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Autore: gliocchipienidite    06/08/2016    0 recensioni
"Cosa succederebbe se in un lugubre posto come un campo di concentramento,fosse nato l’amore?
E se lei fosse un’ebrea?
E se lui fosse un generale tedesco?
Riuscirebbero a salvarsi?"
Una storia senza pretese,che forse insegna qualcosa in più.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Storico
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Sophie trema accanto a me e cerco di infonderle coraggio stringendole spasmodicamente la mano,lei ricambia debolmente la stretta,ancora confusa dagli ultimi avvenimenti.
Gli uomini con il camice bianco ci lanciano un ultimo sguardo diffidente,prima di girarsi e dirigersi in un viottolo adiacente ai dormitori maschili,probabilmente dovranno fare dei controlli anche lì..
Alcune guardie e qualche brigadiere,tra cui l’uomo con i baffi, li seguono,lasciando l’ordine alla sentinella di turno di riportarci ai dormitori femminili,la quale esegue immediatamente gli ordini,intimandoci di seguirlo senza fiatare.
Noi donne ci rimettiamo in fila,iniziando a camminare lentamente,con i piedi quasi del tutto scalzi che affondano nella neve gelida che copre l’intero campo.
Mentre continuo a camminare penso se il destino segnato stasera da quegli uomini in cerca di un qualche tipo di sfogo,sia migliore o peggiore di quello che capiterà da qui a poco agli uomini di razza a loro “inferiore”.
Almeno loro non saranno venduti come carne da macello al primo sporco offerente che va in bianco da fin troppi mesi,sono quasi certa che decideranno semplicemente chi può continuare ad effettuare  i lavori e chi dovrà venire brutalmente ucciso.
Sospiro,non so se ritenermi fortunata o meno.
La sentinella ci lascia fuori quel cubicolo che osano chiamare dormitorio,dicendo che il giorno dopo le ragazze scelte dai generali o sottoposti avranno un incontro con i sopracitati dopo cena per mettere a punto alcuni dettagli delle nostre mansioni “speciali” che saranno soltanto un extra,visto che dovremmo continuare a lavorare forzatamente come tutte le altre donne.
Detto ciò,ci spedisce dentro,e sbatte violentemente la porta dietro di sé.
Tutte tiriamo un sospiro di sollievo e ci dirigiamo ognuna verso il proprio letto,dove la maggior parte delle donne,stanche e forzate,ci si addormentano subito.
Rimaniamo sveglie soltanto Soph,Nadine ed io.
Mi fermo qualche attimo a contemplarla e noto che ha un livido rosso-violaceo sulla guancia sinistra,esattamente dove quel mostro l’ha colpita poco prima.
Calde lacrime le solcano il viso,rendendo i suoi occhi di un impressionante quanto bellissimo grigio piombo,in netto contrasto con i capelli neri come la pece.
E’ una donna bellissima,mi piange il cuore a sapere che forse un domani diventerò il giocattolo sessuale di un porco che potrebbe benissimo essere suo padre.
Vorrei andarle vicino per consolarla,ma Sophie seduta accanto a me scuote la testa e sussurra un impercettibile: ‘Meglio di no’.
Annuisco,forse per ora è meglio lasciarle digerire la notizia da sola.
Sophie non dice nulla,si limita soltanto a stringermi a se,quasi fossi il suo unico appiglio.
Ricambio la sua stretta,so che ha bisogno di me,e non le posso di certo negare il mio aiuto.
Dopo un po’ di tempo,mi lascia e guardandomi fisso negli occhi inizia a parlare a voce quasi impercettibile,per non disturbare le altre.
Mi dice che ha paura,che probabilmente ci sarebbe potuto andare peggio come invece è successo a Nadine,che ha fatto l’amore soltanto una volta nei suoi vent’anni,con il suo fidanzato storico del quale era molto innamorata,ma che ha dovuto lasciare perché i genitori di lui non accettavamo la loro unione.
Mi dice con le lacrime agli occhi che da un lato è felice che almeno colui che l’ha scelta non abbia il doppio dei suoi anni,che forse vedendo la sua inesperienza la lascerà stare e ne cercherà un'altra più esperta,che forse ci salveremo entrambe.
Mi mancano le parole,così mi limito ad asciugarle le lacrime e a farle un mezzo sorriso,vorrei tanto che le sue supposizioni diventino realtà,ma ho smesso di credere nei sogni già da un po’.
Lei ricambia il mio sorriso,per poi stendersi accanto a me,fin quando ci addormentiamo entrambe abbracciate e con una minuscola speranza ad accompagnare i nostri pensieri.
                                                                            *
Lasciata la così detta “Asta delle ebree”,torno nei miei alloggi soddisfatto,contento di essere riuscito a mettere al suo posto quel deficiente di Aron.
Meglio che inizi a capire fin da subito chi è che comanda qui,la prossima volta non sarò così accondiscendente.
Apro la porta della mia stanza da generale,lussuosa,con un letto matrimoniale al centro della stanza,una scrivania sulla sinistra e un armadio alla sua destra e infine,per completare il tutto,una porta che conduce al bagno personale dove c’è una vasca enorme con tutti gli altri comfort.
Mi butto sul letto producendo un tonfo e sbuffo,a volte vorrei essere soltanto Mark e non il primo generale del più grande campo di concentramento tedesco.
Cresciuto fin da piccolo con l’idea di essere superiore,che coloro che mi circondavano non erano degni nemmeno di respirare la mia stessa aria,costretto a condividere idee che non mi appartenevano ma che ho imparato a rispettare e talvolta a difendere a causa di forze maggiori.
Le cicatrici che porto sul corpo sono la conseguenza di non essere stato del tutto perfetto.
Ma dopotutto mica si può scegliere di non essere figlio e unico erede dell’ormai defunto Derek Schwarz,che è stato così generoso da lasciare alla sua morte  il suo posto al suo unico figlioletto adorato,non è vero?
Rido amaro,che tu sia dannato,padre.
Dopo di che cado in un sonno profondo costellato da incubi e capelli rossi.
 
                                    
 
 
Spazio autrice.
Lo so,sono imperdonabile,mi merito tutte le vostre offese,visto quanto tempo è passato dall’ultima pubblicazione.
In questo capitolo scopriamo un pezzettino della vita passata di Mark ,uomo pieno di infidi segreti.
E la nostra Nadine? Povera cara,capitata nelle mani dell’uomo più crudele…
Anche se non lo meriterei,che ne dite di lasciare una piccola recensione per farmi sapere se vi è piaciuto o meno?
Baci e a presto,
Mx.
 
 

 
 
  
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