Gli occhi di Esperanza: occhi limpidi, puri, innocenti, liberi da malizia; occhi vispi, curiosi, sempre alla ricerca di nuove cose, di un gesto d'affetto, sempre alla ricerca di un sorriso. Ormai č da tanto tempo che Esperanza non vede il sorriso del suo papā: da settimane lui non si affaccia alla sua culla per prenderla in braccio; nonostante ciō i suoi occhietti hanno continuato a cercarlo per giorni, ma i loro sforzi si sono rivelati vani. Per giunta il sorriso della sua mamma č diventato pių triste, malinconico, e questo non piace per niente alla piccolina, ma quello di Maria č pur sempre il sorriso di una madre nato appositamente per donare amore ad una figlia, ed Esperanza in qualche modo lo sa, lo percepisce, e le basta, perché tutto ciō di cui un bambino ha bisogno č amore, amore e protezione, e ogni volta che lei sente la voce dolce e armoniosa della sua mamma, accompagnata dalle sue carezze tenere e delicate, non solo si sente amata, ma anche al sicuro e protetta. Gli occhi di Maria sono tutto l'universo di Esperanza, per questo la donna si sforza di non spegnere il proprio sguardo, di continuare a farlo brillare, nonostante il profondo dolore che intrappola il suo cuore e la sua anima. La bimba per fortuna non ha la minima idea di tutto il male che avvolge e soffoca il mondo; ma chi puō dire che Esperanza non capisca che le attenzioni che ora l' uomo appena entrato le rivolge non sono come quelle di sua madre, colme d'amore, ma aride, fredde e false? Chissā che nella sua infinita innocenza un bambino non sia l'unico che abbia il "potere" di distinguere immediatamente, senza neppure rendersene conto, il bene dal male. Fatto sta che la stessa mano che č stata capace di attentare alla vita di un uomo, ora ha il coraggio di accarezzare la guancia della figlia dello stesso; ma Leonardo ancora non sa che una grande donna, la stessa con la quale ora si mostra gentile e benevolo, un giorno non troppo lontano farā di tutto pur di smascherarlo e di salvare sua figlia e suo marito.