Ecco, la mia prima poesia. Una fra altre rime sparse che scriverò ancora e pubblicherò man mano, secondo i flutti incostanti dell'ispirazione del momento. Se vorrete con me passare qualche vostro gentile minuto, spero che la mia acerba scrittura possa soddisfare un poco i vostri gusti per il tempo che ai miei
vaneggiamenti concederete. E anche vi prego di usare con me
la vostra indulgenza per il mio stile, che potrebbe non di rado parere goffo e pacchiano.
Ciò detto, vi sarei molto grato nondimeno se tenterete di consigliarmi e migliorarmi in tutto ciò che farò, e che voi leggerete. Io, giovane amico della poesia, dunque, mi rallegrerò se con qualche mio verso riuscirò a suscitare anche solo in uno di voi, il più lieve soffio di alcunché di felice. In tal guise facendo, io e voi, a patti chiari, avremo amicizia lunga. Dunque, "dame e messeri", se vi va di far un giro tra i miei ragionamenti, "venite meco!" e cominceremo.