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Autore: SimbaCourage96    03/08/2016    0 recensioni
Kurt Hummel e Blaine Anderson sono novelli sposi e sono tornati a New York. Kurt frequenta la NYADA e Blaine andraà alla NYU.
Sono felici. Ma c'è una questione lasciata in sospeso e sarà Kitty Wilde a farla riemergere: Vorranno mai avere dei figli?
Uno li vuole al più presto e l'altro teme sia troppo presto
Pareri contrastanti li porteranno poi all'armonia di una decisione comune.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kitty Wilde, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt, Jessie/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti di nuovo,
siamo al secondo capitolo e spero piaccia di più.
vorrei ringraziare babykit87l per avermi fatto da Beta in questo capitolo.
Grazie per l'attenzione e Buona Lettura ^^



Blaine non era stato molto sincero. Non voleva mentire a Kurt, ma non voleva neanche discutere con lui. Aveva mentito, in parte, perché in realtà lui aveva ragione. Erano incasinati tra il lavoro e lo studio ma ce l’avrebbero fatta insieme.

Non chiedeva troppo, per lui non era presto. Amava i bambini e le loro faccette paffute. Aveva fatto da baby sitter ai suoi cuginetti e si era divertito a suonare loro la chitarra o il pianoforte, a cantare canzoni prese dalla Disney e a giocare con loro. Tutti gli dicevano che un giorno sarebbe stato un padre perfetto, forse uno che avrebbe viziato un po’ troppo i figli, che aveva tanto amore da donare, ma non sapevano come avrebbe reagito alle notti in bianco per i pianti, le coliche, i pannolini da cambiare …

A Blaine però non interessava, voleva stringere un fagottino tra le braccia e che accanto a lui ci fosse suo marito, nient’altro.

Quel giorno era andato insieme a Rachel in giro per negozi. La loro amica, di recente, si era messa insieme a Jesse St. James, che Kurt non sopportava, ma almeno ci provava, a volte, perché voleva troppo bene alla sua migliore amica e poi diceva sempre che erano una coppia perfetta. Effettivamente lo erano, aveva concordato Blaine. Si amavano molto e puntavano entrambi al successo. Jesse era diventato famoso grazie a Broadway e Rachel era tornata alla NYADA, ma riusciva sempre a partecipare a spettacoli off e on Broadway.

La ragazza stava parlando molto velocemente e Blaine si era perso nei suoi pensieri, non ascoltandola minimamente.

“...quindi sarebbe bello se Jesse e io vincessimo un premio, magari un Tony, per uno spettacolo diretto da lui e interpretato da me, ovviamente!” disse Rachel emozionata, ma poi notò che il suo amico la stava ignorando e si zittì picchiettandolo col dito sulla spalla e mettendo su il broncio.

Blaine sobbalzò e strabuzzò gli occhi per un attimo, notando l’espressione di Rachel diretta a lui.

“Oh, scusa, Rachel!” esclamò e in risposta, lei incrociò le braccia al petto.

“Non hai ascoltato nulla di quello che ho detto, non è vero?”

Blaine ci pensò un attimo prima di rispondere ma poi decise di essere sincero

“N-no, scusami, è che stavo pensando a… lascia stare”

Incuriosita, Rachel lasciò perdere l’arrabbiatura e si aggrappò al braccio del ragazzo “Dimmi, cosa ti tormenta tanto da ignorarmi?”

Blaine la guardò e sorrise, poi si sistemò i capelli con una mano “Niente…”

Rachel però insistette e lui le raccontò tutta la faccenda dei bambini, partendo dalla cena con Kitty e per un momento Rachel lo interruppe per esprimere la sua indignazione per il fatto che non l’avevano invitata ma poi lo lasciò continuare e Blaine le disse della discussione con Kurt  e che, in poche parole, aveva vinto quest’ultimo.

“Kurt ha esagerato, certo anche tu non avresti dovuto reagire a quel modo ma credo che abbia solo paura.. non è mai stato molto aperto a socializzare con i bambini ma credo che se ne aveste uno vostro sarebbe un padre fantastico”

“E’ quello che gli ho detto io! Ma come può avere paura dei bambini? Sono così adorabili!”

Rachel rise. “Tu sei cresciuto in mezzo a bambini, con i tuoi cuginetti… lui è figlio unico e non ho mai sentito parlare di cuginetti”

“Quindi pensi che andrà tutto bene?” le chiese e Rachel gli sorrise, poi distolse lo sguardo perché aveva visto qualcosa.

Blaine si voltò e in mezzo allo spiazzo del centro commerciale, proprio vicino a una fontana c’era un piano forte, lasciato lì per chiunque volesse suonare.

Entrambi si guardarono e Blaine prese dei fogli dalla tracolla “per fortuna ho sempre degli spartiti con me” disse e si diressero verso lo strumento.

Rachel si tolse la giacca e l’appoggiò sul muretto circolare che racchiudeva la fontana. Si mise accanto al pianoforte e Blaine si mise seduto, appoggiando lo spartito davanti a sé.

Cominciò a suonare e Rachel cominciò a cantare (Count on Me di Bruno Mars):
If you ever find yourself stuck in the middle of the sea,
I'll sail the world to find you
If you ever find yourself lost in the dark and you can't see,
I'll be the light to guide you
 
Find out what we're made of
When we are called to help our friends in need
 
 
Fecero un attimo di pausa e poi cantarono insieme il ritornello
You can count on me like one two three
I'll be there
And I know when I need it I can count on you like four three two
You'll be there
'Cause that's what friends are supposed to do, oh yeah
Whoa, whoa
Oh, oh
Yeah, yeah
 
 
Toccò a Blaine e Rachel fece un paio di giri intorno al piano

If you tossin' and you're turnin' and you just can't fall asleep
I'll sing a song
Beside you
And if you ever forget how much you really mean to me
Everyday I will
Remind you

Mentre cantava, lei si avvicinò alle persone che si stavano fermando per ascoltarli e fece qualche giravolta e passò di danza veloce con loro. Poi vide che c’erano un po’ di bambini e fece fare loro un girotondo.

You can count on me like one two three
I'll be there
And I know when I need it I can count on you like four three two
You'll be there
'Cause that's what friends are supposed to do, oh yeah
 
Oh, oh
You can count on me 'cause I can count on you

Finirono la canzone e tutti applaudirono chiedendo il bis, e Blaine cambiò lo spartito (All together now dei Beatles).

One, two, three, four
Can I have a little more?

Five, six, seven, eight, nine, ten, I love you
A, B, C, D

Can I bring my friend to tea?
E, F, G, H, I, J, I love you
Sail the ship

(Bompa bom) Chop the tree
(Bompa bom) Skip the rope
(Bompa bom) Look at me
 
All together now
(All together now) All together now
(All together now) All together now
(All together now) All together now
 
Quando un uomo si avvicinò a Blaine, gli fece segno che poteva cantare anche senza suonare, per stare con gli altri, lui si alzò e si avvicinò ai bambini, ballando con loro. Anche Rachel stava cantando, ma voleva registrare quel momento, così affidò il suo cellulare a una ragazza che li filmò mentre si divertivano.

Quando la canzone finì, Blaine e Rachel si abbracciarono forte e batterono il cinque a ogni singolo bambino, per poi fare l’inchino davanti a tutti.

Blaine adorava stare con Rachel, oltre che con Kurt, perché con lei riusciva a divertirsi ed era sempre bello parlare con un’amica.

Rachel riprese il suo cellulare e gli fece vedere il video “Siamo stati fenomenali! Peccato che tu non sia più alla NYADA!” disse e Blaine si rattristì un po’, ma era felice alla NYU. Era accettato e non aveva dovuto confrontarsi con i bulli, come al liceo, e aveva avuto l’opportunità di iscriversi a diversi club di sport, scegliendo poi il baseball, perché purtroppo la boxe non era compresa nei club. Era riuscito anche ad avere una cerchia di amici, con cui ogni tanto usciva, con o senza Kurt e per l’altro non c’erano problemi visto che anche lui aveva i suoi amici, ovvero Dani ed Elliott.

Ricominciarono il giro, dopo che Rachel ebbe ripreso la sua giacca.

Si fermarono in diversi negozi e fecero compere, soprattutto la ragazza, che aveva tre borse per braccio e Blaine ne dovette prendere una per aiutarla.
Il suo sguardo si fermò, a un certo punto, su una vetrina di un negozio per bambini. Esposta, davanti a sé, c’era una tutina bianca con delle bretelle e un papillon nero disegnati sopra e fu come se il mondo si fosse fermato intorno a lui. Rachel si voltò e vide il suo amico paralizzato davanti alla vetrina e gli avvicinò. Quando capì cosa stava ammirando, seguendo il suo sguardo, sorrise, emettendo un “Aw” come se si fosse sciolta anche lei a quella vista.

“Blaine, cosa fai ancora lì impalato?! Va dentro e comprala!” gli gridò, rimproverandolo quasi.

Blaine si scongelò e la guardò con gli occhi spalancati e senza parole.

“M-ma, Rachel! Non posso comprarla!”

“Perché? Perché avete deciso di aspettare? Non ti ricapiterà più un’occasione così!”

Blaine era combattuto. Comprarla o non comprarla? Certo, era la tutina perfetta per suo figlio o sua figlia, ma se Kurt l’avesse vista probabilmente si sarebbe arrabbiato con lui perché avevano deciso di non avere bambini al momento e avrebbe portato tutto a un altro litigio.

Ma forse aveva ragione Rachel. Insomma, quante volte gli sarebbe capitato di trovare una cosa del genere, delle bretelle e un papillon su una tutina per neonati!? Non così spesso perché lui non le aveva mai viste, altrimenti le avrebbe già comprate tempo fa, anche se non fosse stato fidanzato.

La fissò ancora per qualche minuto e poi trascinò Rachel per la mano nel negozio. Era molto carino. Aveva una vasta scelta di vestiti e accessori per bambini fino ai dodici anni e neonati. Prima di comprare ciò che voleva, dettero un’ occhiata in giro e ogni volta che vedevano un vestitino o dei capi di abbigliamento da bambini per tre anni al massimo, esclamavano degli “Oh!” e “oh che carino!”

Quando trovarono la tutina prescelta, andarono alla cassa e per un attimo la cassiera insinuò che i due stessero insieme, facendo loro i complimenti per il nascituro, ma entrambi negarono, spiegando la situazione e la donna fece comunque le congratulazioni a Blaine e a suo marito, anche se non era lì di persona.

Tornato a casa trovò Kurt che cantava con la sua band, tutti e tre se ne accorsero, ma non smisero di intonare la canzone e Blaine si mise seduto sul bracciolo della poltrona per ascoltarli. Quando finirono, fece loro un grande applauso. “Siete grandi!” disse e il trio sorrise, ringraziandolo.

“Bè, è proprio ora che vada” disse Dani allontanandosi e prendendo la giacca.

“Si, anch’io” continuò Elliott seguendola.

Kurt andò a salutarli ma a Blaine venne un’idea.

“Perché non vi fermate a cena?” propose e i due ragazzi guardarono Kurt, forse per cercare conferma.

“Perché no? Dai si, fermatevi a mangiare con noi, mi farebbe molto piacere, così possiamo parlare della prossima esibizione” disse Kurt emozionato.

Dani ed Elliott accettarono. Blaine si voltò per andare in camera ma venne fermato da Kurt “Ehi, aspetta un attimo.”

Si voltò e Kurt gli diede un bacio “Non mi saluti neanche, cosa ti prende?”

Blaine scosse la testa. Era solo un po’ nervoso perché in uno dei sacchetti dello shopping c’era la tutina che aveva comprato e per un momento, dopo essere uscito dal negozio, si era sentito un po’ in colpa, ma era passata, di nuovo, in poco tempo. Avrebbe voluto trovare un posto ben nascosto in cui Kurt non avrebbe mai guardato, magari nel cassetto dei papillon.

Si, Blaine possedeva tutto un cassetto per i papillon. Ne esistevano di tanti tipi: da festa, quelli che poteva indossare in un qualsiasi giorno, quelli da sera, quelli per andare a ballare... insomma fin troppi e Kurt non li metteva tanto quanto lui, quindi li teneva insieme ai foulard e alle cravatte.

Kurt notò le poche buste che aveva e incuriosito cercò di guardare cosa aveva preso ma Blaine li portò dietro la schiena.

“Perché non vuoi farmi vedere cosa hai preso?” gli chiese e Blaine poté sentire sudore freddo che stava per grondare dalla fronte, così con una mano lo spalmò tra i capelli.  Alzò e abbassò le spalle sorridendo, ma si poteva benissimo notare che era nervoso e Kurt aprì la bocca a ‘O’ per la sorpresa.

“Oh, capisco, sono cose che Dani ed Elliott non possono vedere, vero?” sussurrò perché potesse sentirlo solo lui.

Blaine era nel panico. Se gli diceva di si, Kurt avrebbe poi voluto vedere cosa aveva comprato in un altro momento e cosa gli avrebbe detto a quel punto? Se invece gli avesse detto di no, non c’era nessun motivo per nascondere i sacchetti e quindi Kurt lo avrebbe scoperto e avrebbero litigato davanti ai loro amici.

Kurt stava aspettando una risposta, cercando di capire dallo sguardo del marito cosa avrebbe detto e arrossì leggermente quando l’altro gli fece segno di si con la testa, anche se non era molto convincente, ma Kurt pensò fosse solo imbarazzo e lo spedì dritto in camera per non far vedere agli altri.

E lui non se lo fece ripetere. Corse in camera e velocemente aprì il cassetto e sistemò il sacchetto in un angolo della superficie, cercando di nasconderlo con dei papillon.

Durante la cena, Kurt espose le sue idee per quanto riguardava la scaletta per l’imminente esibizione ed Elliott non ebbe molto da ridire, mentre secondo Dani avrebbero dovuto cantare qualche canzone del momento, per attirare anche i ragazzi e ampliare così il loro pubblico.

“No Dani, non permetterò mai che i One Three Hill facciano canzoni rapper e senza significato” ribadì Kurt

“E se facessimo Hymn for the Weekend dei Coldplay? La riadattiamo in versione rock ed è perfetta!” esclamò emozionata ed Elliott l’approvò.

“Fammi pensare un po’ e ti faccio sapere” disse con tono arrendevole e sospirando.

“Cos’hai fatto nel pomeriggio, Blaine?” chiese Elliott

Blaine sorrise e raccontò lo shopping sfrenato di Rachel, lui in realtà non aveva comprato molto, e per mantenere il segreto, non volle dire cosa; che si erano fermati a suonare e a cantare nello spiazzo del centro commerciale e di come molti avevano cominciato ad applaudire e a filmarli.

“E’ una gran cosa, bello!” esclamò il rocker, complimentandosi.

“Bè, grazie Elliott.”

“Si ma la prossima volta, cantiamo insieme, io e te. Vuoi forse prenderti tutto il successo?” chiese Kurt sorridendo e spalleggiando suo marito

“Ma certo che canteremo insieme, non vedo l’ora” rispose Blaine, anche lui sorridendo.

Quando rimasero da soli, Blaine si stava rilassando sul divano e girava i canali non trovando nulla di interessante così la spense.

“Nulla da vedere?” gli chiese Kurt, che nel frattempo si era avvicinato e si era messo seduto sul divano, e portò un braccio di Blaine intorno alle sue spalle e appoggiò la testa sulla sua spalla.

Blaine scosse la testa e guardò Kurt. Gli stampò un bacio tra i capelli e lo sentì sorridere.

“Sai Kurt, mi spiace per come ho reagito l’altro giorno…” quando cominciò a parlare, Kurt sollevò la testa per guardarlo negli occhi
“Ancora con questa storia? Pensavo avessimo chiarito…”

“Sì infatti! Ma… ascoltami… mi ero tenuto tutto dentro e quando te ne ho parlato sono semplicemente crollato.”

Kurt gli passò una mano sulla guancia e gli sorrise dolcemente quando Blaine poggiò poi la sua sopra l’altra stringendola più che poteva ma delicatamente.

“Non importa.. l’ho capito che era per quello, per questo che poi sono andato subito a dormire”

Blaine spostò la mano che si trovava sulla spalla dietro il suo collo e lo attirò per baciarlo.

“Uh!” esclamò Kurt “riesci sempre a togliermi il respiro, come diavolo fai?!” chiese facendo una leggera risata.

“Ho talento, che ti posso dire?” disse Blaine, modesto come al solito.

Kurt si alzò dal divano e gli tese la mano “andiamo!”

Blaine lo guardò confuso

“Andiamo a vedere cos’hai comprato” disse Kurt emozionato e Blaine sentì un brivido percorrergli la schiena.

“Ehm... in realtà è per un’occasione speciale... tipo il tuo compleanno o l’anniversario” disse, sperando di evitare di aprire quel sacchetto.

Kurt fece prima una faccia che esprimeva delusione, perché suo marito aveva comprato qualcosa per loro, per il quale avrebbe dovuto aspettare chissà quanto per sapere di cosa si trattasse, ma poi sorrise.

“Ah, ok, allora.. che dici di un bel bagno rilassante ai petali di rose?” propose, andando dietro il divano e cominciando a massaggiargli le spalle, facendo sciogliere Blaine sotto il suo tocco.

“Dico che è un’ottima... idea”

Poi Blaine si alzò e seguì Kurt in bagno per preparare il tutto. Ci rimasero per una bella oretta e quando si misero sotto le coperte, crollarono in un sonno profondo, stretti l’uno all’altro.


Nota dell'autrice:
Bene. Lo so che nel primo capitolo ho fatto comparire Kitty ed è scomparsa lasciando posto a Rachel, in realtà nella mia idea originale doveva essere Kitty ad accompagnare Blaine a fare shopping ma poi ho pensato che fosse meglio metterci Rachel. Ma ricomparirà la nostra Kitty u.u
Credo che Rachel, Blaine e Kurt siano un trio vincente e questo è il motivo principale della mia scelta. Rachel sta bene in accoppiata (da amici, si intende) sia con Blaine che con Kurt e, per quanto non la sopporti, non posso escluderla dalla vita dei Klaine u.u
 
   
 
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