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Autore: chrono storm01    05/08/2016    1 recensioni
Storia interattiva otto posti disponibili. iscrizioni chiuse.
Nella regione di Ecllissior, terra piena di vita e misteri, nove allenatori partono per un viaggio.
Ognuno pensa di viaggiare da solo, ma per una serie di imprevisti si ritroveranno a viaggiare insieme.
I nove dovranno tentare di fermare il team Ombrya dedito a trovare il Pokemon Eden: un luogo pieno di Pokemon rari e dove i leggendari vanno spesso a riposarsi per recuperare energie.
Il pericolo più grande però sarà l'eclissi nera: un'arma segreta usata per creare Pokemon neri, Pokemon aggressivi che si nasconderanno nella regione di Ecllissior.
I nove eroi e le loro squadre dovranno usare l'ingegno e il coraggio per salvare il mondo intero.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Drew/Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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-Secondo la guida siamo ormai vicini ad Astutopoli- lesse Max – A separarci dalla città c’è solo Monte Psichico, che dovremmo raggiungere tra poco-
Erano passati alcuni giorni da quando i ragazzi si erano ritrovati ad Assiopoli a lottare contro il Poliwhirl influenzato dall’eclissi nera, e in quel lasso di tempo avevano percorso molta strada attraversando le Pianure Rosate, così chiamate perché punteggiate di fiori che in estate ricoprivano i prati con i loro petali rosa.
-Monte psichico?- chiese incuriosita Vera – Ci vivono molti pokèmon di tipo psico?-
-Pare di sì, ma qui non specifica quali specie- rispose Max
-Io non vedo l’ora di arrivare ad Astutopoli!- fremette Mark – Avremo finalmente l’occasione di sfidare il famosissimo Tony!-
-Famosissimo mi pare un’esagerazione- sbuffò Clive – Quel tipo è solo un esagitato a cui piace fare cose pericolose e metterle sulla pokèvisione. Ricordate quando è andato a stuzzicare quello Slaking? L’ha disturbato proprio mentre dormiva, e il pokèmon l’ha spedito dritto all’ospedale-
-Quel video è famosissimo, è arrivato anche a Sinnoh!- ricordò Lucinda – Se non mi sbaglio lo misero nella top ten dei capipalestra più famosi-
-Già- approvò Chiara – Quando mi sento giù guardo uno dei suoi video, è l’unica persona più sfortunata di me-
“Ne guarderei volentieri uno anche adesso!” pensò la sfortunata, di pessimo umore. Aveva passato un giorno in isolamento totale a causa della puzza lasciatali da Stunky ad Assiopoli, mentre nei restanti aveva tentato di parlare con Alima, Tracey e Lucinda, i ragazzi che Glaceon le aveva indicato come innamorati di qualcuno, ma non era riuscita ad ottenere niente. Alima si rifiutava di parlare di sentimenti (“Dubito persino di poterli provare” era la sua risposta quando tentava di affrontare l’argomento), mentre Lucinda e Tracey tendevano a cambiare discorso ogni volta che provava ad addentrarsi nell’argomento “amore”.
-Ecco il Monte Psichico!- la voce entusiasta di Niagara interruppe i suoi ragionamenti: erano arrivati all’entrata della montagna.
-Forza, andiamo!- li esortò Drew – Non vedo l’ora di scoprire che Pokèmon vivono qui!-
Drew, Max, Arya, Clive, Misty e Alima entrarono senza indugio nella caverna, mentre i sei restanti vennero bloccati dal rumore sommesso di passi.
-Che è stato?- chiese Chiara spaventata
-Credo che fosse il vento- rispose Lucinda
Il rumore si ripeté, più vicino.
-O forse no- balbettò Vera
-Ragazze calmatevi, probabilmente è solo qualche allenatore che viene a visitare la montagna!- tentò di rabbonirle Tracey
-Non entrate nella montagna!- urlò all’improvviso una voce femminile, facendo trasalire tutti e rischiando di far svenire Chiara.
Una ragazza dai capelli neri a caschetto che doveva avere qualche anno in più dei ragazzi spuntò dai cespugli con fare allarmato e si frappose tra i ragazzi e l’entrata della montagna.
-Perché non dovremmo?- domandò sospettosa Niagara
-Perché gli abitanti non vogliono essere disturbati- riprese la ragazza – Io sono Courtney, e sono venuta qui con alcune mie amiche. Siamo entrate nella caverna tutte insieme e…-
-E…- la spronò a continuare Tracey
-E sono tutte sparite!- spiegò la ragazza – Sono riuscita ad uscire per pura fortuna. In quella grotta vive qualcuno che fa sparire le persone-
-Bene, grazie mille per l’informazione- Chiara strinse la mano della ragazza e si voltò, dando le spalle alla grotta – Noi andiamo via: siamo molto socievoli, ma se costoro non vogliono avere compagnia chi siamo noi per poterli giudicare?-
-Ferma- la bloccò Niagara – Non possiamo andarcene, i nostri amici sono lì dentro-
-Già, Niagara ha ragione!- rincarò Mark
-Sono riuscita a fare una foto dei pokèmon che ci circondavano- Courtney prese il suo cellulare e mostrò loro una foto – Credo siano questi i pokèmon che fanno sparire la gente-
La foto di Courtney mostrava alcuni pokèmon neri filiformi a forma di lettere con un grosso occhio al centro: degli Unown.
-A pensarci bene ha ragione Chiara- Mark fece dietro front – Forza, andiamo a cercarci dei nuovi amici-
-Mark!- lo riprese Lucinda – C’è anche tua cugina lì dentro!-
- Gli Unown sono pericolosi!- rispose il ragazzo – A Johto Misty e i suoi amici si sono ritrovati in una situazione a dir poco spaventosa-
-Proprio per questo dobbiamo andare ad aiutarli- riprese Tracey – Scommetto che gli Unown non sono cattivi, forse hanno solo trasportato le persone da un’altra parte della grotta-
-Ne dubito fortemente- rispose Courtney
-E se anche fossero davvero pericolosi?- esclamò Vera – Vuoi davvero lasciare le tue amiche così?-
-Okay, hai ragione- ammise Courtney – Verrò con voi nella grotta. Forza, andiamo!-
I sette entrarono nella grotta, o meglio, cinque di loro entrarono mentre gli altri due vennero trascinati dentro a forza.
 
 
 
 
Richard entrò nel suo ufficio e ci trovò l’intera squadra di sabotaggio al gran completo.
-Ragazzi, abbiamo una nuova missione- spiegò il ragazzo senza entusiasmo
-Come mai tutta questa allegria?- chiese ironico Ryan
-Perché so chi è stato a proporre la missione- rispose il luogotenente
-Fammi indovinare- propose Lucy – Si tratta per caso di una ragazza rompiscatole e bionda il cui sinonimo è strega?-
-Bingo- Richard mise sulla scrivania il fascicolo della missione – E questa non è neanche la cosa peggiore. Britney ha proposto una spedizione a Porto Glaciale-
-Un momento- lo interruppe Alex – Porto Glaciale non è quella famosa cittadina a nord dove si trova la casa del superquattro Oliver, l’esperto di tipo ghiaccio?-
-Che purtroppo è anche lo zio di Britney- intuì Lucy – Britney ci vuole praticamente portare in casa sua. Ha senza alcun dubbio un piano-
-Temo proprio che voglia provare a smascherarci- concordò il luogotenente – Ormai non possiamo tirarci indietro, dobbiamo andare a Porto Glaciale ed impedirle di farlo. La missione che ha proposto è quella di spiare i metodi di lotta di suo zio e, se si presentasse l’occasione, di rubare i suoi pokèmon-
-Quindi noi dovremmo entrare nella super sorvegliata casa di Oliver insieme alla sua malvagia nipote che come minimo tenterà di congelarci e chiuderci nella ghiacciaia della casa?- riassunse Alex
-In pratica sì- confermò Richard
-La prossima volta cosa farà, ci proporrà per una missione per derubare la campionessa?- ironizzò il tenebroso
-Non darle idee- rispose Lucy – Di solito quando rispolvera la storiella dello spiare suo zio è perché vuole rovinare qualcuno-
-Un attimo- intervenne Ryan – Non è la prima volta che propone missioni di questo genere?-
-Lo fa continuamente ed ogni volta per puro caso un luogotenente perde il posto o delle reclute si ritirano- spiegò la ragazza – Nessuno sa cosa faccia Britney durante queste missioni, perché nessuno ne ha mai voluto parlare. Ma qualsiasi cosa sia, non è affatto positiva-
-Okay ragazzi, parlando non risolveremo niente- commentò Alex – Tutto quello che possiamo fare è sventare il suo piano e possibilmente farla finire in prigione-
-Mi piace questo piano- approvò Ryan
-E va bene- zittì tutti Richard – Britney ci aspetta fuori. Partiamo subito-
 
 
 
 
-Questa città è davvero carina-
Mandy, Zoey ed Aiden erano arrivati ad Astutopoli, una grande città marittima, ed avevano fatto un veloce giro turistico, per poi raggiungere il porto.
-Sì, è molto pittoresca, ma non è per questo che siamo qui- Zoey zittì sgarbatamente Mandy – Oggi dobbiamo compiere una missione-
-Una missione?- ripeté confuso Aiden – Zoey, hai forse battuto la testa e perso la memoria? Non siamo più nel team Ombrya-
-Lo so, infatti dobbiamo proprio evitare che il team Ombrya, e più nello specifico Dorien, diventi più potente- rispose la ragazza – Poco prima della nostra fuga, ero sulle tracce del Turchese della Positività, una delle pietre che custodisce i guardiani, ma il compito mi è stato tolto prima che potessi scoprirne l’esatta posizione-
-E allora?- domandò Mandy
-Beh, un giorno ero appena stata dal capo per un rapporto e una volta uscita ho sentito che diceva a qualcuno di entrare- raccontò l’ex luogotenente – Ho per puro caso origliato la conversazione ed ho sentito una voce femminile dire di aver localizzato il Turchese, suppongo fosse Bunny. In ogni caso ho sentito che la pietra era nascosta in un’isola a largo di Astutopoli-
-Quindi tu vorresti recuperare il turchese?- intuì Aiden
-Non solo- continuò la ragazza – Di sicuro qualcuno è a cercare la pietra in questo esatto momento e con un po’ di fortuna potrebbe essere la stessa Bunny. Sarebbe l’occasione perfetta per scoprire la sua identità!-
-Scoprire l’identità di Bunny?- Mandy ed Aiden ripensarono al loro incontro con la misteriosa luogotenente nella stanza segreta a cui erano riusciti ad accedere dall’archivio – Ci stiamo!-
-Sai come potremmo arrivare sull’isola?- domandò Aiden
-Beh, se non sbaglio c’è un tour oceanico che parte da qui una volta al giorno e si ferma proprio sull’isola- esclamò Zoey
-Sai anche quando parte?- chiese Mandy
-Aspettate, controllo io- Aiden prese il suo cellulare e fece una ricerca – Il sito ufficiale del tour dice che parte… mezz’ora fa-
-Accidenti!- Zoey pestò il piede per terra con stizza – Perderemo un giorno intero e daremo più tempo a Bunny di trovare la pietra-
-Beh, potremmo andarci anche da soli- propose Mandy – Usando i nostri pokèmon. Io per esempio potrei volare fino all’isola con Skarmory-
-Lapras invece non avrà problemi a portare due persone- rincarò Aiden – Ottima idea Mandy!-
- Che trovata geniale!- approvò anche Zoey – Forza, fate uscire i vostri pokèmon, cosa aspettate?-
 
 
 
 
-Perché siamo entrati?-
-Questa è una pessima idea!-
-Possiamo anche trovarci nuovi amici!-
-E oltretutto all’entrata c’è un cartello che dice che non è educato disturbare i pokèmon che vivono nella grotta!-
Mark e Chiara non facevano che lamentarsi della scelta degli amici. Il primo tremava in mezzo al gruppo, guardandosi intorno frenetico, mentre la seconda era abbarbicata al braccio di Niagara.
-Ve l’abbiamo già detto: dobbiamo aiutare tutte le persone che sono state fatte sparire dagli Unown!- rispose Vera – E comunque Mark in questa grotta c’è anche tua cugina!-
-Tanto ne ho altre tre!- ribatté il ragazzo – Sentite, io non ho intenzione di affrontare pokèmon pericolosi come gli Unown-
-Pericolosi?- chiese perplesso Tracey – Ma sanno usare solo introforza!-
-E con ciò?- disse Mark – Sono comunque potentissimi. Trasportano le persone nella loro dimensione, le ipnotizzano  e creano dal nulla quello che vogliono!-
-Effettivamente- ammise Vera – Misty mi ha raccontato di ciò che è successo a Johto e devo ammettere che…-
-Vera, non ti ci mettere anche tu!- la bloccò Lucinda – Abbiamo già ben tre persone terrorizzate, non ce ne servono altre!-
Infatti anche Courtney era molto nervosa e i ragazzi avevano dovuto bloccare anche lei per evitare che potesse fuggire, così Lucinda era costretta a portarla a braccetto per tenerla sempre d’occhio.
-C’è una cosa che non capisco- intervenne Tracey – Questa montagna si chiama Monte Psichico. Possibile che ci vivano solo degli Unown e nessun altro pokèmon di tipo psico?-
-Oh, ci vivono altri pokèmon, ma sono molto più rari degli Unown- spiegò Courtney – Ci sono notizie di avvistamenti di pokèmon come Solrock, Lunatone e Baltoy, e alcuni pensano che si possano trovare anche dei Woobat e dei Beldum-
-Capito Arrow?- chiese Niagara rivolta al suo Metang, trasportato dal suo Shuppet – Ci sono dei tuoi simili qui-
Il pokèmon rispose con un ronzio annoiato.
-Non so perché, ma quello non mi sembrava un “Evviva” o un “Che bello”- commentò sarcastica Vera
-Ha detto, e cito testualmente- tradusse Chiara – “Buon per loro”, oltretutto senza troppo entusiasmo-
- Comunque non mi pare ci siano così tanti Unown- commentò Vera – Non ne ancora apparso nessuno-
-Giusto, mettiti anche a lamentarti perché non ci sono!- sbottò Mark
-Wow, calma- tentò di cavarsi d’impiccio la coordinatrice di Hoenn – Da come ne parlava Courtney sembrava che fossero molto comuni-
-E poi non hai motivo di innervosirti tanto- continuò Tracey – Non abbiamo prove per affermare che gli Unown abbiano fatto sparire le persone-
-Ah no?- intervenne Chiara – E allora perché gli altri non ci sono venuti a cercare quando si sono accorti che non gli avevamo seguiti? Forse perché sono stati rapiti!-
-Oppure perché hanno dato per scontato che gli avremmo raggiunti- rispose il ragazzo
-Oh, la mia ipotesi è molto più logica!- disse la pasticciona – E se questo non vi basta come prova, basta guardare come si comportano i pokèmon. Anche Piplup è spaventato!-
-Piplup è più fifone di te, è normale che sia spaventato- Lucinda accarezzò il suo pokèmon che, molto nervoso, le si era incollato alla spalla – Akie e Pumpkin al contrario sono molto tranquilli-
-Facciamo così: adesso provo a chiamare Misty e la metto in vivavoce, così sapremo se stanno bene o no- propose Tracey afferrando il suo cellulare e cercando il numero della ragazza.
Il ragazzo chiamò l’amica e si mise il telefono all’orecchio. Per i primi tre squilli non rispose nessuno, e Chiara e Mark erano sempre più preoccupati, ma poi avvertirono la voce della capopalestra.
-Tracey, per fortuna mi hai chiamato- la ragazza parlava con tono concitato e preoccupato – Dovete fare presto, è rimasto poco tempo-
-Ma… dove siete?- chiese il ragazzo, ma lei non sembrava intenzionata a lasciarlo parlare.
-Gli Unown…- balbettò Misty – Ci hanno portato… abbiamo trovato…-
-Misty, credo che stia cadendo la linea- la avvisò Tracey – Non riesco a capire bene-
-Delle ragazze… siamo finiti in…- riuscì a dire la ragazza prima che la linea cadesse completamente, lasciando la grotta nel silenzio.
-Lo sapevo!- gongolò Chiara – Gli Unown li hanno trovati e sono finiti nella loro dimensione. Le ragazze di cui parlava sono le amiche di Courtney, e diceva che era rimasto poco tempo perché il varco per la dimensione degli Unown si sta richiudendo-
-Se così fosse sarebbe un motivo in più per tirarli fuori di lì- la interruppe Vera – Non ho alcuna intenzione di lasciare il mio fidanzato e mio fratello nei guai-
-Vera ha ragione, dobbiamo senza dubbio aiutarli- rincarò Niagara
-Non potremmo semplicemente andarcene e lasciare un bigliettino per gli Unown in cui chiediamo di ridarci i nostri amici?- propose Chiara
-Non ti rispondo nemmeno- si limitò a dire l’intenditrice
Tracey provò più volte a chiamare Misty, così come Vera tentò di fare lo stesso con Drew, ma pareva che tutti fossero irraggiungibili.
I ragazzi si addentrarono sempre più nella grotta, ma eccetto alcuni Woobat che svolazzavano per la grotta, non trovarono nessun pokèmon.
-Quando avete camminato prima di trovare gli Unown?- domandò Lucinda a Courtney.
- Non ne sono sicura- rispose la ragazza confusa – Se devo essere sincera questo posto non lo ricordo. Credo che a questo punto li avessimo già incontrati-
-Allora devono essere qui, nascosti da qualche parte!- ipotizzò Mark guardandosi intorno come se potesse identificare gli Unown mimetizzati tra le rocce.
-Mark, non essere ridicolo- fece in tempo a dire Vera prima che uno strano ronzio si propagasse nell’aria – Cos’è questo rumore?-
Subito dopo un Unown di forma circolare apparve da dietro l’angolo, facendo rabbrividire Mark, Chiara e Courtney.
-State calmi, un Unown da solo non può fare molto- tentò di rabbonirli Tracey
Il pokèmon venne però raggiunto da un paio dei suoi simili di forma differente e i tre iniziarono ad illuminarsi e a girare in circolo intorno ai ragazzi.
-Io vi avevo avvisato!- Mark stava tremando – Scappiamo fuori, forse siamo ancora in tempo-
Il ragazzo e Chiara si voltarono per andarsene e si trovarono davanti altri sette Unown, che iniziarono a roteare insieme ai primi tre.
-Oh cavolo, è esattamente quello che è successo alle mie amiche- rabbrividì Courtney – Sono state circondate dagli Unown che giravano senza sosta e d’un tratto… puff, sparite!-
-Ammetto che sto iniziando ad aver paura anch’io- ammise Vera stringendosi a Courtney e a Lucinda
Sempre più Unown si misero a ruotare intorno ai ragazzi, quasi circondandoli in una cupola. Presto i pokèmon iniziarono ad emettere un raggio viola, che lentamente circondò il gruppetto.
Niagara fu la prima a sparire, insieme ad i suoi pokèmon. Non appena la ragazza svanì, Chiara venne presa dal panico e abbracciò Tracey, la prima persona disponibile. Purtroppo per lei però, anche il ragazzo venne risucchiato dagli Unown.
-Perché siete voluti venire qui dentro?- chiese la ragazza – Sapevo che era una pessima idea!-
Prima di poter aggiungere altro, gli Unown fecero sparire anche lei.
Dopodiché toccò a Piplup, seguito a ruota da Lucinda.
Mark, Vera e Courtney, i tre rimasti, cercarono un modo per uscire dal cerchio di Unown.
-Voi e la vostra stupida generosità!- balbettò Courtney prima di svanire nel nulla.
-Avevamo l’occasione di salvarci, ma voi dovevate per forza aiutare gli altri- Mark cercò di afferrare la sfera pokè di Slowbro per contrastare i poteri dei pokèmon, ma venne fatto sparire.
-Perché non ho creduto a Mark e Chiara?- si chiese Vera, rimasta sola in mezzo ai pokèmon – A questo punto quasi quasi preferisco raggiungere gli altri-
Un attimo dopo anche lei svanì: gli Unown avevano esaudito il suo desiderio.
 
 
 
 
-E così è questa Porto Glaciale?-
I cinque membri Ombrya avevano raggiunto la città in autobus (Alex si era rifiutato di camminare per ore nel freddo del nord Eclissior) ed erano scesi in una piccola cittadina in cui sembrava sempre inverno.
-Capisco perché è l’ambiente perfetto per i pokèmon di tipo ghiaccio- commentò Alex – Questo posto è a dir poco congelato. Mi stupisco che i cittadini siano ancora capaci di muoversi-
I ragazzi non avevano pensato di portare con loro niente per scaldarsi, e Britney si era guardata bene dall’avvertirli, così in quel momento lei, abituata a quel clima, non stava poi così male, mentre loro tremavano dal freddo.
-La casa di mio zio è da questa parte- disse Britney con tono neutro – Forza freddolosi, andiamo-
-Freddolosi?- chiese Ryan – Ci saranno almeno tremila gradi sotto zero-
-Esagerato- ridacchiò maliziosamente la bionda – E comunque se vuoi posso scaldarti io-
Ryan la ignorò, mentre Lucy, Alex e Richard repressero un conato di vomito.
-Sentimi bene, regina delle snob- intervenne Alex – Tu sai cosa siamo noi, e noi sappiamo che strega sei. Quindi parla chiaro: perché hai proposto questa stupida missione?-
-Non so proprio di cosa stai parlando- rispose innocente Britney – Io ho solo proposto una missione-
-Non siamo così scemi, sappiamo che proponi questa missione almeno due volte all’anno!- continuò Lucy – Non porta mai a nessun risultato, ma in compenso tu ci guadagni sempre qualcosa. L’ultima volta che hai proposto questa spedizione un luogotenente si è dimesso e due reclute che ti erano antipatiche sono improvvisamente diventate tue schiavette!-
-Coincidenze- si limitò a rispondere la reginetta
-Certo, come no- ribatté Richard – Ti avviso, non cadremo nella tua trappola-
-Sì, come volete- borbottò la ragazza – In ogni caso siamo arrivati a casa di mio zio-
-Casa?- domandò Alex – Questa è una reggia!-
Il quintetto era arrivato davanti ad una villa enorme con un giardino altrettanto grande, con l’erba coperta di brina
-Lo zio tiene sempre la temperatura della casa molto bassa e ogni tanto fa congelare il prato da uno dei suoi pokèmon- spiegò Britney – In ogni caso oggi lui è fuori città, viaggia molto spesso, la casa è isolata perciò nessuno farà caso a noi, ed io so dove tiene le chiavi-
La ragazza infilò la mano in uno dei vasi bianchi davanti al cancello e afferrò un portachiavi che ne custodiva una decina.
La bionda usò una chiave per aprire il cancello: entrò e poi si rivolse ai compagni.
-E voi non venite?- chiese con tranquillità.
I quattro si guardarono l’un l’altro, tutti sospettosi, ma non avevano molta scelta: uno alla volta, i ragazzi entrarono nel giardino della casa del superquattro.
Mentre si chiudeva alle spalle in cancello, Lucy ebbe la netta impressione di essere già finita in trappola, eppure non riusciva a capire cosa stesse pianificando Britney.
Il gruppo percorse il vialetto che attraversava il giardino portando fino alla porta della casa, che Britney aprì con una delle chiavi che aveva recuperato.
I ragazzi si ritrovarono in un ampio ingresso, con le pareti piene di quadri che raffiguravano pokèmon di tipo ghiaccio, il quale portava ad un ampio salone con pareti e talmente bianche da far pensare che nella stanza fosse appena nevicato.
-Bel posticino- fischiettò ammirato Alex – Deve essere un tipo particolarmente ricco-
-Sì, lo è- rivelò Britney
Lucy si guardò intorno e si avvicinò ad un mobile su cui campeggiavano numerose fotografie. Alcune ritraevano l’intera famiglia, altre solo un uomo attraente dai capelli biondi che doveva essere lo zio di Britney.
-Bene, adesso cosa dobbiamo fare?- chiese Richard esaminando la sala
-Io propongo di dividerci e di cercare La Ghiacciaia, il luogo dove mio zio fa vivere alcuni pokèmon selvatici molto forti quando per loro è troppo caldo- spiegò Britney avvicinandosi pericolosamente a Ryan e facendo stringere i pugni dalla rabbia a Lucy.
-Non serve- intervenne Richard per dar manforte all’amica – Sono certo che tu sai perfettamente dove si trova La Ghiacciaia, quindi non c’è bisogno di dividerci, basta che tu ci conduca lì-
Britney era chiaramente seccata: avrebbe voluto passare un po’ di tempo da sola con Ryan, sia per farlo innamorare di lei che probabilmente per mettere a punto il suo piano, ma non riuscì a trovare le parole per ribattere.
-E va bene, vi porterò alla Ghiacciaia- si arrese poi – Seguitemi-
La bionda si inoltrò nella casa, che all’apparenza sembrava deserta.
-Ma tuo zio lascia questa casa completamente sguarnita? Senza un allarme né servitù?- domandò Ryan
-Ci sono sia i domestici che l’allarme- spiegò Britney – Ma uno dei suoi maggiordomi è un membro Ombrya sotto copertura: prima l’ho chiamato e gli ho chiesto di allontanare tutti i domestici con una scusa, e anche di togliere l’allarme, entrambe cose che evidentemente deve aver fatto-
-Ah ecco- commentò Alex – Anche se è un tuo parente, non poteva essere davvero così stupido-
I minuti successivi passarono con Britney che guidava il gruppo con a fianco a Ryan, con cui flirtava spudoratamente e gli altri tre indietro di qualche passo. Dal canto suo, Lucy si tratteneva dallo scoppiare a ridere perché Ryan ignorava ogni tentativo della ragazza. Lucy non sapeva se il ragazzo non si accorgeva di come la bionda ci stesse provando con lui o se la stesse volutamente umiliando, ma lo spettacolo era comunque uno spasso.
Anche Richard ed Alex si stavano decisamente divertendo, in special modo quest’ultimo. Vedere una persona meschina, snob e che lo irritava da matti venire umiliata in diretta era uno spettacolo che lo faceva davvero sentire bene.
Presto i cinque arrivarono in un corridoio ancor più gelido degli altri.
-Perché credo che la Ghiacciaia si trovi da queste parti?- chiese Ryan abbracciandosi tremante.
-Come sei perspicacie- lo lodò Britney – Siamo arrivati, la Ghiacciaia è proprio qui. Questa è l’entrata per il personale, ma c’è ne un’altra da cui si arriva direttamente fuori dalla casa, così i pokèmon ghiaccio possono entrare liberamente. Tanto la porta che da sulla casa è sempre chiusa a chiave, perciò nessuno si preoccupa che qualcuno possa entrare da lì-
La bionda brandì il portachiavi e iniziò a cercare quella giusta per la porta. Una volta trovata, la aprì.
Richard, Ryan ed Alex entrarono subito nella Ghiacciaia, un ambiente pieno di neve e ghiaccio con molti pokèmon selvatici che giocavano, mentre Lucy rimase sulla porta, sospettosa.
-Tu non entri?- chiese la ragazza a Britney
-No- rispose lei, spingendola dentro e richiudendo la porta con uno scatto.
I quattro ragazzi si ammassarono subito contro di essa battendoci con i pugni.
-Britney, che stai facendo?- chiese Ryan – Facci uscire subito-
-Spiacente caro, il piano originale non prevedeva di intrappolare anche te- rispose la bionda – Purtroppo però non ti sei voluto staccare da questi sfigati, perciò sono stata costretta a farlo. Fidatevi, un po’ di tempo qui dentro vi farà bene. Forse capirete che intralciare la mia ascesa al potere del team Ombrya non è una buona idea-
-Non posso credere che tu sia davvero così perfida!- gridò Richard
-Allora non mi conosci abbastanza- continuò la reginetta – Cercare di uscire è inutile, la porta è impossibile da sfondare, e ho fatto chiudere la seconda entrata dal maggiordomo. Rilassatevi pure, fate amicizia con i pokèmon e chiamatemi solo quando Ryan sarà pronto a diventare il mio ragazzo, Richard a rinunciare al suo ruolo di luogotenente in mio favore e voi altri due rompiscatole a smettere nella vostra stupida missione e ritirarvi-
Con una risatina, Britney si allontanò dalla porta, lasciandoli soli.
-Non posso credere che siamo caduti davvero nella sua trappola- disse Lucy – Come degli idioti-
 
 
 
 
-Eccoci arrivati!-
Skarmory atterrò sulla sabbia dell’Isola dei Mantine, così chiamata per i branchi di pokèmon di quella specie che migravano in quelle spiagge.
Anche Lapras aveva raggiunto la spiaggia e Aiden e Zoey, dopo aver ringraziato la pokèmon e averla rimessa nella sfera, raggiunsero l’amica.
-Okay, secondo le ricerche di Bunny il Turchese della Positività è nascosto da qualche parte nella foresta- spiegò Zoey – Il problema è che anche se riuscissimo a prenderlo, non sapremmo come attivarlo-
-Essendo la pietra della positività, credo che custodisca il guardiano di Mark- ipotizzò Aiden – Perciò solo lui potrà attivarla-
-Beh, a questo penseremo più tardi- li interruppe Mandy – Adesso l’importante è recuperare la pietra-
I tre fecero per dirigersi verso la vegetazione all’inizio della foresta, ma vennero bloccati da un attacco energipalla che si schiantò proprio davanti a loro.
-Fermi là!- intervenne una voce femminile, facendoli voltare tutti e tre.
Una ragazza dai capelli lunghi e castani sormontati da una coroncina di fiori e dagli occhi verdi, che aveva più o meno la stessa età dei ragazzi, affiancata da un Carnivire, li stava raggiungendo.
-Non osate fare un altro passo- continuò la ragazza cercando di apparire spavalda – Quella pietra deve restare esattamente dov’è, chiaro?-
-E tu chi saresti?- chiese sorpresa Zoey
-Ha un volto famigliare- mormorò Mandy ad Aiden
-Già…- rispose il biondo
- Non importa chi sono, vi basti sapere che sono qui per proteggere il Turchese della Positività!- spiegò la ragazza arrivando a fronteggiarli – Questo significa che non lo lascerò prendere né a voi né a nessun altro-
-Aspetta un attimo…- esclamò Aiden – Ma certo! Ora ti riconosco! Tu sei…-
-Lyla!- completò per lui Mandy – La superquattro di tipo erba!-
-Come?- chiese Zoey – Questa ragazzina è una superquattro? Ma l’esperta di tipo erba della lega non è la mitica Asia?-
-Lo ammetto, sono proprio io- spiegò Lyla – Mia nonna ha deciso di lasciare il suo ruolo qualche tempo fa e mi ha proposto come sua sostituta-
Il suo Carnivire parve confermare la sua versione.
-Ma se sei davvero una superquattro, cosa ci fai qui, e perché vuoi proteggere il turchese?- domandò Mandy confusa
-Perché so che il Team Ombrya lo sta cercando- spiegò la ragazza – Così come lo sa anche la mia cara amica Miriam. Abbiamo iniziato a fare ricerche su Dorien quando sono diventata superquattro e… ma perché lo sto dicendo a voi? Voi siete senza dubbio agenti del team Ombrya!-
-Beh, diciamo che lo siamo stati- ammise Zoey – Ma in realtà eravamo solo infiltrati- continuò evitando di dire che lei aveva davvero fatto parte del team Ombrya.
-Infiltrati?- chiese la ragazza – E come faccio a sapere che non state mentendo?-
-Beh, ci hai visto arrivare no?- domandò Mandy – I nostri pokèmon non sembrano fidarsi di noi?-
-Effettivamente…- ammise Lyla – Va bene, ma se non siete spie del team Ombrya, allora perché sapete del Turchese della Positività?-
-Probabilmente perché anche noi stiamo facendo quello che fai anche tu- commentò Zoey – Cerchiamo di proteggere le pietre-
-Okay, ho un’idea migliore per risolvere questa situazione- propose Aiden – Mandy, che ne dici di mostrargli i nostri amici?-
-Ottima idea- approvò Mandy – Questa è l’Agata della Velocità-
-E questa L’Azzurrite della Conoscenza-
Hollimin e Gryfulgur apparvero in scena davanti a Lyla, lasciandola sbalordita.
-I Guardiani della Natura!- Lyla si avvicinò per accarezzare Gryfulgur e Hollimin, che stranamente si lasciarono toccare da lei – Allora esistono davvero! E se si sono fidati di voi, allora devo farlo anch’io-
-Bene, perciò raccontaci cosa avete scoperto tu e la campionessa- propose Zoey
-Giusto- approvò Lyla – Io e Miriam abbiamo fatto diverse ricerche e siamo riuscite a capire che Dorien aveva fondato il team Ombrya. Ci sono volute altre settimane di ricerche, ma siamo riuscite a capire a cosa mirava esattamente. Abbiamo capito che cercava le pietre che custodivano i  Guardiani della Natura e abbiamo deciso di ostacolarlo. Purtroppo Miriam non deve restare ad assistere all’organizzazione della lega di Eclissior, quindi mi sono attivata io. Non sappiamo ancora se fidarci abbastanza degli altri superquattro, perciò per il momento siamo sole. È un sollievo sapere di avere degli alleati-
-Una superquattro ci ha appena chiamati alleati- Mandy era entusiasta – Non posso crederci!-
-Ehi, sono una ragazza anch’io- si schermì Lyla – Anche se ammetto che mi piace avere dei fan-
-Scusa la domanda, ma da quanto sei qui?- chiese Zoey – Perché io sono quasi certa che il team Ombrya sia già alla ricerca della pietra-
-In realtà sono appena arrivata- ammise la superquattro – Non ho ancora avuto tempo di esplorare l’isola-
-Allora che ne pensi di farlo insieme?- propose Aiden, che sembrava emozionato quanto Mandy – Unendo le forze saremo senza dubbio più potenti del team Ombrya!-
-Buona idea!- disse Lyla facendo rientrare il suo Carnivire – Va bene, andiamo-
 
 
 
Niagara si ritrovò improvvisamente in un’altra parte della grotta e perse l’equilibrio, cadendo a terra. Subito dopo le finì addosso anche Akie, mentre Pumpkin riuscì grazie alla sua prontezza di riflessi ad evitare che anche Arrow le cadesse sopra, salvandola così dal suo dolce peso.
-Che strano- mormorò la ragazza – Prima pensavo quasi che avessero ragione Mark e Chiara, ma questa non mi pare la dimensione degli Unown-
La ragazza si guardò intorno perplessa, ma non notò nessuno,né umani né pokèmon, almeno fino alla comparsa di Tracey, che le finì dritto addosso.
-Ma dove siamo finiti?- chiese il ragazzo non appena riuscì ad orientarsi
-Che ne dici di parlarne dopo, quando saremo entrambi in piedi?- propose l’intenditrice.
Tracey fece per alzarsi, ma improvvisamente anche Chiara gli finì addosso, aumentando ancora il peso che stava sopra Niagara.
-Che strano, la dimensione degli Unown è uguale al Monte Psichico- commentò la ragazza – E voi perché state lì sdraiati?-
-Chissà perché!- risposero in coro entrambi, subito prima che anche Lucinda e Piplup andassero ad aumentare la pila.
-Ragazzi, potreste farmi il favore di togliervi di lì prima che appaia…- iniziò Niagara.
Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase, perché Courtney apparve dal nulla.
-…Qualcun altro- terminò la ragazza –Okay, adesso però…- e anche Mark si unì a loro -… Toglietevi-
-Ci siamo tutti?- chiese Lucinda, appena prima dell’arrivo di Vera.
-Bene, ora che siamo tutti potete anche togliervi da sopra di me!- propose Niagara
Tutti i ragazzi si alzarono e si ripulirono i vestiti dalla polvere.
-Ma dove siamo finiti?- domandò Mark
-Beh, mi pare ovvio- rispose Tracey – Siamo ancora nel Monte Psichico, ma non mi è chiaro perché gli Unown ci abbiano portati qui-
-Noi lo sappiamo- intervenne una voce femminile
Alima spuntò da dietro l’angolo insieme al resto del gruppo.
-Appena siamo entrati siamo subito stati circondati dagli Unown- spiegò Drew – E ci hanno trasportato in un posto dove c’erano già alcune ragazze-
-Devono essere le tue amiche- intuì Vera rivolta a Courtney
-Gli Unown non avevano cattive intenzioni- spiegò Arya – Volevano solo avvisarci-
-Avvisarvi di cosa?- domandò Courtney
-Di un cedimento nella grotta- continuò Alima – Gli Unown avevano paura che potesse esserci una frana nella grotta e hanno provato a farlo capire agli umani che hanno trovato. Purtroppo però non facevano che spaventare gli umani-
-Allora siamo intervenuti subito- intervenne Clive – Gli Unown ci hanno portato all’uscita, noi abbiamo mandato le altre ragazze a chiamare i soccorsi per chiudere la zona dove c’è il rischio di frana e noi siamo rimasti ad aspettarli-
-Quando mi hai chiamato ho cercato di avvertirti- spiegò Misty a Tracey – Ho detto che abbiamo trovato il cedimento, ma che avevamo poco tempo per chiamare aiuto, vi ho avvisato della presenza delle ragazze e ho cercato di spiegarvi in che punto della grotta eravamo finiti, ma è caduta la linea-
-Ma perché gli Unown non ci hanno portato subito da voi invece di aspettare per trasportarci qui?- domandò ancora Mark
-Probabilmente noi ci eravamo già attivati per risolvere il problema-ipotizzò Max – Quindi non avevano più bisogno di aiuto, e vi hanno trasportati qui solo quando vi siete avvicinati troppo al punto in cui minacciava la frana-
-Effettivamente ha senso- ammise Chiara – Sapevo che non c’era motivo di essere spaventati-
-Due minuti fa la pensavi diversamente- la rimbrottò Mark
-Disse colui che voleva lasciare tutti in pericolo perché aveva paura- ribatté Chiara
-Avanti, ammettetelo, eravate entrambi terrorizzati, esattamente come Piplup- li interruppe Lucinda
Il pokèmon pinguino saltellò come per indicare che lui non aveva affatto avuto paura, ma quando Akie da dietro gli toccò la testa, saltò subito in braccio a Lucinda, tremante.
-Già, proprio la quint’essenza del coraggio- confermò ironica Niagara – Comunque quando gli Unown ci hanno circondato eravamo tutti spaventati, nessuno escluso. Vero ragazzi?-
-Vero- ammisero tutti in coro
-Bene, adesso che abbiamo superato l’argomento- intervenne Tracey – L’uscita della grotta è qui vicino?-
-Sì, basta percorrere un altro paio di cunicoli- spiegò Alima – Le ragazze sono andate a cercare aiuto già da un po’, se la stanno decisamente prendendo comoda-
-Beh, però gli Unown potrebbero aprire un servizio a pagamento- ipotizzò Chiara – All’entrata della grotta raggiungono i viaggiatori, si fanno pagare e li portano direttamente all’uscita-
-Io non userei mai un servizio simile- esclamò Mark – Questi saranno anche buoni, ma io ho comunque il terrore degli Unown-
-Anch’io ne sono un po’ spaventata, dopo ciò che mi è accaduto a Johto- confermò Misty
-Un po’?- chiese sarcastico Max – Quando ci hanno circondato ti sei messa ad urlare come un’isterica-
-Senti chi parla!- gli rispose Misty – Tu hai iniziato a correre in cerchio cercando di evitarli-
In quel momento arrivarono tre ragazze, che dovevano essere le amiche di Courtney, seguite da un’agente Jenny ed altri poliziotti.
-Queste ragazze mi hanno detto che in questa caverna c’è una zona a rischio frana che sarebbe meglio chiudere per evitare feriti- disse l’agente Jenny – Dov’è?-
-Non sapremmo dirlo con esattezza- spiegò Drew mentre Courtney andava ad abbracciare le sue amiche – Però loro potranno portarla nel luogo esatto-
Il ragazzo indicò alcuni degli Unown che levitavano placidi sopra di loro.
Una volta spiegata tutta la storia alla poliziotta, essa si fece condurre volentieri dai pokèmon nel luogo a rischio, che venne presto chiudo. Dopodiché gli agenti ringraziarono i ragazzi e li lasciarono all’uscita del Monte Psichico.
-Ragazzi- propose loro Courtney – Io e le ragazze vorremmo invitarvi a pranzo per ringraziarvi dell’aiuto.
-Accettiamo più che volentieri!- rispose Niagara a nome di tutti
-L’importante è allontanarsi da questo posto!- esclamarono all’unisono Mark e Chiara.
Il gruppo si unì così temporaneamente alle altre quattro ragazze, dirigendosi verso Astutopoli.
 
 
 
 
I quattro infiltrati nel team Ombrya erano ancora chiusi nella Ghiacciaia.
-Quando ho detto che Britney ci avrebbe congelati e chiusi nel frigo- balbettò tremante Alex – Non credevo che l’avrebbe fatto davvero-
-Qui dentro fa troppo freddo!- commentò Ryan – Forse potremmo abbracciarci tra noi per scaldarci, altrimenti diventeremo presto dei ghiaccioli-
-Nessuno provi ad abbracciarmi!- si affrettò a dire Alex non appena l’altro ebbe concluso la frase.
Lucy si strinse istintivamente a Ryan, salvo poi arrossire nell’accorgersi di ciò che aveva appena fatto. Il ragazzo le sorrise come suo solito e le passò un braccio intorno alle spalle, imbarazzandola ancora di più.
-Siamo sicuri che non ci sia modo di uscire?- chiese Richard sbirciando sospettoso i pokèmon selvatici che occupavano la stanza e non sembravano nemmeno averli notati – E, cosa più impellente al momento, siamo certi che questi pokèmon non siano ostili?-
- Potremmo lasciarlo scoprire a Snorunt- propose Ryan afferrando la sfera del pokèmon – Voi avete altri pokèmon di tipo ghiaccio che potrebbero aiutarci?-
-Purtroppo no- spiegò Alex – Forse se i pokèmon sono amichevoli riusciremo a farci aiutare a sfondare la porta, oppure quella lastra di ghiaccio con cui Britney ha chiuso l’altra porta-
-Vieni Snorunt, prova a fare amicizia con gli altri pokèmon- lo chiamò Ryan
Il pokèmon cappelneve si presentò in scena entusiasta, saltellando di gioia nel notare il clima gelido della stanza. Snorunt saltellò subito verso gli altri pokèmon ghiaccio, mettendosi a parlare con loro.
Dopo tempo fece cenno al suo allenatore e agli altri di avvicinarsi senza problemi: i pokèmon non erano aggressivi.
La stanza era piena di ogni tipo di pokèmon di tipo ghiaccio, che giocavano tra loro o si riposavano. Alcuni Bergimite correvano da una parte all’altra rincorrendosi, mentre dei Vanillite sfidavano un paio di Spheal a chi riusciva a creare il pezzo di ghiaccio più grande.
Lucy notò addirittura un Amaura che si crogiolava al fresco in un angolo.
-Che accidenti ci fa un Amaura qui?- chiese stupefatta la ragazza – Non erano estinti?-
-Ora che mi ci fai pensare ricordo di aver letto da qualche parte che alcuni scienziati hanno tentato di reinserire nell’ecosistema di Eclissior degli Amaura che sono riusciti a ricreare- spiegò Ryan, a cui la ragazza era ancora abbracciata – Gli hanno liberati qui a Porto Glaciale e hanno dato loro dei Gelomai, così da permetterli di viaggiare liberamente per tutta la regione-
-Forte- commentò la ragazza guardando ammirata Amaura
Richard iniziò a tentare di spiegare ai pokèmon selvatici di cosa avevano bisogno, mentre Alex pensava al modo migliore per vendicarsi di Britney.
-Vuoi provare a fare amicizia con Amaura?- propose Ryan a Lucy, richiamando a sé Snorunt – Snorunt è molto brava in queste cose-
-Beh, ammetto che mi piacerebbe molto catturarne uno- esclamò la ragazza – Ma non mi sembra il momento giusto per distrarsi-
-Oh, Richard riuscirà a farsi capire- provò a convincerla il ragazzo indicando il luogotenente, che stava gesticolando per spiegare ad un Glalie e ad un Saleo i loro problemi – Vieni, andiamo-
Lucy stava per ribattere, ma Ryan la prese per mano e la condusse verso Amaura, lasciandola senza parole. Il pokèmon tundra li osservò sospettoso, nonostante Snorunt cercasse di calmarlo.
-Ehilà- si presentò Lucy tendendo una mano per accarezzarlo – Sei proprio carino, sai?-
Amaura inclinò la testa, sempre più sospettoso, ma lasciò che Lucy lo accarezzasse.
-Non avresti per caso un’idea per uscire da qui?- domandò ancora la ragazza – Che so, un modo per sfondare il ghiaccio ad esempio?-
Il pokèmon le lanciò un’occhiata un po’ più allegra, che sembrava dire “Questo si può fare!”. Si alzò e si diresse a grandi passi verso la barriera di ghiaccio creata per impedire loro la fuga. Amaura si fermò dinnanzi ad esso e si concentrò. Subito i cristalli che aveva sui fianchi si illuminarono e dei massi si alzarono dal terreno, abbattendosi contro il ghiaccio con potenza.
-Ha rotto il ghiaccio con forzantica!- esultò Lucy – Ottimo lavoro-
Alex, allertato dal rumore, li raggiunse subito, mentre Richard non se ne era nemmeno accorto, preso com’era dalla sua pantomima.
-Ehi, se hai finito di giocare al gioco dei mimi- lo richiamò Alex – Ci sarebbe una strega bionda a cui dare una lezione!-
I quattro tornarono subito alla porta d’ingresso, che avevano lasciato socchiusa, ed entrarono di soppiatto nella villa dello zio di Britney, mentre l’Amaura che aveva rotto il ghiaccio li seguiva incuriosito.
-Dove credete che si nasconda Britney?- domandò Richard
-Dovunque sia, puoi stare certo che le darò una bella lezione- rispose Alex furibondo
-No- lo interruppe Lucy – Me ne occupo io-
-E va bene- decise Alex – Ma solo perché la odi più di me-
- Speriamo di riuscire ad intimidirla- disse Ryan – Le ho dato un due di picche e mi ha chiuso in una cella frigorifera, non oso pensare cosa ci farebbe se la battessimo in una lotta-
-Tu che dici, ti va di provare a lottare contro una snob antipatica?- chiese Lucy ad Amaura – Sarebbe fantastico riuscire a batterla nel suo campo: il tipo ghiaccio-
“Perché no?” disse lo sguardo di Amaura.
I quattro raggiunsero il salone principale nel totale silenzio ed iniziarono a sentire la voce di Britney.
-Certo Annabeth, il piano ha funzionato alla perfezione- diceva la ragazza, al telefono con una delle sue schiavette – Quegli stupidi ci sono cascati in pieno. Presto sarò luogotenente, avrò un ragazzo supercarino e nessuno oserà più ostacolarmi-
Alex strinse i pugni con rabbia, ma si trattenne perché sapeva che Lucy ci sarebbe andata ancora più pesante.
I ragazzi irruppero nel salone tutti insieme, lasciando basita la reginetta.
-Annabeth, ti devo richiamare, al momento ho una faccenda da sbrigare- Britney attaccò il telefono e afferrò la pokè ball di Glalie – Come accidenti avete fatto ad uscire?-
-Evidentemente il tuo piano non era poi così perfetto, snob psicopatica!- commentò Alex – Cavolo, anche i miei insulti sembrano congelati-
-Sei pronto Amaura?- domandò Lucy – Diamole una bella lezione-
-Non credo proprio- brontolò la bionda – Glalie, usa geloraggio-
-Rispondi con forzantica!- ordinò Lucy
L’attacco gelido venne annullato e Glalie venne colpito dalle rocce di Amaura, che infierì con raggiaurora.
-Vai con morso-
-Schiva!-
Amaura non fu abbastanza veloce e venne colpito da Glalie.
-E adesso liofilizzazione!- continuò Britney
-Usa schermoluce per proteggerti-
L’attacco di Glalie però fu più forte e lo schermoluce di Amaura si infranse, lasciandolo esposto a liofilizzazione
-E adesso bottintesta!- continuò Britney
Glalie colpì duramente l’avversario, che venne buttato a terra.
-Coraggio Amaura, riesci a continuare?- chiese preoccupata Lucy, mentre dietro di lei Richard, Alex e Ryan erano pronti ad intervenire.
Il pokèmon tundra si alzò e riuscì a schivare gelo raggio, colpendo Glalie con raggiaurora.
-Ora mi avete davvero stufato!- sbuffò Britney – Purogelo!-
-Schiva!-
Con uno scatto Amaura evitò l’attacco potentissimo e lanciò contro Glalie la sua forzantica.
-Credi davvero di potermi battere?- domandò con superiorità Britney – Glalie, ancora purogelo-
-Bloccalo con tuononda-
Amaura paralizzò Glalie, che cadde al suolo e si ritrovò a subire nuovamente forzantica.
-Cosa accidenti sta facendo?- chiese Britney furibonda con il suo pokèmon – Alzati subito e vai con geloraggio!-
-Schermoluce!-
Glalie riuscì a lanciare il raggio contro Amaura, ma quello si infranse contro schermoluce.
-E adesso vai con forzantica!-
I massi di Amaura colpirono pesantemente Glalie, mandandolo al tappeto.
-Cosa?- ringhiò Britney facendo rientrare il suo pokèmon – Non è possibile! Non puoi avermi battuto, tu sei una sfigata!-
-Amaura, vai con geloraggio grazie- comandò ancora Lucy
Il raggio gelato andò dritto contro Britney, congelandola all’istante.
-Oh, finalmente un po’ di calma!- esultò Alex – Ben lavoro Lucy-
-Sei stato grande Amaura!- si complimentò Lucy – Ti va di farti catturare?-
Il pokèmon sembrò pensarci un attimo, poi parve dire: “In fondo non c’è niente di meglio da fare qui” ed annuì.
Lucy lanciò contro di lui una sfera e lo catturò, per poi dirigersi verso gli amici.
-Allora, come sono andata?- chiese agli amici con un sorrisino di trionfo
-Sei andata benissimo!- le sorrise Ryan, facendola nuovamente stupire di quanto fosse facile per lui mandarla nel panico – Io ti avevo detto che avevi talento-
-Mi dispiace interrompere il flirt- E lì Richard fu fortunato perché Lucy non era a portata di schiaffo – Ma di lei che ne facciamo?- chiese indicando Britney
-Io propongo di lasciarla così fin quando ci andrà- commentò Alex con un sorrisetto – Intanto noi possiamo fare un giretto nella villa e divertirci un po’-
-Proposta accettata!- dissero in coro gli altri
 
 
 
 
-Io sapevo che sarebbe finita così- commentò Mandy
I tre ragazzi e Lyla si erano addentrati un po’ nella foresta fino ad arrivare ad un laghetto dove alcuni Mantine e Mantyke si rilassavano. Lì avevano trovato alcune reclute Ombrya capitanate da Rachel, ed ovviamente erano finiti a lottare contro di loro.
A giudicare da quello che avevano sentito, il Turchese doveva trovarsi sul fondo del laghetto, e perciò la lotta tra Zoey e Rachel si era presto trasformata in una rissa per tuffarsi per prima.
Mentre Mandy, Aiden e Lyla (in special modo quest’ultima) vincevano lotte su lotte contro le reclute, Zoey si stava azzuffando con Rachel, così come la sua Numel lottava contro lo Shelgon della rivale.
Shelgon riuscì presto a mandare al tappeto Numel e si ritrovò ad affrontare Lyla ed il suo Exeggcutor, che lo teneva a distanza con il suo verdebufera.
Rachel e Zoey invece erano quasi arrivate al laghetto, ma pareva che un Mantyke del lago non fosse affatto d’accordo, e le ricacciava indietro con il suo eterelama.
-Smettila subito, stupido pokèmon!- lo offese Rachel subito dopo il terzo attacco andato a segno.
La ragazza sfoderò il suo Pelipper e attaccò il Mantyke con geloraggio, distraendosi e lasciando a Zoey il tempo di tuffarsi in acqua.
La ragazza raggiunse il fondo del laghetto, dove nuotavano alcuni Remoraid, e afferrò il Turchese della Positività, che brillava come una Grandeperla.
Fece per tornare in superficie, quando le venne un’idea. Nuotò verso il gruppo di Remoraid e lo spaventò, spingendo alcuni di loro verso Mantyke.
La ragazza riaffiorò proprio mentre alcuni dei Remoraid urtavano Mantyke, facendo così iniziare la sua evoluzione.
Sotto lo sguardo attonito di Rachel e soddisfatto di Zoey, un elegante Mantine terminò di evolversi e lanciò contro Pelipper un potente psicoraggio.
Il pokèmon tentò di ribattere con idropulsar, ma l’abilità assorbacqua impedì a Mantine di venirne danneggiato.
Pelipper usò attacco d’ala, ma Mantine rispose con eteralama seguita da bollaraggio e lo mandò al tappeto.
Anche il resto delle reclute aveva perso tutte le lotte e così Rachel fu costretta ad ordinare la ritirata.
Ancora una volta, mentre tutti se ne andavano, Zoey notò un Lopunny che csi muoveva circospetto nella vegetazione, esattamente come era successo le altre due volte che il avevano avuto a che fare con il team Ombrya. La cosa era troppo sospetta per poter essere una coincidenza.
Prima che potesse parlarne agli altri però, la ragazza venne raggiunta da Mantine, che sembrava volerla ringraziare per averla fatta evolvere.
-Mant, Mantine!- spiegò agitando le pinne
-Di niente- rispose la ragazza – Sei proprio un bel tipo, sai? Hai tenuto testa a Rachel senza problemi. Ti va di diventare uno dei miei pokèmon?-
-Mant!- Il pokèmon accettò e si infilò nella sfera che la ragazza gli porgeva.
Dopo averla catturata, Zoey venne raggiunta dagli altri tre e mostrò loro il turchese della positività.
-Ora che non è attivato, sembra una pietra normalissima- commentò Lyla
-Credo tu abbia ragione- confermò Aiden – Dovremmo portarla a Mark, credo che sia la sua pietra-
-Voi conoscete anche altri prescelti?- chiese Lyla stupita
-Noi conosciamo tutti i prescelti- precisò Mandy
-Incredibile!- commentò Lyla – Questa missione è stata molto più proficua del previsto! Dovete assolutamente presentarmeli!-
-Beh, in realtà non sappiamo esattamente dove trovarli, al momento- spiegò Zoey – Però se vuoi potremmo…-
-No, non importa!- la interruppe Lyla – Prima di questo dobbiamo assolutamente fare una riunione di squadra-
-Riunione di squadra?- ripeté confuso Aiden
-Certo!- confermò la superquattro – Ormai siete ufficialmente membri della squadra, sono sicura che Miriam sarà felicissima di conoscervi-
Mandy ed Aiden si voltarono l’uno verso l’altra.
-Conosceremo la campionessa?- balbettò Aiden
-Non posso crederci!- continuò Mandy – Sarà strepitoso!-
-Allora, che ne dite- chiese Lyla, pur sapendo perfettamente la risposta, con un pizzico di vanità – Vi va di conoscere la mia amica Miriam?-
-Sì!- risposero in coro gli altri tre – Certo che sì!-
 
 
 
 
 Angolo Autore
Ed ecco il nuovo capitolo!
I nostri amici hanno avuto a che fare con pokèmon misteriosi, ville glaciali e superquattro!
Vi avviso che da sette agosto sarò in vacanza per due settimane e non so se riuscirò ad aggiornare prima del mio ritorno (il ventuno agosto).
Spero che il capitolo vi piaccia.
L’uragano Temporale
 
 
 
 
   
 
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