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Autore: sticky2012    29/07/2016    4 recensioni
Questa fanfiction è divisa in 2 parti. La prima ambientata durante il sesto anno di Ginny (settimo libro) mentre la seconda è ambientata l'anno successivo quando tutti, chi per una ragione e chi per un'altra, torneranno ad hogwarts e dovranno fare i conti con le conseguenze dell'anno precedente.
Di cosa parla? Di una Ginny innamorata del suo Harry ma , anche se lei farà molta fatica ad ammetterlo e ad accettarlo, entrerà qualcun'altro nel suo cuore.
Chi? Draco Malfoy. Mentre nella prima parte vedremo un Harry praticamente assente e una Ginny impegnata con un Malfoy molto "presente", nella seconda parte avremo tutti e tre i protagonisti insieme.
Perchè leggerla? Cercherò di far vedere una Ginny molto dolce, razionale e matura col suo Harry e farò emergere una Ginny completamente irrazionale e più spensierata con Draco.
Vedrete un Draco molto combattivo e pronto a tutto per ottenere quel che vuole realmente, una Ginny molto in contrasto con quello che le capiterà e un Harry innamorato nel termine più dolce.
Il finale? già scritto ed è già nella mia testa.
Ci sarà una scelta? Sì.
Chi la spunterà? leggete la storia.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 27
La fine è solo il principio.

 
 
-Zia Ginny ma perché tu non vieni nella nuova casa con lo zio Harry??-.
Teddy mi guarda con i suoi occhi stretti, uguali a quelli di Lupin, e mi viene un nodo allo stomaco al pensiero che non lo vedrò per i prossimi dieci giorni. E’ disarmante quanta dolcezza e purezza possa trasmettere questo bambino. Smetto di piegare i miei vestiti e vado a sedermi sul bordo del letto vicino a lui. Lo prendo tra le braccia e lo faccio sedere sulle mie gambe.
-Ricordi cosa ci siamo detti??- lo bacio sulla fronte –Io devo tornare ad Hogwarts per qualche giorno e tu con lo zio Harry non potete venire-. Vedo la delusione sul suo volto e, ricresce in me, la voglia di non partire.
Questi giorni sono stati così belli. Non facendo gli allenamenti, mi sono potuta dedicare anima e corpo a Teddy. L’ho portato a vedere le ragazze al campo, siamo andati a comprare un po’ di roba nuova per la casa, abbiamo fatto lunghe passeggiate insieme ad Harry ed, una sera, si è addirittura fermato a dormire qui con me e le mie compagne.
E’ stata esilarante la faccia di Margareth quando Ted ha voluto che fosse proprio lei a raccontargli la favola della buonanotte.
-Però … - lo stringo più forte –Quando torno, verrò a vedere come tu e lo zio Harry vi siete sistemati nella nuova casa e ti porterò un regalo bellissimo!!-.
-Ma non è divertente se non ci sei tu!!- sbuffa e noto che i capelli da marroni scuro si fanno impercettibilmente più chiari. Ogni volta che noto un cambiamento di colore nei suoi capelli, non posso fare a meno di pensare a Thonks e a quanto le sarebbe piaciuto vedere la stessa cosa che sto guardando io, in questo momento.
-Sarà divertentissimo!! Harry è molto divertente!!- gli faccio il solletico e lui comincia a scalciare per divincolarsi.
-Basta! Basta!!- smetto di fargli il solletico e me lo stringo forte al petto.
-Anche Harry lo dice!!- mi dice mentre ha cominciato a giocare con una ciocca dei miei capelli.
-Cosa??-.
-Che, se ci sei tu, è tutto più bello!!-.
Harry.
Sono giorni che ha un’aria strana. Un misto di sbalordimento e felicità. Non l’ho mai visto così sorridente. Aver avuto l’affidamento di Ted, l’ ha rivitalizzato. Sembra una persona nuova.
Sono passati solo tre giorni da quando abbiamo fatto le promesse al Ministero e, a parte durante la festa che abbiamo fatto la sera stessa con la mia famiglia, non ha più menzionato la parola “matrimonio”.
Eppure, anche se mi sono sempre detta che le promesse non avrebbero cambiato niente, non so come spiegarlo, ma è come se io mi sentissi … diversa.
Mi guardo l’anello che è tornato al mio anulare e, non so come, non mi sento più strana a portarlo come i primi giorni; ci ho fatto l’abitudine.
-E così Harry ha detto questo??- gli mordo delicatamente una manina.
-Sì!- dice tutto orgoglioso mentre respinge una risata.
-Anche Harry è divertente … ma non dirgli che te l’ho detto!!-.
-Ok … quale regalo hai detto che mi porti??-.
Scoppio a ridere e ricomincio a fargli il solletico. Basta nominargli la parola regalo e sarebbe capace di fare qualsiasi cosa. Mi mancherà. E’ bello averlo qui che mi gironzola intorno, mi fa sentire utile ma soprattutto, guardarlo sorridere, mi fa ricordare il motivo per cui ho deciso di fare tutto questo.
Perché, per lui, ne vale la pena!
 

 
-Harry! Posso portarla da sola la borsa!!- mi lamento mentre cerco di afferrare il mio bagaglio dalle mani di Harry. Se è intestardito che vuole accompagnarmi fino ad Hogsmeade e non ha voluto sentire ragioni.
-Ginny, ho detto di no!! Ci mancherebbe che ti lascio andare da sola!!- si lamenta Harry.
-Ginny e fallo contento!! E poi dovresti cominciare ad abituarti … il matrimonio!! Fatto di gioie e dolori!!- irrompe Margareth che, di conseguenza, riceve un’occhiataccia da parte di tutte le ragazze.
-Ah ha ah! Divertente Margareth!!- la fulmina Gwendolyn.
-Dai … io ti aspetto fuori Ginny!!- Harry afferra il mio borsone e, con un cenno di saluto, esce dall’appartamento lasciandoci sole.
-Allora …- le precedo prima che comincino la loro fiera della drammaticità –Niente saluti strappalacrime! Sono solo otto giorni e poi tornerò!! Non vi accorgerete neanche della mia assenza!! Fate le brave però … -.
Come non detto, Olivia si fa spazio tra le altre e mi cattura in uno dei suoi abbracci spezza ossa.
-Ci mancherai!!! Non siamo abituate a stare così tanto tempo senza di te!!- piagnucola nel mio orecchio.
-Olivia … mi fai male al collo!!- cerco di liberarmi.
-Dai su … ragazze!! Un po’ di dignità!! Va ad Hogwarts, mica in guerra!! Che cosa può mai capitarle??- chiede Margareth spazientita e non so perché ma cala uno strano silenzio nella stanza. Ho l’impressione che tutte stiano pensando alla stessa cosa. O meglio! Alla stessa persona.
-Ehi!! Smettetela!- finalmente Olivia mi libera dalla sua stretta –Ha ragione Margareth! Non succederà proprio un bel niente!! Al massimo verrò bocciata ai M.A.G.O!!- provo a sdrammatizzare.
-Ha ragione!- Gwendolyn mi da una piccola pacca sulla spalla – E poi tu sai che, qualunque cosa tu abbia bisogno, basta una lettera e noi arriviamo!!-.
Non capisco di cosa si preoccupino! Sono solo otto giorni di cui, la maggior parte del tempo, dovrò passarli a studiare, se non voglio fare una pessima figura agli esami.
-Bene!! Ora, però devo proprio andare!!- concludo. E’ già troppo tardi. La McGranitt mi aspetta per l’ora di cena e sono quasi le sette di sera.
-Aspetta!!- si avvicina Margareth –Ascolta!! Se qualcuno o qualcuna, osa trattarti male, devi dirmelo!! Se la dovranno vedere con me!! Ok?-.
La mia Margareth. La mia amica. Come farei senza di lei??
-Te lo prometto!!- prendendola di sorpresa, l’abbraccio forte. Mi mancherà così tanto non poter parlare con lei prima di andare a dormire, le sue risate, le sue urla in giro per la casa, la sua faccia stravolta appena alzata. Mi mancheranno anche le sue battute imbarazzanti!
-Ti voglio bene!- le sussurro in un orecchio.
-Dai, ora vai!!- mi spinge verso la porta ma, la conosco troppo bene, per non accorgermi che sta cercando di nascondere una lacrimuccia sulla guancia.
-Ah!! Un’ultima cosa!!- mi rivolgo a tutte – So che mancano ancora quattro settimane ma .. volevo solo dirvi che ho bisogno di due damigelle per il matrimonio. Luna sarà una delle due ma, visto che me ne serve un’altra, ho pensato ad una di voi!!-.
Ci ho pensato molto e sono sicura di aver fatto la scelta più giusta.
-Ho scelto la persona più adatta a questo compito!!- le vedo tutte in attesa –Essendo la persona che ha  la mia maggior ammirazione e il mio totale rispetto ed, essendo colei a cui devo tutto, non potevo che scegliere te!-.
Respiro.
-Gwendolyn!- vedo la sorpresa sul suo viso – Sarebbe un onore per me, se mi facessi da damigella!!-.
-Io sono onorata che tu abbia scelto di me!!- mi stringe forte una mano.
Intravedo un po’ di delusione negli occhi di Margareth. Lo immaginavo ma ho pensato già anche a questo.
-Però devo avvisarti Gwendolyn!! Non sarà un compito facile perché dovrai vedertela, non tanto con me o Harry, ma con colei che organizzerà tutto il matrimonio. Festa compresa!!-.
Ho catturato l’attenzione di chi volevo!!
-Margareth, a te l’onore!!-.
-Oh mio Dio!!- inizia a saltellare sul posto –Oh santi elfi!!! Io … io sarò … mi fai organizzare il tuo matrimonio???-.
-Sì! Io non sono portata per queste cose! Io ed Harry siamo d’accordo!! Ovviamente, seguendo le nostre direttive!!-.
 Devo essere chiara su questo perché a darle carta bianca, rischio di ritrovarmi nel matrimonio più sfarzoso della storia del mondo magico e babbano insieme. Harry ed io non abbiamo dubbi su questo. Vogliamo una cerimonia semplice ed elegante. Per la festa, vale lo stesso discorso.
-Oh Santa me!! Ma dovevate dirmelo prima!! Mi rimangono solo quattro settimane!! Ci sono un sacco di cosa da fare!!-. Sapevo che mi sarei fatta perdonare per non averla scelta come damigella. In fondo, Margareth è la persona più giusta per fare questo e, nonostante tutto, mi fido di lei. A lei piace fare queste cose, a me no. E’ nata per organizzare e per dare ordini.
-Puoi cominciare da oggi stesso!! Harry ti dirà tutto ma, ti prego, solo una cosa!! Voglio qualcosa di piccolo e semplice!! Non voglio che si parli di questo matrimonio per i prossimi dieci secoli!! Ti scongiuro!!!- la prendo per le spalle per farle capire meglio il concetto ma lei è già troppo persa nelle sue fantasie per darmi ascolto.
-Penso che non ti stia sentendo!!- mi suggerisce Olivia.
Sospiro. Mi arrendo. Ci penserà Harry a sorvegliare la situazione!!
Che qualcuno ci aiuti.
 

 
-Ginny, siamo d’accordo allora??-.
E’ la terza volta che Harry mi fa la stessa domanda e non so più come dirglielo.
-Harry, leggi il mio labiale! Sì!- muovo lentamente le labbra –S-I. Sì!!-.
-Voglio che tu viva bene questa settimana!! Non voglio che tu ti senta …!-.
Gli poso una mano sulle labbra per farlo tacere.
-Non devi preoccuparti!! Non accadrà!! Passerò la maggior parte del tempo a studiare e limiterò al massimo gli incontri al di fuori di Luna e Neville!! Non parlerò!Ok? Devi stare tranquillo! Questa …- gli indico l’anello – E’ una cosa tra me e te!!E’ solo nostra!!-.
Harry, lentamente, sposta la mia mano dalle sue labbra e, prima di lasciarla, me la bacia.
-Se tu ti sentissi in dovere, o avessi voglia di parlare con lui …-!
-Harry no!!- lo interrompo di nuovo –E’ finita con lui!! Fidati!!-.
Mi avvicino e, prendendolo contropiede, poso le mie labbra sulle sue. Il contatto dura giusto il tempo che lui capisca cosa sta succedendo.
-Devo andare!!- e lo lascio così. Immobile, in mezzo a un viottolo di Hogsmeade, incantato mentre si sfiora le labbra, incredulo di quello che ho appena fatto.
Ho fatto bene. E’ stata la mia dimostrazione che parlo sul serio e che non sto mentendo.
Voglio davvero ricominciare!
M’incammino lungo la strada che porta dritta ad Hogwarts. E’ da troppo tempo che non torno qui.
L’ultima volta è stata quando ho voluto fare la sorpresa a Malfoy ed è lì che ho rivisto Riley. Mi ricordo ancora l’espressione di disappunto che aveva Malfoy, quando ha capito che io e Riley ci conoscevamo.
Scaccio via quel ricordo dalla mia testa.
Sono nervosa e non so perché. Forse è dovuto al fatto che è il mio primo vero ritorno da quando sono entrata nella squadra. Rivedrò tutti. Studenti e professori.
E a chi voglio mentire? Prima o dopo, rivedrò anche lui.
Non so che effetto mi farà rivederlo ma so che cosa devo fare. Devo tenere alta la guardia perché lui è un pericolo.
Se sapesse la storia delle promesse … non so che reazione potrebbe avere e, ora, non posso permettermi il lusso di rischiare. Ci sono troppe cose in ballo! Troppe persone.
Faccio un lungo respiro e inizio a salire la lunga scalinata che porta all’ingresso della mia cara e vecchia scuola.
Forza Ginny, sono solo otto giorni. Ho passato cose ben peggiori!
 

 
-Ginevra Weasley!! E’ così bello riaverti qui!!-.
La professoressa McGranitt mi accoglie nel suo ufficio con un sorriso che, raramente, si vede. Mi porge la mano ma, rompendo il protocollo, faccio il giro della scrivania e l’abbraccio.
-Sono felice anch’io di rivederla!!-.
-Come sei cresciuta!!-mi prende una mano e mi fa fare un giro su me stessa –Sembri così grande!! Cosa ne hai fatto della ragazzina che veniva alle mie lezioni!?-.
Un po’ in imbarazzo, vado a sedermi in una delle due sedie davanti alla poltrona della McGranitt.
Sulla parete dietro di lei, ci sono tutti i ritratti dei presidi che l’hanno preceduta e, come sempre, quelli che catturano la mia attenzione sono quelli di Piton e Silente. Stranamente entrambi sono seduti sulle loro sedie e mi sembra, forse è solo una mia impressione, che mi stiano guardando e mi stiano sorridendo.
Fa sempre uno strano effetto entrare nel vecchio ufficio di Silente, perché per quel che se ne dica, per me, questo è sempre lo studio di Silente. Vedere le sue cose, il suo Pensatoio, le sue liquirizie … questo posto parla solo di lui.
-Allora Weasley, so che ti trovi bene nelle Harpies?-.
-Sì!- rispondo alla McGranitt – Sono diventate la mia seconda famiglia!!-.
-E … per il resto, come vanno le cose??- la professoressa afferra la sua piuma e comincia a scrivere su una pergamena bianca.
-Il Quidditch va alla grande!!- comincio a parlare –Siamo brave! O, almeno, così dicono! E … -.
-Ne sono felice!- m’interrompe la McGranitt senza però alzare lo sguardo dalla pergamena –Ma non mi riferivo al Quidditch!!-.
Mi sento gelare il sangue!!Ho paura di chiedere esattamente cosa voglia sapere. Che cosa devo fare? Posso raccontarle la verità?
-So dalle mie fonti che la tua frequentazione con il nostro caro professore di pozioni è giunta al termine!!-.
Parla con calma tradendo però una certa curiosità nel conoscere la mia risposta.
-Le fonti sono corrette!- dico gelida.
-Non per farmi gli affari degli altri ma c’entra, per caso, la gravidanza di Pansy Parkinson??-.
Questa sì che è una sorpresa! Persino la McGranitt, lo sa! Pensavo che lo sapesse solo Riley perché, essendo del Ministero, fosse suo dovere controllare i suoi assistiti.
-C’entra e non c’entra. E’ una lunga storia!- non ho voglia di parlarne. Sono appena arrivata, insomma!!
-Ok! Capisco se non vuoi parlarne ma voglio solo che tu sappia che non potevo cacciarlo! Non voglio che tu pensi che mi sia schierata … -.
-Non l’ho mai pensato!- la interrompo –E poi non vorrei mai che fosse cacciato o passasse dei guai per questo!! Non sarebbe giusto!-.
E’ vero che ha sbagliato ma l’ha fatto con me. Non sarebbe giusto punirlo per questo. Su cosa fare della sua vita e con chi passarla rimangono ancora cose su cui deve liberamente decidere.
-Il Ministero ha intensificato i controlli! Devono aver recepito, la gravidanza di Pansy, come un cattivo segnale!- mi spiega la McGranitt.
-Questo mi dispiace!- non ne avevo la più pallida idea. Riley non mi ha mai detto niente.
-Però, se t’interessa saperlo, penso che, Malfoy, abbia preso questa cosa con il piede giusto! Credo abbia capito al situazione e stia cercando di non innervosire, più del dovuto, quelli del Ministero! Potrebbe essere una mossa intelligente!!-.
Vorrei dire qualcosa che metta fine alla conversazione ma non mi viene in mente nulla. Da una parte, mi fa piacere sapere che Malfoy non ha dato di matto con quelli del Ministero.
La McGranitt, forse accorgendosi del mio silenzio imbarazzato, mi porge la pergamena su cui stava scrivendo.
-Tieni!!- prendo la pergamena e comincio a leggerla –Ti ho scritto tutto quello che devi sapere per superare i  M.A.G.O, insieme a tutti gli orari di ricevimento dei professori. Ti aiuteranno a ripassare lo stretto necessario. Non dovresti avere grosse difficoltà ma, per qualsiasi cosa, siamo tutti a tua disposizione!!-.
Leggo l’elenco di tutti gli argomenti che mi sono richiesti sapere per superare i M.A.G.O.  e resto basita! Non ce la farò mai, in una settimana, a ripassare tutta questa roba! Le uniche materie in cui penso di non avere molti problemi è Difesa contro le Arti Oscure e Storia delle Creature magiche ma le altre? Non mi ricordo quasi più nulla!
-Grazie!!- nella mia mente inizio già a fare il conteggio di quante ore mi serviranno per rileggere tutte queste cose.
-Per stasera, penso che ci siamo dette tutte!- si alza in piedi ed io, senza esitare, faccio altrettanto –Se per te va bene, ho pensato di sistemarti in una stanza dei prefetti nella torre dei Grifondoro. Lì dovresti avere un po’ di tranquillità!-.
-Avrei accettato solo una camera nei grifondoro! Sono e sarò sempre una grifondoro!!-.
Le faccio un cenno per augurarle la buonanotte. E’ stata una giornata stancante, non vedo l’ora di entrare nella camera e di buttarmi a letto! Posso rimandare a domani i saluti con tutti gli altri!
-Weasley??- mi richiama la McGranitt –Hai notizie di Potter? E’ un paio di settimane che non si fa più sentire!!-.
Inizio a sentire uno strano formicolio. Eccoci, ci siamo! La McGranitt è solo la prima che mi farà questa domanda!! Mi ero preparata la risposta ma, adesso, non sono certa che sia il momento di far scoppiare questa bomba.
Prima si saprà e più tempo avranno per fare domande. So che devo raccontarlo ma non penso sia questo il momento.
-E’ stato un po’ indaffarato in questi giorni! Sono sicura che si farà vivo presto e … - dovrei accennare a qualcosa - …niente! A domani!-.
Apro la porta dello studio ed esco. Appena fuori, mi appoggio alla parete di pietra e mi massaggio  la fronte.
Dovevo dirglielo! Stasera o domani cosa cambia?
Da qualcuno dovrò pure cominciare! L’anello che porto al dito cattura la mia attenzione. Non è saggio portarlo finché non avrò dato la notizia. Qualcuno potrebbe riconoscerlo e, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno, è che si comincino a fare pettegolezzi inutili.
Decisa della mia idea, mi sfilo l’anello e me lo infilo nella tasta anteriore dei miei jeans.
E’ giusto così! Ho bisogno solo di un paio di giorni per dare la notizia!
Solo due giorni.
 

 
-Io ti considero mia da quella sera del ballo, l’anno scorso. Ti ricordi? Quando siamo andati sul ponte, tu avevi quel vestitino nero troppo corto, ti ho chiesto di ballare e tu mi hai detto no. Sapevo che, alla fine, avresti ceduto. Era inevitabile-.
Mi guardo intorno per capire dove sono! Sono sul letto nella mia stanza! E non sono sola. Draco è accanto a me. Non so perché ma mi sembra di aver già vissuto questo momento.
- E io sono tuo! Mente, corpo, anima e intrighi! Sono tuo! Per sempre!- interrompe la distanza tra di noia e mi bacia. Prima delicatamente e poi il bacio, diventa sempre più frenetico. I vestiti volano via con così facilità che quasi non me ne accorgo.
Lo sento sotto le mie mani ma è come se non fosse reale!
Vedo il desiderio nel suo volto ma, per un solo momento, mi sembra di scorgerci anche un velo di paura. E’ un attimo e poi tutto torna come prima.
Sollevandosi sui gomiti mi rigira sulla schiena e mi sovrasta di nuovo.
-Ti amo, Ginevra Weasley, e non permetterò a niente e nessuno di portarti via da me! Eliminerò qualsiasi ostacolo ci voglia separare!! E’ questa la mia promessa! - il suo tono di voce è così minaccioso.
Sto per rispondere quando, all’improvviso, la scena cambia e non sono più nella mia stanza ma nella mia cucina e, davanti a me, c’è Draco con il viso pieno di sangue.
Qualcosa dentro di me, mi dice che ha appena fatto a botte. Non so perché ma continuo ad avere paura.
-Potter, non lo tollero! Non tollero che abbia provato a separarci e che, fra parentesi, c’era anche quasi riuscito. Non tollero che, dopo tutto, ti giri ancora attorno!! Non lo tollero, né adesso né mai!! Hai capito??- mi urla in faccia mentre tira un pugno sul tavolo.
Ho già sentito queste parole! L’ho già visto in questo stato!
Sto per rispondere ma lo vedo alzarsi.
-Hai capito? Mai! MAI!!- urla ancora più forte, tanto che la vena sul collo inizia a pulsare.
Si avvicina con aria minacciosa e io arretro. Mi guarda in un modo strano; non è più il Draco che conoscevo. Ha gli occhi iniettati di sangue.
-Mai!- alza un braccio. Mi vuole colpire??
-Nooo!- mi difendo portandomi le mani davanti al volto.
-NNNNOOOO!!-.
Stavo sognando! Santi elfi! Non riesco a capire dove mi trovo, è tutto buio!!
Cerco qualcosa, tastando intorno a me,  finché non trovo la mia bacchetta.
-Lumos!!-. Mi guardo attorno e tiro un sospiro di sollievo. Sono nella torre dei grifondoro, nella mia nuova camera. Sono in un lago di sudore.
Devo farmi una doccia che, forse, mi servirà anche a calmarmi.
Che incubo! Erano mesi che non sognavo più Malfoy.  E’ stata diverso questa volta. Non erano sogni, erano più pezzi di ricordi presi qua e là, tranne l’ultima parte.
Mi ricordo solo Malfoy che si avvicina e la mia sicurezza che stesse per colpirmi.
Entro nel bagno ed apro l’acqua nella vasca. Sola ora mi rendo conto che il bagno, in proporzione, è molto più grande dell’intera camera. Li trattano bene i prefetti! Persino, la vasca incastonata nel pavimento!!
Appena l’acqua comincia a essere tiepida, mi tolgo la maglietta, che ho usato per dormire, e m’infilo nella vasca.
Così va decisamente meglio. Mi do una leggera insaponata e scivolo lentamente sott’acqua.
Erano mesi che non succedeva più e poi, questa volta, lui era … era cattivo. Mi guardava come se avesse voluto farmi del male ma perché avrebbe dovuto farlo??
Resto in apnea sott’acqua e provo a rilassare i muscoli del corpo. E’ un trucchetto che usavo anche quando ero piccola, per riprendere la calma.
Ha sempre funzionato, prima di adesso.
La prima notte ad Hogwarts e già il mio subconscio mi gioca questo brutto scherzetto?? Cos’è un avvertimento che, a breve, lo rivedrò da qualche parte e non sarà molto felice di vedermi??
Riemergo dall’acqua, esco dalla vasca e mi avvolgo in un asciugamano; vado nella stanza e prendo la prima maglietta che trovo e la indosso.
Devo dormire e lasciar stare queste stupidaggini!
Un sogno è sempre e solo un sogno. Io ho cose molto più importanti cui pensare.
 

 
-Sono sfinita! Ed è solo il primo giorno! Non ce la farò mai!!- mi lamento mentre continuo a sfogliare le pagine del manuale che ho davanti. E’ tutto il pomeriggio che sono chiusa in biblioteca cercando di memorizzare più informazioni possibili ma ora credo di avere il cervello completamente in tilt.
-Stai tranquilla Ginny! Ora è solo panico ma tu, queste cose, le hai già studiate! Sono già memorizzate, devi solo dargli una spolverata!!- mi rincuora Luna.
Le sorrido grata per avermi fatto compagnia per tutto il pomeriggio. Mi stavo dimenticando dell’effetto tranquillizzante che, il suo ottimismo, ha su di me.
-Grazie Luna ma sai meglio di me che, l’anno scorso, non ho passato molto tempo sui libri!!-.
Sbuffo così forte che le ragazze al tavolo accanto al nostro, si girano a guardarmi. Dopo un attimo d’indecisione, riconoscendomi, anche loro s’incantano a fissarmi. Devono essere del primo o secondo anno perché non ricordo di averle mai viste.
Faccio un cenno di saluto con la poca pazienza che mi è rimasta.
E’ da stamattina, da quando sono scesa nella sala comune dei Grifondoro, che tutti continuano a fermarmi per un saluto, per chiedermi delle Harpies; alcuni hanno persino voluto un autografo!!
Ci ho messo un’ora e mezza per uscire dal ritratto della Signora Grassa. Per non parlare degli sguardi sorpresi, degli studenti delle altre casate, che mi hanno seguito per tutti i corridoi.
Quelli dei primi anni sono i più temerari. Non hanno alcun timore a fermarti e a chiederti qualsiasi cosa gli passi per la testa. Un tassorosso ha voluto sapere se potevamo farci una foto insieme in sella alla stessa scopa.
Dopo un inizio di giornata a dir poco traumatico, ho optato per la scelta di evitare la Sala Grande e di andare a salutare Neville e Luna. Non che sia servito a molto!
Gli sguardi e il chiacchiericcio non ne hanno voluto sapere di farsi meno insistenti.
Ho pranzato con Luna e Neville nella serra di quest’ultimo. Per una ventina di minuti è andato tutto bene, parlavamo del più e del meno e, a dirla tutta, ero quasi sul punto di raccontare di me ed Harry finché … finché non h fatto il suo ingresso Cormac McLaggen.
Penso che le sue urla le abbiano sentite fino alla Foresta Proibita. Se ci penso, ancora ho la pelle d’oca.
-GINEVRA WEASLEY!! Ma come … torni ad Hogwarts ed io lo devo venire a sapere da quei tirapiedi del primo anno!!-.
Io, Luna e Neville scattiamo contemporaneamente dallo spavento. Non faccio in tempo a voltarmi che mi sento afferrare da dietro da McLaggen che, senza nessuna delicatezza, mi stritola in una specie di abbraccio mentre mi ballonzola di qua e di la.
-Non ci posso credere che sei qui!! Devi subito venire a vedere la squadra e i miglioramenti che abbiamo fatto, in tua assenza!! Dobbiamo assolutamente fare un allenamento tutti insieme!!-.
Provo a parlare ma il suo braccio destro mi stringe proprio sulla giugulare ed è già un miracolo che riesco ancora a respirare.
-Dobbiamo anche fare una bella foto di squadra con me e te al centro. In fondo, siamo entrambi i capitani della squadra!! I ragazzi impazziranno!!- continua McLaggen incurante dei miei tentativi di allontanarlo da me.
-McLaggen, scusa se interrompo questo tuo momento di felicità … - interviene Neville -… ma sarà difficile fare una foto insieme se, adesso, la soffochi!!-.
Ritorno alla realtà e scaccio via il ricordo dell’incontro traumatico con McLaggen.
-Perché mi fissano così?- dico ad alta voce, indicando a Luna le due ragazze accanto a noi.
-E’ normale! Ti vedono sulla Gazzetta per mesi e adesso sei qui in carne e ossa!!- prova a spiegarmi Luna mentre io sorrido a una delle due ragazze.
-Domani si saranno già abituati alla tua presenza e andrà meglio! Sei la novità!!- mi rincuora un po’ sapere che domani andrà meglio di oggi, anche se, le previsioni di Luna  sono famose per non avverarsi mai.
-Speriamo perché devo ancora riuscire a entrare in Sala Grande!!- chiudo il manuale e comincio a raccogliere le mie cose. Lo stomaco mi brontola; devo assolutamente mangiare qualcosa.
-Sei stanca??- mi chiede Luna.
-No!! Sono giorni che non faccio allenamento! Non mi ricordo di essere mai stata così riposata da mesi! Però non sono più abituata a questi ritmi scolastici … è strano!!-.
-Ti mancano le tue compagne??- alzo lo sguardo e mi accorgo che Luna sta fissando un punto lontano. In effetti, oggi, non ho fatto altro che parlare di me e non ho minimamente chiesto come le vanno le cose qui.
-Sì! Nello stesso modo in cui mi sei mancata tu in questi mesi!!- il suo volto si rasserena, sembra quasi imbarazzata –E mi dispiace se oggi sono stata un po’ egoista! Non ti ho chiesto nulla. Come vanno le cose e se è tutto a posto!-.
-Avremo tempo per raccontarci tutto ma … prima di questo, non mi hai ancora raccontato la cosa più importante!!-.
-Cosa??- raccolgo tutte le mie pergamene.
-Lo stato attuale delle tua vita sentimentale!- mi sussurra Luna e, colta allo sprovvisto, sbadatamente, rovescio il mio calamaio.
Cerco di ripulire, meglio che posso, l’inchiostro che sta macchiando tutte le mie pergamene.
Faccio un respiro profondo e mi faccio coraggio. Tanto, alla fine, da qualcuno dovrò cominciare e Luna mi sembra la persona più giusta.
-In effetti, ci sono alcune novità ma … non qui!! – le indico le due ragazze accanto che sembrano presissime a non perdersi nemmeno una parola di quello che diciamo io e Luna.
-Vieni con me!!- le faccio segno di seguirmi.
So dove portarla!
 

 
-Il bagno di Mirtilla Malcontenta!- mi ripete Luna.
Per fortuna, il mio fantasma preferito, non c’è; sarà in qualche altro bagno a dare fastidio a qualche maschietto.
-Posso parlare con tranquillità!! Il tempo passa ma i pregiudizi verso Mirtilla, non diminuiscono!!-.
Mi siedo sul gradino di marmo nero accanto ai lavandini e Luna si accomoda accanto a me.
-Perché siamo venute fin qui??-.
-Devo dirti una cosa!! Sei la prima persona, qui ad Hogwarts, a cui lo dico e non voglio che nessuno senta!!-.
Faccio un lungo respiro per darmi coraggio.
-Beh … da dove comincio??- non so da dove iniziare a raccontare.
-Inizia dal figlio della Parkinson!!- mi dice decisa.
-Ah!- lo sa anche lei! –Come fai a … -.
-Saperlo?- conclude – La Parkinson che gira ad Hogsmeade col suo pancione dà un po’ nell’occhio. Per non parlare del fatto che, ormai, lei ha fatto sapere a tutti gli abitanti della zona che il figlio è di … -.
Ora è lei ad avere difficoltà a dire quel nome!! Lei era forse l’unica che avrebbe scommesso a favore di Malfoy. Anche lei ha perso, non come me ma ci credeva davvero!
-Sì è suo!- basta giri di parola –E credo che tu non abbia bisogno di sapere perché tra noi è finita!!-.
-Immagino!- la vedo che riflette su qualcosa –Allora, se con Malfoy è finita davvero, di cosa volevi parlarmi??-.
-Ecco … volevo chiederti se hai voglia di farmi da damigella d’onore?-.
Luna sbianca a resta immobile a fissare le sue mani. Quando si gira a guardarmi, vedo lo shock nei suoi occhi.
-Non ho capito!- dice con un filo di voce.
-Hai capito bene! Mi serve una damigella d’onore perché … - prendo fiato –Perché ad agosto mi sposo!!-.
Luna si porta le mani alla bocca.
-Tu … ti … tu ti sposi?!?!- balbetta –Tu e Malfoy vi sposate in gran segreto per fregare la Parkinson! E’ un’idea … geniale!!-.
-No!- la disilludo –Decisamente no!!-.
-Allora perché vi sposate così in fretta, adesso che sta per nascere il figlio! Non ti conviene aspettare? E la tua famiglia?Glielo dirai?-.
Luna è un fiume in piena di domande. Pensa davvero che io possa sposare Malfoy per incatenarlo a me oppure sta pensando a Malfoy perché non trova possibili altre possibilità??
-Io non mi sposo con Malfoy!- sussurro.
-Cosa hai detto? Non ho sentito!!- si avvicina di più a me.
Per farle capire bene, infilo una mano nella tasca dei miei pantaloni e tiro fuori l’anello. Luna segue tutti i miei movimenti e appena lo vede, tutta la sua confusione scompare.
-No!!- dice sgomenta.
-Io sposo Harry!!-.
Tre semplici parole. Tre piccole parole che sono, al contempo, così grandi. La faccia di Luna esprime tutto.
-Perché?- mi chiede come se fosse la domanda più normale del mondo.
Perché? Devo raccontargli tutto.
-Perché è la cosa giusta da fare!-.
Le afferro la mano e comincio a parlare. Le racconto dall’inizio, da quando stavo con Malfoy ed Harry mi disse che voleva adottare Teddy, da come Harry mi ha aiutato a rialzarmi nei giorni successivi alla scoperta della gravidanza della Parkinson, degli incontri col Ministero, tutto.
Le racconta la pura e semplice verità.
Senza esitazioni o interruzioni.
Lei capirà.
 

 
Entro in Sala Grande, dopo una buona oretta dall’inizio della cena. Ho evitato apposta di arrivare nell’orario di punta per non essere, di nuovo, investita dalla massa.
Infatti, i miei calcoli sono giusti. I quattro tavoli delle casate sono quasi vuoti. Ci sono ancora pochi studenti che cenano. Fa uno strano effetto entrare qui dentro, dopo tanto tempo.
Il mio turbinio di ricordi è interrotto da qualcuno che mi sbatte contro.
-Oh scusa!!- mi dice un ragazzino che stava leggendo un libro. Dalla divisa che porta capisco che è un serpeverde.
-Niente!- abbasso lo sguardo, sperando che il ragazzo passi oltre ma dopo, neanche dieci secondi, lo sento riparlare.
-Tu sei la Weasley?- mi chiede con un tono indispettito.
-A quanto pare!!- a differenza degli altri, lui non mi sembra così trepidante nel riconoscermi.
-La Weasley di nuovo a Hogwarts! Che schifo!!- mi guarda pseudo disgustato ed esce dalla Sala.
Resto basita. Mi viene quasi da ridere.
In effetti, non si può dire di essere tornati definitivamente ad Hogwarts, finché qualche serpeverde non ti sputa addosso il suo veleno.
Povero demente!
A proposito di serpeverdi, tiro un’occhiata al tavolo dei professori. Lui non c’è. Non che mi aspettassi di vederlo seduto; da quando è diventato professore, le volte che l’ho visto seduto con gli altri professori, si possono contare sulle dita di una mano.
Tiro un sospiro di sollievo. Anche oggi, in fondo, è andato tutto bene. A parte lo shock di Luna, a parte lo studio, è andato tutto come previsto.
Mi avvicino al tavolo dei grifondoro e mi siedo in uno dei posti vuoti, in fondo al tavolo. Mi lego i capelli per provare a dare meno nell’occhio ma, non passano neanche dieci minuti, che un paio di ragazzine del primo anno mi chiedono se possono sedersi vicino a me.
All’inizio sembrano quasi intimidite nel parlarmi ma, in pochi minuti, diventano un fiume in piena di domande e complimenti.
Mi affretto a finire il pollo che ho messo nel mio piatto, mi strappano la promessa di cenare con loro anche domani sera e che ci saremmo fatte una foto assieme e, prima che cambino idea e decidano di ricominciare a farmi domande, le saluto ed esco dalla Sala Grande.
Prima di andare a nanna, ho promesso a Neville che sarei passato a salutarlo. Devo accennargli qualcosa a proposito del matrimonio. Sarebbe brutto se lo venisse a sapere da Luna, prima che glielo racconti io. Devo anche fare un salto dalla McGranitt; voglio chiederle se può darmi il permesso di restare in biblioteca anche di sera. I libri sono troppi e non ha senso portarmeli dietro ogni volta.
Cammino lungi i corridoi, sorridendo qua e là ai ragazzi che mi salutano.
Esco lungo il pontile di legno che porta alle serre. Mentre cammino, mi godo lo spettacolo del panorama che si vede da qui. Il Lago Nero e tutta la Foresta Proibita sono ai miei piedi.
Mi fermo sulla balaustra a godermi questo leggero venticello sulla pelle mentre ammiro lo spettacolo davanti a me. D’estate è ancora più bello, rispetto all’inverno, quando tutto sembra un’enorme distesa di neve e ghiaccio.
-Ciao!-.
Mi paralizzo all’istante. Anche se è stato, quasi come un sussurro, riconosco all’istante la sua voce. Sento una fitta fortissima allo stomaco. Deve essere l’agitazione. Mi sono chiesta, così tate volte, come sarebbe stato rivederlo o come avremmo reagito e, adesso, sto per scoprirlo.
La salivazione mi si è azzerata ma, con tutto il mio self-controll, mi giro a guardarlo.
Eccolo. Dopo tanti mesi, è di nuovo, qui, davanti a me.
Per ironia della situazione, per la prima volta da quando lo conosco, è vestito tutto di bianco. Porta una leggera camicia di lino un po’ sbottonata e un paio di jeans bianchi che gli fasciano i fianchi. Neanche a farlo apposta, il suo vestiario contrasta col mio siccome, stasera, avevo optato per una canotta e un paio di pantaloni neri.
Devo essere onesta. Gli fa bene il sole dell’estate. Perché a parte i capelli spettinati che gli ricadono, come al solito, sulla fronte, non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che la sua carnagione, di solito pallida, sia leggermente abbronzata.
-Ciao!- dico a fatica. E’ l’unica cosa che riesco a dire.
-Non volevo spaventarti. Ho sentito in giro che eri tornata.- Malfoy parla tenendo la testa bassa –Passavo di qui! Stavo tornando da … Hogsmeade e ti ho vista!-.
Non ricordo di averlo mai sentito parlare con un tono più sereno di questo. Annuisco con la testa mentre, nella mia mente, cerco qualcosa da dire che sia adeguato alla situazione.
Torna da Hogsmeade, vestito così. Probabilmente, era a Hogsmeade per fare una visita a qualcuno. Che poi, chi mi dice, che non si sia trasferito con lei? Perché restare nel castello, se hai appena comprato una casa a un chilometro da qui?
-Io stavo andando da Neville!- cosa più stupida non potevo dire. Dovevo chiederli come sta.
Lui alza un po’ la testa e, cogliendomi impreparata, mi guarda negli occhi, facendomi un mezzo sorriso finto. Mi sembra come se si stesse costringendo a farlo.
Come risposta, ora, sono io a sviare il suo sguardo.
Mi sudano anche le mani, per non parlare della fitta allo stomaco che non ne vuole sapere di andarsene. So io cos’è: è la tensione che mi gioca brutti scherzi.
-Ora devo andare!- annuisco cercando di mascherare il mio imbarazzo con un sorriso.
-Anche io, devo andare!-. Per fortuna, questa finta conversazione sta volgendo al termine!
Perché deve esserci tutto questo imbarazzo? Non è da lui; non ha mai avuto problemi a usare le parole e nemmeno io!
Mi faccio coraggio e lo guardo dritto negli occhi. Perché li vedo diversi? Non sono più accesi e luminosi come li ricordavo. Mi sembrano spenti, privi di vita. Sono io che gli faccio questo effetto? Forse, anche lui, non aveva poi così tanta voglia d’incontrarmi!
-Allora, ci vediamo in giro … - lascia la frase sospesa -… Weasley!-.
Interrompe il nostro contatto visivo e s’incammina nella direzione opposta alla mia, verso il castello.
Mi ha chiamata Weasley. La fitta allo stomaco si fa più forte. Suona sempre diverso il mio nome quando è lui a chiamarmi.
-Sì ci becchiamo da queste parti, Dra … Malfoy!!- non riesco a pronunciare il suo nome e lui sembra essersene accorto.
Prima di dire altre cose che potrebbero peggiorare il livello altissimo d’imbarazzo, allungo il passo e riprendo a camminare verso la serra. Mi sento svuotata, vorrei solo appoggiarmi al muro e sedermi ma non posso! Sono ancora troppo vicina e potrebbe vedermi!
Una volta superato il ponte coperto ed essermi assicurata che non mi stia guardando nessuno, mi appoggio a una pietra lì vicino alle serre. Da qui riesco anche a vedere la capanna di Hagrid. Devo ricordarmi, domani, di andare a salutarlo.
Sento il mio stomaco rilassarsi.
Dai, infondo, non è andata così male. Prima o dopo, avrei dovuto incontrarlo. Certo, se avessi saputo quando e dove, avrei pensato a qualcosa da dire di più … interessante.
Però poteva anche andare peggio. C’era anche la possibilità che lui potesse non essere così … cordiale e ricominciare a trattarmi come faceva anni fa.
Sì, ho ragione! Come primo incontro, poteva andare molto peggio; almeno, la prossima volta, sarà sicuramente meno imbarazzante di questa sera!!
Almeno spero …
 

 
-Ma cosa ti dice il cervello?- Neville è paonazzo in volto.
-Non capisco perché sei tanto arrabbiato!!- ho appena finito di raccontare tutto a Neville e lui non l’ha presa proprio bene. Luna è rimasta senza parole mentre lui, invece, di parole ne sta usando fin troppe!!
-Ma ti rendi conto … anzi, vi rendete conto che se salta fuori che avete falsificato dei documenti del Ministero, voi due finite dritti dritti, davanti al Wizenghamot??- batte una mano sul suo tavolo facendo rovesciare un vaso pieno di terriccio.
-Nessuno verrà a saperlo! Nessuno saprà delle promesse che abbiamo pronunciato. Lo sapete solo tu e Luna, qui. Lo voglio dire solo alla McGranitt e basta. Tutti gli altri sapranno solo che, io ed Harry, abbiamo deciso di sposarci fra qualche settimana. Non c’è da preoccuparsi!!- cerco di spiegargli –E’ tutto sotto controllo!!-.
-E’ tutto sotto controllo?- imita la mia voce –Per te, è tutto sotto controllo??-.
-Sì!- dico convinta mentre lo sento scoppiare a ridere istericamente.
-E come giustificherai, questa vostra voglia scatenata di sposarvi di fretta e furia dopo mesi che nessuno vi ha più visto insieme, dove tutti pensavano che vi foste lasciati che, tra parentesi, è la pura e semplice verità?- mi chiede continuando a ridere ma non penso che stia aspettando veramente una mia risposta.
-Sono affari nostri! Possono pensare quello che vogliono!!-.
-Ah sì? E, guarda caso, il tuo matrimonio, immagino, combacerà proprio al periodo in cui Harry otterrà l’adozione del bambino! Una coincidenza, no??-.
Sento la porta aprirsi e, spaventata, gli faccio segno di azzittirsi ma, per fortuna, è solo Luna.
-Sentivo le urla da fuori!-ci rimprovera Luna –Sono le dieci di sera!!-.
-Il tuo fidanzato non ne vuole sapere di calmarsi!!- speriamo che almeno Luna riesca a tranquillizzarlo.
-Sei a conoscenza del brillante piano della nostra cara amica in comune??- chiede Neville a Luna.
-Sì!- si limita a rispondere Luna, guardandomi da sotto le sue lunghe ciglia.
-Neville, non vederla solo come una cospirazione al Ministero!! Sposo Harry, non il primo che passa!!- sono stufa. Perché non riesce a capire il senso di quello che gli sto dicendo?
-Non è questo il punto, anche se avrei molte cose da dire anche su questo. Avete … - Luna gli tira un’occhiataccia di avvertimento e lui abbassa subito il tono della voce –Avete contraffatto dei documenti ufficili, avete pronunciato delle promesse di matrimonio che dovrete mantenere se non volete passare dei guai!-.
-Le manterremo! Stiamo già organizzando tutto … - provo a calmarlo.
-Ma cosa me ne importa dei tuoi preparativi?!?!?- Neville alza di nuovo il tono della voce e a nulla servono le leggere carezze che Luna gli fa sulla schiena.
-E’ tutto a posto Neville!! Lo facciamo per Ted!!- provo ad avvicinarmi –Pensa a lui! A Thonks, a Lupin!!-.
-Ma io non ho il minimo dubbio che voi lo abbiate fatto per delle validissime motivazioni! Ma, se qualcosa va storto, se solo scoprono il tranello, voi finirete processati per frode al Ministero. Capisci?!?-.
Lo so a cosa vado incontro ma le possibilità che ci scoprano sono così poche che non vedo il motivo di così tanta preoccupazione.
-Quello che Neville vuole dire … - comincia a parlare Luna - … e che non ha il coraggio di dirti è che, siete troppo esposti perché la gente non faccia delle domande!! E tra le persone che si domanderanno del perché di questa decisione, ci sarà pure Malfoy!!-.
Eccoci. Il vero punto di tutta la storia. Quello che tutti mi hanno detto. Le ragazze, la mia famiglia, Hermione, Harry. Tutti la stessa cosa mi dicono: come ti giustificherai con Malfoy?
-Non gli devo nessuna spiegazione. Non sto più con lui! E’ finita da tempo!- li guardo entrambi per farli ragionare.
-Ginny … guardiamoci negli occhi!! Io ci credo che è finita ma, non è che vi siete lasciati da anni!!- Neville sembra ormai sulla via della rassegnazione –Avete messo una data, su quelle dannate promesse, che mal si concilia con la fine della tua storia con lui!! Se lui lo venisse a sapere, capirebbe che c’è qualcosa che non torna! E se volesse farvela pagare, a te o a Harry? Se andasse a spifferare qualcosa al Ministero? -.
-Non succederà! Malfoy non saprà mai di queste promesse! Gli dirò solo che io ed Harry abbiamo tanta impazienza di sposarci perché abbiamo capito di amarci ancora!!-.
Dalle espressioni di entrambi, non li ho convinti granché. Luna e Neville si guardano come a cercare forza l’uno nell’altro. Sono felice di averli ritrovati ancora così tanto in simbiosi l’uno con l’altro.
-Voi starete dalla mia parte, vero?- chiedo bisognosa di sapere di avere il loro sostegno.
-Noi siamo sempre dalla tua parte!- mi dice Luna affettuosamente – Siamo solo preoccupati! Siete personaggi pubblici, questa storia delle false promesse potrebbe essere la vostra rovina!!-.
Neville, inaspettatamente, si avvicina e mi posa le mani sulle mie spalle.
-Mi spiace di aver urlato. Tu sai che sono sempre dalla vostra parte! E sono felice che tu ed Harry facciate questa cosa insieme ma … - si gira a guardare Luna – Il matrimonio è una cosa troppo grande, soprattutto se fatto con queste condizioni di partenza! Sei sicura di volerlo fare? Sei ancora in tempo! Se tu vuoi, noi ti possiamo aiutare a trovare una soluzione … -.
Gli tappo la bocca con la mano.
-Sono sicura, Neville!! Ted merita il sacrificio e poi, io ed Harry, abbiamo trovato un nostro nuovo punto di partenza. Chi può dire che il matrimonio sarà una cosa sbagliata per noi due??-.
Neville mi abbraccia e io contraccambio mentre con lo sguardo cerco il sostegno di Luna; lei, per fortuna, mi sorride.
-Andrà tutto bene!- mi sussurra Luna, forse per non farsi sentire da Neville.
-Grazie!- mimo con le labbra.
Anche questa è fatta. Mi sarei aspettata una reazione leggermente più positiva ma, alla fine dei conti, non è andata male nemmeno questa.
Luna ha capito e Neville … Neville si abituerà all’idea!
Alla fine.
 

 
-Grazie Weasley!! Bell’allenamento!!- mi ringrazia McLggen per la millecinquecentesima volta in dieci minuti.
In tutta franchezza, ho dovuto accettare per forza di allenarmi stasera, con la squadra di grifondoro; McLaggen è da stamattina a colazione che non mi dava pace con sta storia che, in questi giorni, devo assolutamente fare allenamento con loro.
L’ho accontentato ma, adesso che abbiamo finito, devo essere sincera che sono contenta di aver accettato.
Sgranchirmi un po’ le gambo sulla scopa mi ha fatto bene! Prima di tutto, mi ha un po’ liberato la mente dopo le dieci ore che ho passato in biblioteca e, poi, mi sono divertita a volare con i miei vecchi compagni di squadra!
-Allora, come ti siamo sembrati? Ci trovi migliorati??- mi chiede tutto speranzoso McLaggen.
In realtà, grossi cambiamenti nella tecnica di gioco non ne ho visti ma mi spiace spezzare così le sue speranze. Poi, ora, sono io che devo adeguarmi a loro. Sono abituata a giocare in una squadra professionista dove è tutto molto più veloce e tecnico, non posso certo pretendere qui livelli di gioco qui a Hogwarts!!
-Penso che … i grifondoro, quest’anno, vinceranno la coppa di Quidditch!- dico convinta. In confronto alle altre tre case, sono sicura che siamo ancora i più forti. Voci di corridoi mi dicono che i serpeverde si siano molto indeboliti perché nelle nuove leve hanno trovato ben pochi talenti di Quidditch.
-Grande Weasley!!!- mi tira una pacca sulla schiena che poco si addice a una ragazza ma faccio finta di nulla –Fino a quando resterai qui, sarai sempre tu il capitano!!-.
-Siamo entrambi i capitani!! Posso fare gli allenamenti ma ti ho già detto che la finale di sabato contro i serpeverde non posso giocarla!! La fascia da capitano tornerà a te!!-.
Gwendolyn non mi ha firmato il consenso per giocare le partite ufficiali del torneo di Hogwarts; aveva troppa paura che mi facessi male e che tornassi a casa infortunata, col pericolo di non poter giocare le prossime partite di campionato.
-Si, sì, lo so!! Farai il tifo però??-.
-Quello, sicuramente!!-.
Mi congedo da McLaggan e mi dirigo verso lo spogliatoio. E’ quasi ora di cena e sto morendo di fame. Ormai la situazione, in giro per la scuola, è nettamente migliorata rispetto a ieri. Riesco già a camminare per i corridoi e, a parte dover salutare tutti quelli che incontro, oggi solo in dieci mi hanno assalito di domande sulle Harpies e sul campionato.
Mi faccio una doccia velocissima, raccolgo i capelli in uno chignon improvvisato e mi metto il vestito a mezze maniche verde scuro che mi ero comprata il giorno prima di fare le promesse.
Comprato, non è la parola giusta. Margareth mi ha costretto a comprarlo.
M’infilo le ballerine nere e corro verso il castello.
-Ciao Ginny!!- mi saluta un ragazzo di corvonero e contraccambio con un cenno della mano.
Accelero e, in un batter baleno, faccio il mio ingresso nella Sala Grande. Fingo di non accorgermi delle molte teste che si voltano a guardarmi. Vedo un posto libero vicino a Thompson del terzo anno, il vice portiere della squadra, e mi ci vado a sedere.
Saluto tutti quelli accanto a me e comincio a riempirmi il piatto. Per non commettere passi falsi, non mi guardo intorno ma mi concentro su quello che ho davanti.
-Strano!!- sento la ragazzina accanto a me parlare –E’ la prima volta che vedo Malfoy seduto al tavolo dei professori!!-.
Appena il mio cervello recepisce l’informazione, il riso che stavo masticando mi va di traverso. Sento Thompson tirarmi dei delicati colpetti sulla schiena mentre il suo amico, davanti a me, mi versa un bicchiere di acqua e me lo porge.
-Tutto bene, Ginny?- mi chiede Thompson preoccupato.
-Sì sì!!- rispondo appena riesco a smettere di tossire. Non so perché ma ho come la sensazione che, oltre ai miei vicini, qualcun altro, da qualche parte, mi stia fissando.
Ho paura di girarmi per guardare verso il tavolo dei professori e vedere, con i miei occhi, colui che è appena stato nominato.
Per fortuna, non ne ho bisogno perché la ragazzina accanto a me, finito di assicurarsi che io fossi a posto, ricomincia a parlare con la sua amica. Fingo di bere ma, in realtà, sono solo concentrata ad ascoltare quello che si dicono.
-Non si fa mai vedere da queste parti!! Chissà, stasera, cosa gli è preso!!-.
-I sotterranei stanno andando a fuoco!!- risponde l’amica e scoppiano a ridere. Forse, c’era un messaggio subliminare che le diverte tanto!
Ricomincio a mangiare un cucchiaio di riso mentre vedo McLaggen fare il suo ingresso nella Sala. Per non farmi vedere, mi avvicino al tavolo cercando di nascondermi, più che posso, dietro a Thompson.
La mia idea ha funzionato perché lo vedo sedersi in fondo alla tavolata vicino a una ragazza. Per fortuna, non mi ha visto!! Non avevo voglia di ricominciare a sentire i suoi urletti e cori, dopo aver passato le ultime due ore con lui, soprattutto se è vero che al tavolo dei professori è seduto Malfoy. Non voglio dare nell’occhio e, con McLaggen accanto, avrei tutti gli occhi puntati addosso nel giro di pochi secondi.
Chinandomi sul piatto, da dietro le ragazze accanto, provo a tirare un’occhiata al tavolo dei professori. Avevano ragione … eccolo!
E’ seduto vicino a Lumacorno che gli sta parlando, ma lui non sembra molto interessato alla conversazione.
Come se avesse sentito i miei pensieri, alza la testa dal piatto e, per un secondo, i suoi occhi incontrano i miei.
-Porca miseria!!- giro la testa immediatamente anche se, ormai, è troppo tardi. Mi ha vista!
Per non aggravare la situazione, faccio finta che non sia successo nulla e finisco di mangiare quello che ho nel piatto.
Appena buttato giù l’ultimo boccone, saluto i presenti accanto a me e mi alzo dalla panca.
Facendo attenzione a non buttare l’occhio sul tavolo dei professori, m’incammino verso l’uscita, accelerando in zona McLaggen.
Una volta fuori, giro l’angolo e mi appoggio alla parete!
-Maledizione!!- tiro una manata contro il muro.
-Guarda un po’ chi si rivede!!- sbuffo.
No, lei no! Non dovrebbe essere qui! Non ho proprio voglio di vederla.
-La Weasley famosa!- quel suo tono di voce che mi da tanto sui nervi!! Ma non doveva essere a Hogsmeade?
Raccolgo in me, tutte le mie energie positive e, maledicendo il cielo, mi giro.
Eccola.
Le butto un’occhiata e, a dirla tutta, se l’avessi vista da lontano, non so se l’avrei riconosciuta.
Dall’ultima volta che l’ho vista, ha preso senz’altro qualche chilo, per non parlare dell’enorme pancione che continua ad accarezzare con le mani.
Il vestito lungo fino ai piedi bordeaux, la fa più rotonda di quello che è.
Non riesco a staccare gli occhi dal pancione. E’ la prima volta che lo vedo. E’ cominciato tutto da lì, da quella pancia … da quel bambino!
Se non ci fossero stati, chissà come sarebbero andate a finire le cose!
-Pansy! Ti trovo in forma!!- provo ad essere almeno educata.
-Se voleva essere una battuta, non mi fa ridere!!- il mio proposito di essere educati se ne va già a farsi benedire,
-No. Non era una battuta!!-.
-Che ci fai qui, Weasley??- mi chiede con un tono che, non vorrei sbagliarmi, è un po’ troppo minaccioso.
-Devo dare gli esami! Stai tranquilla, però. Starò qui solo per pochi giorni!!-.
-Ma io sono già tranquilla! Non può importarmene di meno di dove tu sia o quando te ne andrai!!-.
L’aspetto cambia ma la sua aria da schiaffi non è per niente diminuita.
-Bene! Se ci siamo dette tutto, io non avrei più nulla da dirti!!-.
-Quanta fretta!!- mi blocca il passaggio –Cos’è!?!? Ti da fastidio vedermi?? O … vederlo??- si indica il pancione.
-Tu mi dai sempre fastidio! Il tuo pancione è il motivo per cui cerco ancora di essere educata!!- le chiarisco subito come stanno le cose.
-E’ da così tanto tempo che speravo d’incontrarti! Ho buttato l’occhio e ho visto che si parla spesso di te sul giornale!!! E ora … eccoti qui!!-.
Faccio appello a tutto il buon senso che ha sede in me e decido di non far caso alle sue provocazioni.
-Anche tu sei qui! A quanto ne so, risiedi ad Hogsmeade adesso!-.
-Beh, incinta o no, anch’ io devo dare gli esame. Solo che, a differenza tua, non sono costretta a stare qui a Hogwarts ma posso stare dove mi pare!! Sai, ho le conoscenze giuste!!- mi fa l’occhiolino. So a chi sta alludendo ma, ancora una volta, decido di non risponderle come, invece, meriterebbe.
-Sei sempre così deliziosa!! Comunque, sono molto contenta per te. Nelle tue condizioni, devi stare più al riposo possibile!- provo a spostarmi –Dopo questa bellissima chiacchierata, se non ti dispiace, io me ne andrei!-.
Quando sto per voltarle le spalle, mi sento afferrare per un braccio e, con una spinta, Pansy, mi sbatte contro il muro.
Senza mollarmi il braccio e, stringendomelo, sempre di più, mi schiaccia contro la parete. Sento la pelle dura del pancione schiacciarmi il ventre.
-Se pensi di arrivare qui e mettere zizzania tra me e Draco, ti stai sbagliando!!- mi ringhia in un orecchio –Non te lo permetterò, piccola troietta che non sei altro!! Non rovinerai tutto quello che ho costruito con tanta fatica!! Lui è mio!!-.
Sembra posseduta da un demonio. Potrei spingerla via ma non lo faccio perché sono migliore di lei. E’ incinta e potrei farle del male o, peggio … farne al bambino!!
-Nessuno è venuto qui a toccarti nulla! Puoi stare tranquilla!!- le spiega cercando di calmarla.
-Anche perché, come vedi, ho trovato il modo di riprendermelo! Tu sei stata solo una squallida parentesi, di cui si vergognerà per il resto della vita!! Non ti azzardare a … - mi punta il dito contro.
-Pansy, tesoro, cosa stai facendo??-.
Sia io sia Pansy, ci voltiamo contemporaneamente.
Malfoy è arrivato ed è proprio dietro alla Parkinson. Resto sorpresa nel vederlo ma ancora di più per quello che ho appena sentito.
Tesoro? Adesso, la chiama tesoro?
Senza la minima considerazione nei miei riguardi, si avvicina a Pansy e le poggia delicatamente una mano sulla spalla.
-Stavo facendo due chiacchiere con la Weasley!- il tono della Parkinson, chissà come, si è addolcito tutto d’un colpo.
Finalmente, mi libera il braccio e, approfittando del momento, mi allontano da lei.
Dovrei andarmene ma resto bloccata a fissare, a bocca aperta, la scena davanti a me. E’ tutto così irreale.
Draco, con la mano libera, le sta accarezzando il pancione! Improvvisamente mi viene da vomitare!!
-Lo sai che, innervosirti, non fa bene al bambino!- le sorride, continuando a ignorarmi -Vieni, andiamo. Ti accompagno a casa!!-.
Pansy mi tira un’altra occhiataccia, prima di afferrare la mano di Draco e incamminarsi con lui, sotto braccio. In tutto ciò, Malfoy non mi ha degnato né di uno sguardo né di una parola, come se non esistessi.
Bene, siamo arrivati a questo!! Ora, addirittura, difende la Parkinson! Mi ha scaraventato contro il muro, mi ha minacciato e lui?? Tesoro! Fino a quattro mesi fa, non voleva sentire parlare del bambino e, adesso, gli accarezza persino la pancia davanti ai miei occhi, la chiama tesoro e la riaccompagna a casa.
Pezzo di merda che non è altro. E’ questo che vuole? Vuole che ci ignoriamo??
Bene. Sarà accontentato.
 

 
-Eri tanto preoccupato e hai visto?? Non mi ha degnato di una parola!!- finisco di raccontare l’episodio di ieri sera a un Neville a dir poco sorpreso.
-Come ha chiamato la Parkinson??- mi chiede trattenendo una risata.
-Tesoro!!- afferro il mio librone di erbologia e ricomincio a sfogliarlo –E’ innocuo. Non ha nessun motivo per volersi vendicare di me o Harry. Non credo che sarà molto interessato alla notizia del mio matrimonio!! E’ così preso da Pansy e il bambino … -.
-Io aspetterei a dirlo!- mi risponde dubbioso –Questa sua gentilezza verso la Parkinson, non è da lui!!-.
-Non possiamo saperlo! Forse, avendo accettato il bambino, ha deciso di dare un’altra possibilità anche alla madre di suo figlio! In fondo, è la stessa cosa che sto facendo io con Harry!!-.
-Sarà ma … io andrei con i piedi di piombo prima di sottovalutare Malfoy!!- Afferra una pianta e me la porge.
L’afferro e cerco di sradicarla ma è più difficile del previsto. Mi servirà ancora un bel po’ di ripasso se voglio superare l’esame pratico di Erbologia: è tutto così difficile!
-Ti rendi conto che l’ha chiamata tesoro?- sbatto il vaso sul tavolo così forte che, finalmente, riesco a tirare fuori la pianta dal terriccio.
Sarei soddisfatta se non fosse che, in un attimo, la vedo appassire davanti ai miei occhi.
-Brava! Ti avevo detto di tirarla fuori dal vaso … non di spezzarla!!- mi indica il vaso con il terriccio e noto che le radici della pianta sono ancora al suo interno.
Maledizione!! Maledetta me e maledetto anche quel cretino che mi ha fatto distrarre.
Ma dai, tesoro? Chi è che chiama ancora le persone, tesoro??
E poi, chiamare così la Parkinson!!
Stiamo scherzando??
 

 
Sento il ticchettio delle lancette dell’orologio, da quanto silenzio c’è in quest’ aula. Mi ero stufata di stare in biblioteca; dopo che sono tornata da Neville, sono andata direttamente lì e ci sono rimasta per quattro ore.
Non ne potevo più di vedere quegli enormi scaffali di libri, allora ho deciso di prendere tutta la mia roba e venire a studiare nell’aula d’incantesimi. La McGranitt mi ha detto che potevo rimanerci quanto volevo perché le lezioni erano ormai finite.
Sono quasi le otto di sera, dovrei chiudere i libri e andare a cena ma, il pensiero di dover entrare in Sala Grande in pieno orario di punta, non è molto allettante.
Sono esausta e, forse, dovrei prendere in considerazione l’idea di saltare la cena e andare a buttarmi direttamente sul letto.
-Professoressa McGranitt, volevo chiederle se ha cinque … -.
Alzo gli occhi dal libro, sentendo la porta aprirsi.  Riconosco subito la sua voce e mi maledico per non essermene andata in Sala Grande quando ero ancora in tempo.
Sento i passi in avvicinamento. Deve essersi accorto che della McGranitt non c’è neanche l’ombra  ma, soprattutto, della mia presenza.
-Ciao- con la coda dell’occhio, vedo la sua ombra accanto a me.
Vorrei sbuffare per la sfortuna che mi perseguita ma mi trattengo e, prendendo un po’ di coraggio, alzo la testa e mi giro verso di lui.
-Ciao!- faccio un sorriso forzatissimo. Lo guardo dalla testa ai piedi. Non lo avevo mai visto vestito così … sportivo.
Polo blu a mezze maniche, pantaloni  beige e un paio di sneakers blu.
-Non sapevo fossi qui- tamburella le dita sul banco –Stai ancora studiando?-.
Vuole fare conversazione? Ieri neanche mi guardava in faccia.
-Sì!- lo liquido così mentre inizio a raccogliere tutte le mie cose sparse ovunque.
-Se t’infastidisco, puoi dirmelo!- afferra un libro prima di me, costringendomi a guardarlo.
-Strano, pensavo la stessa cosa io di te!!- gli strappo il libro dalle mani.
Dalla sua espressione confusa, non credo abbia capito a cosa mi riferisco. 
-Penso che, ieri, Pansy abbia chiarito perfettamente quello che devo fare io con te!!- quando ci vuole, ci vuole!! Ieri sono stata insultata, ignorata, ho assistito a una delle peggiori scene della mia vita e, adesso, sono io quella che non vuole essere civile con lui?
-Lascia stare quello che ti ha detto lei … - dice alzando gli occhi al cielo e sbuffando.
-Mi sembrava che fossi d’accordo con lei … - dico quasi sottovoce perché non sono del tutto certa di volermi far sentire da lui. Forse, avrei fatto meglio a starmene zitta.
-Non volevo che si agitasse ancora di più! Innervosirsi non fa bene al … -.
-Bambino!- concludo io la frase per lui. Non avrei mai pensato di sentirglielo dire. Si preoccupa del bambino … di suo figlio.
I miei occhi incontrano i suoi e, nel silenzio più totale, è come se i suoi occhi parlassero. Mi stanno chiedendo comprensione?
-Avevi ragione tu! Il bambino non ha colpe! Non deve andare, per forza, com’è successo a me! Voglio darmi una possibilità di essere un padre migliore rispetto a quello che ho avuto io! Tutto qui!-.
Se non fossi certe di essere sveglia, penserai che è tutto un sogno o un’allucinazione. E’ il primo ragionamento da persona matura, forse fin troppo, che gli sento fare. Sono profondamente colpita!
E’ cambiato veramente, allora. Non è più quello di una volta. Il modo in cui mi parla, il suo atteggiamento, le sue parole mi suonano come qualcosa di nuovo.
Non so bene il perché ma, una parte di me, improvvisamente viene inondata da un moto di orgoglio verso di lui. La rabbia e il fastidio scompaiono e, mentalmente, mi do della stupida per aver fatto la permalosa in quel modo.
-Sono contenta!- gli sorrido, questa volta, sinceramente –Hai fatto la scelta giusta!-.
-Non avevo altra scelta!!- mi risponde d’impeto. Era una frecciatina?
Nel dubbio, fingo di non aver sentito e cambio argomento.
-Quanto manca alla nascita??-.
-Sei settimane alla scadenza del termine!-.
Sei settimane! C’è una certa ironia in tutto questo? Nel giro di sei settimane, io mi sposerò con Harry e lui diventerà papà. Dovrei dirglielo ma non sono sicura che leggerebbe la situazione nello stesso modo in cui la vedo io. Anzi, ne sono certa!
-Ora, si è fatto tardi. Dovrei andare a mettere qualcosa nello stomaco!!-  gli passo accanto e, involontariamente, per un solo secondo, la mia mano sfiora la sua.
Come se avessimo preso una scossa elettrica, entrambi, tiriamo via la mano.
-Devo andare … !- dico mentre Malfoy continua a fissarmi insistentemente.
Sono quasi convinta che stia per dirmi di non andare, quando sentiamo bussare alla porta dell’aula.
-E’ permesso?- chiede una voce familiare.
-Entra pure!!- risponde Malfoy che, d’improvviso, sembra irritato.
Sto per chiedergli cosa sta succedendo ma, sentendo la porta aprirsi, mi volto per vedere chi sia.
Riley.
Per fortuna do le spalle a Malfoy, altrimenti, si accorgerebbe della mia faccia sconvolta. Con gli occhi e la bocca sbarrati, trattengo il fiato. Non riesco a respirare.
Cosa diavolo ci fa qui??
Riley non sa nulla di me e Malfoy. Non sa che deve tenere la bocca chiusa con Draco, non gliel’ho mai detto!!
-Signor Malfoy la stavo cercando- dice serio Riley – Ginny!!! Cosa ci fai qui?!? Che sorpresa!! E’ la seconda volta che vi ribecco insieme voi due!!-.
Continuando a dare le spalle a Malfoy, m’impegno al massimo a catturare l’attenzione di Riley che, ovviamente, sembra molto più concentrato su Draco che su di me. Spero che si accorga solo del panico nei miei occhi e che capisca che c’è qualcosa che non va.
-Spero che sia ad Hogwarts per una visita di cortesia e non per lavoro!!!- Malfoy si rivolge a Riley e, dalla sua voce, non sembra molto contento di averlo tra i piedi.
-Purtroppo per lei, sì! La settimana scorsa non ho potuto esserci all’ispezione- Riley mi fa l’occhiolino alludendo, forse, a qualcosa che non afferro –Il mio collega mi ha aggiornato su tutto ma, per essere sicuro, sono venuto personalmente a vedere come vanno le cose!!-.
-Cosa vuole trovare?? Sono passati sei giorni!!- Malfoy comincia ad arrabbiarsi sul serio.
Più o meno, penso di aver capito di cosa stanno parlando. Riley è venuto a fare il controllo a Malfoy (Proprio adesso, maledizione!!!) però, da quanto dice Malfoy, sono passati solo pochi giorni dall’ultima visita del Ministero.
Anche a me suona strana questa cosa! Da quello che mi raccontava Draco, le ispezioni del Ministero erano molto sporadiche e non così ravvicinate!!
Ecco che tutto si ricollega!! La McGranitt mi aveva detto che non avevano visto bene il fatto che avesse messo incinta la Parkinson.
Vorrei interessarmi di ciò ma adesso ho un’altra priorità: parlare con Riley prima che lo faccia lui con Malfoy e gli possa sfuggire qualcosa.
-Non è questo il momento di discutere! Forse non le è chiaro che il Ministero è legittimato a controllarla, come quando e dove vuole!!- non ho mai sentito Riley parlare così!!
-Il Ministero può andare a fan … -.
-DRACO!- lo fulmino con lo sguardo e lo blocco prima che dica qualcosa di cui si pentirebbe.
-Ginny, non fermarlo, lascialo libero di dire quello che vuole!!- Riley sta cercando di provocare Malfoy. Perché fa così?
Draco sembra sull’orlo di esplodere ma, con tutta me stessa, lo prego in silenzio di tacere. Come fa a non capire che, se lo ispezionano così frequentemente, è solo perché non aspettano altro che trovarlo in difetto??
Incontro i suoi occhi e, se lo conosco ancora un po’, so che ha già deciso di mandarlo al diavolo.
-Cerchiamo di rilassarci, dai!! Riley, fai un’eccezione!! Stavamo per festeggiare la bella notizia con Malfoy!!- che cosa sto facendo?!?! Perché mi sto suicidando con le mie mani?!?
Riley sembra piacevolmente sorpreso mentre Malfoy, lo noto con la coda dell’occhio, mi fissa confuso.
-Quale bella notizia Weasley??- balbetta Malfoy che non ha la minima idea di quello a cui io e Riley ci riferiamo.
Almeno questa mia genialata, è servita a qualcosa!! Sono riuscita a distrarlo e a fargli stemperare l’arrabbiatura.
-Ancora non gliel’hai detto!!- mi chiede Riley, dandomi una piccola gomitata.
Draco ci fissa sempre più confuso.
Ma perché l’ho fatto!??! Dovevo andarmene dalla stanza, fregarmene, far esplodere Malfoy e farlo finire nei guai.
-Cosa devi dirmi Weasley??- mi chiede Malfoy, portandosi davanti a me.
Dai, non devo essere pessimista!! Si è comportato in maniera civile fino ad adesso … va beh, fino a cinque minuti fa!!
-Dirmi cosa, Weasley??- mi ripete Draco alzando il tono della voce.
-Come la fai lunga Weasley!!- sbuffa Riley –Se sei così lenta per dirlo a Malfoy, immagino il tempo che ci hai messo per dirlo … -
-Riley, esci!!- cerco di fermarlo prima che sia troppo tardi -Riley? Ci puoi dare dieci minuti, da soli!- gli chiedo. Sono troppo arrabbiata con lui! Cosa gli sta dicendo il cervello!
-Tutto il tempo che vuoi!- mi risponde Riley un po’ confuso. Forse lui, vedendo la faccia di Malfoy, cosa che ancora non ho fatto io, sta iniziando a capire che c’è qualcosa che non va.
Sento i passi allontanarsi e la porta sbattere.
Ora siamo soli! Non posso più scappare.
-Malfoy … - respiro, prendo coraggio e mi volto a guardarlo.
Ha il viso contratto, gli occhi si sono chiusi in una fessura e lo sento respirare irregolarmente. Non ha un bell’aspetto.
-Weasley … parla!- mi ordina con tono autoritario.
-Io e …- non riesco a dirlo. Pensavo di essere pronta e, invece, non lo sono. Ho paura che lui reagisca male e che mi possa mettere nei casini ma non so perché, qualcosa dentro di me, mi dice che non è solo per questi motivi.
-Io e la mia famiglia abbiamo fatto pace!!- dico tutto d’un fiato. Mi maledico nella mia testa. Avevo la possibilità di parlargli e me la sono bruciata così! Veramente credo che sarà possibile  mantenere il segreto con lui? Lo verrà a sapere da estranei se non mi muovo a dirglielo.
Ho sempre predicato la verità e ora … non che abbia mentito! In fondo, è vero che ho riallacciato i rapporti con la mia famiglia! Ho solo sprecato una possibilità e il tempo è troppo poco per sprecarne altre.
-Ah!- lo sento respirare di sollievo –Solo questo??-. Sembra confuso ma, al tempo stesso, di nuovo rilassato.
-Solo questo?- non lo capisco. Che cosa si aspettava??
-No, scusa, pensavo … Non che i rapporti con la tua famiglia non siano importanti ma ero già … stavo viaggiando troppo con la fantasia!!- farfuglia frasi senza senso e faccio fatica a capirlo. Sembra quasi sul punto di scoppiare a ridere.
-A cosa pensavi??- gli chiedo.
-Una cosa stupida … - cerca di sviare la risposta.
-Dimmelo … se è stupida … - sono curiosa di sapere fino a che punto è arrivata la sua immaginazione.
-Pensavo che … - è su di giri – Pensavo che tu e Riley vi foste messi assieme!!-.
Boom!
Lui pensava che io stessi con Riley.
-No, assolutamente no!!- rispondo ma poi rifletto meglio –Tu ne sei contento??-.
Lui mi guarda come se avessi detto la cosa più banale al mondo.
-Sì!- risponde semplicemente.
Restiamo in silenzio a guardarci. Lui non riesce a trattenere un sorriso mentre io, più lo guardo così, più mi rendo conto che la situazione è ancora peggio di come credevo.
Lui è contento perché non mi sto vedendo con Riley. Con …Riley.
Non s’immagina minimamente che io non posso più frequentarmi con nessuno. Il problema è che, non mi potrei mai vedere con Riley, perché fra un mese mi sposo.
-Sei l’unico che non mi ha ancora chiesto se sto con qualcuno!- cerco, con un po’ di astuzia di dirigerlo nella direzione giusta.
-Sono l’unico che potrebbe morire per la risposta!- lo guardo a bocca aperta.
Sento, di nuovo, la fitta allo stomaco. Perché ha detto questo? Come faccio a dirgli che mi sposo con Harry?
Sarebbe stato molto più facile se, tornando ad Hogwarts, avessi ritrovato il Malfoy di anni fa che mi odiava e mi insultava. Sarebbe stato tutto molto più semplice.
-Malfoy … - non è così che mi ero immaginata il momento in cui dovergli dire tutto.
-No … non aggiungere niente! Lasciamo tutto così!!- abbassa lo sguardo e, in visibile difficoltà, esce dall’aula.
Sento il suo sguardo posarsi su di me un’ultima volta, prima di uscire. Prego che non aggiunga altro. Più lui parla e più il mio silenzio si fa sempre più pesante.
Quando sento la porta chiudersi, resto immobile ed inerme, in mezzo a quell’aula che, improvvisamente, mi sembra così fredda.
Non dovevo farlo andare via così, facendolo gioire per un’illusione che è molto lontana dalla realtà.
La cosa che, però, mi risulta più sconcertante è la consapevolezza che non sono pronta a dirglielo perché, una parte di me rimasta nascosta per molto tempo, non l’ha mai lasciato andare ed è la stessa che non è ancora disposta a fargli del male.
Tiro fuori dalla tasca dei pantaloni il mio anello di fidanzamento che avevo accuratamente nascosto lì stamattina e mi ritrovo a fissarlo.
Se il silenzio è l’unico modo per non ferirlo ….
Devo assolutamente trovare Riley!
 
 
 
Eccomi!!!
Visto che siamo a luglio, volevo augurarvi buone ferie con un capitolo nuovo di zecca
Eccoci qua!!
Come avrete letto, la nostra protagonista, al momento della verità, ha preferito tenere la bocca chiusa e regalare una piccola gioia involontaria a Malfoy, anche se solo momentanea!!
Saranno i suoi sentimenti per lui che l’hanno spinta a tacere o è solo mancanza di coraggio??
A voi, le risposte!!!
Sbizzarritevi.
Vogliamo parlare di Malfoy?? Il panico che ha avuto al pensiero che Ginny si frequentasse con un altro …
E’ solo un antipasto di quello che capiterà quando …
Beh, il matrimonio si avvicina!!
Fatemi sapere i vostri commenti!!
Ringrazio ancora pubblicamente tutti coloro che recensiscono la storia.
Spero che continuiate a farlo.
A presto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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