Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: mikimac    05/08/2016    4 recensioni
Una voce nel buio. Un'ultima scena. E la luce si spegne.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ultima scena 2
Ultima scena 2


Lo hai capito osservando il modo in cui si è bloccato, per poi percorrere la stanza a grandi passi, come un leone in gabbia. Sorridi, mentre ascolti Sherlock che, in quel suo modo unico di parlare, rapido e con tono basso, spiega come abbia dedotto chi abbia fatto apparire l’immagine di James Moriarty sugli schermi di tutta la nazione.
Confessa, John Watson.
Un po’ ti dispiace, che Sherlock abbia smascherato l’autore di quello… scherzo? In fin dei conti, tu gli sei grato, perché è solo grazie al suo intervento, che non hai perso il miglior amico che tu abbia mai avuto. L’uomo che ha ridato un senso alla tua vita, vuota e banale. Disperata. Certo, Sherlock ti ha fatto soffrire, con il suo finto suicidio. Non sei proprio sicuro di averlo veramente perdonato, ma sai, con assoluta certezza, che preferisci essere arrabbiato con Sherlock, perché sia ancora vivo, piuttosto che piangerlo, credendolo morto.
Perso nei tuoi pensieri, non hai ascoltato la spiegazione, ma non importa. È entusiasmante vedere Sherlock così eccitato ed euforico, pieno di vita ed energia, per la soluzione dell’enigma. Ti precipiti dietro di lui, lungo le scale del 221B di Baker Street, pronto ad assistere alla conclusione di questo caso.
Ti sembra quasi naturale che ci sia anche Mary. Da quando lui è tornato, anche lei è entrata a far parte della vostra squadra. Non ti soffermi a riflettere su quanto sia bizzarra e quasi inopportuna la presenza di Mary, considerando il fatto che abbia sparato a Sherlock. Eppure, loro si rispettano e si stimano, come farebbero due avversari e rivali, che seguono le stesse regole e si comprendono reciprocamente. Chi sei tu, quindi, per dire loro che nessun alto approverebbe il loro strano rapporto? Tu sei felice che le due persone, che ami di più nella vita, le più importanti, riescano a convivere senza costringerti a scegliere con chi stare, cosa che ti squarcerebbe il cuore.
Arrivate sul marciapiede giusto in tempo per vedere Mycroft e Greg uscire dalle rispettive auto, come se sapessero che tutto stia per avere la sua giusta fine.
È allora che suona il tuo cellulare. Lo prendi e non guardi chi ti stia chiamando. Ignori persino Sherlock che sbuffa all’indirizzo del fratello e dell’ispettore, perché lo stanno rallentando.
“Dottor Watson, – ti dice una voce maschile sconosciuta – ho urgente bisogno di parlare con lei, ma la sento male. Potrebbe allontanarsi da chi le sta parlando vicino?”
Lo fai: “Mi sente meglio?” chiedi, spostandoti da Sherlock e Mary.
“Decisamente. – sorride la voce – La ringrazio. Soprattutto perché ora potrò esaudire l’ultimo desiderio di mio fratello.”
“Suo fratello? – chiedi incerto e confuso, girandoti per guardare Sherlock e Mary – Chi è lei?”
“Sono l’uomo che brucerà il cuore di Sherlock Holmes. – risponde la voce, in tono freddo ed irato – Sono l’uomo che vendicherà la morte di James Moriarty, portando via al suo assassino l’unico uomo che lui abbia mai amato. Sono l’uomo che punirà quella traditrice che lei conosce con il nome di Mary Morstan. Gli intelligentissimi fratelli Holmes le hanno rivelato che la sua cara mogliettina fosse uno dei cecchini della piscina? Oh, certo, la dolce Mary poi è passata a lavorare per Mycroft Holmes, con il compito di sorvegliarla, ma prima aveva lavorato per il mio povero fratellino, James.”
“Cosa vuole da me?” domandi in tono secco. I tuoi occhi, delusi, feriti e furiosi, si posano su Sherlock e Mary. Un altro segreto. Un’altra bugia. Certo, tutto ti è stato nascosto a fin di bene, per proteggerti, per non farti soffrire. Ti chiedi se capiranno mai che non sei un oggetto di vetro, che non ti rompi facilmente.
Mary e Sherlock ti fissano perplessi. Non capiscono il motivo della rabbia che leggono nei tuoi occhi, colore dell’oceano.
“La sua vita,” risponde la voce.
E poi c’è il silenzio.
Aggrotti la fronte, ma è solo per un secondo.
Le urla di Sherlock e Mary diventano un unico grido: il tuo nome.
Sui loro volti si dipinge un’espressione sgomenta ed i loro occhi si riempiono di terrore.
Riconosci il dolore e sai cosa ti abbia colpito, perché ti è già accaduto, in Afghanistan. Allora ti spararono ad una spalla. Ora, il dolore proviene dal petto, proprio dove si trova il tuo cuore. Senti le voci disperate di Sherlock e Mary farsi sempre più lontane. Sei stanco. Vuoi solo chiudere gli occhi e riposare. Sorridi a Sherlock ed a Mary perché, malgrado tutti i loro difetti, tu li ami. Non puoi farne a meno. Sorridi loro per rassicurarli, per fare loro capire che andrà tutto bene.
E tutto diventa buio, freddo e silenzioso.


Angolo dell’autrice
 
Forse si capisce che mi aspetto brutte cose per John, al termine della quarta stagione. Anche questo racconto (chiamiamolo così) è nato sotto l’ombrellone, ma è l’ultimo. Lo ho unito al precedente, in questa piccolissima raccolta, giusto perché hanno in comune il non essere la fine di una long, ma essere solo una mia immaginaria scena finale della prossima stagione. Non ne scriverò altre, state tranquilli, perché ora vado a fare la valigia. Domani si torna a casa e lunedì al lavoro!

Grazie a Blablia87, Creepy Doll ed emerenziano per i bellissimi commenti alla precedente flash.

Buone vacanze a tutti!

Ciao!
   
 
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