo si sia assorbito. Si sente quasi come un adolescente alle prime armi: un mix di ansia e di eccitazione che gli prende la pancia e quasi gli blocca il respiro. Conta mentalmente fino a tre , poi esce dal bagno con passo felpato. Si lascia  scivolare sensualmente la vestaglia di seta lungo i fianchi, mostrandosi nelle sua eterea bellezza. I boxer blu notte, con dettagli in pizzo, gli fasciano il sedere lasciando davvero ben poco all’immaginazione, ed il colore esalta meravigliosamente i suoi occhi, vivi di desiderio. È semplicemente bellissimo. 


“Eccomi, Amore”, la sua voce è pura lussuria, mentre rimarca la parola “amore”.
 Non  ottiene alcuna  risposta.


“Blaine?”, prova a chiamarlo nuovamente, e questa volta ad accoglierlo non è il silenzio, ma un leggero russare. Kurt si avvicina al letto e si ritrova davanti una  scena che, in circostanze diverse, avrebbe definito adorabile: suo marito sta dormendo e la loro bambina è accoccolata al suo lato.
Kurt vorrebbe urlare per la frustrazione, sperava davvero di godersi la serata e fare l’amore con Blaine ma, evidentemente, lui non è della stessa idea. 
Recupera i pantaloncini del pigiama e se li infila prima di sdraiarsi sul letto. 
Tracy si sveglia sentendo il materasso muoversi sotto di lei. Kurt la coccola, sussurrandole una ninnananna e la piccola si riaddormenta, stringendo il suo dito tra le sue manine paffute.
Kurt sospira rassegnato: anche stavolta la sua serata è andata a monte.


***


“Come  mai tuo marito  non è ancora arrivato? Dovrebbe essere  qui già da un pezzo”

Blaine guarda l’orologio, notando che effettivamente Kurt sta tardando. Aveva detto che li avrebbe raggiunti direttamente  in spiaggia, perché prima doveva fare una telefonata di lavoro.


“Perché non vai a vedere cosa succede?”,  gli suggerisce Burt. 


“Sì, meglio andare a controllare. State voi con lei?”, Blaine indica Tracy, che sta facendo il bagnetto nella sua piscinetta gonfiabile. Carole la raggiunge subito, inginocchiandosi al posto di Blaine.


“Vai tesoro, la tua bimba è in buone mani”


***


“Amore, dove  sei finito?”

Kurt è disteso sul divano, con l’umore sotto i piedi dopo aver passato una notte insonne. Quando sente suo marito chiamarlo a gran voce, si alza di scatto, rispondendogli bruscamente:

“Che c'è adesso? Hai dimenticato il ciuccio di Tracy, o forse i suoi pannolini?”

Blaine è alquanto sorpreso dalla sua reazione.


“Avevi detto che ci avresti raggiunti in spiaggia, ma non sei più venuto. Volevo accertarmi che stessi bene”


“Finalmente te ne sei accorto! E sentiamo.....ti sei accorto anche che stanotte mi sono messo dell’intimo sexy solo per te, o , più semplicemente, ti sei accorto in questi giorni che io esisto? No, ovviamente! Tu vedi solo pappe e pannolini!”


Blaine arretra di un passo, colpito dalla veemenza con cui Kurt sta urlando.


“Io non capisco! Ti stai lamentando del fatto che mi occupi di nostra figlia?”


“Mi sto lamentando del fatto che mio marito non mi consideri affatto ultimamente. Non  facciamo l’amore da una settimana Blaine. Siamo in vacanza, dovremmo approfittarne per passare insieme il più tempo possibile, e invece....guardaci!”


“Tracy è piccola, ha bisogno delle nostre attenzioni È ridicolo che tu sia geloso di lei.”


“Il problema non è Tracy!”


“Hai ragione. Il problema è che tu non ti fidi di me. Non importa quante cose io abbia detto o fatto in tutti questi anni per dimostrarti il mio amore e la mia totale devozione a te e alla nostra vita insieme, Kurt, per te sarò sempre quel ragazzino che ti ha spezzato il cuore quella notte a Central Park” 

La voce di Blaine è rotta dal pianto e Kurt, vedendolo così ferito, capisce che quella discussione è degenerata, nel peggiore dei modi. Non era sua intenzione mortificare Blaine, voleva solo risvegliare in lui il desiderio, la voglia di stare insieme, ma non ha fatto i conti con il loro passato, che resta per entrambi un nervo scoperto.
Suo marito inizia a singhiozzare e Kurt in un attimo è al suo fianco, ma lui lo respinge.


“Ho bisogno di stare da solo” , gli dice appena riesce a riprendere fiato.
E poi se ne va, lasciandosi alle spalle Kurt, che continua a chiamarlo.



***

“Brava piccola! Fai sentire alla nonna la canzoncina che ti ho insegnato!” 

Burt dondola sui suoi passi, accompagnando i versetti di sua nipote, che se ne sta tranquillamente spaparanzata tra le sue braccia. È in quel momento vede arrivare suo genero in spiaggia, con un viso che non promette nulla di buono.


“Che succede?”


“Burt, ti prego, potete occuparvi voi di Tracy e....e anche di Kurt?”


“Certo, ci pensiamo noi, ma è tutto ok?”


Blaine abbassa lo sguardo sulle sue mani: “No, ma andrà bene!”


“Blaine, figliolo-”


“Ho bisogno di stare un po’ da solo e di pensare” 


Burt incontra il suo sguardo supplichevole e non può negargli un po’ di tranquillità. Gli posa la mano sulla spalla: “Per qualsiasi cosa, sono qui”. Blaine annuisce, si fida ciecamente di lui. 

Tracy si agita tra le braccia del nonno, cercando il conforto del suo papà. Blaine la stringe a sé e le lascia un lungo bacio sulla fronte.


“Tesoro mio, andrà tutto bene”


La culla per dei lunghi istanti, poi lascia che sia Carole che se ne occupi, e se ne va. 
Corre via ripetendo a sé stesso quanto detto a sua figlia:


“Andrà tutto bene”



Angolo autrice 
Non prendetevela con me, è la storia che è andata in questa direzione! Come sempre, ringrazio tutti voi e la mia fantastica beta!
Fatemi sapere cosa ne pensate, qui o in pagina! 
A presto!
  
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