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Autore: Holy Hippolyta    05/08/2016    3 recensioni
Raccolta a staffetta di fanfic con emmevic.
Attention! Charles Xavier fem version! Cherik theme.
Dal testo:
: “ Sei abituato troppo bene, caro mio. Per quanto tu possa essere … magnetico, non bastano due occhi color ghiaccio per vincermi. Dovrai impegnarti un po’ di più.”
: “ E se creassi in te delle fantasie irresistibili?”
: “ Prova!” Ribatté con fare da giocosa sfida.
: “ Chiudi gli occhi, Charlye.”
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hellfire

HELLFIRE

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Attention! Charles Xavier Fem : Charley Xavier

Period: First Class

Raccolta a staffetta con emmevic

 

Gli antichi dicevano che la prima via attraverso la quale passava l’amore erano gli occhi. Mai frase fu più azzeccata dato che in futuro sarebbe nato un uomo ammaliante come Erik Lehnsherr. Maledettamente bello, sicuro di sé, misterioso… maledettamente. Lo aveva pensato fin da subito, appena dopo avergli letto la mente grazie alle sue capacità di telepate. Il classico tipo che gli bastava apparire per avere le donne ai suoi piedi, abituato a non chiedere mai, avvezzo ai rapporti mordi e fuggi. Letteralmente.

Eppure il mutante dai poteri magnetici l’aveva colpita con il suo sguardo profondo, l’aria impenetrabile e dal terribile passato. Di questo era sicura Charlye Xavier, così come era certa di esser diventata oggetto delle attenzioni di Erik, il quale da una parte era stordito da quell’attrazione ( proprio perché in genere gli bastava un cenno perché una donna gli saltasse al collo ) e dall’altra non sapeva resistere.

Ed era accaduto proprio così: Lehnsherr era rimasto abbagliato dalla purezza celeste delle sue pupille, dalla sua gentilezza e dalla straordinaria abilità della sua mente. Erik adorava le manifestazioni di forza … stranamente anche nel caso di Charlye, una ragazza tranquilla, amante della lettura, affabile con tutti e dalle doti portentose. Il suo opposto, in poche parole. Con il tempo, dopo essersi unito alla sua squadra per cercare di impedire i folli e devastanti piani di Shaw, coltivava in segreto una nuova ossessione: avere quella giovane mutante dal fascino semplice e pulito.

: “ Voglio che tu ti unisca a me.”

Non era la prima volta che le rivolse quell’affermazione, un po’ per provocare la sua compostezza, un po’ per provare a smuoverla. Non era molto bravo a corteggiare per cui spesso era troppo diretto. Quella sera erano nel salotto di Villa Xavier, gli altri compagni erano andati a dormire ma loro due ancora erano desti: lui perché aspettava, seduto su una poltrona accanto al camino, il momento propizio per vedere Charlye, mentre lei era curiosa di vedere fin dove lui si sarebbe spinto nei suoi approcci. C’era qualcosa di stuzzicante in quel gioco di sguardi, frecciatine e silenzi.

: “ Erik, te l’ho già detto: è un’idea assurda! Non possiamo essere in due giocatori a muovere le stesse pedine…” Replicò, volendo deviare il discorso. Ovviamente lei si riferiva ad un discorso che le aveva proposto qualche sera prima durante una partita a scacchi.

: “ Non intendevo quello.” Soggiunse malizioso, guardandola passare da uno scaffale all’altro della libreria lì vicino.

La ragazza si voltò e intuendo l’allusione rispose: “ Sei un pervertito, Lehnsherr. Fatti curare da uno bravo.”

: “ Potresti curarmi tu. Leggi nella mia mente e vedi cosa c’è.”

: “ Non ce n’è bisogno. Lo so che vuoi solo portarmi a letto.”

: “ Se lo sai perché resisti? – Le domandò, alzandosi e accostandole sinuoso – Mi vuoi. Anche io, come puoi notare, so entrare nei tuoi pensieri.”

: “ Fai supposizioni, che è diverso.” Schernì il suo approccio afferrando un libro a caso e fece per allontanarsi quando si sentì afferrare un polso con fermezza: “ Avanti, leggimi nella mente. Hai paura, forse?”

: “ No, affatto.”

: “ Il tuo corpo mi pare non sia d’accordo.”  Le passò due dita sulla pelle percorrendo alcuni centimetri dell’avambraccio scoperto dalla maglietta a maniche corte che indossava.

: “ Erik…” Mormorò a fior di labbra, avvertendo un brivido  percorrerla inaspettatamente.

: “ Potremmo essere noi due una squadra. Ci pensi mai? Noi due contro il mondo, liberi, unici… insieme. Siamo più simili di quanto tu non voglia ammettere.” Le propose all’orecchio intanto che le cingeva la vita, quasi pregustando la sua preda.

: “ E continui con le supposizioni…” Rispose Charlye, staccandolo da sé tra il serio e il faceto.

Erik la ammirò compiaciuto: non era donna che si arrendeva facilmente e l’idea di conquistarla lo eccitava.

: “ Devi ritenerti fortunata.” Disse dopo un momento di silenzio con un ghigno malizioso.

: “ Ah sì?” Domandò lei con ironia, appoggiando le dita sui fianchi.

: “ Io non sono solito pregare nessuno per ottenere quello che voglio. Però tu sei… diversa.”

: “ Se ti riferisci al fatto che salto addosso agli uomini, allora penso che sia così. – Annuì incrociando le braccia dopo aver scostato un ciuffetto di capelli castani dalla fronte – Io sono una persona di quelle alla vecchia maniera, che quando esce con un ragazzo preferisce una invito a cena, un film, un mazzo di fiori…”

: “ Quelli sono preliminari. Tutte cose che portano a un obiettivo soltanto.”

: “ Sei abituato troppo bene, caro mio. Per quanto tu possa essere … magnetico, non bastano due occhi color ghiaccio per vincermi. Dovrai impegnarti un po’ di più.”

: “ E se creassi in te delle fantasie irresistibili?”

: “ Prova!” Ribatté con fare da giocosa sfida.

: “ Chiudi gli occhi, Charlye.”

 

: “ Immagina una scintilla che accende un piccola fiamma nell’oscurità. Man mano che essa cresce diventa vasta, sempre più bollente e, come un’onda, investe tutto ciò che lo circonda. Un mare di fuoco. Le vampe prendono forma di corpi che si intrecciano e si confondo l’uno nell’altro… un fuoco infernale che ci divora dall’interno, una passione che lascia il segno di scottature profonde…”

Mentre Erik parlava seducente, lei si sentiva avvolta da qualcosa di soffice e caldo, quasi alcune di quelle lingue infuocate la stessero dolcemente toccando. Si sentiva scivolare verso quello spettacolo di corpi proiettati e le cominciarono a parere vividi quando ebbe delle percezioni reali. L’alito di lui pareva alimentare le fiamme che c’erano in lei, appena attizzate come quel fuoco, lambendo il suo pudore e liberando l’istinto che in genere era addomesticato. Più si soffermava su quelle fantasie, maggiormente l’atmosfera indefinita assumeva contorni chiari dei loro corpi in un sogno al confine tra l’illusione e il carnale, ma la cosa che la trasportava e inquietava allo stesso tempo era quel che fisicamente avvertiva durante il racconto di Erik.

: “ Immagina ora una di quelle fiamme che prende vita, la senti salire sulla caviglia, poi sulla gamba, sui fianchi... sul busto.”

La percezione di calore aumentava con il salire di quel tocco ed era pericolosamente vicino a punti per lei sensibili, senza contare che avvertì anche una presenza sovrastarla con un inferno di desiderio che quasi la soffocava.

: “ Ah!” Esclamò Charlye, sbarrando gli occhi ceruli e allontanando  Erik con le braccia. Si era resa conto che lui l’aveva fatta sedere sulla poltrona e con le mani aveva iniziato a lasciare le sue impronte come un incantesimo, ponendo il petto muscoloso sopra il suo. Se non l’avesse fermato molto probabilmente l’avrebbe baciata e da quel punto in poi avrebbe perso il controllo.

: “ Ahaha – Rise nervosamente – Devo ammettere che sei stato abbastanza bravo…” Soggiunse mente faceva respiri profondi: era stata parecchio coinvolta da quelle visioni ma doveva tornare alla realtà. Sapeva che la passione di Erik era vera però doveva essere prudente: aveva visto nel suo passato le tante donne che erano cadute vinte dal suo fascino prestante e non voleva finire come loro, un numero su un’agenda. L’amore, se di quello si poteva parlare, di Erik sarebbe stato un incendio devastante se lei avesse ceduto, accogliendolo in sé. Eppure…

: “ Non ho fatto fatica a immaginarlo. Quelle fiamme li ho viste davvero. Il mio passato lascia segni indelebili. Marchi a fuoco.” Disse seriamente, incupendosi per un momento.

: “ Mi dispiace. Fossi una crocerossina sarei affascinata dal tuo trascorso tormentato. Invece provo una grande pietà… e tristezza. Non sei un disastro che cammina, Erik. C’è molto altro in te che ancora non conosci.”

: “ Beh, un passo verso l’amore.”

: “ Un passo verso niente. Vorrei andare a letto adesso. Da sola.” Rimarcò le ultime parole prima che l’altro potesse fare ulteriori proposte e andò verso la porta per dirigersi in camera sua.

: “ Buonanotte Charlye. Una sera di queste verrò a farti compagnia.”

: “ Non ti preoccupare: lo saprò.  – Ribatté afferrando la maniglia prima di chiuderla alle sue spalle – Alla larga, Lehnsherr. Notte!”

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTRICE

 

Ciao a tutti, sono Holy Hippolyta !

Io e la bravissima emmevic abbiamo deciso di collaborare per delle fanfic sugli X-Men, in particolare a tema Cherik … in varie forme, come potrete notare!

Avremo un’ambientazione simile, la ripresa di alcuni personaggi o scene e spero sarà divertente anche per voi leggerle. Noi proveremo a sperimentare… chissà cosa uscirà da questa raccolta che noi chiamiamo “ a staffetta”.  

Grazie a tutti !!

 

   
 
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