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Autore: THE LAND OF MATTI    08/08/2016    2 recensioni
Passato, parola indicante cose accadute. Clear non conosceva il suo, l’unica cosa che la rendeva realmente felice era Alfea, studiare per diventare una fata. Ma sapeva che un giorno avrebbe scoperto le sue radici, e quel giorno era arrivato. Sarebbe stata una nuova storia la sua, una storia che verrà raccontata.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Winx
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Cosa? –chiese Clear cercando di alzarsi, ma poi ricordandosi che era legata al letto.
Ma non ebbe risposta, Darcy era già uscita e l’aveva lasciata sola con Notturnia, Crystal e Wilds. Il piccolo figlio di Stormy sorrise alla vista della nuova cugina, ma poi si ricompose perché la mamma gli aveva ribadito di non mostrare le proprie emozioni.
-E’ quindi tu sei Clear, la figlia di zia Darcy? – chiese Wilds avvicinandosi al letto saltellando.
-Si, e fammi indovinare, tu devi essere figlio di Stormy- rispose con tono seccato –E scommetto che quella con le due code è l’altra figlia di Stormy, mentre quella con i capelli sciolti è la figlia di Icy-
-Esatto, siamo i tuoi cugini- ribatté Crystal – E dovresti portarci un po’ di rispetto –
-Niente, scusatemi. E’ che tutta questa storia di mia madre, Valtor, voi, Rovenia, mi sta scombussolando il cervello. Sono passata a vivere con una madre adottiva per 18 anni e ora in un giorno ho ritrovato la mia vera famiglia, alquanto numerosa tra l’altro- disse Clear con le lacrime agli occhi.
-E’ non sei contenta di conoscere la tua famiglia? – chiese Notturnia perplessa.
-Certo che si, però avrei preferito che non fossero… le persone più odiate e cattive delle Dimensione Magica-
-Mia madre e le nostre zie non sono cattive, sono quelle bastarde delle Winx che hanno arrecato alla mia famiglia solo sofferenze, sbattendole in prigione non una, ma ben 4 volte, più quella volta che le hanno chiuse nel Leggendarium- rispose Crystal, rimasta alquanto offesa dalla risposta della cugina.
-A proposito, ma loro non dovevano essere morte, com’è possibile? –chiese Clear
-Mia madre ha detto che non possiamo dirti niente finché non passerai dalla nostra parte- rispose Crystal incrociando le braccia e spostando lo sguardo sulla cassettiera che si trovava sul muro
-Allora non lo saprò mai, perché io mai passerò dalla vostra parte- ribatté Clear distendendosi sul letto.
-Ma tu non ci vuoi bene? – chiese Wilds scoppiando a piangere e sedendosi sul tappeto viola che sovrastava il pavimento.
-No non fraintendetemi, sono felice di aver ritrovato la mia famiglia, ma non è quello che mi aspettavo - rispose Clear riposizionandosi seduta. Subito prese in braccio il piccolo e cercò di calmarlo facendogli il solletico sulla pancia. Dopo che Wilds si fu calmato, fu rimesso per terra da Clear.
-E ora come ti senti? –chiese Notturnia sedendosi sulla sedia che si trovava di fronte il letto della zia.
-In trappola- rispose Clear indicando le corde che la legavano al letto.
-Abbiamo parlato con i nostri genitori, non fa niente che tu sei una fata, un giorno passerai dalla nostra parte- disse Crystal.
-Ma io sono una fata, non diventerò una strega come voi, dovete capirlo- ribatté Clear –Ora, scusatemi, potreste lasciarmi da sola-
Notturnia, senza dire nulla prese in braccio Wilds e uscirono, seguiti da Crystal, che però fu bloccata dal braccio di Clear –Aspetta!! -disse tendendo l’altro braccio, aprì la mano e mostrò il ciondolo a forma di cuore –Questo deve essere tuo, ho provato ad aprirlo ma non ci sono riuscita. Che c’è scritto? –
-Non sono affari tuoi. Ora scusami- disse con tono seccato, staccando il braccio di Clear dal suo –Devo andare! – disse uscendo e chiudendo la porta. Clear era finalmente sola, e aveva tempo per pensare a tutto quello che le era successo.
***
Darcy uscita dalla sua stanza si incamminò verso la sala del trono dove la attendevano le sorelle.
-Darcy, ben arrivata- disse Stormy accavallando le gambe –Ti stavamo aspettando-
-Ditemi quello che mi dovete dire velocemente, come ben sapete ho una figlia con cui parlare-
-Darcy, devi capire che non è colpa nostra, siamo state ingannate, da quei due !! –disse la sorella la strega del ghiaccio.
-Quei due, chi? – chiese Darcy avvicinandosi sempre di più alle sorelle.
-Dai fratelli Holmes, quei tuoi amichetti. Devi sapere che mentre tu svenni, noi cercammo di riportarti tua figlia, allora ci rivolgemmo a loro, di cui tu ti fidi, ma dopo una settimana, ci dissero che tua figlia era morta-
-Questo è impossibile, mi mentite, loro mi hanno detto che voi l’avete lasciata lì per invidia, invidia che provavate nei miei confronti per essere andata a letto con Valtor-
-E’ come hai detto tu, perché avremmo dovuto fare una cosa del genere a nostra sorella, ora guarda nella sfera- disse Icy porgendogli una sfera di cristallo. Icy agitò la mano su di essa. Comparve una nuvoletta, da cui apparvero due figure: erano i fratelli holmes. I fratelli Holmes avevano pochi anni in più alle trix, ed erano diventati amici di Darcy dopo che lei li aveva salvati, a 8 anni, da un boss della zona in cui abitavano. La sfera iniziò a mostrare una scena…
I fratelli Holmes erano nel loro laboratorio, Sherlock era seduto e leggeva un libro, mentre Watson stava preparando una pozione di occultamento, come si poteva intuire dagli elementi che lasciava cadere nel calderone.
-Quelle sciocche delle trix, non sanno che non indagheremo su un bel niente, anche se un po’ mi dispiace per Darcy, ricorda che ci ha salvato- disse Sherlock, chiudendo il suo libro. Sulla copertina c’era scritto: occultamento di persone o animali: volume I.
-Si ma ricorda che lui ci ha fatto inseguire e di conseguenza ci ha fatto incontrare le Trix. Anche se a quei tempi non le aveva ancora incontrate, sapeva che una di loro sarebbe stata importante. Gli ordini sono di aspettare una settimana e un giorno precisi, diremo alle sorelle di Darcy che la bambina è morta, torneremo a casa e avremo la nostra ricompensa - disse Watson. Concluso il discorso gettò nel calderone un occhi di ciclope, l’ultimo ingrediente per una pozione di occultamento.
La visione terminò, lasciando nuovamente spazio alla trasparenza della sfera. Darcy non riusciva a credere a quello che aveva appena visto, si sentiva tradita, si sentiva offesa, ma si sentiva soprattutto infuriata. Aspetto qualche secondo e poi alzò lo sguardo dritto negli occhi le sorelle e capì che erano sincere, non era stato uno dei loro soliti giochetti.
-Scusatemi, avevate ragione. Dovevo fidarmi di voi –disse abbracciando le sue sorelle, ma subito Icy si staccò.
-Ok, siamo sorelle, ma ora non iniziamo a fare cose smielate e sdolcinate come quelle stupide fatine- disse Icy dopo essersi seduta sul trono.
-Ha ragione Icy, siamo pur sempre streghe di un certo spessore, non abbassiamoci a queste cose- disse Stormy ridendo così forte da farsi sentire in tutto il palazzo.
-Stormy, BASTA!! I miei timpani non riusciranno a sopravvivere ancora per molto!! –disse Icy zittendo la sorella.
-Scusami se tengo vivo lo spirito umoristico del castello. Non lo farò mai più- disse con tono sarcastico incrociando le braccia.
-Finalmente, una cosa sensata che esce dalla tua bocca- disse Icy alzando le braccia al cielo –Ma ora abbiamo una cosa più importante a cui pensare. Grazie a quella sfera- disse indicando la sfera –Abbiamo spiato le winx. Presto partiranno per venire qui e riprendersi tua figlia-
-Cosa? Non glielo lascerò fare- disse stringendo i pugni –Dobbiamo impedirglielo-
-E qui entri in gioco tu- continuò Stormy –Da sole, con solo l’aiuto delle nostre figlie, Tritannus e i servi non possiamo sconfiggerle. Quindi, se vuoi tenerti tua figlia, dovrai parlare con LUI-
-Ma sei impazzita, siamo nemici per il controllo di Rovenia, come pensi che ci aiuterà? –chiese Darcy
-Ricorda che è anche sua figlia, gliela farai vedere e vedrai che vorrà proteggerla ad ogni costo- disse Icy con un lieve ghigno sul viso.
-Vabbene, parlerò con lui, ma non aspettatevi che sarà tanto facile-disse Darcy incamminandosi verso l’uscita –Vado da Valtor-
***
-Ragazzi, ormai il tempo passa e possiamo più aspettare. Oggi stesso ci dirigeremo su Rovenia, il pianeta natale delle Trix. Noi adulti sconfiggeremo i sevi e le trix, mentre voi giovani recupererete Clear. Solamente Rick, Fiamma, Luna, Layla e Nabu partiranno per Rovenia. Voi altri, non prendetela sul personale, ma siete meno esperti rispetto a loro, dato che siete del primo anno, a parte Layla che dovrà aiutare Aisha nella lotta contro Tritannus. Comunque farete qualcosa, Bill dirigerai le operazioni dal computer e sarai aiutato da Roselia. Melody, tu dovrai andare insieme a tuo fratello a Fonterossa e aiuterai Saladin con le varie operazioni che farà per aiutarci da lontano. Allora siamo pronti? –
-Si !! –dissero tutti insieme.
***
Darcy camminava lungo un sentiero fatto di pini e abeti. I raggi di sole non riuscivano a filtrare tra le nuvole che ricoprivano il cielo. Tutto era morto, la neve ricopriva buona parte del territorio e gli unici animali che ci vivevano erano dei Pipistrelli. Darcy si fermò all’altezza di un cartello su cui era inciso: Rolav. Esitò priva di entrare, ma poi facendosi coraggio oltrepassò il cartello. L’ambiente circostante era notevolmente cambiato. I terreni erano fertili, c’erano fiori qua e là, ma la maggior parte del territorio era ricoperto da lava e crateri. Darcy si fermò prima di entrare, fece un respiro profondo e fece qualche passo
-Dove credevi di andare. Lo sai che so tutto quello che succede nel mio regno- disse una voce maschile dietro di lei.
-Valtor, e tu lo sai che non sono più una diciannovenne ai tuoi ordini- disse Darcy, voltandosi verso l’uomo.
-Dimmi cosa vuoi? Forse un bacio? –disse con tono seduttivo.
-No! Mi sono già pentita tanti anni orsono di averti dato quei baci. Mi serve il tuo aiuto-
-Pff, e perché dovrei aiutarti-
-Non aiutare me, ma … nostra figlia- disse imbarazzata
-Nostra che?  -chiese lo stregone
-Nostra figlia-ribatté Darcy
-Ma non è possibile, l’abbiamo fatto solo una volta-
-A quanto pare quella volta è bastata-
-E perché non me lo hai mai detto, volevi tenerlo segreto ancora a lungo-
-Perché mi avevano detto che era morta, ma oggi ho scoperto che non è così. E’ una lunga storia-
-Beh, vuoi restare qui fuori. Ti aspetto dentro …la mia camera da letto- disse incamminandosi nel palazzo con un ghigno, seguito da Darcy.
***
Icy e Stormy erano nella sala del trono, aspettando notizie dalla sorella. Nella sala c’erano Roxana che puliva i pavimenti insieme altri 4 servi, Crystal e Notturnia.
-Mamma, dov’è zia Darcy? –chiese Crystal
-Lasciateci sole!! –disse Icy e tutti i servi uscirono dalla stanza.
-E da Valtor-
-Valtor, il nostro nemico politico, quello che per colpa sua non abbiamo il pieno controllo di Rovenia, quel Valtor?? E perché?? –
-Valtor è il padre di Clear- rispose la strega delle tempeste
-Che? –chiese Notturnia
-Quando noi eravamo dicianovenni, ci alleammo con Valtor, l’anno in cui ottenemmo il Dis-enchantix. All’epoca, entrambe innamorate di Valtor. Darcy, una notte per farci un dispetto, andò a letto con Valtor. Quell’unica volta che lo fecero Darcy rimase “sfortunatamente” incinta. Da quell’unione nacque Clear- spiegò Icy alla figlia e alla nipote.
-A proposito di Clear, lei dice che non vuole e non passerà mai dalla nostra parte-disse Crystal
-E quello che dice ora, ma vedrai passerà presto dalla nostra parte-
Mentre Icy parlava con sua figlia, Notturnia prese il braccio della madre e la tirò fino all’angolo della stanza.
-Notty attenta, così mi rovini il vestito- disse la strega delle tempeste, infastidita dall’atteggiamento di sua figlia
-Scusami mamma, ma ormai non possiamo più aspettare. Mancano solamente due settimane al terzo compleanno di Wilds, stai già preparando qualcosa? –
-Si, tesoro. Lascia fare tutto a me. Tu pensa solo a fargli un regalo. A proposito di Wilds, dov’è in questo momento-
-E’ in camera mia a disegnare, volevo metterlo a letto ma era troppo irrequieto- rispose alzando le spalle-
-Non preoccuparti, ci penso io. Tu va in sala da pranzo con zia Icy e tua cugina. Vi raggiungo appena quella piccola peste si addormenterà-
Notturnia insieme alla strega dei ghiacci e sua figlia, si avviò in sala da pranzo, mentre nella sala del trono tornarono Roxana e gli altri servi, ricevendo da Icy l’ordine di ripulire la sala da cima a fondo.
***
Darcy, non era mai stata nel palazzo di Valtor, ma sapeva che Valtor era solito dormire all’ultimo piano del suo palazzo. Il palazzo era completamente fatto di ossidiana, con qualche fiamma qua e là per i corridoi. C’erano molte finestre che facevano entrare quel poco di luce che ricopriva Rovenia. Ovunque appesi ai muri c’erano ritratti di Valtor, Valtor e sempre solo VALTOR. Arrivata all’ultimo piano si trovò davanti una grande porta che Darcy aprì, convinta che fosse la stanza da letto di Valtor. Era una grande stanza circolare, buia e priva di finestre, con poche fiaccole appese tra un quadro e l’altro. In quella stanza i ritratti erano solo cinque quadri, e nessuno di questi raffigurava Valtor. Il quadro più a sinistra raffigurava le tre streghe antenate che distruggevano il palazzo di Domino. Il quadro più a destra raffigurava invece le trix, sedute sui loro troni durante la battaglia di Magix. Il secondo quadro a sinistra raffigurava un giovane uomo, dai capelli color ghiaccio e gli occhi celesti, indossava una tonaca greca ed era situato su una barca di legno, durante una tempesta. Il secondo quadro a destra raffigurava invece una giovane e bellissima donna dai capelli corvini che le cadevano sulle spalle. Aveva gli occhi marroni e un’espressione serena, mentre los fondo era completamente nero. Il quadro centrale era invece coperto da una tenda blu, simile a quella della camera di Icy. Darcy, pensava di aver già visto quell’uomo, ma non ricordava né chi fosse, né dove l’avesse visto. Fece qualche passo e si fermò difronte il ritratto della giovane donna, incantata.
-Bella, vero? – disse una voce alle sue spalle. Era una voce alle sue spalle, era un maschio ed era abbastanza giovane, non doveva avere più di 17 anni.
-Oh, ciao Malfus, non sapevo tu fossi qui- disse Darcy voltandosi verso il ragazzo.
-Dì un po’, Darcy, come vanno le cose a palazzo, gira la voce che tu abbia avuto una figlia con mio padre- disse Malfus, cercando di far irritare la strega
-Non sono affari che ti interessano. Tornando a lei, chi è questa ragazza? –
-E’ mia madre. Non conosco il suo nome, mio padre non ha mai voluto dirmelo, so solo che la conosceva da molto tempo, molto tempo prima che conoscesse voi, ma solamente dopo che fu sconfitto da quelle stupide sei fate delle winx, mia madre divenne incinta. Dopo qualche giorno sparì, e mi lasciò nove mesi dopo alla porta del palazzo di mio padre-
-E invece questo? –disse tornando indietro di qualche passo, indicando il quadro coperto dalla tenda.
-Non so cosa ci sia sotto, da quando né ho memoria è sempre stato coperto. Ma ora dimmi, cosa ci fai qui, a casa mia? –
-Niente che ti riguardi, dimmi solamente dov’è la camera di tuo padre –disse Darcy avvicinandosi al ragazzo.
-Hai capito, quel furbacchione di mio padre, come rimorchia lui, non rimorchia nessuno, certo io sono quasi al suo livello, ma per ora rimane sempre lui il migliore- disse ridacchiando Malfus, sfregandosi le mani.
-Non faremo, nulla di quello che pensi, stupido ragazzino, dobbiamo solo parlare- disse Darcy arrabbiata, ma subito riaquisi la calma.
-Si, certo come dici tu. La sua è l’ultima stanza a destra, quella con la scritta “Il capo”, penso sia facile da trovare. Ora è meglio che vada al paino di sotto, non vorrei sentire niente che non debba sentire- disse ridendo. Aprì la porta, scese le scale e si incamminò al piano di sotto, mentre Darcy uscì dalla stanza, diretta verso quella di Valtor.
***
Stormy si stava dirigendo verso la stanza della figlia, tra qualche minuto avrebbero dovuto pranzare, sapeva già che sua sorella Darcy non sarebbe venuta in tempo e non avrebbe dovuto tardare anche lei, almeno da ciò che gli aveva detto Icy. Entrò nella stanza, ma non riusciva a trovare suo figlio, cercò sia sopra sia sotto il letto, sotto la scrivania, perfino in bagno ma di Wilds non c’era traccia. “Wilds, dove sei Wilds” continuava a ripetere Stormy. Dopo aver controllato ovunque, se sedette sul letto della figlia, si accorse solo allora che il comodino era spostato e che dietro esso si trovava il giovane figlio di Stormy.
-Wilds, finalmente ti ho trovato, mi hai fatto preoccupare- disse Stormy, sollevata.
-Wilds, Wilds, mi senti? – Wilds aveva gli occhi fissi nel vuoto, non si muoveva, non parlava. Aveva però in mano un disegno che raffigurava una fenice uscire dal palazzo delle Trix. Stormy, prese in mano quel foglio, scrutò per bene tutto il disegno, aveva l’impressione che presto sarebbe successo qualcosa.
-La fenice il caos fermerà, e dalle sue ceneri risorgerà- disse Wilds sempre con gli occhi fissi nel vuoto.
 
Eccomi qui con il nuovo capitolo, spero vi piaccia. Prossimamente farò capitoli sempre più lunghi, ma spero che così per ancora qualche tempo vi vadano bene. Vi consiglio anche di andare a rileggere i primi 4 capitoli, non li ho allungati, li ho solamente sistemati un pochino, sia nella parte grammaticale, sia nella parte contenutistica, redendo qualcosa più chiaro e sistemando errori che ho fatto mentre li scrivevo. In questo capitolo è comparso Malfus, altro figlio di Valtor che ha avuto con quella donna, chissà potrebbe essere importante. Mentre non sappiamo Valtor quali intensioni abbia con Darcy. Nel frattempo ad Alfea sono partiti per recuperare Clear, a proposito, nella mia storia il fuso orario l’ho mantenuto, ma riguarda tutto il pianeta, quindi sulla terra, ad esempio, da ogni parte della terra è sempre lo stesso orario, mentre a Domino ci sarà un orario diverso. Questo per farvi capire che se a Magix era già pomeriggio, intorno le 16:00, quando Luna affronta l’esame, su Rovenia è solamente ora di pranzo. E secondo voi cosa sarà e cosa centrerà questa fenice? Ringrazio Tressa e Gaira per aver recensito lo scorso capitolo, ringrazio tutti quelli che hanno inserito la mia storia tra le seguite/preferite/ricordate e ringrazio tutti quelli che leggono e seguono la mia storia.
Al prossimo capitolo.
   
 
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