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Autore: lele06    29/07/2016    1 recensioni
Sale a tutti questa è la mia prima fanfiction. Spero che sia di vostro gradimento
Tratto dal testo:
Hinata si avvicinò alla lavagna per vedere il posto che le era stato assegnato e con sua grande stupore ,le fu assegnato il posto di fianco al ragazzo biondo. Mentre si avvicinava al suo posto, diventava sempre più nervosa, poiché non era molto brava nel fare nuove amicizie. Una volta seduta, girò lo sguardo verso il ragazzo e vide che quest’ultimo continuava a guardare fuori la finestra. Prese un grane respiro
domandò a voce bassa la ragazza ,tenendo il capo chinata. Il ragazzo si girò verso di lei
< Stavi parlando con me? > chiese inclinando la testa di lata < Perché se è così scusami ma non ti ho sentito. Hai parlato con voce troppo bassa> continuò il biondo. Hinata prese un altro bel respiro
< C-cosa stai guardando?> ripeté Hynata, con le gote arrosate e lo sguardo rivolto verso il ragazzo
< Sto guardando il celo, è di un azzurro molto chiaro> rispose il ragazzo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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                                                                                                                   Capitolo 2
Hinata si trovava di fronte alla porta di casa Uzumaki. Prese un grande respiro e bussò il campanello. Dopo due secondi la porta si aprì e da essa apparì Naruto, il quale rimase sorpreso
< Cosa ci fai qui, Hinata ? > domandò il ragazzo
< Sono venuta a portarvi un cesto di frutta > rispose Hinata abbassando leggermente il capo.  Naruto, abbassò lo sguardo e vide il cesto
< Prego entra che ti presento i miei genitori > disse Naruto togliendo il cesto dalle mani di Hinata. Mentre prendeva il cesto, involontariamente i loro pollici si sfiorarono. Solo con quel leggero sfioramento di dita il cuore di Hinata accelerò di battiti e le sue gote si arrossarono. Dalla porta della cucina una donna, con capelli rossi e pelle chiara, stava vendendo la scena fin quando
< Naruto! > chiamò la donna. Il ragazzo sentendosi chiamare, si girò e vide la madre appoggiata alla porta
< Mamma! > dichiarò Naruto, spostandosi, facendo apparire la figura di Hinata
< Chi è questa bella ragazza? > chiese la madre
< È una mia compagna di scuola > rispose il biondino, il quale vide che la madre si stava avvicinando. Appena giunta vicina a lui gli diede un pugno in testa
< Questo fa male. Per cosa era questo pugno? > domandò Naruto massaggiandosi la parte colpita
< Fa male perché è un pungo pieno di affetto > replicò la donna < E poi non ho fatto a te quella domanda > aggiunse guardando verso Hinata
< Menomale che era un pugno pieno di affetto, altrimenti mi avresti potuto rompere la testa > disse sarcastico Naruto
< Se vuoi ti posso sempre accontentare > affermò la donna con sguardo assassino verso il figlio
< S-scusa > disse Naruto nascondendosi dietro Hinata. Sapeva che la madre diceva sul serio, quindi meglio non farla arrabbiare ancora di più
< Allora questa bella ragazza ha un nome? > domandò la donna, rivolgendo di nuovo lo sguardo su di lei
< Sono Hinata Hyuga. Mi sono trasferita ieri nell’appartamento di fianco al vostro  con mia madre e mia sorella minore. Sono venuta a portare un cesto di benvenuto > rispose la ragazza
< Piacere mio, sono Kushina Uzumaki, la madre di quel bambino alle tue spalle > pronunciò Kushina < vieni con me cara, che ti presento mio marito > aggiunse la madre di Naruto.  Si girò e si incamminò verso la cucina. Appena giunti lì, Hinata vide ai fornelli un uomo, con capelli biodi uguali a quelli di Naruto , che indossava un grembiule per cucinare intento a girare il brodo. Quando si girò, la ragazza vide che il figlio aveva preso il colore degli occhi da lui . Naruto e il padre erano uguali, l’unica cosa che cambiava era l’età, ma se quello era l’aspetto che avrebbe avuto Naruto da grande, allora era davvero un bel vedere pensò Hinata.
< Abbiamo un ospite per cena? > chiese il padre del ragazzo
< Lei è la nostra nuova vicina > rispose Kuschina
< Piacere di conoscerla sono Hinata Hyuga > dichiarò la ragazza
< Piacere mio, sono Minata Namikaze. Spero che ti troverai bene in questa città > disse sorridendo
< Lo spero anche io > affermò Hinata sorridendo < ora è meglio che vado, buon appetito > aggiunse la ragazza
< Sicura che non vuoi rimanere a cena da noi? > chiese Kushina
< Meglio di no. Mia madre stava già cucinando > rispose Hinata
< Ok, allora sarà per la prossima volta e non accetterò no come risposta > disse Kushina < Naruto accompagnala  alla porta > aggiunse
< Va bene > disse Naruto < vieni Hinata che ti faccio strada > aggiunse il ragazzo.
Mentre raggiungevano la porta, Hinata voleva stare ancora un po’ di tempo con Nartuo.  Bastava che la guardava o si parlassero che il suo cuore accelerava e le sue gote arrossivano, non sapeva il motivo di tutto ciò. Era la prima volta che le succedeva. Giunti alla porta, Hinata l’aprì, si girò verso Naruto
< Allora ci vediamo domani a scuola > confermò  il ragazzo sorridendo
< Certo > affermò la ragazza ricambiando il sorride < Ancora buon appetito > aggiunse
< Anche a te > disse Naruto , il quale aspettò che Hinata fosse entrata in casa prima di chiudere la porta.
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La sveglia suonò alle 6 e mezza del mattino. Hinata si alzò dal letto e si diresse verso la scrivania per spegnere la sveglia, prese dei vestiti puliti e si diresse verso il bagno per farsi una doccia rinfrescante. Una volta uscita dalla doccia si recò in cucina per fare colazione. Giunta lì trovò sua madre indaffarata ai fornelli, quindi si sedette
< Buon giorno mamma > disse la ragazza volgendo lo sguardo verso la madre, la quale sentendola si girò verso di lei
< Buon girono anche a te, cara > affermò la madre sorridendo < oggi vai a scuola insieme al nostro vicino? > domandò. Hinata sentendo quella domanda sputò tutto il succo che stava bevendo sul tavolo
< N-no, perché dovrei andare con lui? > chiese asciugandosi la bocca con un fazzoletto e abbassando il viso per nascondere le gote leggermente arrossate. Il pensiero di lei e Naruto che andavano a scuola insieme era molto allettante.  La solo ipotesi di fare il tragitto da casa-scuola la faceva arrossire e secondo Hinata questo non era un buon segno.
< Frequentate la stessa scuola, abitate vicino. Vi potete tenere compagnia durante il tragitto verso scuola e poi se qualcuno cerca di darti fastidio ti può difendere > rispose la donna
< Come sai che frequentiamo la stessa scuola? > chiese Hinata sorpresa
< Beh…. vedi ieri ero da poco arrivata a casa, quando tu sei tornata da scuola e ho visto dallo spioncino che ti sei messa a parlare con quel ragazzo. Ma cosa più importante è che sei arrossita poco fa, quindi vuol dire che quel ragazzo ti piace > rispose la madre battendo le mani e sorridendo
< Privacy zero con te, e poi non è vero che mi piace > affermò Hinata distogliendo lo sguardo da quello della madre
< Stai mentendo. Si capisce subito. Lo sai che puoi parlarmi di queste cose quando vuoi > dichiarò < Ti faccio solo una domanda: quando stai con lui o parli con lui per caso il tuo cuore inizia ad aumentare di battiti? > domandò la donna con sguardo serio
< S-si > rispose la ragazza balbettando a voce bassa
< Questo vuol dire che ti piace. Prenditi il tempo che ti serve e quando ti senti pronta dichiarati. Se ti piace non fartelo scappare. Lo sai che io tiferò sempre per tè > dichiarò la madre accarezzandogli la guancia
< Grazie mamma > disse sorridendo.
< Adesso vai a svegliare Hanabi , altrimenti arriverete tardi a scuola > dichiarò la madre.
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Giunta a scuola e dopo aver posato le sue scarpe nell’armadietto, si incamminò per raggiungere la classe. Durante il tragittò incontrò Sakura
< Buon giorno Sakura > disse Hinata sorridendo
< Buon giorno anche a te Hinata > affermò la ragazza ricambiando il sorriso < Stai andando in classe? > chiese Sakura
< Si > rispose Hinata
< Ti va se ad ora di pranzo mangiamo insieme? > domandò la ragazza dai capelli rosa
< Mi farebbe molto piacere > rispose la ragazza dai capelli corvino
< Ok. Allora ci incontriamo sul tetto > affermò Sakura  < adesso devo correre in classe, a dopo > aggiunse salutandola
< A dopo > disse Hinata ricambiando il saluto.
Giunta in classe, i suoi occhi, con volontà propria, cercarono immediatamente Naruto e lo trovarono seduto al suo posto mentre parlava con il ragazzo seduto davanti a lui. Mentre si incamminava verso il suo posto, causalmente urtò una cartella, la quale stava appoggiata sul banca, che cadde a terra. Imbarazzata si affrettò a raccogliere la cartella e a porgerla al suo proprietario
< S-scusami tanto, non volevo > enunciò Hinata con lo sguardo rivolto verso il basso
< Non ti preoccupare, può capitare a tutti >
Hinata sentendo quelle parole, alzò la testa e vide che quella cartella apparteneva ad una ragazza, con capelli bruni
< Comunque non ci siamo ancora presentate, sono Tenten piacere di conoscerti > aggiunse la ragazza
< Piacere mio, sono Hinata Hyuga > disse Hinata < Ancora scusa per aver fatto cadere la tua cartella > aggiunse la corvino
< Ed io ti dico ancora che non fa niente > affermò Tenten.
Dopo ciò Hinata giunse al suo posto. Una volta seduta, si girò e vide che Naruto la stava guardando
< Buon girono Naruto > disse Hinata
< Giorno anche a te. Certo che sei davvero maldestra > dichiarò il biondo
< Oh no. Mi hai visto mentre ho fatto cadere la cartella a terra ? > chiese Hinata coprendosi con le mani la faccia   per non farla vedere a Naruto
< Certo che sì, e devo dire che è stata una scena davvero divertente > disse il ragazzo ridendo.
< Forse per te, ma non certo per me > affermò Hinata , volgendo lo sguardo verso di lui, il quale ancora rideva e iniziò a ridere anche lei. La sua risata era contagiosa e pensando al suo volto mentre rideva perse un battito e pensò che la madre aveva ragione, ovvero lei si era innamorata di Naruto.
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La campanella che segnava la fine della lezione e l’inizio della pausa pranzo suonò. Hinata prese dalla cartella il bento che la madre le aveva preparato e si avviò alla porta per poi fermarsi vicino questa in quanto sentì chiamare il suo nome. Si girò e vide Naruto che le si avvicinava
< Vai a mangiare di nuovo sul tetto? > domandò Naruto
< Si. Mi devo incontrare con una amica > rispose Hinata
< Anche io. Ti va se andiamo insieme? > chiese il ragazzo sorridendo
< Certo > rispose la ragazza, la quale si meravigliò della richiesta del ragazzo, ricambiando il sorriso. Naruto sentendo la risposta e vendendo il sorriso di Hinata fu pieno di gioia, come quando un bambino riceve un regalo di compleanno. Non sapeva perché avesse fatto questa richiesta, ma voleva passare altro tempo con lei, in quanto quando stava con lei il tempo sembrava scorrere più veloce, proprio come il giorno precedente sul tetto.
Giunti lì , Hinata vide che vicino Sakura stava seduto un ragazzo, con capelli neri, il quale appena sentì la porta chiedersi rivolse lo sguardo verso di lei e Naruto. Quest’ultimo appena lo vide
< SASUKEEE , sei venuto > urlò mentre correva verso il ragazzo per abbracciarlo
< Non urlare. Perché devi essere sempre così rumoroso? > domandò Sasuke cercando di allontanare con le mani Naruto
< Non sono rumoroso. Questo io lo chiamo affetto. Sei tu che non capisci niente > rispose Naruto sedendosi, con le braccia incrociate, e mettendo il broncio.
< Non so proprio come fare con te > affermò Sasuke < per farmi perdonare ti do un po’ del mio bento > aggiunse il ragazzo. Sentendo quelle parole, gli occhi di Naruto brillarono.
< Ok allora che ne dite se iniziamo a mangiare? > domandò il biondino
< Certo > rispose la ragazza vicino Sasuke. Sentito ciò, Naruto si girò verso la fonte del suono e quando vide una ragazza rimase a bocca aperta
< E tu chi sei? Non ti avevo proprio vista? > chiese
< Me ne sono accorta che non mi avevi proprio notata. Piacere di conoscerti, sono Sakura Haruna , un’amica di Hinata > rispose la ragazza dopo aver dato un pugno in testa a Naruto
< Piacere mio, sono Naruto Uzumaki. Hinata, comunque devi fare attenzione alle persone che frequenti > affermò Naruto massaggiandosi le parte colpita
< Per caso ne vuoi ancora? > domandò Sakura con sguardo omicida e il pugno pronto per dare un altro pungo al ragazzo
< No, chiedo scusa > rispose nascostosi dietro Hinata, alla quale, la sola vicinanza del ragazzo, le aveva fatto aumentare i battiti del cuore. Credeva che se continuava così, prima o poi le sarebbe venuto un infarto.
< Sasuke, non dici niente? > chiese Naruto , sbucando alle spalle di Hinata
< Secondo me Sakura ha fatto bene > rispose il ragazzo, troppo impegnato a mangiare per prestare attenzione a ciò che faceva il suo amico. Sentendo quelle parole, Sakura divenne paonazza.
< Credo che vi conviene mangiare, perché tra poco la campanella suona > aggiunse Sasuke
< Comunque sono Hinata Hyuga , piacere di conoscerti > disse Hinata rivolgendosi verso il ragazzo
< Piacere mio, sono Sasuke Uchiha. Adesso mangiate > affermò il ragazzo
risposero i tre in coro. Hinata pensò che era meglio non far arrabbiare quel ragazzo.
Dopo poco la campanella suonò e ognuno tornò nelle proprie classi.
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Quando le lezioni finirono, Hinata andò verso il suo armadietto per prendere le scarpe e andarsene. Arrivata al cancello vide Naruto e Sasuke parlare e quando passò vicino loro
< A domani Naruto-kun , Sasuke-kun > disse la ragazza. Sentendo i loro nomi i ragazzi si girarono
< Hinata  aspettami , che torniamo insieme > affermò Naruto , mentre Sasuke ricambiò il suo saluto con un movimento della testa. Naruto , dopo aver salutato il suo amico, raggiunse Hinata e insieme si incamminarono verso la strada di casa. Durante il tragitto nessuno dei due parlava, ma  Hinata non si sentiva imbarazzata da quel silenzio, anzi pensò che era piacevole. Lo trovò quasi romantico tornare a casa con il ragazzo per il quale aveva una cotta. Quel silenzio fu interrotto da Naruto
< Come hai conosciuto Sakura ? > domandò, volgendo lo sguardo verso di lei
< Il primo giorno di scuola, al discorso di apertura dell’anno scolastico > rispose la ragazza, voltandosi verso di lui. Quando i loro occhi si incrociarono Naruto notò che i suoi occhi erano di un bianco splendente ed in quel momento il suo cuore accelerò di battito
< Stai attenta a quella ragazza, è una tipa violenta > affermò il ragazzo toccandosi ancora la parte colpita durante l’ora di pranzo
< Non ti preoccupare, è una brava ragazza. Solo non bisogna farla arrabbiare > disse Hinata ridendo. Appena udì quella risata, Naruto pensò che fosse il più bel sorriso che avesse mai sentito e al quel pensiero di nuovo il suo cuore aumentò di battito
< E tu come hai conosciuto Sasuke ? > chiese Hinata , curiosa di sapere ciò, in quanto da quel poco che aveva visto i ragazzi erano gli opposti
< Ci siamo conosciuti alle scuole medie > rispose Naruto. Mentre Hinata stava per chiedergli qualcosa in più su quella amicizia si sentì chiamare. Quando si girò vide sua sorella correre verso la sua direzione
< Sorellona aspettami > urlò la ragazza
< Hanabi > disse Hinata appena la ragazza li raggiunse. Naruto posava lo sguardo prima su Hinata e poi su Hanabi e viceversa fino a quando
< Cosa hai da guardare? > domandò Hanabi incrociando le braccia
< Niente. Non sapevo che Hinata avesse una sorella > rispose Naruto . Non riusciva a credere che quella bambina fosse la sorella della dolce Hinata. Guardando bene avevano gli stesso occhi, ma il colore dei capelli era diverso e cosa più importante i tratti del volto di Hinata erano molto più dolci ed era anche molto più bella . Appena pensò questo il cuore perse un battito e si fissò nella mente di dover andare a fare un controllo in ospedale, perché quel pomeriggio non era la prima volta che gli era successo ciò.
< Naruto…….Naruto > chiamò Hinata , ma il ragazzo non si girava. Allora la ragazza si avvicinò e gli pose una mano sulla spalla. A quel contatto Naruto sentì una scossa e si girò
< Ti ho chiamato ma non mi hai risposto > disse Hinata a voce bassa e con fare preoccupato
< Scusami, stavo pensando una cosa > affermò Naruto strofinandosi i capelli con fare imbarazzato
< Volete muovervi vuoi due che ho fame > dichiarò Hanabi
< Veniamo > disse Naruto, il quale stava ancora pensando a ciò che era avvenuto prima.
 
 
 
Note autore:
Ecco il secondo capitolo. Spero che sia di vostro gradimento e mi scuso sempre se ci sono errori grammaticali. Alla prossima.
   
 
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