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Autore: Caarlk    08/08/2016    0 recensioni
Cassandra Wilkerson è quella ragazza che vive nell'ombra, che tu vedi ma in realtà non lo fai veramente. Sembra felice e soddisfatta della sua vita cosa che in realtà è poco vera.
Cassandra si odia; odia se stessa, odia il suo viso riflesso in uno specchio così come il suo corpo.
Qualcuno però riuscirà a farle cambiare idea.
Dominic e Joe, due ragazzi tanto diversi quanto belli che perderanno la testa per lei. Nel frattempo però, ad Atalanta il reverendo Wilkerson, padre di Cassie, sta cercando un giovane da far sposare alla figlia; tutto ciò all'oscuro della ragazza.
Ma cosa accadrebbe se il reverendo trovasse il ragazzo perfetto da far sposare a sua figlia, mentre lei dall'altra parte del mondo si è innamorata e concessa ad un altro ?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Bondage, Tematiche delicate | Contesto: Scolastico, Universitario
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"Émilien, perché la mia vita è così incasinata?" gli chiedo mentre mi siedo di peso su una sedia al suo fianco non appena arrivo in caffetteria.

"Buon giorno anche a te cara!" risponde sbadigliando mentre prende in mano il suo cappuccino per berlo "Cosa è successo questa volta?"

"In realtà mi vergogno un pò.." rispondo togliendogli il bicchiere di mano sorseggiando il cappuccino caldo, arrossendo leggermente

"Che hai combinato?" domanda preoccupato mentre mi strappa il bicchiere di mano.

"Ieri sera sono uscita con Joe.." inizio

"E?...."

"E  mi ha baciato..." sussurro sospirando "Io non volevo, cioè non me l'aspettavo e quindi non ho risposto al bacio... Ma non l'ho nemmeno rifiutato!" concludo abbastanza nervosa "Possibilmente si è fatto qualche idea sbagliata... Dio, perché mi incasino sempre la vita?" susurro le ultime parole fra me e me sospirando di nuovo.

"Ma non è tutto... Avanti Cassandra, ti conosco da poco ma è come se ti conoscessi da sempre... So che c'è dell'altro, continua!" dice lasciandomi sorpresa.

"Ok..." sussurro "Quando siamo arrivati davanti la porta della mia camera mi sono accorta di non avere le chiavi allora Joe è stato così gentile da andare in portineria e prendere un duplicato della chiave.. Quando sono entrata in camera mi sono buttata sul letto perché ero davvero stanca, oltre che confusa per quel bacio, e all'improvviso mi è spuntato Dominic davanti... Dietro più che altro.."

"Cosa?" quasi urla per la sorpresa

"Era venuto il pomeriggio in camera mia" inizio a spiegare

"Si... Diciamo che quasi tutti sanno che è venuto da te perché avete fatto un sacco di bordello!"

"Lo immaginavo!!" dico serrando la mascella "Dovrebbe pregare per non incontrarmi oggi perché giuro che.."

"Calma furia! Continua a raccontarmi cos'è successo!" mi interrompe ridendo

"Si.. beh, era in camera mia e ha fatto una scenata di gelosia da fidanzato preoccupato e geloso.. Quando gli ho chiesto come avesse fatto ad entrare mi ha  risposto che nel pomeriggio mi ha 'rubato' le chiavi perché sapeva che dopo una serata passata con 'quel cretino' così l'ha definito, avevo sicuramente bisogno di conforto e ovviamente chi poteva confortarmi meglio lui?" finisco ghignando.

"Dici davvero?" dice sorpreso Émilien mentre soffia il cappuccino ancora fumante

"Non è tutto.." sussurro calando il capo mentre sento le mie guance andare a fuoco. Alzo gli occhi di poco e lo vedo mentre alza la sopracciglia facendomi segno con il capo per continuare il discorso.

"Ci siamo baciati" sussurro

" 1 per Joe - 1 per Dominic" aggiunge sorridendo

"Avevo sonno e  volevo andare a letto.. E non so perché l'ho fatto perché io non sono il tipo di ragazza che fa queste cose, io vergogno enormemente del mio corpo, ma..." mi blocco per qualche secondo "Mi ha spogliato..Mi ha visto in intimo, quasi nuda" sussurro talmente piano che credo non l'abbia nemmeno sentito.

"1 per Joe - 2 per Dominic!!" dice battendo le mani felice

"Sei serio? Mi vergogno quando mi guardo allo specchio e lui mi ha visto in intimo! E' così imbarazzante, Dio!!"

"Non fare l'isterica. Non hai niente di diverso dalle altre ragazze, sei bella"

"Ma io.." sospiro "Ho combinato un casino nel giro di poche ore.. E  poi fra l'altro è rimasto a dormire con me...Sono sicura di averlo sentito andar via alle prime ore del mattino"

"Ma è una cosa davvero dolce Cassie! Sta cercando di farti capire che a te ci tiene"

"Rubandomi le chiavi e aspettandomi come un serial killer in camera mia fin quando non torno? Non credo che sappia come si corteggia una donna.." rispondo togliendogli il bicchere di mano e sorseggiando il cappuccino ormai tiepido.

"Beh forse non è proprio il modo giusto però ci sta provando!Avrebbe potuto forzarti a fare altro ma non l'ha fatto, non l'ha fatto vero?"domanda d'un tratto confuso

"No, non l'ha fatto" rispondo e subito si rilassa

"Ecco vedi? Possibilmente un altro avrebbe potuto approfittare della situazione per infilarsi nelle tue mutande lui no.." nota il mio sguardo inorridito e aggiunge un leggero "Troppo schietto, scusa" che mi fa sorridere "E poi è anche rimasto a dormire! Immagino che il suo amico avrebbe voluto far festa ma ha dovuto contenerlo perch.."

"Ok! E' chiaro il concetto!" lo interrompo mettendogli una mano davanti la bocca "Devo andare a lezione adesso" aggiungo bevendo quel poco che restava del suo cappuccino "Ci vediamo a pranzo?" domando mentre mi alzo per andare via, lui annuisce distratto dal suo cellulare che inizia a squillare e io ne approfitto per correre via prima che noti il bicchiere vuoto.

Arrivo in poco tempo al grande cancello e, dopo averlo varcato, mi inoltro nei corridoi per andare a lezione. Entrando in classe noto Joe seduto sul fondo dell'aula, dove siede solitamente, assalita dall'ansia con dei movimenti svelti estraggo il telefono dalla borsa e faccio finta di scrivere a qualcuno, quando lo vedo sorridermi ed alzarsi per venire verso di me, faccio finta di rispondere al telefono e mi allontano lasciandolo alle mie spalle. Uscendo dall'aula mi scontro con Yvonne che resta ferma guardandomi confusa

"Che succede? Ma perché stai fingendo di parlare con qualcuno?" chiede indicando il telefono che tengo ancora attaccato all'orecchio. La prendo e la porto lontano tappandogli la bocca. "Ma che fai" domanda mentre tengo ancora la mano sulla sua bocca.

"Dobbiamo parlare!" le dico

"Ok! Operazione S.R.I andiamo in bagno!" dice tirandomi per il braccio verso il bagno

Una volta varcata la soglia della porta del bagno, apre una delle porte verdi e mi spinge dentro "Ok" sussurra "Parla"

"Sai che potresti lavorare nella polizia? Ti ci vedo come poliziotta che obbliga qualche criminale a confessare.."

"Non fare la spiritosa con me mia cara, ti conviene iniziare a parlare!" dice con un'espressione seria mentre mi punta un dito contro

"Ma cos'è l'operazione S.R.I?" chiedo confusa

"Operazione servono rinforzi immediati. Adesso parla, forza!"

"Ieri sera Joe mi ha baciato" inizio e quando vedo la sua espressione sbalordita sorrido debolmente "Dopo un pò anche Dominic mi ha baciato, e adesso stavo proprio scappando da Joe perché non so che ha in mente adesso!"

"Ma tu li hai baciati tutti e due!"

"Lo so Yvonne, lo so.."

"Cosa pensi di fare adesso?" domanda curiosa

"Non lo so.. Andiamo a lezione per ora, più tardi vedrò di inventarmi qualcosa per tenere tutti e due alla larga" sospiro e, come ha fatto lei poco prima con me, la prendo per un braccio e la tiro verso l'aula.

Le lezioni vanno avanti senza nessun intoppo, senza nessuna distrazione ma sopratutto senza nessun strano messaggio sul cellulare. Mi sorprende un pò il fatto che Carol non abbia risposto alla mia mail, probabilmente ha capito che dopo essere stata incolpata senza nessuna prova mi sono sentita tradita. Quando arriva l'ora di pranzo, affiancata da Yvonne, andiamo verso la mensa. Una volta dentro notiamo Émilien ed Emma già seduti al tavolo che parlano, lentamente ci avviciniamo e dopo esserci accomodate ci raggiungono anche gli altri.

"Ciao ma belle!" esordisce abbracciandomi da dietro "Mi sei mancata tanto"

"Ci siamo visti ieri Aaron.." dico sorridendo

"Mi sei mancata lo stesso ok?" dice facendo spostare Joe per mettersi alla mia destra.

Iniziamo a mangiare e non far altro che notare lo sguardo dei due ragazzi puntato di me

"Émilien, mi guardano... Sembrano degli stalker.. Mi mettono ansia" sussurro all'orecchio del mio amico seduto alla mia sinistra

"Bella maglietta cioccolatino" dice Aaron a Yvonne ammiccando

"Cretino!" risponde lei

"A proposito! Tu!" dice Émilien alzando la voce puntandomi un dito contro facendo calare il silenzio "Mi devi un cappuccino! Stamattina facendo la giovane affranta l'hai bevuto tutto!!" finisce guardandomi torvo

"Ops" sussurro ridendo mentre,con la coda dell'occhio, scorgo l'espressione confusa di Joe e quella soddisfatta di Dominic.

"Cassie" mi chiama Emma attirando la mia attenzione "Dopo le lezioni usciamo a fare un giro vuoi venire con noi?"

"Fantastico! Ci vuole proprio una bella passeggiata" esordisce Aaron

"Oh certo. Sarà bello passare un pomeriggio solo con le ragazze!" esclama Yvonne divertita "Non avevo proprio dubbi su te!" continua sfoggiando un sorriso divertito e soddisfatto verso Aaron, che la guarda in cagnesco.

"Cioccolatino, è meglio se rimangi subito quello che hai detto perché io...."

"SAI AARON" urla Emma zittendolo "Avevamo pensato di fare un uscita solo noi ragazze" continua poi usando un tono di voce normale.

"Ma Aaron è il benvenuto!" aggiunge ancora Yvonne ridendo

"Ora basta!" si alza facendo strisciare la sedia sul pavimento e si avvicina alla ragazza "Forza" dice tirandola per un braccio facendola alzare "TU VIENI CON ME!!" esclama prima di caricarsela in spalla e andare verso l'uscita.

"Quei due finiscono insieme" sussurra Lydia, facendosi però sentire da tutti

"Quindi Cassie, vieni?" domanda Emma mentre raccoglie le sue cose pronta ad alzarsi dalla sua sedia

"Si" rispondo "Émilien andiamo?" aggiungo guardando negli occhi il mio amico

"Andiamo"dice sorridendo alzandosi dalla sua sedia.

"Cassie,vorrei parlarti.." dice Joe alzandosi anche lui dalla sedia

"Magari più tardi Joe... Scusa, dobbiamo andare!" risponde Émilien al posto mio mentre mi tira da un braccio verso l'uscita; e l'unica cosa che riesco a fare è scrollare le spalle.

"Grazie"sussurro ad Émilien una volta usciti dalla mensa

"Tranquilla belle, mi salverai anche tu prima o poi" risponde mentre si piaga in avanti, poggiando le mani sulle ginocchia, per riprendere fiato dopo la corsa fatta.
















 

SO CHE QUESTO CAPITOLO E' CORTO E CHE STO AGGIORNANDO DOPO DAVVERO TANTO TEMPO,QUINDI SCUSATE!
Se vi va, passata a leggere la mia nuova storia "Il ritratto della felicità"

  
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