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Autore: slenderguy93    01/08/2016    2 recensioni
Cosa succederebbe se durante il tuo primo appuntamento, qualcosa andasse storto? E intendo incredibilmente, terribilmente storto. Così tanto da cambiarti per sempre. Dante Nandini, diciotto anni, da poco trasferito in Giappone, sta per scoprirlo. Le conseguenze di quel giorno saranno tali da influenzare non solo la sua, ma anche miliardi di altre vite.
"Alcune persone passano la loro vita cercando uno scopo, un obbiettivo che dia valore alla loro esistenza. Altre semplicemente vivono l’attimo seguendo i loro desideri.
Io appartenevo sicuramente alla prima categoria. Perfino ora, mentre giaccio nel mio sangue mi chiedo: tutto ciò che ho fatto, ha un senso?
Mentre il pentacolo azzurro che mi circonda inizia a risplendere, alzo lo sguardo verso quella ragazza dai capelli neri, e la fisso negli occhi.
Desidero vederla ancora una volta."
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory, Yuma Amano
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'DxD Tales'
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“Non ci posso credere!” sollevo la testa allarmato, quindi mi volgo verso la mia premurosa compagna di banco.
 “Che c’è?” chiedo cercando di sembrare accomodante .
“Come che c’è?! Stavi dormendo di nuovo!”
“No, in realtà stavo…meditando.”
“Se quello fosse meditare, ormai dovresti aver raggiunto il nirvana!”
Dietro di noi, Nathan ridacchia.
Sbuffo, ma Kyoko ha ragione. Seppure per un buon motivo, sono ancora meno attivo del solito.
“Perché non prendi esempio da Nathan-san? A differenza di te non si distrae mai, e contribuisce anche parecchio durante le lezioni.”
“Ehi, non mi tirare in mezzo. E poi ognuno ha i propri metodi, finche non si è di disturbo agli altri e si persegue il proprio obbiettivo…” fa lui quietamente.
“A me il suo russare disturba eccome” ………….Come?!?!
“Ma dai… russare io? Il sensei se ne accorgerebbe.”
“In effetti russi molto piano. I miei complimenti Dante-san: la tua tecnica del pisolino stealth è davvero di alto livello.” Nathan tira su il pollice sorridendomi complicemente.
“Eddai bello, non ti ci mettere pure tu…”
Mi alzo faticosamente, e mi dirigo all’uscita, seguito da una certa testarda, strepitante ragazza.
Fuori dalla classe incrocio una studentessa alta e occhialuta, che con quattro parole riesce a congelarmi sul posto.
“Sitri-kaichou vuole vederti.”
Rassegnato ad un brutto quarto d’ora, saluto Kyoko che pare stranamente sia rammaricata che soddisfatta, e seguo la nuova arrivata fino alla stanza del consiglio studentesco.
 
Una volta entrato, vengo invitato a sedermi da una presidentessa tutt’altro che allegra.
“Tsubaki-san, puoi andare”.
Silenzio.
“Bene, ora che siamo soli, Nandini-san, mi puoi spiegare che hai intenzione di fare?”
“Finire l’anno e diplomarmi, con la mia media non dovrebbero esserci problemi”. Lei mi squadra seccata.
“Non è la media il problema. Questa è una scuola prestigiosa, la condotta influisce molto più che in altri istituti. Con il tuo disinteresse e le tue assenze non stai facendo altro che danneggiare te stesso”.
Non sapevo che il Consiglio Studentesco avesse anche questo tipo di compito… questi discorsi non dovrebbero essere fatti dagli insegnanti?
“Sulla mia bassa concentrazione ci sto lavorando, quanto alle assenze di lunedì e martedì, sono le prime dall’inizio dell’anno, ed hanno una motivazione più che valida: domenica ho avuto un incidente e sono stato dimesso solo ieri pomeriggio.” 
Lei non batte ciglio, e si limita a chiedermi di mostrare più rigore in classe. Mentre mi sto alzando il suo sguardo si concentra sul mio taschino semiaperto da cui sporge un foglietto.
“Dovresti prenderti più cura di te stesso” insicuro che si riferisse alla mia salute o alla giacca disordinata, lo estraggo e sistemo la tasca.
Si tratta di un biglietto da visita, e l’ho ricevuto la settimana scorsa, ma non ricordo da chi.
Sul fronte c’è scritto “Waterlords”, insieme ad un numero di telefono; sul retro invece spicca uno strano pentacolo azzurro su cui troneggia la scritta “per realizzare i tuoi desideri”.
“Le aziende di sanitari ne hanno di fantasia nella pubblicità. In pratica promettono esperienze mistiche sulla tazza... bel logo però.”
Il suo volto si fa istantaneamente di pietra, e i suoi occhi emanano un’aggressività tale da farmi tagliare la corda all’istante, biascicando un saluto nella fuga.
 Mentre lascio la stanza, Tsubaki entra e chiude la porta dietro di sé.
Che diavolo, era solo una battutaccia.
Dall’interno sento la voce ringhiante della kaichou.
“Chiamami  Saji, credo sia ora che discutiamo del suo progetto volantini 2.0”.
 
Tardo pomeriggio.
 
Raggiunto finalmente il mio appartamento, vado in camera e davanti allo specchio mi spoglio scostando le bende per osservarmi il fianco: sebbene recente il taglio si sta già rimarginando.
Ed ora, cena precotta.
Divoro tutto in un lampo, e mentre sono impegnato a riordinare la cucina qualcuno suona il campanello.
“Chi è?” faccio seccato al citofono.
“La guida promessa da Reynalle-sama.” Yuuma…mi ha mentito perfino sul suo nome.
 
Ad attendermi all’ingresso c’è un uomo maturo dal volto serio. Ha barba e capelli sale e pepe, occhi bruni, ed è vestito interamente di nero.
Senza dire nulla per tutto il tragitto, mi guida per la città fino alla vecchia chiesa abbandonata sulla collina, l’unica presente in città.
L’interno è tetro e fatiscente quanto lo sembra fuori, in particolare le statue dei santi e la croce dietro l’altare sono semidistrutte.
“Will-san, non ne potevo più di aspettare, è lui l’aspirante recluta?” ad aver parlato è una giovane ragazza bionda vestita con un completo gotico.
“Sì, Mitelt-sama, lui è Dante Nandini .” l’uomo fa un rispettoso cenno di capo.
Ah. Perciò quella sarebbe…
“E’ un onore conoscerla, angelo caduto-sama” dico chinando il capo.
“Fufu, ora capisco perché Reynalle-neesan ha voluto darti una possibilità. Sei davvero saggio e accorto” fa lei lanciandomi uno sguardo divertito.
“Un po’ di saggezza e dell’oratoria non basteranno per farlo sopravvivere” dichiara una donna mora uscita dall’ombra in quel momento.
“Donnasiege, rapporto” continua volgendosi verso l’alto.
Su un contrafforte, un caduto in impermeabile grigio e cappello scuote la testa.
“Nulla da segnalare” 
“Allora possiamo cominciare. William, va a chiamare Freed: sarà lui ad occuparsene.” continua la donna.
 
Mentre quest’ultimo si allontana, ricevo qualche spiegazione da Mitelt. Pare che dovrò rilasciare il mio Sacred Gear entro l’alba. Fantastico, devo imparare ad usare qualcosa di cui non ho la minima esperienza in…
“Yo, pecorella smarrita!” …a quanto pare il mio personal trainer è arrivato. Un giovane albino vestito da prete dallo sguardo spiritato.
“Mi chiamo Freed Selzen, e sembra che noi due stanotte ce la spasseremo alla grande! Non sei contento?”
Mi tolgo l’amuleto che dovrebbe sopprimere l’aura del mio SG, e lo appoggio sull’altare.
“Non sai quanto. Comunque in che consiste il rituale? Non…”
SBAM!
Prima che mi girassi del tutto, quel tizio ha annullato i 10 metri che ci separavano, e mi ha piazzato un diretto allo stomaco.
“Beh, non è ovvio? I Sacred gear si risvegliano solo quando il loro possessore è sottoposto ad uno stress estremo. In altre parole reagiscono alle emozioni forti.”
Quella specie di gothic lolita non ha perso il suo sorriso, ed anche gli altri due piccioni sembrano divertirsi.
Stronzi! Quindi il vostro programma è godervi me che vengo corcato di mazzate.
Mi levo la maglia e controllo la fasciatura: come temevo, alcune tracce di sangue hanno già cominciato ad apparire.
“Allora amico, che ne dici di iniziare? Stare chiuso qui dentro tutto il giorno a girarmi i pollici rischia di farmi impazzire.”  Ma non mi dire brutto figlio di… ed ecco che riparte.
Stavolta il colpo viene intercettato, visto che mi ero messo in posizione difensiva, ed eseguo un ikkyo.*
O almeno ci provo.
Pur essendo spiazzato dalla mia reazione, prima che riesca a sbatterlo a terra evade dalla mia presa allontanandomi con un calcio, che fortunatamente riesco ad attutire contrando i muscoli ed accompagnando il colpo con un salto all’indietro.
È davvero forte, e si vede che non si sta impegnando. Che razza di addestramento ha seguito?
“Ma allora pratichi l’aikido.” La biondina è felicemente sorpresa, mentre il maschio mi guarda con sufficienza.
“E’ chiaramente un principiante, i suoi movimenti sono lenti e scoordinati.”
Grrr.
“E grazie al cazzo, mi sono trasferito qui due mesi fa, ed ho iniziato il corso solo da uno.” Calmo, devo stare calmo: avevo già intuito a cosa avrei potuto andare incontro…
“Hoho! Allora forse dovrei metterci più impegno!” chiaramente quel fanatico ha sentito solo le prime battute. O ha volutamente ignorato l’ultima.
Merda, non devo farmi prendere dal panico! Ricorda le lezioni, sentilo nel cuore, nella mente e nello spirito.
Uno scontro non è altro che un confronto non verbale, e ciò che voglio comunicare è…
NON SONO UN VOSTRO FOTTUTISSIMO GIOCATTOLO!
Con un a luce intensa, sul mio braccio sinistro si materializza un guanto scarlatto!
Sembra forgiato a piastre, ed ha un gioiello verde sul dorso della mano.
[BOOST!]
Improvvisamente mi sento vigoroso come mai prima d’ora, tanto che decido di contrattaccare.
Paro il calcio di Freed con una brusca torsione del braccio, riuscendo addirittura a respingerlo, mentre con l’altro gli rifilo un cazzotto sul muso.
Wow, sono riuscito a colpirlo, e gli ho anche lasciato un livido.
“BWHAHA, finalmente si ragiona!” Freed sembra scoppiare di felicità, ed estrae dalla giacca uno strano cilindro metallico che rilascia un raggio di luce di un metro e venti circa.
Una lightsaber? Davvero?!
“Freed fermati, il SG è stato rilasciato!” la biondina si è decisa ad intervenire, ma viene fermata da una altra voce.
“Ordine revocato” Yuuma… no Reynalle ed io ci fissiamo in cagnesco.
“Ciò che dovevo fare l’ho fatto.”
“Vero, ma se ti ho dato quest’opportunità è perché stando alle informazioni dei nostri superiori, il tuo SG era molto forte.
Invece si tratta di un banale twice critical, perciò se vuoi diventare dei nostri dovrai dimostrare quanto vali.”
“Twice critical?”
“Già, quel tipo di SG raddoppia la forza di chi lo possiede.” fa Mitelt. Intanto Reynalle dà le istruzioni all’albino.
“Tieni il livello di combattimento di un esorcista medio, e mettilo sotto per un’ora. Sei libero di usare la spada.”
“Cosa?! A parte quelle quattro lezioni di aikido, mi sono battuto solo una volta in vita mia, e oltretutto sarei anche ferito! Come credi che possa…” Ancora una volta vengo interrotto.
 “Se dovessi cedere prima di 60 minuti ti toglierò di mezzo personalmente, mi hai già fatto perdere fin troppo tempo.” …non avrei mai creduto di arrivare ad odiare tanto qualcuno.
“E sia, avanti col secondo round” ringhio esibendo un coraggio falso come una banconota da 30 euro.
 
Da quel momento, entro in uno stato di assoluta tensione. Mi limito sulla difensiva, schivando e deviando i fendenti col guanto, ma per quanto cerchi di risparmiare le energie, esse e la mia concentrazione calano sempre più in fretta. 
Nel frattempo la mia fasciatura si è ormai inzuppata di sangue ed ho accumulato diversi tagli sulle braccia, dove la spada mi ha colpito.
Non posso continuare così, verrò sicuramente sconfitto.
Cerco di prenderlo in contropiede bloccandogli l’arma mentre avanzo verso di lui, ma con una torsione mi sfila la spada dal guanto, esegue una spazzata ed infine mi tira un calcio rotante.
Essendo troppo vicino, vengo centrato nonostante il mio balzo all’indietro, e scagliato in mezzo alla navata centrale.
Sentendomi ormai prossimo al crollo, raccolgo tutte le mie forze residue.
…Non posso morire in modo così stupido, per una cazzo di svista da parte di quei coglioni con le ali.
NON POSSO!
[BOOOOST!]
Mi rialzo allontanando una panca finitami su una gamba con un calcio, quindi inizio ad avvicinarmi a Freed.
Sul mio guanto è comparso un simbolo luminoso, ma non me ne frega nulla.
“Ehm, e quello cos’è?” chiede Freed stranito.
“E’ il mio personale fanculo a te e a quei sadici dei tuoi padroni!”
[BOOOOOST]
“Eccolo che arriva!” urlo ormai fuori di me, afferrando un’altra  panca.
[EXPLOSION!]
Con tutta la forza che ho, la sbatto contro quel bastardo che, stupefatto, viene scaraventato contro l’altare a 15 metri da noi nonostante la parata. Lo vedo tossire, e alcune gocce di sangue gli colano dalla bocca, poi la mia vista inizia ad oscurarsi.
Mentre i miei sensi si offuscano, mi pare di sentire una voce famigliare, ma viene coperta da un “RESET”.
L’ultima cosa che vedo è un lieve bagliore rosso e il volto di Reynalle.
 
 
[Kuoh Academy]
 
 
Due ragazze stanno prendendo il tè in una stanza del vecchio edificio scolastico, sede del club dell’occulto.
“Allora Sona, posso sapere perché hai voluto vedermi a quest’ora?” chiede la prima, che sfoggia dei magnifici capelli cremisi.
“Perché dobbiamo discutere di una questione che richiede delicatezza, rapidità e discrezione, Rias” nonostante la solita espressione seria, la presidentessa sembra ben più rilassata che durante l'orario scolastico.
“Riguarda lo studente traferito, vero?”
“Già, pare che possegga un Sacred Gear, anche se fino a mercoledì scorso non era rilevabile… forse aveva un sigillo che si è temporaneamente indebolito. Oppure un talismano anti-rilevamento.” La rossa assume un’aria pensierosa.
“Anch’io avevo percepito qualcosa, ma poi…”
“La protezione si è riattivata, il problema è che potremmo non essere le sole ad averlo notato.” conclude Sona stringendo gli occhi.
Lo sguardo di Rias si adombra.
“Ultimamente si sono verificati strani movimenti in città, e nella vecchia chiesa sconsacrata ci sono segni di attività recente. Grigori?”
“E’ quello che temo.”
La discussione viene interrotta dalla comparsa di un pentacolo rosso posto sul pavimento, dal quale si materializza una ragazza alta dalla chioma d’ebano raccolta in una coda.
“Akeno, non ti avevo detto che non volevo essere disturbata?”
“E’ stato rilevato un diavolo deviato nell’area.” replica la nuova arrivata.
Rias sembra davvero seccata.
“Posso continuare le indagini da sola, se dovessero esserci sviluppi ti contatterò.” Sona si alza e fa per andarsene.
“Quindi quel ragazzo ti interessa proprio! Mi chiedevo perché fossi così impaziente, ma se anche tu lo volessi nella scacchiera si spiegherebbero molte cose…” Sona non sembra toccata dall’insinuazione.
“Questo è secondario, prima bisogna identificare i caduti ed i loro seguaci, e raccogliere informazioni su di loro. Ora se vuoi scusarmi…” tira la maniglia ed esce spedita.
Quando la porta si chiude, la rossa si abbandona sul divano sospirando.
“Ara ara, Rias. Vuoi iniziare una sfida con Sona-chan proprio ora?” fa Akeno con un sorrisetto.
“Una Gremory non si tira mai indietro. Raduna gli altri, è ora di andare a caccia.”
 
 
 
Sama: titolo onorifico di grande rispetto usato generalmente per rivolgersi a qualcuno di grado superiore al proprio.
Neesan: sorellona.
Ikkyo: mossa basilare di aikido che prevede l’intercettare un braccio dell'avversario, e sfruttando la sua forza, sbatterlo a terra
Chan: titolo colloquiale usato con una interlocutrice con un legame stretto e/o di vecchia data.
   
 
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