Per il resto, spero che la storia crei un minimo di interesse e che qualcuno recensisca anche solo per farmi sapere che è un fiasco. Ora vi lascio al primo vero capitolo.
Buona lettura!
Ah,un altro
giorno di scuola sta per terminare. Ora si va a pranzo, due ore di chimica e
poi si torna a casa finalmente! Oggi è stato un vero disastro. Uff, da quando
Jared non frequenta più la mia stessa classe è un vero mortorio … a proposito di Jared! Quello lì mi sembra lui,
vado a chiamarlo, potremmo pranzare insieme.
“Ehi Jared!
“Leah! Vai
anche tu a pranzo?”
“Si, mi fai
compagnia?”
“Ok,
andiamo. È da un po’ che non ci si vede, così possiamo parlare un po’.”
Gli faccio
cenno di si con la testa e mi avvio verso il solito tavolo che occupo durante
la pausa pranzo. Se c’è una cosa di me che non è cambiata col tempo, è la mia
solitudine. Non sono una persona asociale, tutt’altro. Semplicemente non faccio
amicizia facilmente. Mi ci vuole un po’ per fidarmi delle persone, quindi
appaio a chi non mi conosce come una persona schiva e taciturna, ma non sono
proprio così. Ho pochi amici.
Jared, è il
mio migliore amico di sempre. Ci siamo conosciuti all’asilo e abbiamo
frequentato insieme tutti gli anni scolastici, fino al precedente, durante il
quale il suo impegno è calato tanto da non permettergli di passare al
successivo, come stato per me. Ho fatto
di tutto per aiutarlo, ma farsi nemici i professori non è proprio il massimo,
così per lui non c’è stato molto da fare. Vederlo accanto a me durante le
lezioni mi manca molto. Nonostante questo però continuiamo a sentirci, a
vederci un po’ meno forse, ma sappiamo che ci saremo sempre l’uno per l’altra.
Emily, lei è
mia cugina, quasi una sorella. È la figlia della sorella di mia madre. Si può
dire che siamo crescite insieme. È una ragazza molto speciale, sempre allegra e
spensierata, ha sempre il modo di tirarmi su di morale, con lei passo ore a
telefono, ci raccontiamo di tutto, e il tempo per stare insieme sembra non
bastarci mai.
Nicky, una
ragazza della mia classe. Ora posso considerarla la mia più cara amica. È la
migliore del nostro anno, sogna di frequentare Harvard dopo il liceo, ma per
questo le servirà una borsa di studio. Da quando Jared non frequenta la mia
stessa classe è diventata la mia nuova vicina di banco, non parliamo molto,ma
spesso ci capita di studiare insieme.
Paul, anche
lui proprio come Jared è un vecchio amico. Lo conosco da parecchio tempo.
Frequenta il mio stesso anno, in corsi diversi però. È il migliore amico di
Sam, il mio ragazzo, ed è proprio grazie a lui che ci siamo conosciuti. Non
parlo molto con Paul, preferisco sempre confidarmi con Jared o Emily, ma so di
poter contare su di lui in qualsiasi momento. È un vero combina guai, si caccia
sempre nei pasticci, ma riesce sempre a tirarsene fuori.
Mentre Jared
ed io ci accomodiamo al tavolo arriva anche Paul, che si siede con noi, così
pranziamo e ci raccontiamo le novità che ci sono. Con quei due è impossibile
restare seri per più di qualche minuto. Riescono a scherzare su tutto.
Finito il
pranzo ci salutiamo, Jared e Paul dovranno seguire ancora un’ora di lezione
prima di tornare a casa mentre a me ne toccano due, e ci avviamo verso le
rispettive aule.
Finite le
lezioni mi avvio all’uscita, devo fare in fretta o rischio di perdere l’autobus
che mi porta a casa. Ma ho una splendida
sorpresa che mi aspetta:Sam appoggiato alla sua auto mi sta aspettando mentre
parla con qualcuno di spalle.
Gli corro
incontro, saltandogli al collo, rischiando quasi di cadere mentre lui mi
abbraccia e dandomi un bacio a fior di
labbra mi dice “O sei veramente felice di vedermi, o le ultime ore di lezione
sono state così tremende che qualsiasi cosa ti renderebbe felice”
“Mm a dire
il vero le lezioni non sono state tanto male, ma l’idea di dover tornare in
autobus non è poi così allettante.” Gli dico più per prenderlo in giro che per
altro.
Allora Paul,
che era il ragazzo di spalle mi dice:”Oh mi dispiace Leah, ma mi sa che dovrai
prendere l’autobus lo stesso, perché Sam è venuto qui per prestarmi l’auto.
Anzi devi sbrigarti se non vuoi perderlo”
“Cosa? Oh,
io non lo sapevo” li guardo un po’ in soggezione, “Allora io vado, o rischio di
perderlo sul serio. Beh ci vediamo più tardi allora” cerco di salutare Sam, ma
lui mi trattiene per il polso, si gira e vedo che entrambi stanno per scoppiare
a ridere. Stanno cercando di farmi arrabbiare??
Un’altra
cosa importante di me? Sono estremamente, esageratamente permalosa!
“Ahahahah!
Non ci posso credere! Stavi andando a prendere l’autobus?! Ahahah!”
“Paul
smettila di ridere!” sto iniziando ad alterarmi..
“Basta Paul.
Te l’ho detto che se la sarebbe presa.”
“Ma è solo
uno scherzo!”
“Aha, lo so.
Ma lei è fatta così.” , io sto assumendo una colorazione tendente al porpora..
“Leah,
stamattina ho sentito Seth, mi ha detto che tuo padre era fuori, e che tua
madre non ha l’auto. Ti pare che ti facessi tornare in autobus, quando so che
lo odi così tanto? E poi ho il pomeriggio libero, quindi..” quando fa così lo
adoro! Ah, sa sempre come fare per calmarmi. Mi avvicino a Sam, gli stendo le
braccia intorno al collo e gli dico “Grazie” , sto anche per baciarlo, quando
Paul ci interrompe e inizia a gridare “OK ok, vogliamo darci una mossa? Avanti,
presto che ho fretta di tornare a casa!”
“Se hai
tanta fretta, perché hai aspettato che uscissi ?”
“Non certo
per vedere il tuo bel visino!”
“Ma come ti
permetti? Razza di maleducato! Io ti..”
“Ragazzi!
Basta per favore. Non sono qui per farvi da balia! Possibile che voi due
litigate sempre?”
“HA
COMINCIATO LEI!” , “HA COMINCIATO LUI”, esclamiamo all’unisono. Così,saliamo in
macchina e torniamo a casa, continuando a punzecchiarci come al solito, mentre
Sam cerca di farci smettere.