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Autore: CaramelizedApple    30/07/2016    1 recensioni
Cosa succederebbe se Harry avesse una persona in più su cui contare? Cosa accadrebbe se quella persona gli assomigliasse più di quanto possa immaginare? Cosa se non fosse l'unico a sapere della sua esistenza?
Forze oscure sono tornate a incombere sul mondo magico dopo il torneo Tre Maghi, ma nulla è perduto!
Nuove idee, nuove emozioni, nuovi ricordi...un'altra vita!
(Seguito: Mary Lloyd e il voto infrangibile)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Respiro cercando di capire cosa succede intorno a me, ma non appena vedo Harry scattare vero Bellatrix le mie gambe non hanno dubbi e lo seguono, raggiungendolo in pochi istanti, mentre il mio cuore si surriscalda e la rabbia si accende.
-Ha ucciso Sirius! Lei l'ha ucciso e adesso io la uccido!- è il grido di Harry, che viene attenuato dal rumore prodotto dagli incantesimi, che scoppiano intorno a noi.
Seguiamo Bellatrix fino alla stanza in cui i cervelli, che solo poche ore fa abbiamo visto, nuotavano. Improvvisamente mio fratello viene colpito da una maledizione, lanciata dalla donna, che lo sbalza all'indietro. Il ragazzo nella caduta mi travolge completamente, facendomi cadere a terra, schiacciata dal suo corpo, non molto delicato. Quando il colpo mi toglie il fiato emetto uno strano rantolo di protesta, visto che la situazione non accenna a migliorare. Harry viene attaccato da uno degli strani cervelli, che allontana con un"Wingardium Leviosa".
Quando riesce ad alzarsi, mi trascina in piedi con lui. -Non hai la bacchetta- constata riprendendo la corsa con me al seguito.
-Lo so- dico con tono piatto. -Non mi serve-.
Attraversiamo una stanza in cui intravedo le figure di Ginny, Hermione, Ron e Luna, dei quali evitiamo le domande, continuando a seguire la direzione presa dalla Mangiamorte. Entriamo nell'atrio circolare correndo verso la porta dall'altro lato della sala, in cui è scomparsa lei, ma la nostra via di uscita si richiude e i candelabri prendono a girare, mischiando tra loro le porte.
-Dov'è l'uscita?- dice Harry, quando la stanza i ferma. -Qual'è la via d'uscita?-. Alla sua domanda una delle porte si spalanca, mostrando il corridoio che abbiamo percorso molte ora fa...o forse poche, il tempo sembra essersi mosso in modo diverso.
Ci gettiamo verso l'uscita, correndo lungo il corridoio per chiamare uno degli ascensori. Harry preme compulsivamente il tasto per chiamare l'ascensore, osservando l'altro, già occupato. Non appena le porte si aprono con un rantolio ci tuffiamo al suo interno, e Harry preme uno dei bottoni, picchiettando col piede sul pavimento.
Nell'istante in cui le porte si aprono di nuovo sul grande atrio ci scagliamo sulla donna, aggrappandomi ad una delle braccia di Harry lo trascino a terra, evitando il nuovo incantesimo della Mangiamorte. Insieme ci spostiamo dietro la grande Fontana della Fratellanza Magica.
La grande stanza cala lentamente nel silenzio più totale, nemmeno la donna si muove più, fino a che improvvisamente la sua voce non risuona stridula e fastidiosa. -Venite fuori, venite fuori, piccoli bambini Potter- si atteggia da bambina. -Perchè mi venite dietro? Volete vendicare il mio caro cugino?- domanda facendo tremare Harry.
-Sono qui!- grida Harry, facendo rimbomabare le sue parole in tutta la stanza e uscendo allo scoperto, mentre io rimango rannichiatta a terra, la mente congelata che tenta di trovare una strategia migliore di quella di Harry.
-Ah- dice la donna entusiasta. -Allora gli volevi bene, piccolo sciocco Potter?- domanda col tono infantile di poco fa. -Forse...per la tua piccola e sciocca sorellina non è lo stesso?- mi fa sussultare.
Non ho sentito nulla, non c'è stato niente in me che si sia spezzato quando è scomparso.
-Crucio!- strilla subito il ragazzo, prendeno in pieno la donna. Mi alzo velocemente per osservare la scena, ma la donna non si contorce e non urla. Semplicemente non ride più e sembra stanca.
Harry mi trascina a terra dietro la fontana, gli occhi spalancti e increduli verso ciò che ha fatto, trema. Una delle sue mani è stretta sul mio braccio, trasmettendomi la sua rabbia e impazienza, mista allo spavento. Il controincantesimo di Bellatrix si infrange su una statua facendo molto rumore.
-Non avevi mai usato le maledizioni senza perdono prima, vero ragazzo?- domanda urlando. -Devi sapere questo Potter, se vuoi veramente provocare dolore devi divertirti a farlo! La rabbia da sola non mi può colpire più di tanto!- continua ad urlare sull'orlo tra pazzia e ragione. -Ti mostrerò come si fa, vuoi?- mi fa rabbrividire. -Ti darò una lezione...-.
Faccio segno ad Harry di seguirmi mentre inizio a girare intorno alla Fontana.
-Crucio!- veniamo evitati di poco dall'incantesimo della donna che colpisce una delle statue, per poi rimbalzare sul pavimento. -Non hai scampo contro di me, Potter!- non saprei dire a chi si rivolge, ma in entrambi i casi la mia rabbia non fa che aumentare e mi è impossibile non notare alcune luci lontane che tremano. -Io ero e sono la più fedele servitrice del Signore Oscuro. Ho imparato le Arti Oscure da lui, e conosco incantesimi molto più potenti dei vostri, piccoli patetici bambini, non potete sperare di competere con me-.
-La distraggo, tu colpiscila- dico in un soffio e senza dargli il tempo di rispondere mi alzo in piedi, uscendo dal nascondiglio e attirando lo sguardo della donna. -Forse ti illudi di significare qualcosa per lui, ma sai bene che preferisce me!- le dico, imitando il ghigno del nipote.
-Stupida e bugiarda ragazzina!- mi punta la sua arma contro, ma non è la sua voce a parlare.
-Stupeficium!- urla Harry.
-Protego- lo scatto repentino della donna è più veloce del raggio di luce rossa, sbalzandolo ancora contro il ragazzo, che si getta dietro le statue della fontana. Un raggio dello stesso colore viene poi indirizzato contro di me, senza che la donna dica una parola, travolgendomi e sbalzandomi indietro di un paio di metri. -Potter, voglio darti una chance- grida lei, rivolta a mio fratello, mentre il colpo che prendo mi toglie il respiro per un'istante, ma non posso lasciarmi sconfiggere per così poco. Lentamente mi rigiro e faccio forza sulle braccia per alzarmi, senza essere minimamente notata dalla donna. -Dammi la Profezia e forse ti lascerò vivere-.
-Dovrai uccidermi allora, perchè è perduta- grida. -E lui lo sa!- ride mio fratello, facendomi rabbrividire. -Il tuo caro vecchio maestro Voldemort sa che è distrutta! Non credo che sarà molto felice di saperlo, non credi?-.
-Cosa?- urla lei, avvicinandosi alla fontana. -Che stai dicendo?-.
-La Profezia si è rotta quando abbiamo cercato di portare Neville su per le scale! Cosa pensi che dirà Voldemort ora?-.
-Bugiardo! L'hai presa Potter, e devi darmela!- strilla la donna, ma nella sua voce non c'è più la stessa sicurezza di poco fa. -Siete due bugiardi! Accio Profezia!- fa ridere Harry un'altra volta.
-Non ho nulla qui!- urla lui. -Nulla da invocare! Si è rotta e nessuno ha ascoltato ciò che diceva, riferisci questo al tuo padrone!- non sa di mentire il ragazzo, perchè io le ho sentite bene quelle parole.
Con passo svelto cerca di spostarsi verso mio fratello, puntando la sua bacchetta su di lui. -Bugiardo! Cr...- la sua bacchetta ha appena il tempo di creare un leggero bagliore, prima di cadere facendo spostare lo sguardo della donna su di me.
Una delle mie braccia è protesa verso di lei, le dita delle mano aperte tremano. Mi avvicino a lei guardandola con gli occhi chiusi a due fessure, mentre le sue gambe cedono. -Forse non te ne sei resa conto, ma sono molto più brava di ciò che credi in questo gioco- dico gelida. -Crucio...- ripeto a voce la parola che un istante fa ha dato ordine alla mia mano. Le urla della donna riempiono il silenzio solo quando la mia mano inizia a chiudersi, peggiorando gradualmente il suo contorcersi. Harry mi raggiunge, sento i suoi occhi perdersi sul viso della donna, che nonostante i movimenti forzati continua a guardare nella nostra direzione.
Questo non mi diverte, ma mi fa stare bene.
-No!- si distinguono alcune parole tra le sue grida. -Padrone, ho cercato, ho tentato...non punirmi!- sembra impazzita.
-Non perdere fiato- dice Harry. -Non può sentirti da qui!-.
-Non posso Potter?- una voce sibilante si fa spazio tra le urla alle mie spalle, ma la mia mente rimane immobile, incapace di abbandonare quella vendetta, apparentemente giusta.


Salve! Ecco qui il capitolo, spero vi sia piaciuto! Fatemi sapere ;)

  
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