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Autore: sister_of_Percy    04/08/2016    3 recensioni
STORIA INTERATTIVA | ISCRIZIONI CHIUSE | CROSS-OVER
I più grandi eroi del Campo Mezzosangue sono scomparsi e nessuno sa cosa ne sia stato di loro. È stata indetta un'impresa per partire alla loro ricerca, ma chi avrà l'onore di partecipare?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Semidei Fanfiction Interattive
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di un nuovo inizio'
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Grecia

Grecia

 

ZOEY MILLER

 

Zoey si era stufata di stare su quell'autobus. Il traghetto preso in Croazia li aveva portati alla città costiera più vicina ad Atene, perciò in quel momento stavano viaggiando da più di un'ora in uno scassato autobus.

Nessuno dei ragazzi stava parlando, tutti erano tesi e concentrati sulla loro missione.

L'autobus sobbalzò, incontrando l'ennesima buca di quella strada sconnessa.

Zoey guardò distrattamente fuori dal finestrino e notò in cielo uno strano puntino che si avvicinava a gran velocità.

Quando fu più vicino capì che si trattava di un insieme di creature.

Colpendo Giorgie, seduto al suo fianco, gli segnalò il problema.

Il Corvonero lo fece notare ai compagni.

Emily, seduta vicino all'autista, gli ordinò: "Si fermi."

Questo cominciò a parlare a raffica in greco.

Capendo che le buone maniere non sarebbero servite a niente, la Serpeverde tirò il freno a mano, facendo sbandare l'autobus.

"Sei impazzita? Potevamo finire fuori strada!" Le gridò Zoey stringendo la presa sul sedile davanti a sè.

"Direi che abbiamo problemi peggiori." Disse la ragazza premendo un pulsante, vicino allo sbigottito autista, che fece aprire le porte.

I ragazzi si fiondarono fuori sguainando le armi.

Sentendo Lukas imprecare e riconoscendo i nostri, Zoey chiese: "Non sono quello che penso io, vero?"

Il figlio di Borea proclamò con tono grave: "Grifoni."

 

GIORGIE COSSINIAN

 

Certo, ci mancavano solo i grifoni!

I mostri si lanciarono sulle loro prede, cominciando ad afferrare i ragazzi e portandoli in aria.

"Che stanno facendo? " chiese Emy respingendo un grifone.

"Li uccidono. Li portano più in alto possibile e poi li fanno schiantare." Rispose Arthur lanciando una freccia nell'ala di uno di quei mostri.

Notò che gli unici ad essere stati presi fino a quel momento erano Tessa, Alex e Sebastian.

"Io faccio in modo che i grifoni li lascino, poi tu li fulmini." Disse Lukas rivolto a Vivienne.

La ragazza annuì e il Corvonero si alzò in volo.

Giorgie non ebbe nemmeno il tempo di restare sorpreso, perchè venne afferrato da uno dei grifoni.

Iniziò divincolarsi disperatamente, gli artigli del mostro che affondavano nei suoi fianchi.

La velocità con cui la creatura si muoveva gli toglieva il respiro e gli impediva di pensare lucidamente.

Il vento forte gli impediva anche solo di tenere gli occhi aperti. Riuscì a fatica sollevare la mano con cui impugnava la sua arma e, alla cieca, lanciò un muto schiantesimo.

Evidentemente il suo colpo era andato a segno, perchè il mostro lo lasciò.

C'era un solo problema: Giorgie era in caduta libera verso il suolo.

Sentiva il vento freddo scompigliargli i capelli mentre la terra si avvicinava inesorabilmente, poi si fermò.

Guardandosi intorno vide Zoey con la bacchetta puntata verso di lui.

Dopo quell'attimo di sospensione cadde a terra.

Ogni osso del corpo gli faceva male, ma almeno era vivo.

 

LUKAS GREYMON

 

Lukas stava volando da un mostro all'altro mentre i suoi compagni combattevano da terra.

Era riuscito a liberare e far atterrare incolumi Sebastian e Alexander: rimaneva solo Tessa.

La ragazza continuva a divincolarsi. Probabilmente aveva perso l'arma in volo, perchè non era ancora riuscita a ferire le creatura.

Lukas comandò ai venti di mandarlo verso il grifone e, una volta abbastanza vicino, iniziò a colpire il mostro, cercando di tagliargli le ali.

Stridendo per il dolore, la creatura lasciò cadere la figlia di Clori e Lukas si fiondò verso di lei. Quando era ad appena due metri di distanza uno dei grifoni lo colpì, spedendolo lontano e facendogli completamente perdere la cognizione della sua posizione.

Lukas continuava a rotolare su se stesso, sostenuto dai venti che gli impedivano di schiantarsi al suolo.

Intanto Tessa stava ancora precipitando ad una velocità impressionante. Ormai era troppo lontana perché il figlio di Borea potesse raggiungerla.

Ordinò ai venti di interrompere la sua caduta, ma non si era mai allenato nel sostenere qualcuno che non fosse se stesso, perciò riuscì solo a rallentarla.

Tessa era ormai ad appena dieci metri dal suolo.

Lukas si concentrò più che poté, immaginò che i venti formassero delle corde con cui potesse tenere la ragazza.

Dopo appena tre secondi la figlia di Clori cadde a terra.

 

KAYLA FOSTER

 

Kayla era stremata. Salazar le aveva appena prelevato una quantità esorbitante di sangue.

Era ancora collegata ai tubi che trasportavano via sangue e inserivano nel suo corpo un liquido trasparente e dalla natura sconosciuta.

Sentiva le forze abbandonarla, mentre diventava ogni ora più debole. Sapeva che i loro amici stavano arrivando, ma ogni minuto che passavano là era una possibilità in più di morire.

Tra tutti loro quelli messi peggio erano Nico, Percy e Baek.

Probabilmente i primi due erano quelli che avevano dato i risultati migliori prima dell'arrivo del figlio di Thanatos.

Baek aveva subito dei prelievi appena prima di Kayla anche se per lui, probabilmente, costituivano la tortura minore.

Ormai nessuno di loro aveva più la forza di gridare per la sofferenza.

Kayla non riusciva a immaginare una vita senza dolore.

Ricordava a malapena il sapore del cibo: da tempo la loro unica fonte di sostentamento era la flebo giornaliera.

Pensò ai suoi amici. Loro come stavano? Erano ancora vivi? Erano lontani? La figlia di Fobetore non aveva risposte a nessuna di quelle domande.

Entrare nel sogno di Sebastian l'aveva davvero distrutta e di certo non era in condizioni di rifarlo.

Dopo qualche minuto Salazar decise che era abbastanza, perciò gettò la ragazza nel solito posto vicino a Baek.

Il ragazzo era terribilmente bianco e aveva la testa abbandonata su una spalla.

La ragazza gli sfiorò un braccio: era molto freddo.

Kayla cercò di scuoterlo colpendolo mentre chiamava il suo nome. Il figlio di Thanatos non reagiva.

Dopo un'attenta analisi, la figlia di Fobetore notò una cosa ancora più terrificante: Baek non respirava più.

 

Salve a tutti! Stiamo ormai giungendo alla fine della storia. Questo, infatti, è il penultimo capitolo, perciò è per me molto importante che mi facciate sapere se la storia vi è piaciuta.

A presto!

   
 
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